Anime & Manga > Georgie
Ricorda la storia  |      
Autore: Alarnis    30/12/2021    8 recensioni
Quelle braccia danzavano leggere, come se quella giovane tenesse il vento a suo cavaliere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maria Dangering
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Mann Yzawa. Questa storia è stata scritta senza fini di lucro.
 
Maria
 
Era così cullata da quella melodia che all’incepparsi del meccanismo quasi si spaventò: le spalle le si alzarono; la schiena contratta. Non aveva capito inizialmente cosa fosse successo, ma realizzato che il carillon si fosse fermato di colpo, aveva alzato la testa dai propri scritti, per controllare veloce cosa non andasse.
“Oh! No!” si dispiacque, prendendolo a due mani, per portarlo davanti a sé.
Era uno tra i regali più belli che aveva ricevuto per il suo compleanno. Le era stato regalato da suo padre. Un carillon di preziosa porcellana di Capodimonte.
La melodia era un concatenarsi di note tranquille, semplici e quasi ipnotiche ma le piaceva soprattutto la rappresentazione bucolica che poggiava sopra il meccanismo.
Su una piattaforma circolare c’era una fanciulla, bellissima e vestiva di rosa. Neppure a dirlo, il colore preferito di Maria! Il colore, che per lei, era quello delle principesse incantate.
Restò catatonica di fronte a quelle braccia che danzavano leggere, come se quella giovane tenesse il vento a suo cavaliere. La sua pelle era luminosa, come baciata da un sole sfavillante, tanto era lucida la rosea pittura smaltata che le dava vita, come se fosse stata realizzata dallo scultore Pigmalione, che in preghiera ad Afrodite avesse richiesto per lei il respiro della vita umana. Gli occhi erano larghi e di un verde smeraldino. I capelli d’oro sembravano ondeggiare all’aria. Il suo sguardo era libero e felice.
Maria la guardò perdendosi nell’allegria che sembrava animare le sue giornate prive di malizia. Com’era bella, pensò, riflettendo non le servissero acconciature frivole o nastri per esserlo appieno.
Girò la chiave. Il pollice accompagnò gentile il quarto di giro che avrebbe ridato la carica. Non voleva romperlo.
Con pazienza, assecondò il ruotare della chiave e la musica ritornò ad invadere la stanza.
E la fanciulla riprese a ballare… Un girotondo che intratteneva con due bellissimi ragazzi che sembravano gareggiare per il suo favore.
Come ti invidio? sospirò Maria, guardandone i paladini. Erano belli e danzavano leggeri quanto lei. I capelli scuri dell’uno lisci, dell’altro di un morbido riccio.
Maria accarezzò con il dito il capo di quest’ultimo con dolcezza.
Si soffermò sulle differenze tra i due difensori: uno la teneva al polso, quasi disprezzasse di perderla. L’altro, il suo preferito, si accompagnava a lei ma le stava più distante quasi a lasciarla libera di esprimersi con la danza.
“Oh, miei principi…” si lasciò a commentare sognante. Avrebbe voluto unirsi a loro e, se una fata l’avesse imprigionata in quel carillon sarebbe stato stupendo: avrebbe ballato e gioito con loro, pensò scioccamente.
Sorrise di quella fantasticheria. Era ancora una bambina, ma sentiva che giorno dopo giorno il suo cuore mutava in più leggero, lasciandola malinconica.
Girò nuovamente la chiave e caricò più volte il meccanismo. Allungato il tempo delle note posò il carillon e iniziò a volteggiare lei stessa, fingendo di essere accompagnata da un cavaliere immaginario.
Se lo immaginò dinanzi.
L’aria iniziò a prendere le sembianze di un giovane di una decina di centimetri più alto di lei. Di figura sottile. Gli abiti bianchi di un principe. I capelli castani e il viso dolce che gli sorrideva con gli occhi di un azzurro, limpido come il cielo; solo per lei.
Dalle labbra le uscì la melodia di un da da da, lan lan, la la.
La stanza divenne di colpo la sala di un ricevimento regale.
Il suo abito si fece ancora più bello, di quanto già non fosse.
Si sentì come lo spirito di una rosa: avvolta alla vita da una corolla di petali color pesca.
Oh, com’era meraviglioso.
S’immaginò al centro dell’attenzione.
Tutti la invidiavano. Lei, al centro della sala, tra le braccia del suo principe, in quel salone da sogno, d’avorio, specchi e lucido d’oro sfavillante che si rifletteva sul marmo di un pavimento che sembrava fatto d’acqua cristallina.
Ed ecco che il principe… chinava il viso su di lei; le loro fronti si sfioravano; le loro labbra incerte finivano per osare di lambirsi…
Si fermò. Le guance in fiamme. Il fiato spezzato; la mano destra al petto, sola inizialmente per essere seguita dalla sinistra che le riconciliò congiunte in una preghiera… quella di trovare presto il suo principe!
 
 
NdA: Buone Feste a tutti ^_^ e... siate clementi con le recensioni ah ah ah
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: Alarnis