Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    31/12/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
365 – Not The End – 6
 


 
Billy afferrò la tazza che Julian gli stava porgendo.
“Non sarebbe meglio prenderla per il manico? Insomma… Così ti brucerai…” borbottò Julian cercando di non fissare l’uomo che se ne stava seduto davanti a lui.
Avevano camminato in silenzio, Julian aveva deciso di andare a casa sua perché era troppo arrabbiato con Luca per poter passare a casa sua un solo minuto.
Come aveva osato dire a Bill quelle cose, in un momento tanto difficile.
Aveva vomitato tutto fuori e Bill lo aveva ascoltato senza aggiungere molto.
Si era lasciato guidare come un bambino smarrito.
Julian lo aveva trattenuto per la manica della giacca ma quando perse la presa per qualche momento era stato Billy a prendergli la mano.
Una volta si erano seduti in salotto e pervaso dall’imbarazzo di non sapere che altro dire Julian aveva deciso che necessitassero di un caffè.
Lo stesso che Billy aveva afferrato con un mezzo sorriso in volto “Ok mamma…”
Julian desiderò solo sprofondare e maledire quegli occhi da cucciolo così grandi.
“Ok io dovrei… Sistemare lo studio perché vedi… È invaso di scatoloni… Ci sono solo cose che non uso ma che non riesco a buttare e…”
“Tranquillo… Non devi ospitarmi per forza…”
Julian annaspò “No è che… Adesso ho il divano…”
“Il divano va bene…”
Julian alzò gli occhi al cielo “Quel divano è misura puffo e tu non sei alto due mele e poco più… Io potrei anche offrirti il mio letto… Ma non vorrei essere esagerato insomma…”
Billy aprì e chiuse la bocca come per dire qualcosa ma prima che i pensieri che volavano tra loro potessero acquisire un suono il telefono di Julian pretese attenzione.
Era suo fratello.
Si voltò fece cenno a Billy che sarebbe tornato presto e uscì in terrazza.
“Dove diavolo sei?”
Julian sospirò, aveva scordato di avvertirlo. “Dovevo andare via! Sai che cosa ha fatto Luc? Ha detto a Bill di andarsene…”
“Ascoltami Bro, dovresti solo ringraziare quel ragazzo e comunque, sono stato io a dirgli di farlo!”
Julian fremette. “Perché?”
“Come perché?” Ringhiò il fratello all’altro capo del telefono “Quel pazzo porta solo sfortuna lo sai? E non voglio che tu finisca nel fuoco incrociato tra lui e i suoi nemici. Non capisco proprio perché stai sacrificando ogni cosa, perché?”
“Perché io lo amo! E lo hai sempre saputo e, non me ne frega niente se sarà sempre qualcosa di non corrisposto hai capito? Io…”
La voce gli morì in gola, aveva alzato la voce e Bill lo stava osservando oltre il vetro.
Lasciò cadere il telefono a terra e si appoggiò al balcone.
L’altro aprì la portafinestra, raccolse il telefono.
“Ted ti sta chiamando di nuovo…”
Julian abbassò lo sguardo, che poteva dire? Confermare? Smentire? Fingere di non aver detto nulla?
L’altro gli sfiorò la spalla “Stai gelando, vieni dentro, sei stanco, devi riposare…”
“Prendi tu il letto… sei ferito, io… posso dormire sul letto o… su una catasta di scatole sul mio letto degli ospiti…”
Per tutta risposta Bill gli prese la mano e lo guidò dentro.
Quando Julian vide che si stava avviando verso la camera cercò di fermarsi ma Bill lo spinse nella stanza. “Preferirei non restare solo…”
Julian cercò di ritrarsi “Bill io…”
“Eri serio? Tu… Mi ami? È sempre stato così?”
Julian trasse un respiro profondo. “Va bene, non è mai stato un problema. Sei molte cose, la persona che preferisco e… Anche fare delle gran cavolate con t è sempre… Ma va bene così. Mi basta aiutarti quando hai bisogno e passare del tempo con te, perché quando passo un giorno senza parlarti non è affatto un buongiorno. Ma va bene se tu…”
Ma le sue parole furono divorate da Bill che lo trasse a se per un bacio.
Ma Julian lo scostò subito “Senti Bill… Non farlo perché pensi di dovermelo a simile… Io ricordo una parte della tua vita che dovresti mettere via e magari anche…”
Ma Bill non lo lasciò finire perché lo baciò di nuovo. “Smettila di parlare…” Gli sussurrò Bill stringendolo.
Julian sobbalzò quando sentì le mani dell’altro scivolare sulla sua schiena. Era incerto, voleva lasciarsi andare ma non era certo di doverlo fare.
“Jules io… Non so come funzionavano le cose tra noi prima che la mia mente fosse mandata in frantumi però…Sono certo che mi sento felice solo con te…”
Stavolta fu Julian ad afferrargli la testa per baciarlo carico di passione.
“Ti amo… Tantissimo” gli disse a fior di labbra.
 
 
 
 
 
Day 365- Prompt – Nuovo Inizio (31.12.2021)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020