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Autore: Degonia    04/09/2009    1 recensioni
Dove sono gli altri 3 com’è che stai qui da solo?
E’ la domanda puntuale che mi sento rivolgere.
Gli altri 3,quegli altri 3,che incubo!
Genere: Parodia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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California (Febbraio 2007)



Succede che 30(1) anni o forse più
Che sono quello dei MARS(2) anche all’anagrafe.
E se per sbaglio sto per conto mio
Per chi mi incontra risulto un caso anomalo.
Dove sono gli altri 3 com’è che stai qui da solo?
E’ la domanda puntuale che mi sento rivolgere.
Gli altri 3,quegli altri 3,che incubo!


Succede che mi scappa la pipì ai bagni dell’autogrill
C’è sempre traffico.
E quello che mi sta vicino guarda e con la zip a metà
Mi sento chiedere
“Dove sono gli altri 3 com’è che stai qui da solo?”
E mi sento costernato e poi mi passa lo stimolo.
Gli altri 3,quegli altri 3,che incubo!


Quel giorno ritornavo a casa dopo un periodo di meritata vacanza fuori da Los Angeles.
Mi fermai nel primo autogrill che incontrai.
Dovevo comprare un paio di cose, ma la cosa più importante era andare in bagno!
Perché sapete, tutti guardano ai VIP, non che io lo sia, come ‘divinità’, ma anche noi andiamo in bagno u.ù è un fabbisogno che quando arriva, non puoi frenare.
E quando scappa nei live, soprattutto verso la fine >_< è davvero odioso.
Fortuna che il nostro vocalist ogni tanto dedica qualche canzone acustica ai fans, così che chi deve, nel buio della sala, può scendere dal palco e rinfrescarsi un po’... in poche parole: il bagno è il mio primo pensiero!
Ed è quello che devo fare proprio ora.
Entrai nella sala da bagno maschile dell’autogrill e mi fiondai al primo gabinetto libero.
Non ero molto conosciuto, o meglio, nel mio mondo avevo grande fama, ma fuori da esso la maggior parte della gente non mi riconosceva o mi indicava come: “Guarda, quello è il fratello di...” bah -.- lasciamo perdere. Io ho anche un nome, potrebbero ricordarselo una buona volta.
Comunque, dicevo che entrai nei bagni e mentre stavo per sbottonarmi i bottoni dei jeans, un signore al mio fianco mi chiese: “Dove sono gli altri tre, com’è che stai qui da solo?”.
Lo guardai con gli occhi sgranati.
Me lo sarei mangiato!!
“Ehm...” dissi soltanto.
L’uomo si richiuse la zip: “Tu sei il fratello del cantante che piace a mia figlia, giusto?”
Ma è possibile che nessuno ricordi il mio nome? -.- Eppure non è poi così difficile, lo si può anche abbreviare. Uff!!
Ma non ebbi il tempo di rispondere che l’uomo era già uscito dai bagni pubblici e io non potei far altro che seguirlo a ruota pochi secondi dopo, visto che quella domanda mi aveva fatto passare lo stimolo.
Ripensare a quei tre mentre facevo i miei bisogni -__- che incubo!!


Ma chi l’ha detto che un complesso
Sta sempre appiccicato insieme.
Qualche volta capita che ognuno sta per conto suo.

Tutto in 4 se si tratta di cantare o suonare.
Sempre in 4 se si tratta di incassare.
Ma ci son cose pratiche che ognuno fa per conto suo.
Da se.



Succede che una bionda tutta tette non so come
Ma bussa alla mia camera.
Che mi si spalma addosso con passione
E all’improvviso si guarda attorno isterica.
“Dove sono gli altri 3 com’è che stai qui da solo?”
E mi cala la pressione e buonanotte libidine.
Gli altri 3,quegli altri 3,che incubo!


Stesso giorno, era già cominciato male e supponevo che dovesse finire peggio.
Los Angeles era ancora lontana e decisi di affittare una stanza, da solo, in un motel sulla strada.
Parcheggiai e mi diressi verso la reception.
Speravo solo che quel motel fosse più pulito di quelli in cui, anni fa, avevo preso una stanza.
Pagai per quella notte e arrivato davanti alla porta della mia camera, infilai dentro la chiave, la feci ruotare un paio di volte ed aprii.
Un calore mi avvolse!
Ok che fuori faceva freddo, ma ... quel calore, bah!
Ogni tanto potrebbero anche aerare le stanze che non vengono usate.
Fortuna per il proprietario che avevo troppo sonno e non mi andava di dormire in auto.
Accesi la luce e buttai portafogli, cellulare e chiavi sul letto.
Mi guardai intorno.
Non era poi così male per un motel.
Le lenzuola parevano pulite anche se sui mobili vi era della polvere.
Entrai nel bagno: porc... l’interruttore lì non si funzionava.
Pazienza.
Inoltre la luce della camera inondava anche parte del bagno. Bene!
Per quello che ho pagato, tutto ciò è quasi un lusso.
Una cosa buona: c’era anche la tv e il telefono fisso.
Il secondo non mi serviva, ma la prima l’avrei usufruita molto volentieri.
Mi feci una doccia e misi attorno alla mia vita un asciugamano bianco pulito.
Sì, sono sicuro che fosse pulito perché odorava di bucato: almeno gli asciugamani li cambiano!
Mi gettai sul letto e cercai il telecomando.
Accesi la tv e per qualche minuto feci zapping.
Poi lasciai ad un documentario sulla fauna marina: non che mi importasse molto, però immaginavo che qualcun altro lo stesse guardando.
Ero stato lontano da casa per circa una settimana e anche se non volevo ammetterlo, il mio coinquilino mi mancava.
Chiusi gli occhi e mi rilassai.
Poco dopo sentii bussare alla porta.
O.O
Veloce spensi la tv e mi sedetti sul letto in ascolto.
Bussarono ancora.
Possibile che avevo fatto qualcosa contro le ‘regole’ dei quel motel?
Inoltre non credevo possibile che un motel avesse delle regole!^^”
Mi alzai e andai ad aprire.

Mi apparve una visione celestiale!
Una giovane donna bionda e con gran belvedere mi abbraccio e cominciò a strusciarsi addosso.
Ero impalato sull’uscio.
Chi ca**o era? E...che ci faceva qui?
Ok Shannon non pensare.
Non vorrai mica farti scappare un occasione simile!
Inoltre c’era un altro piccolo problemino, non vorrei essere volgare ma, quella donna, aveva provocato un leggero cambiamento in una parte del mio corpo.
Mi spinge verso l’interno della camera continuando a toccarmi ovunque, a baciarmi.
All’improvviso si ferma, si guarda attorno.
Si allontana da me e: “Dove sono gli altri tre, com’è che stai qui da solo?” urla isterica.
In meno di trenta secondi aveva fatto ‘raffreddare’ il mio desiderio sessuale.
Come può una donna fare ciò?
E il motivo?... gli altri tre!!!
Mi disse qualcos’altro che non afferrai bene, poi uscì sbattendo la porta.
O__O
Comincia a ridere!
Ma la mia risata era di rabbia! >_<
Appena li avrei visti, li avrei uccisi!!


Ma chi l’ha detto che un complesso
Sta sempre appiccicato insieme.
Qualche volta capita che ognuno sta per conto suo.

Per esempio giù dal palco c’è chi ha fatto dei figli
Senza chiedere aiuto agli altri 3
Perché ci son cose intime che ognuno fa per conto suo.




E invece no, e invece no.
Questo nostro è un caso disperato.
Che se prima di dormire prendo un caffè
Stanno svegli pure gli altri 3.


Quella notte mi promisi di non aprire più agli ‘sconosciuti’ come mi raccomandava mia madre quando ero piccolo.
La mamma ha sempre ragione! u.ù
Quasi non dormii ripensando ad un episodio accaduto qualche giorno prima della mia partenza.
Tomo e Matt si erano fermati a dormire a casa nostra.
O meglio, si erano fermati e basta perché non accennavano a voler dormire.
Jared li accompagnava per bene, tanto lui non dorme mai!
Io avevo deciso che la mattina successiva avrei fotografato l’alba.
Non c’era un motivo preciso, semplicemente avevamo un paio di giorni di riposo tra un concerto ed un altro e quindi volevo fare questa cosa.
“Volete un caffè ragazzi?” chiesi ai miei tre compagni d’avventura che giocavano a monopoli davanti al caminetto acceso.
Nessuno rispose.
Rifeci la domanda.
Quel santo di Tomo accennò ad un “No” mentre cercava di fregare Jared.
Gli altri due erano così concentrati che non mi sentirono neanche.
Probabilmente era un ‘no’ anche per loro.
Preparai il caffè per una tazza.
Mi sedetti sulla poltrona davanti al fuoco, accanto ai tre che ‘combattevano’ e sorseggiai la mia bevanda. Ma si sa, il fuoco con tutto quel calore, mi ha sempre fatto venire un gran sonno, così pochi minuti dopo già dormivo.
Mi risvegliai all’urlo di vittoria di Jared.
Aveva vinto, come sempre, sbaragliando la concorrenza!!
Sbadigliai e mi sgranchii gambe e braccia.
“Vuoi giocare fratellone?” sentii.
Stavo ancora dormendo.
“Parli con me?” chiesi rivolto a Jared.
“E con chi altrimenti? Vedi altri ‘fratelloni’ qui in casa?”

Guardai l’orologio sul camino: segnava le 5.00 am!
O_____O era tardissimo!!!
>_< dovevo preparare l’attrezzatura e tutto quello che mi serviva.
Inutile dire che all’alba i ‘miei tre ragazzi’ erano seduti accanto a me sul tetto di casa.
Jared sorrideva radioso.
Gli era sempre piaciuta l’alba.
Tomo e Matt se ne stavano tranquilli ridendo di gusto alle battutacce di Jared.
Mi chiesi chi di loro avesse bevuto del caffè per stare così sveglio!
Perché solo io l’avevo fatto e stavo morendo di sonno?!
Adesso, a distanza di così tanti giorni, quei tre piccoli bastardi mi mancavano.
Non volevo altro che tornare a casa.
Basta uomini in bagno e donne prosperose.
Mi addormentai ricordando il casino che facevano mentre cercavo di fotografare l’alba.
Ovviamente, è inutile dire che nessuna delle foto che feci a quella splendente natura mi piacque.
Ma in compenso essa aveva fatto da sfondo a foto migliori, alle foto di tre pazzi che sul tetto di casa mia urlavano a squarciagola.


Sempre così, sempre così
Sempre tutti e 4 dappertutto.
Che anche il prete fra cent’anni al mio funerale
Mi domanderà degli altri 3.
Quegli altri 3...





Vi è piaciuta??
^__^ questa è in chiave ‘comica’ ... ogni tanto ci vuole XD
Visto che vi faccio piangere sempre, spero che con questa fan fiction si sia stampato sul vostro volto un sorriso =)
E spero anche di avervi donato minuti di benessere.
Dimenticavo >_< la canzone usata si intitola ‘Dove sono gli altri tre’ ed è dei ‘Pooh’.
Per chi non li conoscesse, sono un ‘complesso’ (band) italiano di qualche tempo fa.
Piacciono molto a mia madre e quando ho ascoltato questa canzone, mentre la sentiva lei, mi sono venuti in mente subito i MARS.
Come non approfittare e scrivere un’altra fan fiction?? xP


Degonia 31 Agosto 2009
H: 18.58





(1)Qui c’è scritto 30 anni ^^” lo lascio proprio perché c’è il 30, però l’intera fan fiction è ambientata nel 2007.
(2)Nella canzone originale, qui c’è scritto ‘Pooh’.
   
 
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