Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Roe Jaeger    03/01/2022    0 recensioni
Finché non trovi la tua anima gemella, tutto il mondo è in bianco e nero.
A Jean non frega niente di tutta questa storia, lui vuole solo stare con quante più ragazze può e finire il tirocinio. Eren invece non si è ancora arreso e farà di tutto per trovare la sua anima gemella. Ma cosa succederà se un giorno la vita decide di piazzare davanti al loro cammino il dolcissimo e tenero Marco e l'assolutamente impossibile, antipatico e scorbutico Levi?
OS scritta per il Secret Santa del gruppo fb Chinpo wo sasageyo!! Gli stalloni del corpo di ricerca - venite a trovarci!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Jean Kirshtein, Levi Ackerman, Marco Bodt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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OS scritta per il Secret Santa del gruppo fb Chinpo wo sasageyo!! Gli stalloni del corpo di ricerca - venite a trovarci!
 
A te, Chiara,
sperando di allietare il tuo Natale,
con le (dis)avventure senza pretese
di questa banda di scombinati.
Buon Natale.
 
Tra le pagine del Natale
 
Finché non trovi la tua anima gemella, tutto il mondo è in bianco e nero. 
Lo sa bene Eren, che è alla disperata ricerca di un partner, sebbene non si sia ancora arreso. La sua anima gemella è dietro il prossimo angolo e lui lo sa bene, per questo continua a non approvare gli atteggiamenti e i comportamenti del suo amico Jean che continua ad avere storie su storie con ragazze poco raccomandabili o loro compagne di scuola, ma che non durano più di una botta e via. 
Per Jean, a nulla valgono le raccomandazioni di Armin Arlert, loro amico comune, che è seriamente intenzionato a ragguardarlo. Niente, Jean è peggio di un muro... “Forse per questo va tanto d’accordo con Eren” pensa tra sé e sé Armin, un giorno mentre rientra a casa dall’università, dopo che lo stesso Jean gli ha raccontato delle sue avventure poco, molto poco, raccomandabili. 
Avrebbe riposato un po’ e poi avrebbe chiamato Eren, per finire lo shopping natalizio. 

«Andiamo in libreria a scegliere i regali per Mikasa?» chiede Eren pensando al ragazzo che lavora nella libreria lì vicino. Lui sì che è affascinante
Armin annuisce con un cenno del capo e la libreria dietro l’angolo diventa la loro nuova meta, mentre chiacchierano proprio dei regali. 
«Devo pensare un regalo anche per Faccia da Cavallo che tu chiami Jean. Ma per lui non è adatto un libro. Sa leggere?» 
«Beh, ha una media più alta della tua, Eren: direi di sì.» 
A quella risposta Eren ammutolisce e non ribatte altro. 
Entrano in libreria ed Eren tira un sospiro di sollievo: c’è di turno il solito ragazzo dai capelli corvini e gli occhi color della notte che gli ha rubato il cuore. Effettivamente, il ragazzo non sa neanche se lì ci lavora anche qualcun altro, tuttavia è felice di aver trovato lui. 
Levi li guarda come a voler chiedere loro se abbiano bisogno di qualcosa, ma Armin gli dice che avrebbero fatto prima un giro, quindi tace e segue Eren con lo sguardo. Quel ragazzo ha uno strano modo di camminare, pare quasi voglia attirare la sua attenzione, anche nel modo in cui tiene i libri secondo Levi c’è qualcosa di sospetto. 
Quando Armin ed Eren arrivano alla cassa, quest’ultimo poggia i libri sul bancone assieme all’amico, e formano tre pile diverse. A incuriosire Levi è la quantità delle pile: due da tre libri, e poi un libricino solitario, di cui Levi memorizza casualmente il titolo. 
«Avete finito?» chiede scocciato: manca meno di mezz’ora alla fine dell’orario lavorativo e quei due se la stanno prendendo comoda. 
Armin risponde affermativamente, mentre Eren annuisce distratto in quanto ha notato Jean nel bar di fronte... Jean con un ragazzo. Lo fa notare ad Armin. 
«Beh, può frequentare chi vuole. Non deve di certo dar conto a te. » gli risponde Armin, mentre Levi incarta i regali sotto lo sguardo attento di Eren, che ha appena scritto una dedica sul libro che Levi deve incartare separatamente dagli altri. Dopo il pagamento, augura loro un buon Natale e i ragazzi se ne vanno soddisfatti.

Jean non evita di notare Eren uscire dalla libreria con tre buste in mano. Storce il naso chiedendosi se Eren sappia leggere e il ragazzo che sta con lui – conosciuto da pochi giorni – lo guarda perplesso. 
«Sono tuoi amici?» gli chiede, curioso ma con tono pacato. 
«Siamo in facoltà insieme, e mi stupisco che Eren sappia leggere.» bofonchia Jean. 
Marco è perplesso ma sorride, perché in fondo ha solo paura di rovinare l’appuntamento con quel ragazzo che gli piace tanto. 

Marco è ancora nel dormiveglia quando sente il campanello suonare. Chi può mai cercarlo la mattina di Natale? Spera davvero non siano Rainer e Berthold con i loro stupidi scherzi. Cerca qualcosa da mettersi al volo per non aprire in pigiama, ma il campanello suona di nuovo quindi si ritrova costretto as arrendersi e va ad aprire. 
Jean. 
Quel ragazzo gli piace, perciò erano insieme al bar due giorni prima, ma da lì a ritrovarselo davanti la porta d’ingresso il giorno di Natale… 
«Buongiorno» dice incerto. 
«Buon Natale» risponde Jean, porgendogli una busta. Ha tutta l’aria di essere un regalo. 
«Entra» è la risposta di Marco.

Eren e Armin sono davanti alla libreria, che per il giorno di Natale è aperta solo la mattina. Eren è rosso in viso e titubante, ha una busta in mano e Armin lo guarda impaziente. 
«Non puoi rimanere qui davanti per sempre.» gli fa notare l’amico, ed Eren lancia una fugace occhiata all’interno: il ragazzo che gli piace è impegnato a fare un pacchetto a una persona.  «Al massimo ti manda a quel paese e ti distrugge le speranze il giorno di Natale, ma come si dice?» chiede Armin, mentre il cliente esce dalla libreria e si aggiusta il cappello. «Chi non risica non rosica, su, vai!» 
Eren annuisce a si avvia verso la porta, che apre di botto in preda all’agitazione.
Immediatamente viene sommerso dalla voce dell’oggetto dei suoi sogni: «Sei ancora qui?! Ho detto che i soldi non te li presto zio, sparisc-» 
Si zittisce di botto quando si accorge di non avere Kenny davanti. 
«Scusa, pensavo fosse rientrato il tizio appena uscito. Hai avuto problemi con qualche regalo? Devo cambiarti qualcosa?» 
Eren poggia una busta sul bancone ma tace. Levi lo guarda perplesso, riconoscendo il pacco che gli ha confezionato due giorni prima, mentre i due ragazzi si scambiano un‘occhiata e sorrisi strani. 
Eren sussurra un «buon natale» con le guance imporporate di rosso e poi i due ragazzi escono dalla libreria. Levi guarda prima la porta, poi la busta. Un biglietto era stato attaccato in un secondo momento con la spillatrice. Levi legge: “Al ragazzo dagli occhi del cielo che mi ha rubato il cuore”. 
Apre il pacchetto che egli stesso aveva fatto. Il titolo lo riconosce, gliel’ha venduto lui. Lo apre, adora quel libro. 
Sulla prima pagina c’è una dedica: “Al ragazzo dagli occhi del cielo che mi ha rubato il cuore”. Lo sfoglia. All’inizio del capitolo 12 trova un post-it: un numero di cellulare e un indirizzo. È un attimo, Levi non pensa che potrebbe essere la cosa sbagliata, che non sa neanche il nome di quel ragazzo che – si vede – probabilmente va ancora all’università, né ad altro e manda un messaggio.

"
Apparecchia anche per me."
Quando Eren legge quel messaggio, sa che è il suo. Sistema velocemente le cose disordinate in casa, agghinda la tavola alla meno peggio e poi scende sotto al palazzo. Il ragazzo della libreria non sa a che piano abita o che citofono usare e lui tutto vuole meno che lui creda sia uno scherzo. 
Arriva dopo tre minuti. Scende dall'auto, gli sorride ed Eren gli fa strada nel palazzo, verso il proprio appartamento. 
Levi legge il nome sulla porta. «Io sono Levi» dice «piacere di conoscerti, Eren.» 
«Grazie di essere venuto.» Levi si guarda intorno, sembra tutto pronto per una festa. 
Quando sente la porta d’ingresso aprirsi e vede i suoi amici e sua cugina Mikasa sulla soglia, capisce chi ha detto a Eren la data del suo compleanno.
Tuttavia, non riesce a evitare di sorridere davanti ai fatti e – almeno quella volta – può evitare di arrabbiarsi, lanciandosi invece nei festeggiamenti. 
   
 
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