Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |       
Autore: Iquos9090    03/01/2022    0 recensioni
La figlia del famigerato ex capitano Aizen Sosuke, riesce a diventare un vice-capitano della 5a brigata, la stessa compagnia in cui operava suo padre. Il suo obiettivo è quello di diventare il comandante della squadra dei Kido Corps, all'interno della Soul Society. Molto timida e riservata, prova dell'attrazione verso il suo capitano Hirako Shinji, e lui verrà a conoscenza di ciò tramite la sua cara amica Vaizard Hiyori-chan. Dopo aver affrontato numerosi ostacoli insieme, riuscirà l'amore a raccogliere i suoi frutti?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinamori Momo, Kurosaki Ichigo, Rangiku Matsumoto, Renji Abarai, Shūhei Hisagi
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Masa-chan! Crea una barriera a 5 strati, non far entrare o uscire nessuno di loro!”

“VA BENE, CAPITANO!”

Giunsi le mani sul mio petto, chiusi gli occhi:

“I fratelli in armi si ritirano per la distanza di otto Soli e rimangono in piedi. Fulmine blu, fulmine bianco, fulmine nero, fulmine rosso.. Affondate nel mare in cerca di redenzione… HACHIGYO SOGAI!”

Creai una barriera protettiva a cinque strati, proprio come mi aveva ordinato il mio capitano e aver eretto quella barriera, significava proteggere il Seretei dalla devastante potenza dei Menos Grande, i quali apparirono  improvvisamente all’interno del Rukongai. Quel giorno, io insieme al mio capitano e a tutti i membri della 5° brigata con cui lavoravo, eravamo stati convocati dal capitano generale Kyoraku della prima brigata in persona. Fu proprio lui ad ordinarci di eliminare ogni possibile mostro vivente presente nella zona nord ovest del Rukongai. Le altre brigate erano  impegnate su altri fronti e stavano combattendo a a poca distanza da noi.

Grazie a quell’incantesimo appena recitato, quei mostri non erano in grado né di uscire e né di entrare a loro piacimento, all’interno della Seretei.

Alzai lo sguardo, vidi due di loro avanzare verso di me in fila indiana. In guerra non ci si poteva distrarre un attimo. Per fortuna i loro movimenti erano decisamente lenti a causa della loro grandezza, quindi presi il mio tempo per riflettere e agire di conseguenza. Indossavano la tipica maschera bianca sul volto, dal naso inquietante e mi incutevano terrore nel vederli da vicino. I loro occhi neri e vuoti, mi guardavano senza mostrare alcun sentimento.  Mi alzai in volo, per sconfiggerli avrei dovuto mirare alle loro teste sfruttando le abilità potenti del Kido:

“Capitano! A ore 12!” esclamai, volando verso di loro.

Lui annuii.

Erano proprio lì, davanti a me. Le loro urla simili a lamenti spettrali, colme di angoscia e di dolore, le sentii echeggiare all’interno della mia gabbia toracica. I loro passi pesanti facevano tremare la terra, i vetri delle case abitate da volti che in quel momento gridavano di paura e di orrore, vennero distrutti al solo passaggio. Li guardai negli occhi, una  sensazione mista ad eccitazione e paura pervase il mio corpo. Vidi dei bambini nascosti dietro un vicoletto poco distante da me, dai loro occhi spalancati non usciva più nemmeno una lacrima, a nessuno di loro. Quei mostri erano sempre più vicini, il primo della fila davanti a me, aprì la sua bocca e un ammasso di energia rossa si fuse all’interno di essa, creando un  incredibile palla gigante che avrebbe raso al suolo qualsiasi cosa al suo tocco:

“Oh regnante! Tu che decidi la maschera di sangue e carne, il creato, il battito d’ali, tu, incoronato sotto il nome di uomo! Sul muro di fiamme blu, scrivi un loto gemello. Nell’abisso della conflagrazione, attendi il paradiso lontano… HADO N.73… SOREN SOKATSUI!”

Dalle mie mani, esplosero all’improvviso due fasci di fuoco blu e con quell’incantesimo, generai un doppio colpo con una maggiore potenza rispetto al signolo Hado n.33. Scagliai  quell’ammasso di energia blu verso di loro ad una velocità di poco inferiore a quella della luce. La testa di entrambi i Menos esplose e senza perdere tempo, tornai volando verso  il mio capitano:

“Masa, aiuta gli altri!” gridò lui e decapitò con la sua Zampakuto un altro di quei mostri poco distante da me:

Si!” risposi e volai dritta verso le reclute.

I membri della mia brigata avevano da poco terminato di combattere, li vidi seduti su di una grande pietra ed erano visibilmente stanchi e feriti. La loro espressione piena di paura e di angoscia, mi sconvolse:

“Vice-capitano Masa!”

“Ci sono feriti?” domandai, perlustrando con lo sguardo l’area circostante:

“Si, otto e sono molto gravi” rispose uno di loro:

“Portateli dal capitano Unohana, SVELTI!” gridai.

Mi voltai verso sinistra poiché avvertii il Reaitsu di Renji, vice-capitano della 6°. Stava avanzando verso di noi, in compagnia di altre reclute della sua brigata:

“Renji! RENJI!” esclamai, agitando una mano per farmi riconoscere.

Avevamo bisogno di aiuto, quei mostri erano in molti e la nostra brigata da sola non avrebbe potuto fare molto ancora a causa dei numerosi feriti. Nel frattempo, dietro Renji improvvisamente apparve la testa  gigante di uno dei Menos, con la bocca spalancata. L’ammasso di energia era già pronto per essere scagliato verso di noi:

“RENJI! DIETRO DI TE!” gridai.

Non feci in tempo a terminare la frase, il mostro lanciò un Cero enorme, con quel potere avrebbe potuto radere al suolo l’intera area del Rukongai. Renji non fece in tempo a  contrattaccare, il Cero partì all’improvviso dalla sua bocca, ad una velocità incredibile:

“BAKUDO N.81…DANKU!” urlai con tutta la voce che avevo in corpo.

Creai una barriera energetica, molto simile ad un muro rettangolare che riuscì a difenderci o quanto meno, ad attutire la potenza e la devastazione di quell’incantesimo mostruoso. Il Cero, andò a sbattere con una violenza inaudita contro quel muro e gradualmente, stava perdendo potenza. Danneggiò di poco il Danku, per fortuna. Il mio respiro però ad un certo punto divenne pesante, mi resi conto di aver accumulato troppo stanchezza fisica e nel frattempo, anche il mio Reiatsu stava diminuendo progressivamente:

“Grazie, Masa!” esclamò Renji.

Io annuii e mi alzai di nuovo in volo per perlustrare la zona. Stupita, vidi che la maggior parte dei Menos Grande,che erano presenti prima del mio precedente attacco, stranamente si erano ridotti della metà. Alla mia sinistra in lontananza, vidi il mio capitano decapitare con la sua Zampakuto l’ultimo di quei mostri mentre indossava una  strana maschera Hollow, non l’avevo mai vista prima di allora. Spalancai gli occhi, la potenza del suo Reiatsu era incredibile:

Ma che diav…” dissi.

La nostra zona era libera.


 

--------Poco Dopo-------


 

‘Mi dispiace di avervi convocato qui all’improvviso, ma siamo in piena emergenza. Riguardo la presenza di un’enorme quantità di Menos Grande molto vicini al Seretei quest’oggi, sto provvedendo personalmente nel capire chi possa averli mandati qui.” Disse il capitano generale Kyoraku, seduto sulla sua grande sedia, all’interno della prima brigata:

“Abbiamo bisogno di più informazioni, Shunsui” rispose il capitano Ukitake, della 13°:

“Già, per questo ho contattato Urahara Kisuke, nel mondo umano. Abbiamo stabilito che la 5° brigata composta dal capitano Hirako Shinji e la sua vice Masa Sosuke tra 5 giorni  dovranno recarsi da lui e fare rapporto.”

I miei occhi brillarono di una luce immensa, finalmente avrei potuto visitare il mondo umano! Sorrisi e giunsi le mani, portandole sul petto. Il mio capitano, che era davanti a me, voltò la sua testa verso la mia direzione e sbuffò:

“Che palle, non ho proprio voglia di andarci!” sussurrò.

Io arrossii e il mio cuore cominciò a battere veloce, ero emozionata. Ero diventata vice-capitano da poco, in quel periodo, quindi avevo solo sentito nominare quel Kisuke-sama qualche mese prima dell’evento dei Menos. Rangiku Matsumoto, la mia migliore amica, mi disse che fu lui ad imprigionare mio padre all’interno della Soul Society, 100 anni prima della fatidica guerra. Avrei potuto avere la possibilità di scoprire anche altre cose!!

Gettai lo sguardo verso il capitano Hitsugaya e la sua vice (per l’appunto Rangiku), entrambi della decima divisione. Io le sorrisi, ero troppo felice! Lei fece una smorfia e indicò se stessa, muovendo solo la bocca e lo fece cercando di scandire bene le parole, io però non fui in grado di decifrare ciò che stava dicendo. La sua espressione parlò da sé,  compresi che sarebbe voluta andare nel mondo umano al posto mio. Ahahah:

“Masa-chan, ma che stai facendo?” domandò il mio capitano:

“Uhm.. eheheh… scusami capitano” risposi, passando una mano dietro la nuca e tornando in posizione. Il mio viso era in fiamme. Ogni volta che incrociavo i suoi occhi era davvero un bel problema, mi scioglievo come burro al sole:

“E tutto” disse il capitano Kyoraku e poco dopo, si congedò.

Il mio capitano si avviò verso l’uscita non appena Kyoraku terminò la frase ed io ero al settimo cielo! Presi la mia cartellina con all’interno dei documenti importanti e lo seguii fino all’arrivo in brigata. Mentre camminavo, da lontano vidi Rukia affacciata sulla ringhiera del corridoio adiacente, davanti la porta della 13°, con il viso rivolto verso l’alto… Pensai che probabilmente si stava godendo quel po’ di fresco rimasto, in mezzo alla tanta foschia. Faceva caldo, davvero tanto caldo ed allenarsi con quelle temperature  così afose non era certo facile… Di solito, si preferiva di gran lunga stare all’aria aperta. Dietro di me, in lontananza, sentii la voce della mia migliore amica Rangiku. Mi voltai e vidi che stava parlando con il suo capitano e lo stava pregando di andare nel mondo umano… Sorrisi sfregandomi le mani, sicuramente sarebbe voluta andare lì per fare  shopping e mangiare a sazietà!

“Masa-chan, ma stai bene?”

“Si capitano, sono troppo felice! Finalmente, posso mangiare dolci e torte fino a scoppiare! EHEH!”

“Mmm… sono davvero buone” disse

“Le hai già assaggiate, capitano?”

“Certo, sono stato molte volte in missione nel mondo umano.”

“AH, ECCOTI TU, STRONZETTA!”

La voce di Rangiku echeggiò per tutto il corridoio:

“Ops.. perdonami Hirako taicho” disse, facendo un inchino:

“Non è un problemaaa” rispose il mio capitano con lo sguardo annoiato:

“Capitano, c’è qualcosa che devo fare?” gli domandai ed arrossii.

Lui si voltò e si incamminò, i suoi capelli biondi e lunghissimi, luccicarono attraverso i raggi del sole:

“No! Ci vediamo dopo” rispose e alzò una mano.

Rimasi da sola con Rangiku, già sapevo cosa aspettarmi da lei… ovvero la solita domanda:

“Masaaa?! Fa caldissimo oggi, perché non andiamo alla sorgente curativa?”

Le puntai contro il dito indice:

“Eccola la domanda! Lo sapevo che me l’avresti chiesto!” sorrisi.

“Uff..sono così scontata?”

“Non fai altro che chiedermelo tutti i giorni” le risposi accigliata.

Poi le sorrisi.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Iquos9090