Fumetti/Cartoni americani > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: HellWill    03/01/2022    1 recensioni
[Arcane]
(Ho visto questa challenge (goo.gl/XBoRTK) e non potevo non farla. L'ho iniziata nel 2015, ma era l'anno della maturità e mi sono fermato al prompt n°23.)
Una piccola song-fic su Jinx, nulla di speciale.
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '365 DAYS WRITING CHALLENGE'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3 gennaio 2022
Highs and Lows
 
First things first,
I’ma say all the words inside my head:
I’m fired up and tired of the way the things have been, oh!
(…)
Second thing second,
don’t you tell me what you think that I could be,
I’m the one at the sail, I’m the master of my sea-oh!
 
Era guasta e fratturata, rotta e spezzata; sin dalla più tenera età, in balia di un mondo che l’avrebbe inghiottita intera se solo non si fosse fatta strada con le unghie e con i denti, era vittima del malumore e lo sfogava con chi le era vicino, ed era arrivata ad uccidere – uccidere, capite? – per via del volersi rendere utile, utile a chi, a che cosa, poi?
E nulla, nessuno dei suoi sforzi era stato apprezzato, nessuna delle sue idee era mai servita davvero a qualcuno, prima che lui la accogliesse e le desse una casa.
Silco.
Colui che mai l’aveva abbandonata, e mai le aveva mentito.
Si era comportato come un padre per lei, molto più di quanto Vander avesse mai fatto, comunque.
Vander. Il solo ripensare a lui, riverso in terra e sfigurato da quella potente droga, le faceva venire la nausea. E pensare a Vander… non poteva far altro che farle venire in mente Vi, sua sorella.
 
Pain!
You made me a, you made me a believer, believer
Pain!
You break me down and build me up, believer, believer
Pain!
Oh, let the bullets fly, oh, let them rain
My life, (…) my drive, it came from...
Pain!
 
Dolore, solo dolore.
E alti, e bassi, la sua mente era davvero un mare in tempesta, popolata di strane creature – persone, persone che non c’erano più – e di navi naufragate piene di fantasmi – persone, persone che c’erano ancora, ma solo per colpa sua.
E annegava. Annegava in quei pensieri ossessivi, in quel senso di colpa, in quel senso di abbandono – come poteva Vi essere morta? Come aveva potuto Vi morire? Lasciarla lì? Da sola!
Era lei ad averle dato quel nome, dopotutto… forse, inconsciamente, sperava di rivederla? Forse, inconsciamente, se la portava dietro più di quanto non volesse ammettere.
Ma dopotutto è questo il problema delle sorelle, no?
Non potevi ficcarle di nuovo nell’utero di tua madre, e non potevi farle ri-vivere a tuo piacimento per un ultimo abbraccio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Altro / Vai alla pagina dell'autore: HellWill