Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lita_85    04/01/2022    3 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La seguii con lo sguardo fino a quando non sparì completamente dietro il muro che dava sulle scale. Il cuore che batteva con un tamburo risuonava nelle mie orecchie forte e chiaro isolandomi dall'ambiente circostante.

 Mi sentii come in una bolla.

 Mi sentii un idiota. 

I suoi occhi avevano perforato i miei con quello sguardo carico di rabbia e di delusione. E ne aveva ben donde. 

Ma non era il momento giusto. 

Non era il nostro momento.

Passai la mia mano destra tra i capelli scompigliati e sospirando forte mi diressi verso quella destinazione misteriosa che mi avrebbe aiutato con il mio piano di conquista.

Ero stato uno stupido fino a quel momento. Un cazzone a tutti gli effetti. E dovevo rimediare a tutti i miei sbagli. Solo così avrei meritato il suo perdono, avrei meritato il suo amore. 

                               ***

Con non poca fatica riuscimmo a fare scendere dalle scale Claudia e il suo mega vestito alla principessa Sissi. Aveva un corpetto aderente a forma di cuore con paillettes e cristalli di Swarovski, per poi gonfiarsi come un pallone con mille strati di tulle. I capelli color del grano, erano tirati su con una bellissima acconciatura adornata da piccoli boccioli di rose bianchi. Il trucco leggero e quasi invisibile la rendeva raggiante e, il sorriso stampato sul suo viso era la cornice perfetta per una sposa perfetta. Arrivate giù davanti alla hall Claudia si fermò prendendoci per mano. 

« Oddio ragazze, sta succedendo davvero! Sto per sposare Mirko! Il mio ragazzo, il mio migliore amico, l'amore della mia vita! », esclamò cercando il nostro sguardo.

« Già, è così tesoro… », le dissi accarezzandole il velo in pizzo che aveva posizionato davanti al suo viso.

« Oddio! E se lui ha cambiato idea? Se non è fuori che mi aspetta?! Io non potrei sopportarlo! Io morirei! Io- », la bloccai  

facendola girare verso di me per le braccia. 

« Tesoro, Mirko è il principe azzurro… e il principe azzurro aspetta sempre… », sussurrai strisciando le mani fino ad arrivare all'estremità del velo posizionato all'altezza delle scapole. 

« Anita ha ragione… Mirko è un principe azzurro strappa vestiti da sposa… », aggiunse Ginevra rubandole un sorriso.

« Può strappare ciò che vuole, non aspetto altro… », continuò Claudia sorridendo felice.

« Allora cosa stiamo aspettando?! » esclamò Ginevra stringendo di più la mano di Claudia.

Quest'ultima annuì contenta ricominciando la sua camminata verso il giardino vestito a festa. Potevo vederlo dalle finestre aperte in tutta la sua bellezza. Gli alberi adornati da mille luci gialle e le rose bianche posizionate in punti strategici rendevano tutto magico. L'arco pieno di gigli bianchi e di rose bianche era maestoso, e al suo interno potevo scorgere Mirko. Sorrisi felice. Lui era lì, lì per lei.  

Mio zio Aldo, nel suo smoking nero, ci aspettava dall'uscita secondaria che dava proprio sul giardino con un sorriso e un'emozione senza eguali. Porse la sua mano a Claudia come quando da bambina  la portava al parco, e spostandola  sotto il suo braccio la accarezzò avendone cura. Il suo viso si illuminò insieme a quello della figlia per quello che stava per compiersi. Sorrisero all'unisono prima di guardare insieme verso Mirko che sembrò morire dalla felicità in quell'istante. 

Sapevo cosa mi aspettava. Sapevo che avrei attraversato quel sentiero insieme a lui. Era stato tutto programmato, era stato tutto concordato. Ma adesso, quel vincolo mi stava stretto. 

Gabriel's Oboe - Ennio Morricone

Ginevra, con un sorriso incoraggiante, mi prese per mano e, portandomi fuori ci posizionammo davanti alla sposa e ai lati dei nostri accompagnatori. Fu in quel momento che incontrai nuovamente i suoi occhi che brillavano insieme alle luci circostanti.

Lui questa volta mi sorrise porgendomi il suo braccio. Mi sciolsi in un momento.

Dio quanto era bello.

Infilai il braccio in quella fessura incredula e rapita da quel sorriso.

Non capivo cosa stesse succedendo.

I miei passi lenti erano accompagnati dai suoi nel silenzio dei nostri respiri. 

Mi guardai intorno scorgendo tutti gli amici e i parenti seduti in quelle sedie bianche. Sorrisi a tutti falsamente cercando ancora una volta di non cadere a pezzi. 

Dentro di me stavo morendo. Quella sua vicinanza mi procurò il fuoco dentro. Mi sentii nuovamente sull'orlo di un precipizio. 

Arrivati al cospetto di Mirko sorrisi sincera e, lasciando il braccio di Dario senza neanche guardarlo in faccia, mi posizionai alla destra di Mirko e vicino alla felice Ginevra.  

Non avevo il coraggio di incrociare il suo sguardo, non volevo. Abbassai lo sguardo nella vana speranza di non incontrarli, di non essere catturata.

Il mio cuore, che batteva come un forsennato, continuò a tamburellare ancora più forte, come se si rifiutasse di seguire i miei ordini. 

Dovevo smettere di amarlo.

Il mio stomaco in subbuglio chiedeva pietà per quello che gli stava capitando, e il mio corpo, ricoperto da quei tremori incontrollati, mi faceva intrecciare le mani come in una tela. Alzai nuovamente lo sguardo trovando i suoi occhi su di me. Quei meravigliosi occhi che mi avevano stregata fin dal primo momento.

Il mio respiro iniziò ad accelerare portandomi ad una situazione di disperazione. Non riuscivo a restare ferma un minuto di più. Dovevo andarmene o sarei impazzita. 

Cercai di trattenere le lacrime che stavano venendo giù senza il mio consenso e, appoggiando il dorso della mano tra naso e bocca mi voltai per andarmene.

 Era troppo per me.

Afferrai di nuovo il vestito lavanda per l'estremità per facilitare la mia corsa e, sussurrando delle scuse verso gli sposi, scesi quei pochi gradini andando dritta verso la passerella per uscire di scena. 

                                ***

Scomparve dal mio campo visivo prima di capire cosa stesse succedendo. La vidi correre a stendo con quel vestito leggero verso la passerella che fino a qualche secondo prima avevamo percorso insieme. 

Anch'io, preso dallo spavento e da questa sua mossa del tutto inaspettata, mi lanciai al suo inseguimento senza pensare a dove mi trovassi. Mi fermai a metà strada solo per parlare. 

Dovevo dirglielo subito, doveva sapere tutto anche se mi aveva preso in contropiede.

« Ti amo! », gridai con tutta la forza che avevo in corpo sperando che fermasse la sua corsa. 

Lei si fermò restando di spalle dandomi l'opportunità di continuare il mio monologo.

« Anita, io ti amo! E credo di amarti da sempre! Amo il modo in cui ridi a squarciagola, amo il tuo modo di acconciare i capelli, amo il modo in cui cammini, e sarei un ipocrita se non ti dicessi che amo il tuo fondoschiena… », affermai sorridendo portando le mani in tasca, per poi continuare. « Amo il tuo profumo, amo la tua voce mentre fai l'amore con me… sì, perché con te è stato solo amore e mai sesso… », mi fermai un'attimo sopreso anche io dal magone che saliva su per la gola. « Amo come mi guardi il giorno dopo, amo la tua intraprendenza e il tuo essere ironica e dolce… in pratica amo tutto di te.. Amo ogni parte di te… So, che sono stato un perfetto idiota ieri sera, ma avevo paura, paura di non saper amare un angelo come te…  solo Dio sa cosa ho passato in questo mese, e quante lotte ho fatto con me stesso. Ma adesso lo so, so che ti voglio e voglio stare con te… se mi vuoi ancora… »

Un silenzio surreale calò in tutto l'ambiente circostante. Deglutii a fatica quella poca saliva che si era depositata dentro la mia bocca aspettando quella sua risposta che tardava ad arrivare. Guardai verso di lei pregando che non si fosse stancata definitivamente di me tra il vapore del mio respiro che aleggiava intorno al mio viso e il cuore che mi esplodeva nel petto. Cercai di non pensare negativamente e restare calmo quando all'improvviso la sentii parlare.

« Ieri sera, avevo creduto di toccare il cielo con un dito, di aver trovato l'amore della mia vita... Ovviamente, prima di sprofondare nel buio più totale grazie a te… », asserì senza volgere lo sguardo verso di me. Mi sentii morire. « Ma oggi,..», disse voltandosi finalmente con gli occhi colmi di lacrime. « Oggi credo che lo toccherò davvero… », disse guardandomi dritta negli occhi. « Dario Mancini, non sei perfetto, anzi, per dirla tutta sei un vero idiota… ma questo non cambierà mai il fatto che ti amo da morire! », affermò un attimo prima di essere assalita da me.

Le afferrai le guance prima di divorarla con quel bacio che aspettavo con tutto me stesso. La mia lingua andò subito alla ricerca della sua, scontrandosi come in una tempesta. Il suo sapore inondò le mie papille gustative che sembrarono esultare al suo passaggio. Feci scivolare le mie mani lungo i lati del suo viso facendo prima tintinnare i suoi orecchini per poi arrivare sul suo collo stringendolo dolcemente aprendo le mani agguandandola dolcemente. Ero felice all'inverosimile. Ero felice al quadrato. Ero felice più di quanto avessi sognato. Lei era il mio sogno ad occhi aperti. 

                               ***

Mi alzai sulle punte stringendo la sua nuca pettinando i suoi morbidi capelli. Sentii le sue mani scendere lungo i miei fianchi stringendomi a lui come a non volermi far scappare. Adesso, anche volendo, non sarei andata da nessuna parte. Quello era il posto dove volevo stare, era il posto che avevo sognato mille volte, era tutto quello che il mio cuore desiderava. Le sue labbra morbide si muovevano con le mie tra i nostri gemiti. Quel bacio così passionale e desiderato ci aveva travolti come una valanga, e nessuno dei due voleva lasciare la presa. Avevo bisogno di lui, avevo bisogno di sentirlo. Sentire quell'amore che aveva per me.

All'improvviso qualcuno iniziò a tossire rumorosamente destandoci dai nostri buoni propositi. 

« Scusate, noi dovremmo sposarci! », la voce di Mirko echeggiò per tutto il giardino facendoci sorridere e voltare verso di lui.

« Scusami tanto, ma stavo baciando la mia ragazza….  », rispose fiero continuando a sorridere.

« La tua ragazza? », chiesi con finta meraviglia facendolo voltare di nuovo nella mia direzione.

« Già, e ci tengo a precisare che è una minaccia...», rispose accarezzandomi la guancia con il pollice. 

« Correrò il rischio… », rispose sorridendo stringendo ancora una volta il mio colletto 

« Avvocato, metti tutto a verbale! », esclamò sorridendo rivolgendosi a Saverio.

« Sarà fatto Dottor Mancini! », urlò Saverio dall'alto dell'arco da dove si trovava.

« Ok, adesso volete tornare ai vostri posti per favore?! Altrimenti vi metto io a verbale qualche parolina! », continuò Mirko spazientito da tutto il nostro romantico siparietto. 

Mi stampò velocemente un altro bacio sulle labbra, e incrociando le mie dita alle sue tornammo verso l'arco di rose e gigli tra i fischi e gli applausi di tutti i presenti. 

Sorrisi un po' imbarazzata spostando una delle ciocche che si trovavano ai lati del mio viso. Ero felice.

 Ero davvero al settimo cielo.

Dario mi accompagnò fino al mio posto e, avvicinando il dorso della mia mano alla bocca ci lasciò un bacio caldo e avvolgente proprio come il suo sguardo. Uno sguardo intenso e inequivocabile. Uno di quelli che ti fa tremare le ginocchia per intenderci. 

Lasciò la mia mano delicatamente e sistemandosi la giacca tornò al suo posto sorridendomi accentuando quella fossetta che mi faceva impazzire. 

Ed eccoli lì, il mio ragazzo sfacciato e pretenzioso.

Non era perfetto, non era il solito principe azzurro che cercavo disperatamente. Non era né convenzionale né ordinario, e la sua gelosia a volte rasentava l'idiozia. Ma, il tutto, era compensato bene dal suo grande cuore, dalla dolcezza dei suoi gesti e dall'amore che provava per me. 

Sì, lui amava tutto di me, ogni parte di me.

  

Fine.



Note: Capitolo Cinquantaquattro. Ed eccoci finalmente in questo finale strappa lacrime. Devo dirvi la verità, sono stata travolta da questo capitolo. L'ho iniziato senza pretese, pensando che ci avrei messo giorni a redigerlo e che sarebbe stato lunghissimo. Ma, a quanto pare, Dario ha fatto più in fretta del dovuto, facendo uscire di getto tutto quello che prova per Anita. Devo dirvi un'altra verità 🤣 Dario aveva in mente un'altra cosa, e non questa dichiarazione così all'improvviso! Anita lo ha spiazzato ancora una volta e quindi ha dovuto vuotare il sacco prima che la cosa andasse a rotoli. Ma, non temete! Nei primi capitoli del sequel scopriremo un bel po' di cose, tra cui cosa aveva in mente Dario ♥️ era tutto programmato! Come di consueto sono molto emozionata per aver raggiunto questo traguardo ❤️ Perché ogni volta che finisco una storia mi sento tristissima e felicissima in equal misura. Perché alla fine loro sono pezzi di me e io un pezzo di loro❤️ e non vi nascondo che ho le lacrime agli occhi mentre vi sto scrivendo queste righe perché è anche grazie a voi se sono qui ❤️ Quindi grazie a tutti voi lettori silenziosi ❤️ Non so chi voi siate, ma vi ringrazio per aver letto la mia storia fino alla fine.♥️ Un grazie particolare e pieno d'affetto va alla mia cara amica Sunshine6! Grazie per le stupende parole che spendi per me giornalmente e per le tue recensioni meravigliose! Mi hanno dato tanto spunti e tante emozioni! Grazie di cuore ❤️ E alla fine (ma non perche siete meno importanti 🤣♥️) un grazie grande quanto il mondo va alle mie migliori amiche ele030798 e Troi_ontheHellmouth💞 Senza di voi nulla avrebbe senso, ma soprattutto non sarei quella che sono adesso. Siete la cosa più bella che mi potesse capitare, e vi voglio un bene dell'anima!! ❤️ ( Anche se a volte dovete sopportare i miei deliri e le mie pazzie! 🤣❤️) 

Adesso, dopo aver pianto tutte le mie lacrime e avervi trantenute qui più del dovuto, vi saluto affettuosamente tutte, e spero di rivedervi nel sequel che pubblicherò tra non molto! ❤️ 

Grazie ancora a tutti, e alla prossima ❤️
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lita_85