Un mondo in pezzi
Matt crede di sapere tante
cose. Ma che ne sa, lui, di come è andato in pezzi il tuo mondo?
Nelson e Murdock.
Inseparabili dal college, l’uno la spalla dell’altro. Migliori amici, soci.
È sempre stata una bugia.
“Tu
sei cieco, giusto?”
“Così
mi hanno detto.”
Si stupisce che tu gli
chieda se è un terrorista. Non capisce che c’è bisogno di chiedergli tutto,
adesso, perché il mondo è andato in pezzi e non sai più che cosa sia vero, con
lui.
Forse niente.
Matt non capisce che cosa
significhi, e come potrebbe? Tu non gli avresti mai nascosto una cosa
del genere. E quando gli hai mentito, le mille volte in cui hai pronunciato una
piccola bugia che ora ti affollano la mente in ordine sparso, lui l’ha sempre
saputo. Ogni volta. Senza dire nulla.
Lo prenderesti a pugni, se
non fosse mezzo morto.
“Se
giochiamo dev’essere nel nostro campo, il sistema legale.”
“Non
sarà eroico come…”
“Nessuno
deve fare l’eroe, voglio sapervi al sicuro!”
Come può essere la stessa
persona che ha sgridato te e Karen per la vostra incoscienza, insistendo per
operare attraverso la legge? Proprio lui, che ogni notte si veste da idiota e
va in giro a picchiare i criminali, autoproclamandosi giudice e giuria.
Bugiardo e ipocrita.
Non è il Matt Murdock che
hai conosciuto tu.
Non può essere il Matt
Murdock che ti ha convinto a lasciare Landman & Zack.
“Sei
proprio convinto?”
“No!
Me la faccio sotto. Però mi fido. Se credi sia la cosa giusta, sono con te.”
Guardi il volto di Matt, vedi
il suo dolore – se non è l’ennesima recita – ma non ti addolcisci; pensi
che non sia niente, in confronto alla notte che hai passato a causa sua.
Spavento, shock, rabbia.
Sei preoccupato che si
faccia ammazzare, ma hai anche paura di non sapere chi hai realmente davanti.
Guardi il tuo amico, il tuo socio, la persona che pensavi di conoscere meglio
di chiunque altro… ma tutto ciò che vedi è uno sconosciuto.
“Non
farei questo passo con nessun altro.”
Matt non vuole fermarsi, è
stato piuttosto chiaro. Non vuole dire la verità a Karen, non l’avrebbe detta a
te se non fossi entrato nel suo appartamento – spaventato a morte, ma disposto
a tutto per aiutarlo – e non l’avessi scoperto con la maschera. Per quanto
ancora ti avrebbe mentito?
Forse per sempre.
Te ne vai, ignorando – troppo
tardi, Matt – i richiami e i gemiti. Te ne vai, perché non vuoi dire
qualcosa di irrimediabile.
Te ne vai perché, in questo
momento, non ti fidi più dell’uomo che ti lasci alle spalle.
“Questa
città sì. Io no. Io ho solo bisogno del mio amico.”
NdA
Io non lo so che cos’è
questa storia.
Più che altro uno
sfogo, probabilmente. Sono entrata leggermente in fissa con Daredevil in
meno di due settimane, e in particolare mi sono innamorata della 1x10, “Nelson
contro Murdock”. Viva l’angst, insomma, ma l’ho trovata fatta veramente bene;
riesce a mostrarci la loro amicizia, fondata fin dall’inizio sull’inganno che
Matt attua con tutti, e a rendere al meglio il momento di crisi.
Mi dispiace un sacco
per Matt, e lo capisco, ma capisco tantissimo anche Foggy. Non si tratta solo di
non avergli detto della sua doppia vita, che comunque è un bello shock, durante
il confronto deve accettare il fatto che ogni singolo momento passato con Matt
fosse una bugia. Non lo so, mi ha colpita, così tanto che la prima frase di
questa storia mi è entrata in testa e non se ne è più andata. Dovevo
scriverla ed eccoci qui.
I dialoghi posti a
destra in corsivo sono tratti dalla serie, principalmente dai flashback
presenti proprio nella 1x10. Il secondo dialogo invece viene dalla 1x8.
Spero che sia stata
una lettura piacevole!
Alla prossima,
Mari