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Autore: flatwhat    05/01/2022    1 recensioni
Atlas è caduta.
Oscar si sacrifica ai Grimm.
Ruby parte insieme a Ozpin, a cui è stata data miracolosamente una forma, per salvarlo.
[Rosegarden; Cloqwork; Scritta prima che iniziasse il volume 8 e quindi ha preso una piega del tutto diversa.]
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jaune Arc, Oscar Pine, Ozpin, Ruby Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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   Il Preside e il Re stavano guardando il paesaggio da un balcone.
 
Un balcone che era dalla metà di stanza di Ozymandias.
 
E stavano osservando che tipo di mondo dovevano aspettarsi, una volta usciti da quella fusione tra Beacon e il vecchio castello del Re.
 
Ozpin bevve un sorso della sua cioccolata, avendo scoperto che, dopo tutto, poteva farle assumere effettivamente il sapore di cioccolata, se si concentrava abbastanza.
 
"Questo è certamente uno spettacolo."
 
Il mondo davanti e sotto di loro era in continuo cambiamento. Case, paesaggi, foreste, tutto ciò che l'occhio poteva raggiungere cambiava di momento in momento.
 
"Hai mai fatto un sogno nel quale un dettaglio cambia in un batter d'occhio?" Chiese Ozymandias.
 
"Sì." Rispose Ozpin. "Dobbiamo essere in un sogno."
 
Ozymandias ridacchiò.
 
"Andiamo a cercare il nostro bimbo, così possiamo svegliarlo."
 
Ozpin lasciò andare la tazza. Invece di cadere e frantumarsi sul pavimento, si dissolse nell'aria come la materia di cui sono fatti i sogni.
 
"Suppongo che tu abbia un piano? Come potremmo altrimenti trovare Oscar in un mondo che cambia in continuazione?"
 
Il Re lo guardò con affetto e risate, come un padre che dà una lezione al suo bambino.
 
"Caro ragazzo, se il mondo cambia continuamente, allora dobbiamo prima trovare una certa stabilità."
 
Ozpin era un po' imbarazzato dal gentile rimprovero di Ozymandias, ma supponeva che discutere con lui avrebbe solo finito per farlo sembrare ancora più infantile.
 
"Molto bene, andiamo allora."
 
Lasciarono il balcone, dirigendosi verso quello che, se il mondo stava plasmando almeno quella parte di Beacon come Beacon, sarebbe stato l'ascensore.
 
Le porte si aprirono, ma ecco che non c'era alcun ascensore. Non c'era altro che una nebbia bianca e fitta.
 
"Bene." Disse il Re. "Ti lascio scegliere se vuoi l'ascensore o il cortile del mio vecchio castello."
 
Stabilità, eh? Beh, era come la sua tazza di cioccolata.
 
"Prenderò l'ascensore. Mi fa sentire a casa." Disse Ozpin.
 
E poi, l'ascensore fu davanti a loro.
 
"Bene, ben fatto!" Il Re esultò. "Ottimo lavoro, mio caro. Ora andiamo."
 
Mentre seguiva il Re nell'ascensore, Ozpin non poté fare a meno di chiedergli ad alta voce.
 
"Sono fastidioso come te, quando parlo con Oscar?"
 


Ruby sobbalzò sulla sedia quando Ren entrò nella stanza.
 
"Scusa, non volevo svegliarti."
 
"N'n preoccupart'." Biascicò lei, con la bocca asciutta.
 
Ren posò un piccolo vassoio sul comodino vicino al letto di Oscar. Prima di iniziare a preparare il tè, si prese un momento per rimirare il volto del ragazzo addormentato. Sospirò.
 
"Ancora non si sveglia, eh?"
 
"Si sveglierà." Disse Ruby, con un tono un po' duro. Ren le sorrise e iniziò a versarle una tazza.
 
"Certo che si sveglierà. Non ho dubbi al riguardo."
 
Ruby accettò la tazza dalle sue mani e nascose le guance arrossate bevendo un sorso.
 
"Vorrei solo che potessimo fare di più per lui." Ren continuò. Non aveva parlato molto negli ultimi giorni, ma era sempre stato chiaro che era stato concentrato sulla missione di salvataggio e preoccupato per Oscar quanto lo erano stati gli altri.
 
"Come stanno gli altri?" Chiese Ruby, prendendosi una pausa dalla sua tazza bollente.
 
"Abbastanza bene. Siamo tutti preoccupati, ma stiamo sull'attenti in caso Cinder e i suoi dovessero spuntare fuori. Penny dice che non riesce più a trovare Neopolitan."
 
Non sembrava nulla di buono.
 
Ruby sospirò. "E come sta il Generale?"
 
"Beh, non è più un Generale. Questo è tutto quello che so al momento."
 
"E Qrow?"
 
"Con buona probabilità, vuole stare il più lontano possibile da voi due. Nora dice che lo convincerà a venire a trovarvi."
 
A Ruby sembrò quasi come se stesse tornando alla sua vecchia routine, in un certo senso, ma anche allo stesso tempo, a una vita completamente diversa.
 
Proprio come quando Beacon era caduta.
 
Immersa nei suoi pensieri, Ruby non si accorse subito della mano di Ren sulla sua spalla. Sobbalzò di nuovo, e lo guardò con preoccupazione. Fu contenta di vedere la sua espressione rassicurante.
 
"La tua squadra tornerà presto dall'incontro con le Cacciatrici Felici. Hanno detto che si alterneranno con il nostro team per tenere d'occhio Oscar."
 
Ruby si mise improvvisamente sulla difensiva.
 
"Non ho bisogno di fare una pausa! Non c'è bisogno che facciate i turni con me."
 
Ren le diede un'altra pacca sulla spalla.
 
"Se vuoi restare qui finché non si sveglia, puoi farlo. Ma noi ti faremo compagnia."
 
Lanciò un'occhiata a Oscar, che stava ancora dormendo con un'espressione serena.
 
"Faremo compagnia a entrambi. Credo che questi ultimi giorni abbiano insegnato qualcosa a tutti noi."
 
Ruby diede una pacca a sua volta sulla mano di Ren, in segno di apprezzamento per la sua amicizia.
 
"Già." Disse.
 
Insistere nel fare le cose da soli, quando hai degli amici che sono pronti a stare al tuo fianco fino alla fine del mondo? È una cosa idiota. Ed egoista.
 

 
Oscar stava lavorando nel suo piccolo campo, proprio come faceva ogni giorno.
 
Oggi, però, aveva compagnia.
 
Sua zia non si trovava da nessuna parte alla fattoria, e Oscar imparò ben presto il motivo.
 
Oh sì, questo è un sogno. Avrei dovuto immaginarlo che stavo sognando.
 
E il suo sogno coinvolgeva direttamente solo le persone che potevano condividere il sogno stesso. Per quanto riguarda gli esseri viventi con un'anima, c'erano solo echi, pensieri e ricordi di piante e animali, non gli esseri reali che rappresentavano, e gli umani erano completamente assenti, a parte...
 
... I suoi altri sé.
 
(Per fortuna, gli esseri senza anima... i Grimm, erano anch'essi completamente assenti. Non sembrava trattarsi un incubo).
 
Ozma, l'uomo che aveva dato inizio a tutto, lo stava aiutando nel lavoro, nonostante chiaramente non gli piacesse. Era partito per l'avventura, tutti quei millenni fa, perché voleva allontanarsi da una vita noiosa come quella. Era un'anima dolce e gentile, ma desiderosa di avventure e storie.
 
Oscar poteva certamente capirlo.
 
Anche Ostin, che era stato il compagno di Ozma e anche qualcosa di più durante la sua prima reincarnazione – il loro matrimonio con Salem era stato un matrimonio a tre, in realtà! Consensuale da tutte le parti coinvolte, almeno prima di... tutte le brutture e le tragedie che ne erano seguite – poteva capirlo. Ma lui e Oscar potevano almeno godere di essere momentaneamente di nuovo nei campi, anche solo per fare una pausa in un sogno.
 
"Non possiamo lasciare la fattoria, Oz." Disse Ostin, mentre portava un secchio d'acqua. "Va bene così, lasciamo fare agli altri per una volta."
 
Ozma si sedette a terra, accigliandosi come un bambino, un'espressione che lo faceva assomigliare a Oscar ancora di più di quanto già non sembrassero due gocce d'acqua.
 
"Mi dispiace, non posso fare a meno di sentirmi inquieto. Perché siamo noi a dover essere trovati?"
 
Oscar stava ancora arando il campo, senza badare a loro.
 
"Perché siamo alla fattoria, siamo all'inizio di Oscar. Ed è giusto che restiamo qui a fargli compagnia, perché anche noi siamo l'inizio di Oscar."
 
Ozma sospirò pesantemente.
 
"Va bene, ma perché pensi che Oscar non possa lasciare la fattoria?"
 
E in effetti, intorno alla fattoria c'era un'infinita nebbia bianca che Oscar aveva cercato di attraversare, senza successo.
 
Ozma e Ostin si erano svegliati in una foresta non lontano da lì, ed erano riusciti a raggiungere la fattoria semplicemente vagando. Erano riusciti a camminare attraverso la nebbia.
 
"Suppongo che," disse Ostin. "Il ragazzo ha solo bisogno di riposo."
 
"Mi sembra giusto." Ozma si alzò in piedi. "È il tipo di ragazzo che ha bisogno delle sue comodità lontano dalla battaglia, di tanto in tanto. Ho capito. Sono solo un po' preoccupato di non poter fare molto per lui."
 
"Stai già facendo molto, amore. Anche solo stando qui con lui." Ostin mise una mano affettuosa sulla spalla di Ozma, i cuoi occhi sembrarono liberarsi dalle pesanti nuvole che li avevano adombrati.
 
Fece l'occhiolino a Ostin con un sorriso, poi portò l'altra mano di lui alle labbra e la baciò dolcemente.
 
"Smetterò di piagnucolare. Siamo qui per fargli compagnia."
 
Chiamò Oscar.
 
"Oscar! Facciamo una pausa, piccolo!"
 
Oscar interruppe il suo lavoro e guardò i suoi ospiti. Si asciugò il sudore dalla fronte, posando l'attrezzo sul campo.
 
"Sì, ok. Ma temo di non avere molto altro per farvi divertire, qui".
 
Ostin versò un po' d'acqua in una tazza e gliela offrì.
 
"Grazie." Oscar disse, e la bevve felicemente. Ozma gli arruffò i capelli. Se li avessi guardati in quel momento, avresti potuto pensare che fossero fratelli.
 
"Hai dei libri, vero, Oscar?"
 
"Oh sì. Sono ancora tutti lì in fattoria."
 
"Molto bene, allora!" Ozma girò sui tacchi, facendo cenno a Ostin e Oscar di seguirlo. "Leggerò qualcosa ad entrambi! Andiamo."

 

Autrice: Un altro capitolo, così vicino al primo? Che magia è mai questa?
Decidete voi se Ren abbia avuto lo stesso upgrade di Semblance anche in questo 'verse, che si è rivelato una sorta di... Finale alternativo felice del volume 8, lol.
In ogni caso, rileggendo la fic per fare il punto della situazione, avevo notato che Ren parla veramente poco, se non addirittura PER NULLA! XD Quindi, ho voluto dargli questa scena insieme a Ruby. La loro amicizia è molto sottovalutata, ma sono adorabili.

E poi ho deciso di far mettere Ozma e Ostin - come l'ho chiamato qui - insieme. Spero non lo troviate troppo strano! Si tratta di un headcanon che ho da un po': sono gli unici a non avere un rapporto platonico di padre/figlio, poiché... altrimenti il matrimonio con Salem avrebbe delle implicazioni bruttissime e preferirei di no, lol. Mi piacerebbe esplorare di più questo rapporto, nei prossimi capitoli.

Comunque, spero che anche questo vi sia piaciuto! Alla prossima!
 
  
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