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Autore: Duchessa712    05/01/2022    1 recensioni
È onesto nel modo peggiore, Isaac, di chi offre la verità e poi se stesso, pronto per essere assolto o condannato per averla detta.
Lydia non fa nessuno delle due cose: annuisce e chiude gli occhi. La morte ce l'ha addosso da tempo, la segue fedele come un'ombra
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Isaac Lahey, Lydia Martin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Inizia di notte (conversazioni su fantasmi, morte e solitudine)

(Ti ricordi di quando sono morti?

Dopo un minuto, un altro messaggio: una rettifica, in realtà.

Ti ricordo di quando li abbiamo uccisi?

+

È iniziata per caso questa cosa - messaggi senza senso e con risposte bugiarde e telefonate di silenzio nel mezzo della notte - ed è continuata perché in un mondo che ha l'odore rancido della morte ci si aggrappa a qualsiasi appiglio.
Anche a uno che sta dall'altro lato del mondo. Anche a uno con cui condividi solo un fantasma).

+

È iniziata una notte, quando è successo che Lydia urlava e non riusciva a smettere, ma nessuno veniva a salvarla e allora ha dovuto salvarsi da sola. È rotolata giù dal letto e ha trovato il telefono e ha chiamato tutti: Scott, Stiles, Kira (che però le ha mandato una cartolina dal deserto quindi non si stupisce quando non le risponde), Malia (che però non saprebbe cosa fare e quindi un po' è sollevata quando non risponde), perfino Derek e Liam, e non ce ne è stato uno che abbia accolto la sua chiamata.
È successo che nemmeno si ricordava, d'avere ancora il suo numero, ma che lo ha chiamato lo stesso. È successo che le ha risposto, che le ha detto: "Lydia" e la domanda che voleva fare Scott? È successo qualcosa a Scott?, gli è morta in gola quando l'ha sentita urlare (perché non aveva ancora smesso). È successo che sono rimasti al telefono senza dirsi una parola fino a quando Lydia ha riattaccato per prepararsi e andare a scuola.

È successo che, tra una lezione e l'altra, gli ha scritto grazie, e ha messo su un sorriso smagliante per Scott e Stiles che le hanno detto: "Ci dispiace, ma non abbiamo sentito" - e gli dispiace davvero, Lydia, lo sa. Ma sa anche che la gola le brucia ancora e che le corde vocali, tese fino all'estremo, non hanno pronunciato una parola per tutta la notte.

+

Grazie. Due ore dopo riceve la risposta e il fiato le si blocca in gola.

Quando vuoi.

+

Quando vuoi è quando ricompare Peter e, insieme a lui, tutto quello che Lydia ricorda e che gli altri hanno dimenticato (abbiamo bisogno di lui, Lydia, ricorda hanno detto, una mano sulla spalle e un sorriso quasi accondiscendente), e la notte si sveglia e c'è qualcosa che preme sul suo collo e-

"È qui!"
"Lydia?", ma Lydia sta già urlando e come fanno a non sentirla?

+

I messaggi iniziano poco dopo, quando si accorge di essere sola, che passa più tempo a parlare con la pietra sotto cui il corpo della sua migliore amica si decompone lentamente, che non con Scott e Stiles e gli altri.

Sono sola
Anche io
(e lo è davvero, con mezzo globo di distanza, lontano dall'unica figura amica che gli rimaneva, e pensa anche a questo Lydia, quando provano a metterle in mano una freccia, quando lo dice per la prima volta che non è Allison e non è un'Argent). (Non è che non sa farlo: ha letto abbastanza e studiato abbastanza e guardato Allison abbastanza da aver interiorizzato i movimenti. È che lei è la banshee e le sue armi sono la voce e grida nella testa che nessuno può sentire e fantasmi nel perimetro visivo che nessuno può vedere-

Ci sono Boyd, Erika, Allison, gente senza nome che grida e la prega, perché parlano sempre, i suoi fantasmi, in una cacofonia di suoni che le lacera i timpani).

Quando vuoi, poi diventa ogni notte e ogni mattina, quando le scrive buongiorno e lei buonasera e lui le chiede come sta e Lydia prima mente e dice bene, poi impara ad essere sincera e dice male e lui le chiede se vuole parlare e lei a volta accetta, a volte no perché è in ritardo.

+

Ti ricordi quando li abbiamo uccisi?

Lei no. Lei ricorda il corpo di Stiles sotto le sue mani e la consapevolezza che non ce l'avrebbe mai fatta: è matematico che una ragazza non è forte a sufficienza da annegare da sola un ragazzo.
Ricorda di aver pensato che lui era il più coraggioso di tutti, perché il suo sarebbe stato suicidio.

Isaac risponde di sì.

L'abbiamo uccisa, digita ma non manda. Cancella, ma lo salva da qualche parte nella testa e nel cuore (quello che nessuno sa è che anche la sua password è Allison).

+

Salva(no) Stiles e lo bacia e-
e se ne pente. Se ne pente subito e tanto.

"Non posso", gli dice, e se fa un passo indietro non è per allontanarsi da lui, ma per avvicinarsi all'ombra fredda di Allison.
Stiles la guarda e annuisce.
Una volta la considerava il suo amore e Lydia ci ha giocato con quest'idea, ma non abbastanza da trasformarla in realtà.
Sono meglio da amici, lei e Stiles.

Scott la guarda e per un secondo sembra arrabbiato e Lydia sa cosa sta pensando: che sta giocando con il suo migliore amico, un altro tira e molla come a scuola, quando lui le correva dietro e lei non lo vedeva.
Poi Stiles le prende la mano e le sorride e gli occhi di Scott tornano privi di ombre.
Lydia si sente soffocare.

+

Lydia prende e va a Parigi e Isaac se la ritrova sulla porta, truccata, capelli in piega, occhiali da sole e abiti firmati, e fa appena in tempo a farla entrare, che lei inizia a raccontargli tutto quello che si è perso nell'ultimo periodo (il disastro con Stiles e seriamente perché non l'ha chiamato? Lui avrebbe potuto raccontarle di Stiles!).
Isaac le offre la sua stanza e le dice che dovrebbe dormire, ma Lydia scuote la testa, e passa una mano tra i capelli e sospira.
"Mi manca Allison"
"Manca anche a me".

+

(L'abbiamo uccisa, e lo pensano entrambi).

+

"Vedo i fantasmi. Tutti quanti. Ogni persona che trovo. Ogni persona che ho perso. Ci sono Erika, Boyd, Allison…".
Isaac la sorregge quando la vede accartocciarsi come una foglia e cadere al suolo. Ha le mani sulle orecchie e gli occhi chiusi.
"Falli smettere", ed è la prima volta che supplica.

+

Sono legati da fantasmi, quelli che Isaac porta sul cuore e Lydia sul fondo degli occhi, che non sanno scacciare e con cui sono costretti a convivere.
Stiles la chiama, lei dice di stare tranquilli, che aveva bisogno di staccare, che non sarebbe rimasta comunque. In autunno c'è il college e Lydia, confinata a Beacon Hills, non ha mai voluto starci.

Isaac la porta in giro e scoprono che lei parla un francese più corretto del suo. Le offre merende sotto la Torre Eiffel e passeggiate per Montmartre e il Sacro Cuore bruciato dal tramonto. La tiene sottobraccio e la sfiora quasi con terrore, con delicatezza e mani tremanti.

Isaac la vizia e Lydia si lascia viziare.
Isaac la calma durante gli incubi e le offre acqua per la gola che sembra piena di schegge e Lydia gli racconta cosa vede e da cosa è scaturito.
Isaac le scosta i capelli dal viso e Lydia non abbassa il capo mentre piange.
+

Lydia lo bacia per prima e lui resta fermo, immobile, prima di schiudere le labbra e rispondere e iniziare a svestirla.
Lydia si sente preziosa per la cura con cui la sfiora e si chiede se toccava così anche Allison (come se avesse paura di romperla, come se non ne avesse il diritto, come se si preparasse a lasciarla andare).
Isaac inala il profumo dei suoi capelli - fragola, sudore e sesso -, ma non è quello che gli tira le labbra in una smorfia.
"Cosa c'è?"
"Sai di morte".
È onesto nel modo peggiore, Isaac, di chi offre la verità e poi se stesso, pronto per essere assolto o condannato per averla detto.
Lydia non fa nessuna delle due cose: annuisce e chiude gli occhi. La morte ce l'ha addosso da tempo, ormai, la segue fedele come un'ombra.
"Lo so".

+

L'abbiamo uccisa noi, vorrebbe dirgli, ma io di più. Io per davvero, invece si lascia viziare e calmare dopo un incubo, lascia che lui cucini, che la sfidi a provare quei piatti che no, proprio non intende mangiare. Lascia che le cose vadano avanti e nulla cambia, tranne che dormono nello stesso letto e si baciano e quando Scott le dice: "Sembri felice" e Lydia risponde:"Lo sono", non è una bugia.

(I fantasmi sono sempre lì. Allison le sorride dolce e le fa l'occhiolino.
Lydia una volta chiede ad Isaac: "Vedi me o vedi lei?", e lui le pone le mani ai lati del viso e le dice: "Vedo te" e le impedisce di distogliere gli occhi dai suoi).

+

Torna a Beacon Hills prima di partire per il college, perché i vecchi sogni di bambina sono quelli che vuole inseguire, e la mormora sulla pelle di Isaac, la supplica del vieni con me, cui lui non da risposta.
Torna a Beacon Hills per festeggiare, ma i suoi fantasmi sono più reali delle persone e, visto che la festa tanto è a casa sua, corre in bagno, chiude la porta, apre il lavandino e la doccia e si mette in bocca un asciugamani e urla e piange.
È Stiles a trovarla, finalmente, e le dice di aprire o che altrimenti avrebbe buttato giù la porta, e le sue grida attirano Scott e Malia e poi gli altri e - no, no, no, non è così che doveva andare.
("Lydia, va tutto bene. Respira, respira", le mani di Allison sono sbuffi di vento gelato e lei scuote la testa e glielo dice. Per la prima volta nella vita, le dice: "Vai via" , poi si rivolge a tutti gli spettri e li prega: "Andate via". La sua amica sorride e svanisce e Lydia si chiede quanto durerà).
(L'ha uccisa lei. Lei è l'unica che ha il diritto di tormentarla).
"Non andiamo via, Lydia, apri la porta!".

+

Crolla tra le braccia di Kira, troppo esausta per dimenarsi e chiederebbe uno specchio, se le espressioni dei suoi amici non fossero tanto esaustive. Deve essere sconvolta. Sente le lacrime secche tirarle le guance e sbavare il trucco.
Una volta Stiles le ha detto di essere bellissima quando piange.
"Lydia", Scott la prende in braccio e la posa sul divano, dove viene assalita dalle domande degli altri stai bene? cos'è successo? cos'era quello?, ma lei alza un braccio e cerca a tentoni il telefono.
Qualcuno le porge dell'acqua - Argent-e qualcun altro - Derek- ordina il silenzio.
Lydia beve e trema. Si sente leggera e pesante, vuota e stordita. Cerca il freddo che è il contatto con Allison, poi ricorda che l'ha mandata via.
Chris le riempie il bicchiere in un silenzio che è pregno di attesa. Vorrebbe dir loro che non è successo niente, che non ci sono morti da cercare e mostri da sconfiggere.
"Lydia?", Derek le sorregge la testa ciondolante e lei schiude gli occhi, ma abbassa immediatamente le palpebre quando il suo viso inizia a confondersi con Peter. Si porta le mani alla gola ed emette qualcosa che è un rantolo e un gemito.
(Dov'è il telefono? Deve dire ad Isaac che l'ha mandata via. Deve dirgli che l'hanno uccisa, ma lei più di lui).

+

Qualcuno la porta a letto e lei chiude gli occhi, ma non dorme.
"Telefono", sussurra e Malia glielo porta. "Sto bene", mormora - Dio, se le fa male la gola! - "Riposo", articola a stento, mentre apre i messaggi.

Le ho detto di andare via.
Credo di aver spaventato tutti.
Vieni.
"Lydia?"
"Lasciamola stare", ordina Derek e Lydia trema. Non è Peter. Non è Peter.
Si porta una mano al naso per impedirsi di odorare le viole che esistono solo nella sua testa. Forse sta impazzendo. Forse mandare via Allison è stata la cosa più stupida che potesse mai fare.
Forse tornerà. Tornano sempre.

+

Il mattino la trova ugualmente stanca, ma con un nuovo strato di trucco e vestiti puliti addosso.
Il mattino trova il Branco sparpagliato per casa sua e Melissa presentarsi alla porta con la colazione. Scott le ha detto che avrebbero avuto bisogno di zucchero, ma che nessuno aveva voglia di prepararlo.
"Che cos'era quello?", la assale Malia, addentando una brioche, e Lydia scrolla le spalle. "Mi avete già sentita urlare"
"Quello era diverso"
"Lydia". Questa volta non sussulta quando Derek parla e non vi sovrappone Peter. Sospira e chiude gli occhi. Cosa dovrebbe spiegare? Che ha visto i fantasmi per anni e ieri è arrivata al limite e ha detto loro di andare via?
Scott le posa una mano sulla spalla e le sorride, aperto, incoraggiante, e Lydia vede Liam arricciare il naso.
Allora è vero che sa di morte. Non si accorge di dirlo ad alta voce.
"Chi te l'ha detto?"
"Un vecchio amico".
"Possiamo tornare al problema principale?", chiede Stiles nervoso. "Cos'era quello?"
"Niente. Adesso è passato"
"Lyd-".
Il campanello suona.

+

Il campanello suona e lei è confusa quanto loro, prima di ricordare e saltar su dalla sedia.
Ha scritto vieni, e se lo ritrova sulla porta, gli occhi grandi e preoccupati.
"Isaac?", chiede Scott stupito, ma lui gli fa appena un cenno di saluto, prima di concentrarsi su Lydia, che è tornata a sedersi e stringe le mani tra di loro.
"Non dovevi venire. Ero sconvolta. Non-"
"Lo so", la ferma e lei annuisce.
"Ti va di dirmi cos'è successo?"
"Te l'ho detto. Li ho mandati via"
"Mandati chi?", si intromette Stiles preoccupato. "Lydia, cosa succede? E perché lui lo sa?".
"Stiles."
"Scott, sto solo dicendo che-"
"Non è il momen-"
"Ma-".
Lydia è pronta a urlare ancora, ma Derek è più veloce e li rimette al loro posto. E l'attenzione è ancora su di lei, e su Isaac che davanti a lei c'è inginocchiato.

+

Chiude gli occhi.
"L'ho mandata via".
Isaac annuisce. Gli altri non si perdono una parola.
"Me ne sto già pentendo"
"Lydia"
"L'abbiamo uccisa" (ricordi quando sono morti?) "ma io più di te".
Non ha le forze per piangere, quindi si lascia cadere giù dalla sedia e Isaac la tiene tra le braccia - pensino quello che vogliono, gli altri. Sono loro a non aver risposto (e una parte di lei non l'ha ancora perdonato).
"Uccisa chi?", chiede Malia, ma è Isaac a rispondere per lei. "Allison".

(Allison è il tabù che non si dice. Insieme a Boyd e Erika e tutti gli altri morti.
Il tabù non si infrange, altrimenti si pagano le conseguenze).

"Non credo di capire".
Isaac la costringe a sollevare la testa e, questa volta, Lydia si specchia nel suo stupore. "Dimmi che io non sono l'unico a sapere che hai passato gli ultimi anni circondata da fantasmi".
Lei scrolla le spalle. Loro non rispondevano. Lui sì.
"Cosa?"
"Sono una banshee, Kira. Io seguo la morte e lei segue me. Ieri sono arrivata al limite", finisce in un sussurro e torna a poggiare il capo sulla spalla di Isaac, fino a quando sente le braccia di qualcuno aiutarli ad alzarsi.
Chris Argent, che la guarda con pena e pietà e compassione, ma Lydia è troppo stanca per pensarci.
"Devi dormire"
"Non-".
Isaac non le dà il tempo di finire la frase e la prende in braccio e, pure a questo, è troppo stanca per pensarci.
"Chi è Isaac?", sente Liam chiedere, ma si addormenta prima di conoscere la risposta di Scott.

+

("Perché non ce lo hai detto?", le chiedono qualche giorno dopo.
"Perché nessuno ha risposto?", ribatte lei.
Isaac ha raccontato loro tutto - incubi, spettri, messaggi e chiamate e solitudine. "Lo ami?", le chiede Stiles prima che parta per il college e lei si morde il labbro e dice: "Credo di sì".
Isaac resta a Beacon Hills. Le ha detto di chiamarla per qualsiasi cosa e l'ha baciata. Lei ha sorriso. Un sorriso vero).

(Allison è tornata come tornano tutti. La morte la segue e lei segue la morte e continua ad avere il suo odore addosso. Forse di certe cose non ci si può liberare mai).

(Si libera degli attacchi di panico e degli incubi, lontana dalla putredine di Beacon Hills. Si libera di Peter e delle viole e dei segni rossi che vedeva sul collo. Si libera delle schegge in fondo alla gola, della sensazione che niente sia reale. Si libera della solitudine, perché Stiles la chiama almeno una volta al giorno e Scott le manda le foto degli animali che cura).

(Ottiene Isaac, che presenta come il mio fidanzato a chi lo chiede. Ottiene Chris Argent che le dice che, se vuole, può passare da lui quando è in città. Le insegna a tirare con l'arco e parlano di Allison. Ottiene Kira e Malia e giri di shopping e pigiama party e chiacchiere. Ottiene Derek, che le dice mi dispiace, ed è in ritardo, ma va bene lo stesso).
   
 
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