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Autore: Reyko00    07/01/2022    0 recensioni
Dopo una guerra durata 30 anni tra umani e muta-forma, quest'ultimi riescono a sterminarli tutti ,ma Harris il capobranco della fazione dei lupi, vuole il potere assoluto e crea una dittatura sotto al suo comando , innescando un ulteriore guerra tra le diverse specie ... ma qualcuno riuscirà a dare una svolta inaspettata a questa continua sete di sangue
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Anche oggi non ho cacciato nulla… “disse una giovane creatura zampettando sconsolata tra lo scrosciare flebile degli alberi e il tiepido bagliore del sole. Procedeva a testa china come se gli fosse caduto un masso addosso, chiedendosi perché fosse così debole rispetto ai suoi fratelli e perché nonostante si impegnasse tanto, non riuscisse a produrre niente di buono. Le piccole zampe picchiettavano sulla terra umida avanzando lentamente mentre si trascinava sconsolata. Dal suo branco veniva reputata una lupa troppo ribelle e strana da poter gestire ma nonostante le dicerie sul suo conto, dava sempre il massimo a volte riuscendo… ed altre fallendo. Quando cacciava sentendo il vento accarezzargli il muso e il rilascio dell’adrenalina, riusciva a sentirsi davvero viva e forse anche un po' più vicina al suo più grande obbiettivo… l’approvazione della sua specie. Era difficile per lei capire perché fosse così diversa, così estranea ... come se quello non fosse davvero il suo posto, ai suoi occhi erano tutti uguali, tutti molto simili tra loro. Mentre lei era un’emarginata, una strana…. semplicemente una da evitare da evitare. Tutti quando mutavano, vantavano un pelo grigio eccessivamente scuro quasi nero, folto e crespo, mentre lei era definita scolorita, per il suo manto bianco, folto il doppio del loro e di una morbidezza infinita. I suoi compagni erano incredibilmente forti e di dimensioni possenti, mentre lei era più minuta e fisicamente meno forte per queste sue diversità il più delle volte si ritrovava sola. Anche nella sua forma umana mostrava delle diversità, come ad esempio la carnagione mulatta, i lunghissimi capelli neri e gli occhi ghiaccio. Queste sue differenze le pesavano parecchio, sentendosi costantemente sotto una lente d’ingrandimento costretta a dimostrare sempre di più, di valere qualcosa e più ci pensava… più si arrabbiava e si malediceva. Mentre avanzava le zanne si facevano sempre più dirompenti e il muso si contraeva dagli spasmi. Immersa nei suoi nefasti e tormentati pensieri, le zanne ormai erano in bella vista. Stava perdendo il controllo , finché un lupo enorme le si avvicinò guardandola severamente. Si mise su due zampe e cambiò forma . Gli occhi grigi spenti , quasi a divorarti l'anima in un boccone furono la prima cosa che vide . Vantava una barba medio-folta bianca e i capelli lunghi fino alle spalle voluminosi, erano dello stesso colore .L'età avanzava anche per lui fortunatamente, ma comunque la sua cicatrice profonda sull'occhio, causata dalla guerra e un portamento freddo e serio,faceva capire perché Harris fosse il capo branco . "Alix anche oggi a zampe vuote , ti avevo detto che la prossima volta che saresti arrivata senza una preda ,ti avrei fatto digiunare"
Alix
la sua voce era possente e cupa,mi terrorizzava solo a sentirla . Cercai di una scusa plausibile che potessi inventarmi ,poiché la sera prima digiunai volontariamente per la luna piena di quella notte . Harris avrebbe anche potuto decidere di non farmi partecipare alla caccia, se non avessi detto subito qualcosa .. ad un tratto, un lampo di genio mi illuminò la testa . "Ho combattuto con un coyote signore" .La stronzata più geniale che potessi inventarmi, sapevo della rivalità tra lupi e coyoti, ma la realtà è che non ne avevo mai visto uno nei miei 20 anni di vita . il capo branco restò muto , impassibile , come se non avessi proferito parola, si limitò a osservarmi intensamente .. successivamente, andò via facendomi cenno di seguirlo e così feci nel silenzio più totale . Tra poche ore sarebbe tramontato il sole e sarebbe cominciata la vera sfida . I minuti che mancavano all'inizio della mia prima caccia selvaggia ,erano veramente pochi ,ma sembravano interminabili , ero in posizione dietro a tutti, nella mia forma lupina. Il cuore mi batteva e l'adrenalina si faceva sempre più intensa e avevo una gran voglia di affondare le zanne in uno di quei cagnacci . Quando scoccò l'ora , corsi il più velocemente possibile, più di quanto le mie forze me lo consentissero . Riuscii a passare davanti a tutti i cacciatori in poco tempo, Harris compreso e sfrecciai verso il lago alla ricerca di un coyote . Quando arrivai , vidi un ragazzo dai capelli neri corvino ne troppo lunghi , ne troppo corti arruffati ,alto al 'incirca 1.70 . Era di spalle, ma erano chiaramente visibili i suoi bicipiti e i muscoli sulla schiena nuda poiché la luce lunare gli delimitava la sagoma del corpo . Indossava solo dei jeans neri molto aderenti e portava con la mano destra una sigaretta alla bocca. Ammirava la luna e il lago ,in piedi davanti a un salice piangente ,che oltretutto era il mio albero preferito. Si voltò fissandomi intensamente e in modo molto invasivo. Aveva gli occhi all'insù color nocciola che vantavano uno sguardo seducente,con folte ciglia e sopracciglia, il naso alla francese e una bocca fine , mascella pronunciata per la forma del viso a diamante e  pettorali ben marcati. Mentre aspirava il fumo aveva un aria veramente sexy .
Mitch
Avevo già sentito quell'odore , mi era molto familiare ,ma non capivo che odore fosse .Mi voltai lentamente e la vidi. una creatura bianca a piccola. Si mise su due zampe e iniziò la trasformazione . Aveva lunghissimi capelli lisci come la seta e neri come l'ebano ,fino alla fine della schiena , la carnagione mulatta faceva contrasto con la luna , gli occhi tendenzialmente orientali, rossi rubino alla "non ti scordar di me" per la luna piena , una bocca carnosa scura, godendo di una corporatura snella e di un altezza non superiore di 1,60. Indossava un abito bianco , che aderiva perfettamente alle sue forme e le gambe magre come quelle di in antilope . Ci guardammo intensamente e per un buon lasso di tempo senza dirci una parola, era incuriosita e allo stesso tempo spaventata da me. Riuscivo a percepirlo ed ebbi l'impressione di conoscerla già, di averla già vista da qualche parte non so dove , così mi avvicinai con aria altezzosa . Gli presi le guance facendo avvicinare il mio volto ,ma non feci in tempo ad afferrarla che ,dopo un sussulto e aver spalancato gli occhi arrabbiata , mi aveva addentato un braccio con i denti da animale restando comunque nella sua forma umana . Quando mi staccai, sentì un come se un muscolo, fosse stato lacerato e notai di perdere molto sangue dalla spalla percependo lo stesso dolore lancinante in tutto il braccio . Il mio primo istinto fu quello di attaccarla, ma non feci in tempo a trasformarmi ,che lei si allontanò, così indietreggiai alzando le mani in segno di resa con un ghigno malefico sul volto . Contrariata dal mio atteggiamento è chiaramente innervosita sbraitò "tu chi sei che ci fai nel mio territorio" .Mi limitai a dirgli il nome rapido senza darle troppe informazioni sul mio conto . Sapevo che faceva parte del branco rivale, l'odoraccio di lupo era forte , persistente e sicuramente proveniva da lei. Dopo 20 minuti ,riuscì a fiutare quel live odore che emanava e lo riconobbi immediatamente , la guardai nuovamente e senza troppi peli sulla lingua le domandai "Tu chi sei Lupa bianca ?" . "Alix" rispose ,il suono della sua voce era pungente e diffidente ,ma anche soave e acuta ,non la biasimavo, non ci eravamo mai visti in fondo . Erano le 00:30 e iniziavo a sentire la sete e l'odore del sangue e subito mi trasformai in ciò che ero realmente.
Alix
Si trasformò davanti ai miei occhi e riconobbi subito quella forma animale grazie alle descrizioni date da Harris . Lui era un coyote . Di impulso mi trasformai anche io, sentendomi minacciata e un pò impaurita .Lo riattaccai ferocemente sta volta ,mordendogli il collo con una presa persistente .Lo feci sanguinare ancora e notai una smorfia di dolore sul suo volto. L'adrenalina mi salì in circolo e sentì l'eccitazione pervadere il mio corpo . Quando stavo per finirlo, con una contromossa mi scaraventò nel lago . Cercai di ritirarmi su nuotando ma la l'acqua mi faceva sentire soffocata pervadendomi fin dentro le ossa ,piano piano mossi le zampe verso la superficie , ma la sensazione di essere tirata verso il basso era innegabile .Lottai con tutte le mie forze per arrivare alla riva riuscendo a stento a trattenere il respiro e lì i miei dubbi tornarono vividi nella mia testa . Forse avevano ragione, non ero in grado.. non ero abbastanza forte , non mi meritavo di stare con il branco durante la caccia selvaggia. Quando riuscì a risalire, Mitch (era quello il suo nome) era in forma umana davanti a me , lo guardai abbassando il muso a terra , cercando di non farmi vedere abbattuta e ferita gravemente dal suo morso per scaraventarmi nel lago. La sua espressione era divertita per la mia disgrazia , "Ti diverte stronzo?" gli dissi sdraiata sulla riva con tutto l'odio che potevo avere in corpo , bagnata e piena di sangue e sopratutto sconfitta . "ahahah , si molto divertente in effetti, comunque devi stare più attenta la prossima volta o potresti farti seriamente male , oggi ti è andata fin troppo bene. Questo piccolo contrasto non è niente paragonato a ciò che potrei farti davvero "lo guardai storto ringhiando sonoramente e lui mi si avvicinò, ma non abbastanza da poterlo colpire nuovamente " la luna è testimone del tuo passato ragazza, scopri te stessa forse capirai più di quanto tu sai " mi sussurrò e io rimasi inerme..lì ..sdraiata sul bagno asciuga , mentre lui a passo svelto sparì tra le ombre del bosco . Tornai alla tana sporca di sangue, stanca, confusa e dolorante ... con lo sguardo basso e poca voglia di parlare . Alua femmina Alpha, non che moglie di Harris, era una donna dai tratti asiatici e i lunghi capelli neri, carnagione chiara e labbra morbide . Molto prosperosa , era la lupa che mi aveva fatto da madre ed in effetti non c'entrava molto con il marito , ma il loro fu un matrimonio combinato e lo sapevano tutti .Mi si avvicinò , vedendomi un pò giù di corda e ferita mi chiese "è stata dura la tua prima caccia .. vedo che hai una profonda ferita posso controllarla ?" ,Annui senza tirare il discorso alle lunghe e mi ritirai nella mia caverna   , calda e accogliente mentre la donna mi curava l'addome .Mi trasformai il forma umana e mi sdraiai a terra osservando la luna e cercando di capire cosa volesse dire quel ragazzo e cosa sapesse. Passò una fottuta settimana e non riuscì a  a smettere di pensare a quella frase e a lui. A quanto fosse stato assurdo , a quanto fosse strano e a quanto avrei voluto vederlo morto. Le cose nel branco non cambiarono di una virgola , neanche dopo la caccia e questo mi creava un enorme disagio . Le sue parole mi rimbombavano nella testa come fosse un tuono ,come se fosse stato il segnale di qualcosa che dovesse succedere . Intanto mi muovevo avanti e indietro nel rifugio a testa bassa, cercando una spiegazione plausibile, un ricordo , un qualcosa cazzo , ma niente di niente.. il vuoto totale .Intanto sentì diversi suoni mentre la mia testa era concertata solo a pensare , forse stavo iniziando a delirare. Ad un tratto,una voce a me nota , si udii alle mie spalle , mi voltai di scatto e vidi due occhi grandi come il sole, color giallo canarino e striature quercia che mi fissavano dolcemente , i denti lucenti e bianchissimi contornati da labbra sporche di sangue , che contraendosi si forarono in un ammaliante sorriso , addirittura i capelli castani scompigliati ,erano impregnati di sangue . L'atteggiamento spavaldo era chiaramente visibile dal suo modo di camminare e l'ulteriore sangue sulla maglietta gialla pastello, evidenziava che fosse andato a caccia . "Che piacere vederti Alix , era molto tempo che non riuscivo a beccarti in zona" . In zona ? Ero all'interno del mio territorio pensai. Quando mi guardai intorno, riconobbi subito il fitto bosco di pini e il prato rigoglioso ,capendo di essere arrivata nella vallata delle linci. Non mi resi conto di aver camminato per 20 miglia circa ,e questo spiegava anche, perché avessi incontrato Larry mio vecchio amico . Nonostante volessi bene a Larry, non me la sentì di raccontagli della caccia e del ragazzo misterioso, perciò cercai di deviare il discorso il più possibile
Larry
sentì il suo odore da 300 km di distanza , ero a caccia con il mio branco e stavamo rincorrendo una mandria di cervi semplici ,quando lasciai perdere tutto e corsi da lei seguendo la traccia del suo odore . Quando la vidi stava andando verso il Picco Gelato, l' habitat dei puma , completamente immersa nei suoi pensieri , come le capitava spesso. Aveva gli occhi stanchi di chi non dormiva da tanto e i lunghi capelli sciolti le ricadevano sul viso . Indossava un toppino bianco che lasciava scoperta la pancia e dei jeans stretti verdi e degli scarponcini neri .Alzai la voce dicendogli quanto fossi felice di vederla . Mi osservò con i suoi enormi occhi tra lo smeraldo e lo zaffiro,che... cazzo avrebbero incantato anche i cobra più meschini e subdoli per quanto fossero belli , però, quel giorno, erano assenti , lo percepivo . Il tono della sua voce era distratto , ma cercò di non farlo notare."Sono contenta di averti rivisto , al lago non passi più ,non ci sono più prede o hai paura di rimanere intrappolato nelle buche di nuovo?" Mi chiese schernendomi "Nhaaa, io ...le buche... ti pare ? Se non ci sono manguste ci vado volentieri" risposi prontamente (alludendo ad un vecchio episodio successo da cuccioli) . Scoppiammo in una risata sonora e vera , per un attimo persi di vista ciò che era successo davvero, il vero motivo per cui ero sparito e non mi feci più vivo . Non potevo dirgli la verità . Non l'avrebbe capita ,lei non sa niente è mai dovrà sapere e questo segreto.. mi logorava l'anima .
Alix
Salutai Larry , contenta e un pò più connessa a questa terra, anche se restavo comunque un po' frastornata .Così decisi di andarmi a riposare sotto il mio salice piangente , sperando ...e non , di trovare Mitch . Avevo bisogno di risposte , ma avrei anche voluto ucciderlo. La ferita si fece sentire per un attimo, creando sul mio volto un espressione di dolore . Mi trasformai nella mia forma lupina e corsi verso il lago, per quanto riuscissi a farlo . Avevo il vento sul muso e la testa iniziava a liberarsi , adoravo quella sensazione. Il passare della brezza fresca tra il pelo , il calore delle zampe dovuto al surriscaldamento della temperatura corporea , l'energia nel mio corpo mi faceva sentire viva .Correre mi liberava dai pensieri e da tutte le mie ansie .Mentre mi liberavo da tutto ciò che mi tormentava, chiusi gli occhi un' istante sentendomi più leggera e quando lì riaprì notai un ostacolo dinanzi a me. Cercai di frenare di botto, quando vidi l'enorme masso ,che chiudeva la scorciatoia che utilizzavo sempre per fare prima . Era una delle due strade di un bivio e andai a sbattere a pieno muso sull'enorme quercia che divideva le due strade, poiché non riuscì a prendere velocemente una decisione. Cercai di riprendermi da quello stato confusionale, aumentato dall'impatto con la quercia. Successivamente alzai il muso ,osservando lo stratosferico albero e scorsi tra i rami più bassi un gufo , che era appollaiato li da non so quanto tempo, non era la prima volta che lo vedevo... non apriva mai gli occhi ,non parlava mai e non riuscivo a capire come sopravvivesse . Ad un tratto spalancò gli occhi cerulei,mi fissò e si lanciò in picchiata davanti a me , retrocedetti dalla paura e lui si posò sul terreno arido e si trasformò nel sua forma umana . Aveva una barba lunghissima che arrivava fino ai piedi ,bianca come il sale e soffice come una nuvola , indossava un vestito induista blu e grigio lunghissimo e un bastone con cui si teneva , per l'avanzata età . "Sono Erasmus il saggio della foresta" aveva una voce flebile e soffocata ma piuttosto chiara . Rimasi bloccata quando si presentò di fronte a me.
Erasmus
"Sono Erasmus il saggio della foresta , abito qui da otre 200.000 anni". La piccola canide bianca rimase esterrefatta da quell'affermazione, il che mi fece pesare che fosse ignara di tante cose e che lei... non sapesse neanche cosa fosse realmente . " Sai gli alberi sono molto vecchi ,quasi quanto me ,conosco la nascita di ogni essere vivente sulla terra e..." "voglio solo arrivare al lago" mi interruppe bruscamente con quella voce squillante e un pò fastidiosa , ma io continuai a parlare lo stesso.Lei doveva conoscere,lei doveva sapere, forse avrebbe salvato molte persone e molte vite , se la leggenda fosse stata vera ... Lei sarebbe stata ciò che ci avrebbe liberato e per questo ..doveva compiere il suo destino "conosci la storia del nostro mondo piccola ?" . Mi guardò incuriosita e mi fece un cenno negativo con la testa ,allora ripresi a parlare capendo che avevo stuzzicato la sua attenzione "Cerca nel tuo io più profondo ciò che sei Alix , cerca nella storia della terra le tue origini , cerca nella purezza del lago le tue radici . LA LUNA È TESTIMONE DEL TUO PASSATO se credi in lei, avrai le tue risposte " .
Alix
Quella frase , di nuovo , ANCORA . Dovevo assolutamente capire . Cercai di fermare Erasmus , ma era più veloce di me (anche se aveva 200.000 anni) e si andò a appollaiare di nuovo sul quel ramo rinsecchito , così vecchio che non concepivo come fosse possibile che lo sostenesse ancora  .Io rimasi inerme con il muso rivolto verso l'alto e ancora più confusione di prima. Iniziai a pensare alle sue parole , pensai al mio passato da quando ebbi memoria e rimembrai un discorso ,che fece il capo branco al mio rito di iniziazione . "Alix ora sei parte del nostro branco e siamo fieri di averti qui, il tuo precedente branco,i nostri fratelli ,sono caduti nella battaglia contro i coyote ...." . mi ricordai di quell'allusione a un precedente branco di appartenenza . Allora decisi che dovevo trovare le mie origini, ma per farlo dovevo trovare Mitch.
   
 
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