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Autore: princess_sweet_94    11/01/2022    0 recensioni
Lo Skill Nill è il confine che separa il mondo Umano da quello degli Shinigami, un confine invaricabile sia per gli uni che per che gli altri.
Tuttavia, quando un pericoloso essere minaccia di distruggere il confine, le regole si strappano e un giovane Shinigami viene mandato sulla Terra allo scopo di ritrovare la persona che possiede il pezzo spezzato della spada Grim, arma potentissima dispersa secoli addietro nel mondo umano, così da poter distruggere l'entità nemica e salvare entrambi i mondi...
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[AU - Karma/Okuda con ausilio di altre coppie minori - Soprannaturale/Fantasy/Dark]
Enjoy!
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karma Akabane, Koro Sensei, Manami Okuda, Nagisa Shiota, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Giugno era arrivato, portando con sé piogge torrenziali. Okuda si era messa sotto a studiare in vista degli esami di fine trimestre prima che iniziassero le vacanze estive e Karma non vedeva l'ora di avere un po' di riposo dalla vita scolastica. Essendo membro della Famiglia Reale aveva ricevuto un educazione privata di altissimo livello e la memoria fotografica di cui erano dotati gli Shinigami lo aiutava a memorizzare tutto con una facilità incredibile: per lui la scuola era una noia mortale e i compiti in classe di una semplicità impressionante. Aveva ricevuto lodi da tutti gli insegnanti ma la cosa non lo entusiasmava in alcun modo; non aveva alcun interesse per la scuola, era lì solo per stare a contatto con più persone possibili, e una volta completata la sua missione l'avrebbe lasciata senza alcun rimpianto.
Missione che, disgraziatamente, si stata rivelando totalmente infruttuosa: c'erano migliaia di persone in quella città e aveva ben poco su cui basarsi per trovare l'altro pezzo della Grim conficcata nell'anima di uno di loro. La cosa positiva era che Itona aveva stretto la sorveglianza intorno a loro ora che non doveva più nascondersi e riusciva ad occuparsi senza problemi di ogni singolo animaletto mandato dalla Yakuba alle costole di Karma, così da non far correre più alcun pericolo né a lui né a Okuda, anche se fino a quel momento non lo avevano mai visto all'azione o anche solo intorno a loro: era davvero bravo a celare la sua presenza e Okuda, dal canto suo, non era molto propensa a incontrarlo dopo che il ragazzo le aveva chiesto di chiudere la finestra quando faceva il bagno poiché dalla sua postazione di controllo riusciva a vedere tutto. Lei non era stata affatto contenta di saperlo, Karma ancora meno.
Così le giornate trascorrevano lente e noiose tra una lezione e l'altra. Neanche la vacanza offerta dalla scuola alla classe che avrebbe ottenuto i voti migliori agli esami contribuiva a rendere interessante la situazione e Karma si stava ammazzando di noia.
Si affacciò discretamente nella camera della ragazza, trovandola con il naso in un libro di letteratura, e rimase a fissarla di sottecchi finché lei non avvertì la sua losca presenza.
"Piantala, sei inquietante" sbottò, osservando la sua figura appostata dietro lo stipite della porta.
"Mi annoio" rispose lui "Facciamo qualcosa."
La ragazza tornò al suo libro "Io sto già facendo qualcosa" notò.
"Qualcosa che includa anche me" precisò il ragazzo, entrando finalmente nella stanza. Okuda sospirò. "Io devo studiare, Karma."
"E' da stamattina che studi, puoi continuare domani. E poi oggi è sabato" ricordò, piegandosi sulla sua spalla "E dai, usciamo" instette, punzecchiandole la guancia con un dito.
"Esci tu se proprio ti va" invitò lei, scostandosi.
"E che ci vado a fare in giro da solo?" borbottò Karma inarcando le sopracciglia: almeno in compagnia avrebbero potuto passare il tempo, passeggiare da solo per la città lo avrebbe solo annoiato di più oltre ad essere schifosamente deprimente. "Dai, andiamo, ha anche smesso di piovere."
Era chiaro anche a lei che non l'avrebbe lasciata in pace finché non lo avesse accontentato, quel ragazzo sapeva essere terribilmente insistente e testardo, ma Okuda non poteva lasciare i compiti per un suo capriccio: l'esame di fine trimestre era alle porte e i suoi risultati a quello di metà trimestre non erano stati affatto soddisfacenti. Voleva alzare assolutamente la sua media e la vacanza messa in palio dalla scuola era solo un incentivo in più a raggiungere l'obbiettivo.
Però non poteva negare di essere stanca, era dalle otto di quella mattina che studiava e ormai era pomeriggio inoltrato, ed era anche vero che studiare in modo eccessivo non dava mai buoni risultati. Tentennò un attimo, infine sospirò e chiuse il libro.
"E va bene" acconsentì, dopotutto un po' di svago avrebbe fatto bene anche a lei. Karma sorrise compiaciuto e lei lo spinse fuori "Esci, mi devo cambiare."
"Ti aspetto di sotto" gongolò lui, chiudendosi la porta alle spalle.
La ragazza si vestì ma senza alcuna fretta, mettendosi le prime cose che la capitarono sotto tiro: non era il tipo che si curava particolarmente del suo aspetto, faceva solo lo stretto necessario per essere in ordine, e le uniche volte che andava dall'estetista era per fare la ceretta alle gambe una volta al mese. Una volta aveva provato a truccarsi ad un pigiama party a casa di Kayano, due anni prima, ma, anche se il risultato non era stato tanto male, non si era piaciuta per niente; e poi non aveva né il tempo, né la voglia, né la bravura per truccarsi decentemente. Anche i capelli li teneva sempre legati: erano più comodi e facili da gestire, specialmente fuori casa, e non doveva preoccuparsi del vento, dei nodi o che le finissero davanti agli occhi quando chinava il capo per leggere.
Era una persona molto semplice e pratica, dopotutto, e le andava bene così.
Infilò una gonna e una camicia a maniche corte e scese di sotto, dove Karma l'aspettava all'ingresso; infilò i sandali sotto il suo sguardo impaziente e uscì senza prendere la giacca.
"Allora, dove andiamo?" sospirò, chiudendo la porta a chiave.
"Non lo so, facciamo un giro in centro" scrollò le spalle lui "Prendiamo qualcosa da mangiare… cose così."
Nel momento in cui si rese conto che Karma l'aveva trascinata fuori casa senza alcuna destinazione effettiva, Okuda avrebbe voluto tornare indietro e lasciarlo fuori fino a lunedì; però, quando vide la sua espressione allegra e serena, non riuscì a fare altro che stargli dietro in silenzio: era stato molto cupo nell'ultimo periodo, la minaccia della Yakuba e le delusioni con la ricerca della Grim gli pesavano più di quanto volesse ammettere quindi le faceva davvero piacere vederlo più rilassato. Sentiva di essersi affezionata a lui, sebbene fossero passati poco meno di due mesi da quando si erano conosciuti, ed era incredibile il modo in cui avevano legato così rapidamente: solitamente lei era una persona timida e introversa, che si apriva solo con persone che conosceva da tempo e con cui aveva molta confidenza, con Karma invece era partita subito la "scintilla" e interagivano come se si conoscessero da anni. Non sapeva se fosse per via del contratto che li vincolava l'uno all'altro, ma si sentiva incredibilmente vicina a lui.
Girarono per il centro passeggiando per i negozi, chiacchierando e bevendo frappé: la giornata era tiepida, il cielo limpido e le strade ancora bagnate emanavano un buon odore di pioggia. In quell'atmosfera e in reciproca compagnia, almeno per un po', dimenticarono tutti i loro problemi e le loro preoccupazioni e si godettero un pomeriggio di totale tranquillità. Cenarono in un ristorante di sushi e si avviarono verso casa che era ormai sera inoltrata.
Ma con il buio scese anche la temperatura e Okuda aveva dimenticato di prendere la giacca, tanta era la fretta che l'impazienza di Karma le aveva messo addosso; si strinse nelle spalle senza dire una parola, in fondo non erano molto lontani da casa e poteva resistere a un po' di freddo per qualche minuto. Un attimo dopo, però, si ritrovò la giacca del ragazzo sulle spalle; sussultò e alzò lo sguardo su di lui, sorpresa e un po' titubante, ma lui continuava a camminare guardando la strada con fare vago.
"Grazie" mormorò, un po' imbarazzata, mentre lui si limitò a scrollare le spalle.
Avanzarono in silenzio per le strade quasi deserte, l'aria d'un tratto tesa intorno a loro, e Okuda si chiese come mai all'improvviso si sentisse così a disagio; ma prima che potesse porsi altre domande, avvertì il fruscio di un cespuglio accanto a lei dal quale, pochi secondi dopo, sbucarono quattro grosse liane che puntarono proprio nella sua direzione. Karma l'afferrò prontamente per le spalle e si gettò sul marciapiede, fuori dalla sua portata: Okuda sbatté dolorosamente il braccio sull'asfalto e il ragazzo la trascinò letteralmente il più lontano possibile dal punto in cui una gigantesca pianta tentacolare stava facendo la sua comparsa, spuntando tra gli alberi che costeggiavano la strada.
Poi una voce femminile squarciò l'aria con un "Thunder Lance!" che risuonò potente come il rombo di un tuono. Una freccia viola attraversò il cielo e si conficcò nell'essere, sprigionando energia elettrica su tutto il suo corpo friggendolo come una patatina, disintegrandolo nel giro di qualche istante. I due ragazzi fissarono attoniti la poltiglia verde che evaporava sul marciapiede e si accorsero dello Skill Nill che li circondava solo quando quello si dissolse; infine, una figura minuta piovve letteralmente dal cielo, cadendo con inaspettata grazia dinnanzi a loro.
"Perdonatemi, non sono brava come Itona ad essere discreta in battaglia" si scusò la ragazza, avvicinandosi così da essere investita dalla luce del lampione; fu solo allora che la riconobbero: era Ritsu, vestita di tutto punto con la sua tenuta da Shinigami, comprendente una camicia adornata di corpetto, una giacchetta, pantaloncini corti, parigine bianche e stivali alti. Il tutto sulle note del viola e del nero. Tra le mani stringeva un arco in legno riccamente decorato e sarebbe parso un cosplay un po' bizzarro se non fosse stato per le grandi corna dorate che spiccavano tra i suoi capelli.
L'unica domanda che si ponevano entrambi in quel momento, però, era perché fosse lì dal momento che Itona aveva espressamente detto che il suo compito era esclusivamente quello di sorvegliare Irina.
Okuda si alzò in piedi, accettando la mano che Karma le aveva offerto, e il ragazzo inarcò le sopracciglia: "Tu che ci fai qui? Itona ci aveva detto che dovevi stare alle costole di Irina e basta" notò. La ragazza annuì e in un lampo di luce viola tornò in vesti civili.
"Itona è dovuto recarsi ad una riunione con Kuro-sama a Grimworld, quindi ha chiesto a me di tenervi d'occhio per oggi" spiegò, sorridendo "E' un piacere fare finalmente la vostra conoscenza."
A Okuda stette subito simpatica, trasudava gentilezza da ogni poro e aveva un sorriso tenero e solare che metteva allegria; Karma sembrava un po' meno convinto ma si rilassò comunque.
"Beh, grazie" mormorò lei, massaggiandosi distrattamente il braccio dolorante.
"Dovere" rispose Ritsu, iniziando a camminare nella loro direzione "Vi accompagno a casa, potrebbero essercene altri in giro e Itona mi ha raccomandato di non farti combattere a meno che non fosse strettamente necessario" aggiunse, rivolta a Karma. Il rsgazzo esitò infine annuì e spinse Okuda davanti a sé, incamminandosi dietro di lei nel buio della sera.
 
 
 
Il fuoco che scoppiettava nel camino era l'unico suono udibile in quel momento, mentre l'uomo leggeva con minuziosa cura il rapporto appena ricevuto. Si grattò il mento da sotto il cappuccio bianco e alzò lo sguardo verso la donna.
"Sei assolutamente sicura che la Grim sia tra loro?" domandò, per averne un ultima ferrea certezza. Lei annuì.
"Ho usato il dispositivo che mi avete dato con tutti i gruppi e loro sono gli unici con cui ha avuo qualche reazione, seppur debole" rispose prontamente "E' in uno di loro ma non sono riuscita a capire con esattezza chi" ammise.
L'uomo ci rifletté qualche istante, picchiettando le dita sul legno della scrivania: dopo tutti quei secoli il potere della spada si era assopito quindi era quasi impossibile stabilire con certezza dove fosse usando i metodi tradizionali, neanche le più avanzate tecnologie in loro possesso avrebbero potuto ottenere un risultato migliore di quello ottenuto fino a quel momento; anzi, quel flebile indizio era più di quanto avessero osato sperare realmente. Restava un'unica alternativa possibile ma le probabilità che funzionasse erano davvero scarse, provarla sarebbe stato come giocare alla roulette russa: pericoloso e con una percentuale di successo davvero minima.
Tuttavia non avevano altra scelta, dovevano fare loro il primo passo prima che fosse il principe a soffiargli l'opportunità da sotto il naso.
"A questo punto non ci resta che indurre la Grim a mostrarsi" concluse, attirando l'attenzione della donna.
"E in che modo?" domandò lei, non del tutto convinta.
"Beh, mettendo in pericolo il possessore" rispose lui, come se fosse la cosa più naturale del mondo "Cerca di attirarli in un posto isolato con qualche scusa, lontano da occhi indiscreti, meglio ancora se riesci a coinvolgerli in qualcosa con il loro consenso: se mi avverti con anticipo riuscirò ad organizzarmi meglio" illustrò meticolosamente "Incaricherò qualcun altro del lavoro, ovviamente, tu non devi assolutamente uscire allo scoperto: se questo piano fallirà il tuo ruolo ci sarà ancora utile" concluse. Lei annuì.
"Tienimi aggiornato" e senza aggiungere altro chiuse la chiamata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo della cosa:
lo so, sono secoli che non aggiorno. Non perché mi fossi dimenticata di questa storia ma perché ho avuto molte cose da fare e ho dovuto relegare la scrittura in un angolo della mia agenda. Cercherò di essere più costante d'ora in poi, anche se non prometto nulla, ma sappiate che intendo conlcudere questa long dovessero volerci vent'anni anni!
Riguardo alla storia in sé: sono dovuta andare a rileggermi tutti i capitoli perché ero un po' arrugginita e mi sono resa conto che, cavolo, fanno davvero pena! In un primo momento ho pensato di revisionarli ma poi ho deciso di lasciarli esattamente come sono: saranno una prova concreta dei progressi che ho fatto (e sto facendo tutt'ora) nel mio modo di scrivere. Ho ancora molto da imparare e da perfezionare ma sono orgogliosa di tutti i passi avanti che ho fatto in questi anni e intendo migliorare sempre di più.
Sperando che ci sia ancora qualcuno che segue questa storia, ci vediamo alla prossima.
  
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