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Autore: evil 65    11/01/2022    0 recensioni
E' la notte di capodanno e, Last Order e Fremea Seivelun, decidono di passarlo in maniera quasi inusuale... perfino per delle bambine. Un autentico viaggio nella fantasia di due ragazzine di appena dieci anni.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Accelerator, Hamazura Shiage, Last Order, Mugino Shizuri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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To Aru Majutsu no Index: Tell Tales Series
 
 
Era una fresca sera di capodanno nella Città Accademia, nella quale non potevano mancare i tipici festeggiamenti giapponesi durante l’inizio del nuovo anno.
Si trattava di una vera metropoli all’avanguardia della tecnologia, che ospitava gli espers, ovvero persone dotate di poteri psichici e, per la maggior parte, erano tutti ragazzi in età compresa tra i 14 e i 20 anni. Proprio per questo era chiamata “Città Accademia” o “Città Studio”, poiché il suo scopo era quello di insegnare a questi ragazzi come poter controllare i propri poteri.
Nonostante fosse un paese dedito alla scienza, non potevano mancare le manifestazioni tipiche della tradizione giapponese come, appunto, il capodanno: bancarelle, giostre e costumi risalenti al Giappone feudale. Alcune abitudini non cambiavano mai, nemmeno in una società in cui la scienza era la struttura portante.
Sempre quella stessa sera, due ragazzine di all’incirca dieci anni si erano ritrovate nell’appartamento di Accelerator, l’esper più forte di tutta la città. Gli espers erano divisi in cinque livelli a seconda del loro potere, e i cosiddetti “Level 5” erano i più potenti. Accelerator era il numero uno tra di loro. Una delle due bambine era la figlia adottiva, almeno così lei sentiva di essere, dell’esper dai capelli bianchi e quella sera era nell’appartamento in compagnia della sua migliore amica, Fremea Seivelun. Quest’ultima era la sorella minore di Frenda Seivelun, una ragazza di origini francesi venuta ad abitare nella città, nonché una mercenaria al soldo della quarta Level 5, Mugino Shizuri.
La figlia di Accelerator si chiamava Last Order, un nome inusuale, dovuto alla sua natura di clone di Misaka Mikoto, la terza Level 5.
Le due bambine erano diventate amiche da quando Frenda morì tragicamente, e la tutela della piccola sorellina era passata proprio a Mugino, e si dava anche il caso che la quarta esper era anche fidanzata con nientemeno che Accelerator. La loro storia era abbastanza complessa, ma era già stata narrata, ergo, qui ci concentreremo proprio su queste due piccole pesti.
 
‹‹Uffa, che noia! Anche Misaka vuole andare in giro come i ragazzi grandi! Dice Misaka come Misaka lamentandosi come una bambina. Perché dobbiamo aspettare per forza che Accelerator e Mugino ritornino a casa?›› si chiese la castana mentre si rotolava a terra, sul tappeto del salotto, come un involtino primavera.
‹‹Perché è pericoloso uscire a quest’ora, e se disubbidiamo ce la faranno pagare cara. Tu non vuoi vedere Shizuri arrabbiata, credimi›› rispose Fremea.
‹‹Ci sarà qualcosa che possiamo fare per passare il tempo. E se guardassimo un film? O una serie TV? Dice Misaka come Misaka proponendo un’attività.››
‹‹Hmmmm, no non mi va. Quello lo faccio tutti i giorni, mentre stasera vorrei fare qualcosa di diverso›› la bionda si picchiettò il mento meditando sul da farsi, finché l’idea non le balenò per la mente. ‹‹Trovato! Penso di avere un’idea, sempre se a te va, ovviamente. Vedi...›› disse grattandosi la nuca con fare imbarazzato. ‹‹... quando mia sorella era ancora con me, spesso, in occasioni speciali come questa, mi raccontava delle storie. Ricreava i racconti dei libri che leggeva con me come protagonista. Mi rendeva felice e mi faceva stare bene. Quindi… sì, insomma… ti piacerebbe inventare delle storie insieme a me?››
 
I grandi occhi marroni di Last Order si inumidirono di commozione e appoggiò una mano sulla spalla della sua migliore amica. ‹‹Misaka ti aiuterà! Sì, creeremo delle storie insieme, anche in memoria della tua sorellona! Dice Misaka come Misaka commossa dalla storia di Fremea››
‹‹Però dovremo cambiare soggetto›› rispose lei felice della risposta positiva. ‹‹Quando le raccontava Frenda, la protagonista ero sempre io, ma credo che i nostri personaggi principali dovrebbero essere i nostri due piccioncini. Fondamentalmente… credo sia la cosa migliore. Accelerator e Shizuri protagonisti di una serie di storie. Comincia prima tu››
‹‹Hmmm, Misaka ne conosce una! Misaka ha trovato dei fumetti nascosti nella stanza di Accelerator e li ha letti tutti. A Misaka sono piaciuti molto, e la storia avrà come focus quel mondo. Dice Misaka come Misaka spiegando l’ambientazione della storia. Ora ascolta, Fremea, perché questo racconto ha origine in un mondo duro, violento e sanguinario. Un mondo di fuoco, ferro… e barbari!››
 
E così, la piccola Last Order iniziò a narrare:
 
Gli zoccoli di un cavallo battevano sulla dura pietra di quelle strade di periferia. Un ragazzo ammantato con una cotta di maglia senza maniche, cavalcava cercando di scappare dalle guardie cittadine Non conosceva le vie di quella città del sud, non era abituato, poiché egli era un barbaro del nord. La sua pelle pallida e i capelli bianchi ne erano la prova, così come gli occhi iniettati di sangue. Alla fine si ritrovò al porto, senza apparente via di scampo, ma i barbari erano gente tenace e sapevano come sopravvivere anche davanti a un’inevitabile disfatta. Si alzò in piedi sul suo cavallo e spiccò un grande salto, atterrando su una nave in procinto di salpare.
‹‹Per tutti gli dèi! Chi sei tu, folle che salta sulla mia nave?›› chiese il capitano.
‹‹Salpa!›› urlò il barbaro.
‹‹Noi siamo diretti altrove, verso ovest››
‹‹Allora andrò anche io verso ovest, adesso salpa!››
‹‹Puoi pagare pedaggio?››
‹‹Pagherò il pedaggio con il ferro della mia spada e il sangue tuo e dei tuoi uomini su di essa. Ti ho detto, salpa!››
Il capitano non se lo fece ripetere due volte fece spiegare le vele, la nave prese il largo e il barbaro era così salvo.
‹‹Se dobbiamo viaggiare insieme, almeno cerchiamo di andare d’accordo. Io sono Hamazura, capitano di questa nave, dall’Est››
‹‹Io sono Accelerator, vengo dalla Cimmeria››
 
‹‹No, no, aspetta solo un secondo!›› Fremea aveva interrotto la storia di Last Order. ‹‹Com’è possibile che i personaggi abbiano lo stesso nome come nella realtà? Da quando, Accelerator, sarebbe un nome? E perché c’è Hamazura?››
‹‹Beh… Misaka non conosce il vero nome di Accelerator e poi… non sono capace ad inventarmi i nomi! Piagnucola Misaka come Misaka implorando la sua amica di non sgridarla››
‹‹Bah, che assurdità! Però mi stai intrigando, continua!››
 
 
‹‹Hai viaggiato molto, lo si nota dal tuo equipaggiamento›› disse il capitano Hamazura osservando come la sua cotta di maglia, i suoi schinieri e i suoi bracciali provenissero tutti da diverse terre. ‹‹Cosa ti ha portato qui, nei lontani porti del sud?››
‹‹Avventura e lavoro, sono un mercenario›› rispose il barbaro ‹‹Sfortunatamente questa terra vive in pace e il lavoro per la gente come me scarseggia››
‹‹E come mai tanta fretta? Sembravi una furia quando atterrasti sulla mia nave››
‹‹Te lo racconterò, a te e alla tua ciurma: visto che non riuscii a trovare un contratto, la scorsa notte mi recai alla taverna insieme ad alcuni compagni di ventura. Una delle guardie cittadine, inebriata dall’alcool, importunò una cameriera e uno dei miei compagni, un tizio strambo dai capelli biondi, si intromise e colpì la guardia sul naso. Si scatenò una rissa e lui fuggì con la donna. Solo io rimasi lì, esaltato dallo scontro, e mi catturarono. Sospettavano che fossi un complice. Il giorno dopo finii in tribunale e quel loro giudice mi chiese dove il biondo fosse andato. Io mi rifiutai di rispondere poiché egli era mio amico, e allora il giudice si infuriò; non potendone più e, saldo nei miei principi, afferrai la mia spada e la schiantai sul cranio del giudice. Dopodiché scappai mentre mulinavo fendenti come una furia. Per Crom, avreste dovuto esserci! Rubai un cavallo e scappai, e alla fine… beh, mi state vedendo ora››
‹‹Che storia!›› esclamò il capitano. ‹‹Noi tutti qui siamo pirati, quindi i fuorilegge sono ben accetti. Oltretutto, non penso che nessuno di noi possa tenerti testa. Benvenuto a bordo, Accelerator di Cimmeria. Adesso basta con le storie, però, le acque che stiamo solcando sono pericolose, in genere sono territorio della pericolosa ITEM, capitanata dalla loro regina… Mugino Shizuri››
 
‹‹Dico davvero, Last, cerca di trovare dei nomi decenti. Una nave che si chiama ITEM, fai sul serio?›› chiese Fremea sospirando rassegnata. ‹‹Fondamentalmente non puoi usare gli stessi nomi, è completamente irrealistico, specie per il tipo di ambientazione della tua storia››
‹‹Lascia fare a Misaka! Dice Misaka come Misaka con la sicurezza di ciò che sta facendo››
 
Sembrava come se avesse invocato il demonio, poiché la nebbia si era alzata e là, oltre quella coltre, la famigerata nave nera spuntò come un mostro d’incubo. Una truculenta battaglia era cominciata, lance e frecce volavano nel cielo e in poco tempo la ciurma del capitano Hamazura venne decimata e lui con loro. Accelerator chiuse per qualche secondo gli occhi, strinse l’elsa della spada e, deciso a vendicare i pirati, si lanciò verso l’imbarcazione avversaria e la sua lama si bagnò nel sangue degli assalitori. Uno per uno vennero smembrati, mutilati e squartati. Il cimmero si trovò a poppa, circondato da un gruppo di lancieri, egli sorrise pregustando la sua epica morte finché… una voce femminile li fermò. Tra di loro si fece strada una donna, la più bella che il barbaro avesse mai visto.
 
‹‹E qui… sarebbe meglio non descriverla oltre. Misaka ha letto i fumetti di Accelerator e sono da pervertiti! La pirata era… Gyaaaaaah, non ce la faccio! Dice Misaka come Misaka imbarazzata a causa dei fumetti da maniaco che Accelerator legge!›› esclamò la piccola Last Order rossa in viso. Sembrava un piccolo pomodoro maturo.
‹‹Va bene, va bene, fondamentalmente ho capito. E’ Shizuri ma… più… sì, insomma… sarebbe meglio che Shizuri non venga mai a sapere di questa storia, per il bene di entrambe. Prosegui››
 
‹‹Sei forte e possente. Il tuo sguardo trasuda furia omicida, degno dei migliori guerrieri, e i tuoi muscoli sono forgiati dalle battaglie e non rammolliti dalle vite stantie di uomini di corte. Ciò che hai fatto ai miei uomini… dovrei condannarti a morte, ma ritengo che una persona forte come te possa davvero tornarmi utile. Vieni con me, Accelerator di Cimmeria. E’ così che ti chiamavano, giusto? Vieni con me, e potrai godere delle migliori battaglie, verrai ricoperto dall’oro dei bottini trafugati e ti renderò il mio compagno. Ogni notte potrai farmi tua e diventerai il mio re›› aveva detto Shizuri.
Accelerator ascoltò attentamente le sue parole e, alla fine, accettò la sua offerta. Per molti mesi navigarono insieme, combatterono, depredarono e si amarono l’un l’altro. Condivisero storie e sensazioni, si scambiarono opinioni sulla guerra, la politica e perfino al religione. L’ultima loro tappa fu un’isola che si diceva nascondesse ricchi tesori all’interno dei templi degli Antichi.
Accelerator e Shizuri esplorarono quell’isola e arrivarono davanti ad un’antica piramide, ma in quel momento vennero attaccati da un mostro volante! Un orribile mostro umanoide dalle grandi ali nere e dagli artigli affilati come rasoi. I due guerrieri combatterono a lungo, e Accelerator venne più volte ferito dai laceranti artigli della bestia, ma grazie ai suoi possenti pettorali e i suoi definiti addominali poté contrastare l’emorragia del sangue.
 
‹‹Col potere dei pettorali? Ma sei seria?›› chiese Fremea.
‹‹E’ così che succede nel fumetto! Ora lascia narrare Misaka, siamo quasi alla fine! Dice Misaka come Misaka esortando la sua amica a lasciarle finire il racconto››
 
Il combattimento proseguì, e la forza del mostro era tale da poter distruggere perfino la dura pietra. A causa di ciò, il potente Accelerator venne intrappolato dalla caduta di una pietra contro di lui, e il mostro, approfittando di ciò, si scagliò contro di lui per dargli il colpo di grazia. Sembrava finita, ma Shizuri si frappose e venne colpita dall’attacco mortale della creatura alata.
‹‹SHIZURI!›› Urlò il barbaro. Facendo appello alle sue forze e al suo amore per la guerriera, si liberò della pietra e mulinò la sua spada con una ferocia mai vista prima. La lama squarciò il petto del nemico, uccidendolo una volta per tutte.
Il cimmero corse verso il corpo della sua amata, voleva salvarla a tutti i costi, ma ormai era troppo tardi. Colei che aveva amato non c’era più, ma era grazie a lei se ora era vivo. Come ultimo atto di addio, Accelerator prese delicatamente in braccio il suo corpo e lo portò sulla nave. Si assicurò di coprirla con un mantello regale, come conveniva ad una regina, infine bruciò la nave. Un vero funerale dei guerrieri del nord, come nelle sue usanze. Infine, per la prima volta, dagli occhi del barbaro fuoriuscirono calde lacrime.
 
‹‹Fine. Dice Misaka come Misaka asciugandosi una lacrimuccia››
Perfino Fremea dovette trattenere la lacrima, ma si guardò molto bene dal farlo. ‹‹Aspetta un secondo… Accelerator ha bruciato la nave, ma che fine hanno fatto gli uomini di Shizuri? Loro mica erano morti. E se ha bruciato la nave, come farà ad andarsene dall’isola?››
‹‹Ecco… Misaka non ci aveva pensato… dice Misaka come Misaka meditando sulla tua osservazione››
‹‹Uff… si vede che non hai mai raccontato una storia. Ammetto, però, che era un racconto interessante. Sebbene, lasciamelo dire, la relazione tra Accelerator e Shizuri era parecchio approssimativa, avrei preferito interagissero di più. Era un po’ frettolosa, ma ora lascia che ti mostri come si fa, adesso ne racconto una io e utilizzerò un soggetto fantasy, come hai fatto tu. E, per coerenza narrativa, manterrò i nomi di Accelerator e Shizuri, tanto ormai il danno è fatto›› la bambina prese un bel respiro e poi riprese a parlare: ‹‹La mia storia è ambientata in un lontano passato fatto di re, guerrieri, mostri e draghi. Un terribile mostro minaccia la corte di un ricco sovrano e solo un uomo, un eroe, potrà aiutare il regno; ma l’eroe non sa che verrà immischiato in faccende più grandi di lui. Ascolta…››
 
Una calda notte ricopriva le lande della Danimarca, e i possenti vichinghi banchettavano nella Sala Lunga di Heorot. I vichinghi erano guerrieri alti, robusti e che non avevano paura di niente. Combattevano, bevevano e mangiavano come se la loro vita dipendesse da questo, poiché solo chi moriva con onore poteva entrare nel Valhalla, la Sala Dorata del dio Odino.
 
‹‹Che vuol dire “morire con onore”? Chiede Misaka come Misaka visto che la definizione è piuttosto generica››
‹‹Beh… fondamentalmente chiunque moriva in battaglia››
‹‹E chi non moriva in battaglia?››
‹‹Andava all’inferno››
‹‹Cioè… se uno muore di vecchiaia, non è degno di accedere al paradiso? Chiede Misaka come Misaka ragionando su questa insensatezza››
‹‹Senti, non lo so, ok? Ora sta zitta e fammi raccontare!››
 
I vichinghi festeggiavano con musica, canti, cibo e idromele. Nessuno sapeva divertirsi come loro, poiché le loro feste erano rinomate in ogni angolo dell’Europa. Il loro re, Hamazura, possedeva un corno dorato e si diceva che il suo idromele fosse il migliore di tutta la Scandinavia. Chiunque bevesse dal corno d’oro del re Hamazura, era come se rinascesse.
Il sovrano sedeva sul suo trono di legno mentre beveva il suo nettare sacro e, accanto a lui, la sua splendida regina che si dicesse essere la donna più bella di tutta la Danimarca. Il suo nome era Mugino Shizuri.
 
‹‹Mugino… sposata con Hamazura!? Esclama Misaka come Misaka senza parole››
‹‹So quello che sto facendo, non ti devi preoccupare! Lasciami fare››
‹‹Lo sai che se Mugino scopre che l’hai messa insieme ad Hamazura, te la farà pagare? Chiede Misaka come Misaka per essere sicura che la sua amica sappia cosa sta facendo››
‹‹Fondamentalmente… hai ragione, ma tu devi fidarti e lasciarmi narrare. Piantala di interrompermi››
 
I festeggiamenti proseguivano ma ecco che un urlo abominevole fece capolino nella sala, a quel punto… il silenzio. Si sentì qualcosa battere con violenza al portone e, davanti a ciò, i vichinghi estrassero le loro spade. Il portone venne sfondato e una creatura fece capolino al suo interno! Questo mostro era orribile a vedersi, impossibile da descrivere a parole. La sua forza era talmente sovrumana da spezzare gli scudi e le corazze dei soldati, dilaniandoli a mani nude. Solo pochi uomini sopravvissero, così come il re e la sua regina. Dopo il massacro, il mostro se ne andò, sparendo nella notte.
Il giorno dopo, re Hamazura fece convocare un consiglio di guerra per decidere sul da farsi, ma nessuno sapeva come affrontare la minaccia del mostro.
‹‹Quello che ci serve è un eroe›› disse il sovrano. ‹‹Qualcuno che possa affrontare il mostro e scacciarlo da queste terre una volta per tutte. Ho fatto in modo di spargere la voce ovunque, qualcuno verrà da noi››
La notizia si sparse per tutta la Scandinavia e in poco tempo, ecco che giunse dal mare una nave che sbarcò in Danimarca. La ciurma era composta da una ventina di uomini comandati da un uomo alto e forte dai capelli bianchi e gli occhi rossi; egli fu portato al cospetto del sovrano e disse:
 
‹‹Il mio nome è Accelerator, del popolo dei Geati e sono qui giunto per liberarvi dalla bestia che vi tormenta››
‹‹Ed io sono felice di accoglierti nella mia sala. Devi sapere che il mostro che ci tormenta reca il nome di Grendel, e quando imbastiamo banchetti egli arriva e trucida la mia gente››
‹‹Può essere che il chiasso rechi disturbo alla bestia. Ho un piano, mio re, ascoltate: questa notte dovrete allestire nuovi festeggiamenti, così facendo Grendel uscirà allo scoperto e allora lo affronterò. Non è la prima volta che uccido mostri, dovete sapere che io combattei contro i serpenti marini del Mare del Nord e anche contro le terribili sirene. Ne uccisi ben tre di loro, i miei uomini potranno confermare. Entro domattina, la creatura morrà››
Hamazura annuì compiaciuto e, quella stessa sera, attuarono il piano di Accelerator. Dopo aver causato più baccano possibile, il geate rimase da solo nella sala lunga con il suo equipaggio. Per affrontare Grendel, egli si denudò poiché nessuna lama umana avrebbe potuto scalfire la pelle del nemico.
 
‹‹Santo cielo, Fremea! Esclama Misaka come Misaka imbarazzata e rossa come un peperone!››
‹‹Che c’è? Ti imbarazza Accelerator nudo? Non vedo il problema, so che avete spesso fatto il bagno insieme voi due››
‹‹Sì, ma… è comunque indecente! Dice Misaka come Misaka mettendosi le mani sul viso››
‹‹Tsk, che bambina…››
‹‹Lo sei anche tu!››
‹‹Lasciami continuare, per favore››
 
Alla fine il mostro giunse e Accelerator lo affrontò a mani nude insieme ai suoi compagni avventurieri. Le spade erano inutili, ma potevano offrire un’ottima distrazione per l’albino che, grazie alla sua straordinaria forza fisica, riusciva a ferirlo. Alla fine della battaglia, l’eroe riuscì a distruggergli un timpano e staccargli un braccio, cosicché Grendel dovette ritornare nella sua tana a morire.
Era fatta, Accelerator aveva abbattuto il flagello della Danimarca e gli uomini poterono festeggiare il mattino seguente, tuttavia non era affatto finita. Re Hamazura ragguardò il geate spiegandogli che Grendel aveva una madre, un mostro anche lei, antica e potente e che sarebbe venuta in cerca di vendetta. Nonostante gli avvertimenti, Accelerator non diede ascolto al re e quella notte, la sua ciurma, venne massacrata senza pietà. Quando l’albino si risvegliò il mattino seguente, trovò solo una pila di cadaveri accanto a lui.
Per vendicare i suoi uomini, Accelerator si armò di spada e Hamazura gli fece dono del corno dorato, grazie alla sua luce avrebbe potuto individuare la madre di Grendel nelle tenebre. Si recò nelle grotte tra le montagne fino ad arrivare davanti a una sala ricolma di tesori circondata da una pozza d’acqua.
Si guardò intorno e vide qualcosa muoversi nell’acqua, alche estrasse la spada e la puntò verso quel riflesso dorato. Lentamente emerse la figura di una donna nuda, dai capelli castani che le arrivavano fino alle spalle, e dagli occhi marroni. Era una ragazza formosa, dal viso dolce ma il sorriso inquietante sul suo viso tradiva cattiveria.
 
‹‹Scusa un secondo, Frema. Dice Misaka come Misaka interrompendo il proseguo della tua storia. Sono solo io, o la descrizione della forma umana della madre di Grendel mi ricorda tanto Misaka Worst? Chiede Misaka come Misaka un po’ sospettosa››
 
‹‹E’ così che si chiama quella ragazza inquietante che ti assomiglia come una goccia d’acqua? Buono a sapersi. Comunque sì… non conosco altri soggetti ideali. Certo, potrei usare Takitsubo ma non mi ispira. Avrei potuto ripiegare su Kinhuata, ma è piatta come un tavolo. Fondamentalmente, quella tua sorellona spaventosa è molto portata per fare la Madre di Grendel››
 
‹‹Ed era davvero necessario denudarla davanti ad Accelerator? Mugino ti ammazzerà per davvero. Dice Misaka come Misaka preoccupata per la tua salute››
 
‹‹Non lo saprà mai, ora taci! Se mi interromperai di nuovo, dirò ad Accelerator che sei stata tu a rompere la macchinetta del caffè. Dicevamo… Accelerator era davanti alla Madre di Grendel, che la farò parlare più o meno come te. E’ il tratto distintivo di tutte le sue sorelle››
 
‹‹Sei un giovane forte e vigoroso›› disse la donna ‹‹Tanto intrepido che le tue gesta potrebbero dar vita ad uno dei poemi più illustri del mondo. Questa Misaka non ha la forza di combatterti, ma la violenza è davvero necessaria? Facciamo un patto, potente guerriero: giaci con questa Misaka, dalle un figlio e lei ti renderà il re più ricco e potente della Terra. Questo corno d’oro sarà il simbolo del nostro patto. Cosa ne dici?›› chiese melliflua mentre andava ad accarezzare il petto muscoloso dell’eroe. Accelerator ci pensò attentamente e, alla fine, la baciò.
 
‹‹MA FREMEA!›› borbottava la piccola Last Order coprendosi gli occhi.
‹‹Zittaaaaaaa! Ti ho detto di non interrompermi. Muta e lasciami finire! Adesso viene la parte finale››
 
Accelerator tornò ad Heorot con la testa di Grendel e il popolo lo ringraziò. ‹‹Dov’è la testa della madre di Grendel?›› chiese re Hamazura compiaciuto dell’impresa.
‹‹Morta, ma non ho preso la sua testa. L’ho ferita a morte, recidendole un’arteria, ma è riuscita a scappare››
Hamazura lo guardò dritto negli occhi, e a quel punto capì tutto. Non si scompose, non disse nulla, rimase semplicemente in silenzio. Quando i festeggiamenti terminarono, il sovrano volle vedere Accelerator nelle proprie stanze, da solo. I due discussero a lungo, finché…
‹‹So cosa è successo tra te e la Madre di Grendel. Hai fatto ciò che uno stupido fece molti anni fa›› disse con malinconia e l’albino capì: perfino il potente re dei danesi cedette dinnanzi alla lussuria.
‹‹E’ un ciclo›› disse il re ‹‹Un ciclo che deve andare avanti. Ora sei tu il nuovo portatore di questo fardello. La mia parte in questa commedia è finita, ed è ora che io tenga fede al mio debito. Forse tu riuscirai a spezzare questo cerchio, ma ti chiedo un ultimo favore: governa saggiamente la Danimarca e prendi in sposa mia moglie, io che non sono mai riuscito a renderla davvero felice›› e così facendo si gettò dalla finestra della sua torre per cadere in mare, e un riflesso dorato nell’acqua portò via il corpo.
 
‹‹Si è… si è suicidato? Perché? Chiede Misaka come Misaka alquanto confusa››
‹‹Ma è ovvio, no? Il re era il padre di Grendel. Fondamentalmente, aveva fatto un accordo con la madre in cambio di un figlio. Ora che Accelerator ha stipulato un nuovo contratto, Hamazura deve morire affinché il cerchio di maledizioni continui. Infatti, il cadavere del sovrano, viene prelevato dalla Madre di Grendel››
‹‹Questa cosa è malata… continua. Dice Misaka come Misaka spronandoti a continuare››
 
E quindi, Accelerator divenne re dei danesi e sposò Shizuri. Per cinquant’anni governò, ma qualcosa era cambiato: a causa del patto con la Madre di Grendel, Accelerator non poteva morire ed era invincibile. Le battaglie non gli fornivano più la gioia di un tempo, i mostri stavano sparendo dal mondo e l’epoca degli eroi e dei mostri stava giungendo al termine. E come se non bastasse, a causa del suo patto, non poteva generare prole e quindi era costretto a morire senza eredi. L’unica fonte di felicità era proprio sua moglie Shizuri, una piccola luce in quell’oscurità. Le genti lo veneravano come un eroe, ma lui sapeva bene di non esserlo, ma i veri guai erano appena cominciati.
Un giorno, il regno venne sconvolto dall’attacco improvviso di un drago. Egli bruciava ogni cosa che incontrava, e la notizia venne portata da un contadino in visita al re. Quest’ultimo, tutto spaventato, disse: ‹‹Mio re, potente Accelerator, un drago sta devastando le terre. Io sono l’unico sopravvissuto di un villaggio. Il drago parla e manda un messaggio per voi: “Le colpe dei padri ricadranno su tutto il regno”
 
‹‹Le colpe dei padri? Vuoi forse dire che Accelerator è…››
‹‹Sì, proprio così. Ora lasciami finire››
 
E quindi, l’eroe decise di andare ad affrontare il drago. Sapendo che quella sarebbe stata la sua ultima battaglia, egli salutò la propria regina: ‹‹Questo è un addio, mia amata. Io non sono un eroe, non lo sono mai stato e so di non essere stato un marito esemplare, ma ti ho sempre amata. Ricordami come un semplice uomo, fallibile e imperfetto›› E dopo questo discorso, i due condivisero l’ultimo bacio.
E venne il momento in cui Accelerator dovette combattere contro il drago. Nonostante, ormai, avesse più di 80 anni, la sua forza era rimasta immutata. Si aggrappava come un furia alle sue scaglie, lo colpiva, lo perforava con la spada e infine scovò il suo punto debole all’altezza del collo. Con le ultime forze rimaste, il re alzò la sua lama e la conficcò nell’unica apertura tra le scaglie, dall’altezza del collo lo aprì fino al petto ed estrasse il suo cuore.
Alla fine entrambi caddero e il drago mutò in forma umana. Prima di spirare, Accelerator toccò il viso di colui che, in fin dei conti, era suo figlio. E da questa storia… nacque la sua leggenda.
 
‹‹Fine! Allora che ne pensi? Fondamentalmente sono un asso, lo so›› disse Fremea con una smorfia.
Nonostante, internamente, pensava che fosse una bella storia, il viso di Last Order faceva trasparire molti dubbi: ‹‹Hmmm, ti dirò la verità: la storia mi è piaciuta, ma… sei andata fuori tema. Dice Misaka come Misaka facendoti notare delle imprecisioni. Lo scopo era creare dei racconti con protagonisti quei due piccioncini, ma il loro rapporto è talmente superficiale che non ho avuto quelle tipiche sensazioni di romanticismo. Dice Misaka come Misaka ponendo critiche costruttive. Anzi, a dirla tutta, ho avuto l’impressione che il rapporto tra Accelerator e la Madre di Grendel, che qui aveva l’aspetto della sorellona Worst, fosse più accentuato. Sembra quasi che siano loro i protagonisti. E poi, la battaglia col drago è troppo superficiale, sembra quasi che tu volessi concludere in fretta. Mi aspetto che un drago sia più coriaceo, sembra che Accelerator abbia faticato di più contro Grendel per come le hai descritte. Nel complesso… non male, ma mi sembra che pure tu sia una principiante. Dice Misaka come Misaka traendo le sue conclusioni.››
 
Fremea divenne rossa dall’imbarazzo e gonfiò le guance come una bambina: ‹‹Beh… ecco… era tutto voluto!›› esclamò. Era evidente che non sapeva come ribattere e, per ripicca, diede le spalle alla propria amica, esibendosi nella tipica scenata della “finta offesa”.
‹‹Non te la prendere, d’altra parte sono le nostre prime storie, vedrai che miglioreremo col tempo. Forse dovremmo leggere più libri. Dice Misaka come Misaka proponendo una soluzione assennata››
‹‹Hmmm… sì, fondamentalmente hai ragione›› rispose girandosi di nuovo verso di lei. ‹‹E i prossimi racconti? Come li strutturiamo?››
‹‹Dovremo cambiare tema. Io qualche idea ce l’ho… Dovremo fare una raccolta. Propone Misaka come Misaka suggerendo di scrivere un albo››
‹‹Sì, mi piace. Che racconti avevi in mente?››
‹‹Hmmm… Alice nel Paese delle Meraviglie con protagonista tua sorella. Dice Misaka come Misaka proponendo un titolo››
‹‹Con Shizuri come regina di cuori! Adoro! Io suggerirei anche Dracula con protagonista l’affascinante Numero 2 nei panni del vampiro. E Hamazura come Jonathan Harker. Fondamentalmente, Hamazura è la vittima delle nostre storie››
‹‹E anche… Kamijou Touma nei panni del capitano Achab di Moby Dick. Dice Misaka come Misaka proponendo un altro soggetto››
‹‹Fondamentalmente direi che abbiamo molto materiale tra le mani, ma la prossima volta… vediamo di farli durare di più questi racconti››
A quel punto, il sonno ebbe la meglio sulle due piccole bambine, ormai completamente stanche.
‹‹Forse non siamo fatte per stare in giro come i ragazzi prima. Dice Misaka come Misaka ponendo una supposizione››
‹‹Sì, fondamentalmente, hai… Yaaaaaaaaaawn… ragione… andiamo a dormire che è meglio››
Detto questo, entrambe le piccole andarono nella loro cameretta e lì rimasero per poltrire fino al mattino seguente.
Ciò che le bambine non sapevano, però, era che fuori dalla porta di ingresso…
 
‹‹Si sono già stancate. Tch… sono proprio delle marmocchie›› a parlare fu proprio il vero Accelerator che aveva ascoltato la loro conversazione fuori dalla porta, ed era in compagnia di Mugino. I due erano tornati per prendere le due ragazzine e portarle fuori, come avevano promesso, tuttavia, non appena avevano iniziato i loro racconti di fantasia, la coppia aveva pensato di bene di rimanere fuori dall’uscio dell’appartamento e ascoltare.
‹‹Ne hanno di immaginazione quelle due pesti›› disse Mugino aprendo la porta di casa ed entrando senza fare rumore, in modo tale da non disturbare le piccole. Accelerator posò le lattine di caffè appena comprate sul tavolo, dopodiché si stiracchiò il collo. ‹‹E ora che quelle due sono a dormire, noi cosa dovremo fare?››
‹‹Non lo so›› rispose scrollando le spalle. ‹‹Forse potresti agitare la tua spada, barbaro cimmero›› disse con un sorrisetto divertito.
‹‹Ti prego, no…›› sospirò il povero Level 5, portandosi una mano al viso.
‹‹O magari potresti uscire e portare fuori quella troia del clone psicopatico. Mi sembrate affiatati, voi due›› fece lei con un tono piuttosto velenoso. ‹‹Mi chiedo proprio perché Fremea si sia inventata una storia simile con te e Worst come amanti. Forse perché, quando non ci sono io, ti dai alla pazza gioia, Numero Uno?››
‹‹Ma fai sul serio? Stai davvero…›› si trattenne, non doveva gridare, altrimenti le avrebbe svegliate. Prese un respiro e parlò sottovoce: ‹‹Stai prendendo per oro colato una storiella di fantasia!?››
‹‹Giusto, oro colato, come tutto l’oro che colava sul corpo nudo di quella stronza››
‹‹Tu… GRRRR… se usassimo la tua logica, allora che dovrei dire io? Eri sposata con quel coglione di Hamazura!››
Lei fece per ribattere, ma poi rimase in silenzio. ‹‹Touché. Essere la moglie di Hamazura… anche peggio di un horror››
‹‹Ecco, ora hai fatto venire la stanchezza pure a me›› disse Accelerator sdraiandosi sul divano.
Davanti a ciò, la ragazza sorrise maliziosa, si avvicinò e si sdraiò sopra di lui, accoccolandosi come una gatta. ‹‹Ti trovo più carino così, comunque, anziché come re dei danesi o come cimmero››
‹‹Lo apprezzo›› rispose con noncuranza circondandole la vita col braccio.
‹‹Ora vieni qui, mio eroe›› e infine si allungò per baciarlo e lui ricambiò. Rimasero lì per un po’, prima di andare anche loro a letto.
 
 
Note dell’autore:
Gabba Gabba Hey, qui Alucard97.
Diciamo che questa one shot è nata in un momento di noia. Era da un po’ che non scrivevo qualcosa per conto mio, e volevo farlo. Come è ben possibile notare, questa storia è breve e scritta più per divertimento che per altro.
Mi sono concentrato molto di più sui racconti di Last Order e Fremea, i quali sono volutamente approssimativi e sbrigativi perché si tratta di storie ideate da delle bambine; in fase di stesura reputavo realistico che fossero scritte, e narrate, in questo modo, con uno stile semplice e molto grezzo, pieno di errori e imperfezioni.
Il capitolo, poi, si chiude con loro che ipotizzano nuove storie. Si tratta di altre idee che ho avuto e che, probabilmente, metterò su carta.
Per chi non lo sapesse, ecco l’origine delle due storie narrate:
  • Conan il Barbaro. La Regina della Costa Nera (che è anche un fumetto. Di fatti ho reputato più realistico che Last Order leggesse il fumetto, anziché il racconto originale)
  • Beowulf (sempre per una questione di realismo, ho pensato che per una bambina come Fremea fosse più plausibile che conoscesse il film del 2007 “La leggenda di Beowulf”, anziché il poema originale. Infatti, lei ha rielaborato il film e non il poema)
 
Alla prossima, espers… forse…
Mi troverete ancora su “I Guardiani del Mondo Antico”, stavolta un’opera seria scritta a due mani con Rory Drakon. Se vi piacciono le Cinque Leggende, il film Dreamworks per intenderci, e il mito norreno… fateci un salto.
  
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