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Autore: Allen Glassred    16/01/2022    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Mina cerca di liberarsi dalla presa del suo odiato nemico, senza successo: tanto più cerca di sottrarsi alla presa e tanto più lui la stringe a sé, sogghignando malignamente nel notare come la donna sia, di fatto, in trappola. “ Lasciami, bastardo! “. Fa ad un certo punto la cacciatrice ma, a quelle parole lui stringe ancor più la presa sul suo fianco, tenendola di fatto bloccata e non consentendole di muoversi.

 

“ Mon amour, vuoi proprio che pianti nuovamente le zanne in questo tuo candido collo, vero? “. Chiede semplicemente l’erede di Veronica ed Antoine, passando un dito della mano libera sul collo della corvina che, stizzita, vorrebbe spostarsi ma non ne ha la possibilità: il potere della Luna Rossa la sta tenendo immobilizzata, senza contare la paura che prova ogni volta che quell’uomo la tocca o solo la guarda. Il suo sguardo tagliente costringe la donna al silenzio, mentre lui prosegue la frase di lì a poco. “ Peccato, avrei proprio voluto vedere che avrebbe fatto il tuo maritino, nel vedere quanto ti piace quando ti mordo “. Continua a ridere sprezzante, mentre lei si morde il labbro con forza per evitare di mandarlo nuovamente al diavolo e peggiorare così la situazione. “ Allora, cacciatore? “. Fa di lì a poco il corvino, tornando a guardare il suo odiato rivale con lo sguardo di chi ha la vittoria in tasca. “ Non sei felice? Tu e Mina avrete un ruolo molto importante, domani! E tu potrai dire addio a Jeanne, dovresti ringraziarmi “. Si mette a ridere come avesse raccontato una barzelletta, mentre a quella frase l’argento cerca nuovamente di muoversi per poter afferrare la propria arma antivampiro.

 

“ Se ti aspetti davvero che accetti una cosa simile, sei più pazzo di quello che credevo! Non avverrà mai, nemmeno tra un milione d’anni! “. Grida furioso. A quella frase tuttavia, il secondo principe del regno di Veritas sembra perdere le staffe: detesta quando le cose non vanno secondo i suoi piani, e certamente la resistenza di Garry malgrado le sue condizioni attuali non era contemplata in essi. Un bagliore rosso intenso passa nei suoi occhi, mentre con scatto fulmineo si avventa su Garry. Il controllo esercitato su Mina sembra spezzarsi e la donna finisce con il cadere a terra, dato lo scatto improvviso e dato che, di fatto, era seduta in braccio a Dominique. Dominique che, perdendo le staffe e forse risentendo degli effetti della Luna Rossa, forse non riuscendo più a controllarsi totalmente, afferra per il collo il giovane cacciatore e lo inchioda letteralmente al muro.

 

“ Garry!! “. Grida preoccupata la giovane Veghner, ancora stordita ed indolenzita, come avesse ricevuto un sacco di botte. Da parte sua invece, il cacciatore si trova totalmente colto di sorpresa: tossisce un paio di volte per cercare di recuperare un po' d’ossigeno, mentre l’altro lo guarda con occhi iniettati di una luce rossa ed omicida.

 

“ Bene: mi stai dando più di una ragione per passare alle maniere forti! Grazie mille, cacciatore: avevo giusto voglia di sporcarmi le mani con il tuo sangue “. Sibila, avvicinando lentamente le zanne affilate al collo dell’altro.

 

“ No!! “. Grida solamente Mina, ma non riuscendo ancora ad alzarsi da terra a causa della debolezza. “ Lascialo stare! “. Continua poi la corvina, mentre Dominique ghigna malignamente ancora una volta: sta sentendo chiaramente la paura di Mina, avverte dallo scorrere del suo sangue quanto teme per la vita e l’incolumità del marito, e questo gli provoca una frenesia che non crede di aver mai sentito prima.

 

“ Sono stanco di te, cacciatore: se non vuoi obbedire con le buone, ti ci costringerò io con le cattive. Non manderai a monte il mio piano perfetto “. Sibila, mentre Garry si sente perduto: non ha la forza di contrastare Dominique, non ora, non senza la sua arma e non quando lui è invece nel pieno della sua forza, aiutato anche dalla Luna Rossa. Si sente perduto: già una volta è riuscito a salvarsi dal morso, non trasformandosi per un soffio. Ma stavolta? Chi lo salverà, si chiede?

 

“ Mina, scappa! “. Ordina solamente: se dev’essere trasformato, vuole almeno che sua moglie si metta in salvo. Non sa come potrebbe reagire dopo, non sa che conseguenze avrà il morso che è certo di ricevere, potrebbe anche perdere la testa e ferire Mina e, sicuramente, questa è l’ultima cosa che desidera. La donna tuttavia, scuote il capo: non lo abbandonerà. Non abbandonerà mai suo marito, non le importa chi sia il nemico o quali siano le difficoltà. Lei deve assolutamente agire, lei deve fare qualcosa prima che sia troppo tardi! Lei… non riesce a pensare altro, mentre il sangue macchia il pavimento di Villa Perry.

 

Garry riapre gli occhi, sconcertato: è stato morso, si. Ma non al collo e non in profondità: solo la sua spalla sanguina leggermente, ma non è così grave dopo tutto. “ Ma cosa… che è successo? “. Mormora semplicemente il cacciatore: chi l oha protetto? Chi ha impedito a quello psicopatico del suo avversario di morderlo? La risposta gli arriva presto, lasciandolo letteralmente di sasso.

 

“ Lascialo stare! “. Mina? Si: questa è proprio la voce di Mina, il giovane Perry non ha dubbi in merito. È riuscita ad alzarsi malgrado la debolezza, ed ha afferrato Dominique prima che potesse affondare le zanne nel collo del marito: è riuscito solamente a provocargli un graffio alla spalla, per poi finire a terra assieme alla cacciatrice. “ Non ti permetterò di fargli del male! “. Continua con determinazione la giovane Veghner, mentre il corvino la osserva qualche istante: solo per un momento parrebbe quasi essere sorpreso dalla forza e dal coraggio dimostrati da Mina, ma in seguito scuote il capo: non deve stupirsi, in fondo condividono lo stesso sangue e sono più simili di quello che sembra. Con uno scatto fulmineo l’erede di Veronica ed Antoine inverte le posizioni, facendo finire la fanciulla sotto di sé e bloccandole i polsi con una presa così ferrea che lei, per un momento, teme quasi glieli abbia rotti.

 

“ Mina, Mina, Mina… “. La chiama solamente lui, prima di avvicinarsi al suo orecchio e sussurrarle qualcosa, una cosa che solo lei riesce a sentire. “ … sei proprio uguale a me, mia cara sorellina. Più cerchi di negare la realtà, più la nostra somiglianza si fa evidente “. Sogghigna malignamente il corvino, facendo gelare il sangue nelle vene di Mina: come l’ha chiamata? Le ha forse detto “ sorellina “? No. No, pensa la corvina. Dev’esserci un’altra spiegazione! Sicuramente pensa, sta delirando a causa degli effetti della luna rossa, niente altro. Ma non riesce a chiedere nulla: Dominique si alza come se nulla fosse successo, i suoi occhi sono tornati di un celeste glaciale mentre si sistema la giacca della divisa, guardando poi Garry che, invece, tiene una mano sulla lieve ferita alla spalla. “ Ti consiglio di ripensare alla tua decisione, sai mio caro? “. Chiede semplicemente il cugino di Vanitas, mentre l’argento lo fissa in ira.

 

“ Smettila, non cambierò mai idea! Io e mia moglie non asseconderemo il tuo piano, rassegnati! “. Fa con determinazione il figlio di Juliette ed Haruka, ma questo non fa altro che divertire maggiormente il suo avversario.

 

“ Io dico che lo farete “. Sentenzia, mentre gioca con il pugnale che, fino a quel momento, ha tenuto nascosto sotto la giacca. “ Sapete, domani sarò il marito di Jeanne: sarà mia. Io avrò molto potere su di lei, beh: più di quanto non ne abbia già, s’intende “. Inizia, riuscendo con successo a provocare Garry. Il cacciatore stringe i pugni, in preda alla collera nel solo sentir pronunciare quelle parole.

 

“ Jeanne non è un oggetto! Giuro su Dio che scoprirò come l’hai costretta a sposarti, e allora…! “. Ma lo sguardo del rivale lo fa ammutolire: come mai pensa Garry, tutto un tratto è così in soggezione?

 

“ Se tu e Mina non farete i bravi, allora sarà la nostra cara, dolce principessa Jeanne a pagarne il prezzo “. Lancia la propria freccia, che colpisce in pieno i due sposi: in pratica pensano, sono sotto ricatto! O accettano la richiesta di Dominique, o lui se la prenderà con Jeanne! “ A voi la scelta: potete anche rifiutare. Ma conoscete le conseguenze, e credetemi: non sto scherzando “. Sentenzia semplicemente il corvino, mentre Garry scuote il capo.

 

“ Come puoi parlare così della donna che dici di amare, eh?! Ma che razza di mostro sei?! “. Grida, fuori di sé. Ma la risposta del Capitano della Guardia Reale lo lascia spiazzato: non avverte più follia nel suo tono ma tanta, troppa rabbia.

 

“ E tu e lei non ne avete fatto a me, bastardo? “. Sibila tra i denti, memore di quando scoprì la gravidanza di Jeanne, il tradimento, di quando lei gli chiese di far da padre al bambino che portava in grembo, di quando lui si rifiutò e di quando lei lo lasciò, dicendo che non poteva sposarlo perché non lo amava più. “ Quante volte ti ha accolto nel suo letto, mentre era ancora la mia promessa sposa? Quante?! “. Sibila, eppure l’ira crescente è ben percettibile. “ Ed ora vorresti pietà da me? Oh no: lo scopo della mia vita è diventato solo fare a pezzi la tua. Distruggere ogni cosa bella che hai e… “. Si ferma, non può andare oltre pensa: non può rischiare di mandare tutto all’aria a causa della sua ira.

 

“ Per questo hai morso Mina? “. Chiede secco l’Hunter, mentre finalmente il suo sguardo incontra e si scontra con quello del suo nemico di sempre. “ Perchè ce l’hai con me? Per questo hai dovuto coinvolgere un’innocente?! “. Chiede, mentre a quella frase il cugino di Vanitas stringe forte i pugni.

 

“ Ma che vuoi saperne tu, di me e Mina? “. Sibila solamente. “ Ora mi sono stancato di parlare con te: farai bene a fare la tua parte, domani. Altrimenti, a pagarne il prezzo sarà la nostra bella Principessina. A te la scelta, Hunter “. Detto questo, Dominique si sposta a velocità sorprendente: manda in frantumi la vetrata della finestra, lanciando un’ultima occhiata di fuoco a Mina e fuggendo da essa, scomparendo con il favore delle tenebre. Da parte sua, Garry si precipita ad aiutare la moglie: la aiuta ad alzarsi da terra, il suo sguardo è carico di collera.

 

“ Maledetto bastardo. Giuro che me la pagherai molto cara… “. Sibila, sapendo tuttavia di essere in un vicolo cieco: non ha modo di sfuggire a quel ricatto, o ad andarci di mezzo sarà la sua amata Jeanne.

 

Un nuovo giorno giunge rapidamente a Veritas: per alcuni è un giorno come un altro, per alcuni invece è il più brutto che ci possa mai essere. E quel qualcuno è ovviamente Jeanne: la Principessa è nelle sue stanze, ormai quasi del tutto pronta per quello che sarà il suo matrimonio. Certo, per pronta si intende fisicamente: indossa un bellissimo abito bianco, è perfettamente truccata ed indossa i gioielli appartenuti alla madre, gli stessi che indossò nel giorno delle sue nozze. Ma mentalmente, la sorellastra di Vanitas è distrutta: ha appena finito di piangere, poco prima di celare gli occhi rossi dal pianto sotto quel trucco che, nonostante tutto, non risulta affatto troppo pesante e rende il suo viso simile a quello di una bambola. La donna sta per indossare il secondo guanto, dopo aver sistemato il primo. Ma qualcuno è più rapido: a dire il vero, la bionda non sii è nemmeno resa conto che qualcuno sia entrato nella stanza. Ma quel qualcuno posa una mano su quella di lei, cingendola da dietro e, lentamente, facendo scorrere il guanto sul suo braccio. Da prima la giovane sussulta: che sia lui? Che sia il suo Garry? Che sia lì per lei? È strano come ora, improvvisamente, percepisca il suo familiare profumo, come quel tocco la confonda: le sembra il suo ma, allo stesso tempo le pare totalmente diverso. Chiude gli occhi qualche istante: se fosse davvero lui, sarebbe forse un segno del destino. Forse pensa, se fosse lui dovrebbe semplicemente dirgli la verità, parlargli, al diavolo le conseguenze e… i suoi pensieri si fermano istantaneamente: chi le sta dietro le ha spostato i capelli dal collo, stesso collo che ora le sta baciando lentamente. Quei baci… sembrano familiari, pensa Jeanne. Anzi, non lo sembrano ma lo sono: li ha già ricevuti prima d’ora, ne è quasi certa. “ Sei qui per me… “. Mormora solamente, posando una mano su quella di chi le sta baciando il collo e la sta cingendo da dietro, senza ancora proferire verbo. “ Mon amour, sei davvero tu… “. Quasi non può crederci, ma il ritorno alla realtà è davvero molto brusco.

 

“ Pazienza, mon cherie: anche io vorrei passare direttamente alla nostra notte di nozze, ma prima ci dobbiamo sposare “. Quella voce! La bionda apre gli occhi di scatto, facendo per staccarsi immediatamente da quella presa.

 

“ Tu! “. Fa solamente, riconoscendo finalmente che chi è dietro di lei non è Garry, ma Dominique. “ Che ci fai nella mia stanza? Anche se stiamo per sposarci è buona educazione bussare, prima di entrare nella stanza di una signora! “. Fa semplicemente lei, portandosi una mano al collo e riuscendo a staccarsi da lui. D’altro canto il corvino sogghigna compiaciuto, leccandosi lievemente le labbra come a volerla provocare.

 

“ Mi hai fatto venir voglia di assaggiare ancora il tuo sangue, lo sai? Riesco a sentire il suo aroma anche da sopra la pelle “. Fa, per poi proseguire di lì a poco. “ Ma avremo tempo per quello, avremo tempo di fare ogni cosa. Adesso sono qui per farti un regalo speciale: consideralo un regalo di nozze “. A quelle parole Jeanne sgrana gli occhi: un regalo, certo. No: non si fida. Qualsiasi cosa abbia in mente Dominique, sa che non è nulla di buono e che deve stare all’erta.

 

“ Un regalo, certo “. Fa semplicemente la Principessa, scuotendo il capo in segno di diniego. “ E ti aspetti pure che io ti creda, vero? “. Chiede, mentre Dominique finge realmente di essersi offeso per tale diffidenza.

 

“ Oh insomma, sempre a diffidare! Se ti dico che ho un regalo per te è perché ce l’ho davvero “. Fa solamente, mentre lei lo osserva diffidente. “ Dico davvero! Sai, mi dispiaceva che nessuno ti potesse accompagnare all’altare. Così ho rimediato “. Fa, mal celando un ghigno compiaciuto e mentre Jeanne lo osserva accigliata.

 

“ Dove vuoi arrivare? “. Chiede semplicemente, mentre il suo futuro marito si avvicina alla porta della stanza come se nulla fosse.

 

“ Ecco qui il tuo regalo, mia amata: ti presento colui che ti accompagnerà all’altare “. Sentenzia, mentre uno dei ribelli spinge malamente il giovane dalla chioma argentea all’interno della stanza. Jeanne sente letteralmente che le gambe potrebbero cederle e, notando questo Dominique finge persino che la cosa lo sorprenda, avvicinandosi a lei e sorreggendola prima che cada.

 

“ G… Garry?! “. Chiede sconvolta lei, sbiancando in viso e mentre il cacciatore la osserva: quanto vorrebbe afferrarla e portarla via con sé, quanto vorrebbe impedire queste nozze. Ma non lo può fare: tutto quello che gli è consentito è cedere a questo ricatto assurdo, assecondare la follia del suo rivale e rimanere in silenzio.

 

“ Ciao, Jeanne… “. Sussurra semplicemente l’erede di Haruka e Juliette, mentre lei scuote il capo con enfasi.

 

“ E’ uno scherzo, vero?! “. Chiede solamente, ma il suo futuro marito non pare affatto dell’idea di scherzare. La afferra per il braccio, stringendo lievemente la presa. Il suo gesto è notato da Garry, che stringe i pugni in ira per poi prendere parola.

 

“ Lasciala stare, non vedi che le stai facendo male? “. Sibila alterato, mentre a quella frase il corvino finge di cadere dalle nuvole.

 

“ Davvero? Oh, scusami tanto mia cara: sai, sono talmente impaziente di sposarti che mi sono lasciato prendere la mano. Ti ho fatto male? “. Chiede, mentre lei nota il lieve livido rosso comparso sul suo braccio. Tuttavia scuote il capo, per poi riprendere parola di lì a poco.

 

“ Garry avrà altro a cui pensare, non ha certo tempo da perdere per portare me all’altare! Posso andarci anche da sola “. Tenta la bionda, ma a quella frase suo cugino la deride in modo cinico e sprezzante.

 

“ Non è una richiesta, mia cara: è il mio regalo per voi, per permettervi di dirvi addio. Forza, non essere scortese! “. Si trattiene dal mettersi a ridere il vicecapo dei ribelli, mentre lei scuote il capo ancora una volta e decisamente arrabbiata.

 

“ No! Non accetterò mai una cosa simile, puoi scordartelo! “. Fa, ma stavolta è Garry a farsi avanti: prende nella propria la mano della sua amata, facendola sussultare e scuotendo il capo.

 

“ Dovresti ringraziarmi, invece di fare la difficile: mi sto dimostrando comprensivo e vi permetto di dirvi addio, non mi sei grata? “. Continua con strafottenza suo cugino, mentre la donna risponde per le rime a quell’affermazione.

 

“ Esserti grata?! Non esiste! Ti ho detto che non accetterò mai una cosa simile! “. A quel rifiuto perentorio, Dominique sta per minacciare nuovamente la cugina. Ma Garry prende parola proprio in quel momento, sedando sul nascere il litigio.

 

“ Va bene così, Jeanne. Va bene così: io ho fatto soffrire te in modo indicibile, quando ho accettato le nozze con Mina e ti ho lasciata andare per la seconda volta. Se stavolta è il mio turno di soffrire, allora sia così “. Sussurra, mentre la donna scuote il capo: è vero che lei ha sofferto, ma non per questo deve essere riservata la stessa sorte a Garry! In oltre, lei non riuscirebbe mai a reggere una simile situazione! E non per ultima…

 

“ E Mina? “. Chiede solamente, mentre a quel nome Dominique ghigna sadicamente. “ Cosa pensi dirà Mina, se oggi mi accompagni all’altare? Anche se non l’ami, è sempre tua moglie e le devi rispetto “. Sussurra solamente la bionda, mordendosi lievemente il labbro inferiore.

 

“ Ma mi credi così villano da non aver invitato anche la cara, dolce Mina? “. Chiede ad un certo punto suo cugino, trattenendo a stento una risata nel notare l’espressione dei due ex amanti. “ Anche lei avrà un ruolo, oggi: sarà la tua damigella d’onore, non sei felice? Dato che tua sorella non può esserci, avrai la tua amichetta del cuore accanto “. Fa, senza più trattenere le risate: la situazione per lui è quasi comica, mentre sia Garry che Jeanne si sentono letteralmente in trappola.

 

“ Va tutto bene, amore mio. Va tutto bene: lo farò, se servirà ad esserti vicino in questo funesto giorno “. Sussurra ad un certo punto il giovane Hunter, prendendo tra le mani il viso di lei, che lo guarda con le lacrime agli occhi. “ Ricordati sempre che ti amo, Jeanne. Ti amo, nonostante tutto. Anche se ho sposato Mina, anche se oggi sposi questo bastardo, sappi che io ti amo e ti amerò sempre “. Cerca di rassicurarla il cacciatore, mentre lei annuisce seppur le lacrime scendano dai suoi occhi.

 

“ Perdonami se puoi “. Sussurra semplicemente, stringendo con forza la giacca dell’uomo: Dio solo sa quanto ama Garry e quanto vorrebbe prendere e fuggire con lui. Ma no, non lo può più fare: ormai è tardi pensa, è tardi per tutto. Tra poco tempo il suo inferno avrà inizio, ma questo forse, lei ancora non può saperlo. Non può ancora sapere qual devastanti conseguenze avrà, accettare queste nozze senz’amore.

 

Fuori dalla stanza, Rosina stringe con forza la presa sulla gonna del proprio abito: le fa rabbia. Tutto ciò le fa rabbia, oltre ogni dire. “ Non capisco perché mia figlia sia così testarda “. Sussurra, sapendo che nessuno può sentirla. “ Perchè ha accettato queste maledette nozze senz’amore? Ed ora… “. Riflette su quanto visto e sentito: Garry Perry, sarà lui ad accompagnare sua figlia all’altare mentre sua moglie sarà la damigella d’onore. “ Come può accettare una cosa simile?! “. Si chiede poi la madre di Jeanne, nervosa: tutto ciò è sin troppo crudele. Sa bene quanto Garry e Jeanne si amino, che sia lui a condurla all’altare, a consegnarla ad un altro uomo, beh, questo va al di là di ogni crudeltà alla quale lei abbia mai avuto modo di assistere. Cosa devono provare quei due ragazzi, si chiede? Cosa proverà quel cacciatore? E la sua Jeanne? Quali saranno i pensieri della sua adorata figlia, si chiede? “ Accidenti a me! È tutta colpa mia! “. Fa semplicemente la donna, riflettendo: se solo non si fosse opposta, se solo non si fosse intestardita ed avesse fatto vivere a Jeanne il suo amore con Garry, se l’avesse aiutata quando aveva più bisogno di lei, se lei stessa si fosse recata dal giovane Hunter e gli avesse rivelato la gravidanza della figlia, allora… forse pensa, le cose sarebbero andate in modo differente! Ha fatto un sacco di errori, uno dietro l’altro. Ma sicuramente, quello più grave ed imperdonabile è non essere riuscita a proteggere la sua amata figlia. “ Come faccio? “. Si chiede poi, mordendosi leggermente il labbro inferiore. “ Come posso abbandonare mia figlia nelle mani di uno come Dominique? Che razza di potere esercita su di lei, per averla convinta a sposarlo? “. Più la donna ci pensa, più non trova la benchè minima risposta. Solo un infinito groviglio di pensieri, che passa nella sua mente e la confonde ulteriormente. “ Forse, Jeanne lo fa solo perché ora il re è Vincent. Forse, teme che anche i suoi accoliti ora avranno più potere, così ha deciso di sacrificarsi per evitare danni peggiori “. Pensa ad alta voce la bionda, per poi scuotere il capo. “ Ma io non posso restare con le mani in mano: non posso. Io sono tua madre, Jeanne. Sono tua madre e ti proteggerò “. Fa con determinazione e malgrado, di fatto, nessuno le possa rispondere dato che è completamente sola nel corridoio dal quale, di nascosto, ha assistito alla scena: quel folle di Dominique ha costretto Garry Perry a partecipare alle nozze e non solo: sarà lui a portare Jeanne all’altare. “ Non l’avrai vinta, no. Al costo di… “. Smette di parlare la donna: osserva le scale che non sale da ormai un bel po' di tempo, riflettendo sul da farsi. Forse c’è un solo modo per cambiare le cose: spodestare Vincent. Se il figliastro perderà il potere e non sarà più re, allora anche i suoi accoliti perderanno la loro influenza e forse, in quel caso anche sua figlia sarà libera da ogni timore e potrà liberarsi da questo matrimonio senz’amore. Con questi pensieri, Rosina sale lentamente le scale. Stando bene attenta a non farsi scorgere, apre l’imponente porta che da un bel po' di tempo è chiusa, entrando in quella che è la sala funebre. Davanti a lei una bara, posto su di essa un ritratto di un uomo: non è Vanitas Lunettes, ma un uomo che assomiglia moltissimo a Vanitas. Un uomo dallo sguardo di ghiaccio, che sembra voler penetrare l’anima di chi lo osserva. Accanto a lui un altro giovane uomo, dalla chioma argentea e dallo sguardo un po' più dolce rispetto a colui che è il fratello. E quei due uomini sono Kaname ed Antoine Hikari. Lo stesso Kaname Hikari che ora giace inerme nella bara di vetro, alla quale Rosina si avvicina.

 

“ E chi vi dice che Re Kaname sia davvero morto? “.


Le parole di Dante rimbombano nella mente della donna come un pesante fardello: chi le dice che Kaname sia morto? Beh, l’evidenza lo suggerisce, pensa: eppure qualcosa la turba. Qualcosa che solo ora nota, qualcosa che mai prima di quel momento ha notato. In oltre un’altra cosa la inquieta: perché, più osserva il cadavere del marito e più le sembra che stia solo dormendo? “ Kaname… “. Mormora solamente la bionda, posando una mano sul viso pallido ed ovviamente freddo del suo sposo. “ … che cosa devo fare? Come posso spodestare Vincent e liberare nostra figlia da queste nozze forzate? Come faccio a restituire il regno al legittimo Re? “. Chiede, mentre improvvisamente e per un solo istante, l’aria si fa gelida: la candela che Rosina tiene in mano si spegne, come se qualcuno vi avesse soffiato sopra. E la donna sussulta: le parole di Dante ritornano a farsi strada nella sua mente, non riesce più a fare a meno di pensarci. “ K… Kaname? “. Mormora solamente, come se si aspettasse una risposta. Una risposta che, ovviamente, non arriva. Per lo meno, per ora. Ma una cosa è certa: per un solo istante, un brivido di paura s’impadronisce dell’intero essere di Rosina, facendola tremare senza che nemmeno lei se ne possa rendere conto.



Salve miei cari, allora? come va? Che vi sembra dell'esplosivo capitolo 43? Garry cede al ricatto di Dominique, accettando di accompagnare Jeanne all'altare. D'altro canto, sua moglie è costretta a fare da damigella d'onore: una vera e propria tortura, sia per i coniugi Perry che per la Principessa Jeanne. Cosa succederà adesso? Questo matrimonio si celebrerà, oppure le azioni di Rosina cambieranno qualcosa? Di cosa si è accorta la donna, entrando nella stanza funebre? Seguitemi e lo scoprirete!
   
 
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