Serie TV > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: Dian87    22/05/2005    0 recensioni
Basato sulla serie di Batman degli anni '60: si parla di omosessualità, ma non si fa nulla.
Dick è scappato, ma una notte in compagnia di una strana ragazza lo farà riflettere
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era scappato. Non lo aveva mai fatto prima di allora, anche perché non ne aveva mai avuto motivo. Era stato bene a villa Wayne, fino a allora, quando aveva scoperto che…
Non ci voleva pensare, voleva solo piangere, ma si chiedeva cos'avrebbe pensato la povera zia Harriet non vedendolo tornare a casa. Non gli doveva importare, ma non era così…
Sentì dei passi di corsa e qualcuno cadere al suolo a poca distanza da lui e alzò il viso, che fino a allora aveva tenuto nascosto fra le gambe rannicchiate.
Una ragazza si alzò, guardandosi indietro, e ricominciò la corsa, lanciando dietro di sé dei fumogeni, ma la pioggia che stava cadendo rendeva vano qualsiasi attacco fumogeno. Fu solo dopo che si accorse del giovane seduto a terra. Mormorò qualcosa tenendo alto il bavero della pesante giacca che vestiva e si avvicinò a lui, camminando calma. Oltre alla giacca indossava una tuta da combattimento dell'esercito e un elmetto con fresche frasche e aveva uno zaino sulle spalle, più una cintura un po' larga e diverse tasche e fondine.
- Mi scusi, cosa sta facendo a quest'ora di notte e sotto la pioggia?- gli chiese gentilmente.
Il giovane non rispose, continuando a tenere il viso rivolto verso di lei. La ragazza sospirò e si tolse la giacca, appoggiando lo zaino accanto a sé, mettendogliela e sorridendogli, dopo si sedette accanto a lui, alzando il viso al cielo, contro la pioggia.
- Finché c'era una bella volta celeste stellata, andava tutto bene.- mormorò, sovrappensiero.- Meglio che costruisca un rifugio, altrimenti chi li sente, i superiori, se mi becco un raffreddore? Mi metterebbero in punizione per almeno cinquecento anni…-
Si alzò e tirò dei pali metallici corti fuori dallo zaino, unendoli a due a due fino a formare quattro pali piuttosto lunghi e impiantò un campo provvisorio, giusto per passare quella notte, usando anche un telo impermeabile, dopo si mise sotto anche lei, tenendo vicino a sé lo zaino.
- Mi chiamano Evy Shadows, qual è il tuo nome?- chiese.
Silenzio. Solo lo scrosciare della pioggia.
- Ok, in fondo noi militari non dobbiamo infiltrarci in qualsiasi argomento, ma ho la sensazione che questa sarà una notte piuttosto lunga e tu non sembri ferito. Se hai voglia di parlare in qualsiasi momento, parla e ti ascolterò in silenzio, non mi fai alcun disturbo.- disse Evy.
- Tu.- disse il giovane.
- Cosa vuoi sapere di me?-
- Perché sei qui? Bruce Wayne ti ha mandata a cercarmi?- chiese, con una nota di tristezza nella voce.
- No, nessuno mi ha mandato a cercarti, ragazzo. Stavo facendo un'esercitazione notturna, quando ha cominciato a piovere, sono inciampata su una radice e ho perso il senso dell'orientamento, finché non torna il sole, e quando sorgerà potrò tornare al campo base. Tu come mai sei da queste parti?-
- Dovevo pensare… piacere, mi chiamano Dick Grayson.-
- Il pupillo del signor Wayne.- Evy alzò le spalle.- Conta che l'ultima volta ho incontrato un lupo mannaro nei boschi tedeschi, è difficile sorprendere qualcuno delle unità speciali, Dick, starai al sicuro, per questa notte. Ah, scusa, può non importartene un fico secco, parlo sempre troppo.-
- Devi aver viaggiato molto.-
- Dovunque vada il mio reparto vado anch'io, anche se sono giovane per il servizio di leva.-
- E sei una ragazza.-
- E questo che c'entra? Dove sono finite le pari opportunità?- chiese lei, facendo finta di essere indignata, dopo rise, una risata cristallina.- Me lo dicono tutti, ma ho imparato a non farci caso, in fondo non è male essere una ragazza, se sai sfruttare le abilità puoi essere anche migliore dei maschi, anche se non lo volete mai far dimostrare. Questa è la strada che mi sono scelta e nessuno può farmi cambiare idea.-
- Nemmeno una vita domestica?-
- No,- rispose lei, capendo l'allusione.- una volta mi sarei potuta accasare, ma non più.-
- Come mai?-
- Colui che amavo mi ha detto chiaro e tondo che amava un altro e l'ho lasciato andare, sciogliendolo dalla promessa che mi aveva fatto di restare con me per sempre.- ora la voce della ragazza aveva una nota di tristezza e malinconia.- Per questo non mi accaso più, come una suora che ha stabilito il suo futuro.-
- E gli altri hanno capito?-
- Sono molto comprensivi nel reparto, mi hanno lasciato il tempo per riprendermi e mi hanno mandato in missione, avevo proprio bisogno di "svagarmi" un po', allora.-
- Non credo che la prenderebbe bene, mia zia.-
- Tutti nascondono parti di loro, non è forse così?-
- Già, ma lei è sempre comprensiva e mi immagina come un bravo ragazzo che deve cercarsi l'amore tra le ragazze.-
Evy sorrise.
- Non sono pochi, quelli come te, Dick, solo che hanno paura e si nascondono. So che nella Germania nazista, per non essere ucciso, uno è dovuto andare contro i suoi sentimenti e i suoi istinti e sposare una donna.-
- Cosa insegnano nel tuo reparto?!-
Evy ridacchiò.
- Almeno hai preso un po' di sentimento, cominciavi a preoccuparmi! Che insegnano? Tutto! Armi, legge, storia, lingue, strategie e molto altro. Ad alcuni serve anche il corso di autoconvinzione.- a stento tratteneva una risata.- E ovviamente ogni bravo militare sa a memoria i nomi degli eroi, dei supereroi e dei nemici di tutto il mondo, con le loro identità segrete, per evitare di cacciarsi nei guai chiedendo aiuto a una parte avversaria.-
- Quindi sai anche che io sono Robin.-
- Sì, e che il tuo tutore è Batman, ma queste informazioni non si rivelano, di solito, nemmeno ai diretti interessati.-
- Perché a me sì?-
Per la prima volta Evy non rispose, osservando fuori dal rifugio. Aveva avuto la fortuna di trovarsi su un piccolo rialzo, così non aveva l'acqua che entrava da sotto e fortunatamente aveva controllato il giorno prima che il telo non avesse buchi. Dick le si avvicinò.
- Pensi… che dovrei dirglielo?- chiese.
- È una tua scelta, Dick, io ti posso dire solo il mio parere, ma dopo devi decidere tu.-
- Tu cosa pensi?-
- Tenere tutto dentro non ti farà che male.-
Dick stette in silenzio, pensando, ma dopo Evy si accorse della sua stanchezza.
- Ti conviene dormire, Dick, domani saprai come comportarti. La notte porta consiglio.-
- Forse hai ragione.-
Dick si distese, chiudendo gli occhi, e Evy prese una coperta pesante dal fondo dello zaino, stendendogliela sopra, dopo si distese anche lei, chiudendo gli occhi ma non dormendo. Quel dialogo le aveva fatto tornare in mente tristi ricordi che aveva preferito dimenticare per non continuare a soffrire, perché lo aveva continuato a amare, dopo… la missione l'aveva presa del tutto e viveva solo per le missioni, senza legarsi a nessuno.
Sentì un braccio sulle sue spalle e si avvicinò a Dick.
Ora stava accadendo di nuovo, nuovamente si stava per innamorare per un uomo con cui non avrebbe mai potuto stare, sembrava che la sua vita si dovesse ripetere un'altra volta, che di nuovo avrebbe dovuto aver bisogno della comprensione e della compassione degli altri. Non voleva che accadesse di nuovo, non era resistita molto la prima volta, ora temeva di non farcela, a superare un altro dolore, era anche per questo che non si era più legata a nessuno e che faceva missioni in continuazione, per restare il meno possibile nella base e non vedere gli altri.
- Io… Bruce…- mormorò Dick nel sonno.
Evy aprì gli occhi, guardando davanti a sé. Pioveva ancora e non accennava a smettere. Quando sarebbe sorto il sole sarebbe sparita per sempre dalla vista di quel ragazzo che le faceva battere il cuore, così nessuno avrebbe sofferto più: non lei, che se lo sarebbe dimenticata, non lui, che aveva ormai capito cosa doveva fare.
La ragazza chiuse gli occhi e si addormentò.

I primi raggi del sole svegliarono la ragazza, che si accorse subito che il giovane la stava stringendo per la vita. Si sciolse dall'abbraccio e preparò lo zaino, smontando il campo provvisorio. Dopo si avvicinò a Dick, che si stava svegliando.
- Ricordati ciò su cui hai parlato questa notte, Dick, e non avere paura: la sincerità e l'amore muovono sempre il cuore dell'altro.- gli sussurrò, dopo si mise lo zaino in spalla e se ne andò.
Dick era un po' sveglio e vedere la ragazza allontanarsi gli metteva un po' di tristezza e gli sembrava come una fata che tornava al suo regno. Si ricordava bene quello di cui aveva parlato con la ragazza e, con il cuore un po' sollevato, si rialzò e si diresse a villa Wayne, a casa, dove sperava che Bruce avrebbe accettato il suo amore e lo avrebbe ricambiato.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Dian87