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Autore: genxha    22/01/2022    1 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli eroi rimangono a discutere per più di un’ora, cercando di capire cosa potrebbe accadere a Gabriel ed Emilie Agreste. Chat Noir spiega che nessuno gli ha ancora parlato di sua madre dall’arresto del padre e non ha nemmeno parlato con Nathalie. Alla fine tutti concordano sul tenere i Miraculous che Ladybug ha affidato loro e ovviamente il segreto sulle loro identità con le altre persone. Gli eroi decidono di fare una dichiarazione alla stampa, che Alya si offre di preparare con l’aiuto di un legale e di chiedere agli inquirenti di fare udienze a porte chiuse e impedire a Gabriel di fare dichiarazioni pubbliche per tutelare l’identità degli eroi.

 

Chat Noir sgattaiola in camera accompagnato dai primi fiocchi di neve, passando come al solito dalla finestra, che chiude premendo un pulsante del grosso telecomando sul tavolo e rilascia la trasformazione con un sospiro. Adrien si sfila la camicia e la lancia sul letto “Plagg… dobbiamo fare i bagagli, domani sera dobbiamo essere a Londra. Per fortuna Felix è rimasto al college in Australia, sarebbe stato un vero problema altrimenti” commenta, aprendo l’armadio.

“Sì, l’altra volta ha fatto un disastro col mio adorato camembert! Non lo sopporto, tuo cugino. E non mi piace.” concorda il Kwami, entrando e uscendo dal mobiletto in cui è la sua scorta.

Adrien sospira di nuovo, riempiendo una valigia “Sarà dura stare lontano da Parigi… Ma la zia ha ragione, qui daremo solo fastidio, la polizia ha messo i sigilli allo studio di … di papà e dopodomani inizieranno a perquisire la villa e ci vorrà almeno una settimana. Avrei voluto passare qui il Natale ma.. meglio così.”

“Per me non c’è problema, qui o a Londra. Basta che prendi un pò della mia scorta!” commenta Plagg, aprendo l’armadietto e indicando un contenitore ermetico. “Che ingordo! Possibile che tu pensi solo a mangiare, Plagg?” commenta Adrien dandogli un’occhiataccia ma senza riuscire a nascondere un sorriso.

“Gattino, mica posso mangiare quello schifo di formaggio inglese! Per me” Plagg si indica il petto con fare teatrale “solo Camembeeeeeert!”

Adrien non riesce a trattenersi e scoppia a ridere, ricevendo un’occhiata di fuoco dal Kwami nero.

 

Marinette è sul letto, lo sguardo puntato sul lucernario sul soffitto a osservare i fiocchi di neve che lentamente si posano sul vetro “Mi dispiace tanto per Adrien. Per quello che è successo, per sua madre. E perché Non potremmo passare il Natale insieme” borbotta

“A quanto pare il Natale non è un buon periodo” concorda Tikki, volando sopra la ragazza.

“Beh non lo so, Tikki, l’anno scorso ho scoperto l’identità di Chat Noir, non è stato così male.” Marinette non riesce a trattenere un sorriso pensando a come si sono rivelati.

Sì, lo so che dovrei essere contenta perché abbiamo sconfitto Papillon e recuperato i Miraculous ma.. ma ora sono preoccupata perché non so cosa succederà.” risponde Marinette, iniziando a sentire la stanchezza prendere il sopravvento.

“Affronteremo le cose un giorno alla volta. Di certo domani…” Marinette si interrompe per sbadigliare “...dovrò chiamare Nadja Chamak per la conferenza stampa. E andare a salutare Adrien alla stazione. Buonanotte Tikki” conclude, scivolando nel sonno.

 

Marinette, appena sveglia, si trasforma in Ladybug e riesce a contattare Nadja Chamak ma la giornalista ha già organizzato una trasmissione speciale per la serata. Per non compromettere la sua identità segreta, Marinette decide di mandarle un breve video di quello che Alya ed il legale hanno preparato

“Tikki, ritrasformami” sussurra per poi rispondere ad alta voce “Arrivo, mamma!” e aprire la botola per la cucina

.

Marinette scende e si trova davanti Sabine con una scatola della pasticceria da cui si sprigiona un delizioso profumo tra le mani “Tieni tesoro, portala ad Adrien, di sicuro gli farà piacere, sarà sconvolto da quello che ha fatto suo padre. Da non crederci!” dice, piazzando la scatola in mano alla figlia, che arrossisce, un po’ imbarazzata e sorpresa.

“C-certo m-mamma gliela porto subito.” risponde, guardando altrove

“Quel ragazzo ha un disperato bisogno di qualcuno che gli stia vicino..” continua Sabine

Marinette arrossisce ancora di più “L-lo so… è che oggi partirà per Londra con sua zia e…”

“Allora fai in fretta!” la esorta la mamma “Magari potete far colazione insieme! Vai a dargli il buongiorno, Ci sono i suoi croissant preferiti!” suggerisce, facendo l’occhiolino.

Marinette prende la scatola, poi si avvicina alla mamma e le dà un bacio sulla guancia “Sei la migliore, mamma!” poi posa la scatola sul tavolo, risale in camera e scende pochi secondi dopo infilando il cappotto e uscendo di corsa, incredibilmente senza dimenticare nulla.

Arrivata in strada, Marinette prende il telefono e guarda l’ora “Tikki, faremo tardissimo se andiamo con la metro..”

La kwami, dalla borsetta ribatte “Sì, ma ti ricordi cosa è successo l’ultima volta?”

“Lo so, ma stavolta sarò prudente, ci fermiamo prima e poi vado a piedi!” risponde la ragazza, guardandosi intorno ed infilandosi tra due edifici “Tikki! Trasformami!”

 

Pochissimi minuti dopo Ladybug è in vista di Villa Agreste e nota subito l’assembramento di reporter attorno al muro perimetrale “Accidenti, non pensavo che ci sarebbe stata tutta questa gente… e ora come faccio?” pensa, acquattandosi su una terrazza vicina. Si guarda attorno e sussurra “Tikki, ritrasformami” dopodiché prende il telefono compone il numero di Adrien, che risponde al secondo squillo “Ehi, buongiorno! Non sapevi resistere al mio fascino e mi chiami così purrresto?”

“Scemo!“ ridacchia lei “Sai, volevo fare colazione col mio ragazzo ma ci sono troppi curiosi. Non è che fai uscire il go… ehm volevo dire l’autista per distrarli?” risponde Marinette in tono da cospiratrice “Avrei i miei modi di entrare, ad esempio. ora sono sulla terrazza del palazzo dall’altra parte della strada, ma poi dovrei spiegare un po’ di cose a tua zia e…”

Adrien ridacchia “Certo amore, vedrai che appena l’auto esce, tutti la seguiranno e potrai entrare. Ti aspetto.”

Un paio di minuti dopo la grossa berlina esce dal cancello, seguita dalla maggior parte dei giornalisti assiepati attorno al cancello. Tutti gli altri si voltano a seguirla, in una raffica di flash. Mentre l’auto si allontana, Marinette si trasforma in Ladybug per scendere dalla terrazza dove era nascosta e, dopo aver ripreso il proprio aspetto civile, sgattaiola nel cancello della villa mentre si sta chiudendo. Nessuno dei reporter fa caso a lei, tranne una ragazza seduta al tavolino di un bar a una cinquantina di metri da lì, Infagottata in un cappotto beige, col viso coperto da una sciarpa di lana ed un berretto di un arancio acceso, da cui spuntano due ciocche di capelli rossi. La ragazza abbassa la sciarpa mentre armeggia con una macchina fotografica posata sul tavolino davanti a sé e scatta alcune foto a Marinette mentre entra, poi si alza dal tavolino, lasciando una banconota da 5 euro sotto la tazzina vuota.

Lila Rossi si copre di nuovo il viso, nascondendo un sorriso malevolo e attraversa la strada, spostandosi in una via laterale, in direzione del muro posteriore della villa, da cui si vede appena uno spiraglio della finestra della stanza di Adrien.

 

Marinette percorre il vialetto fino ai pochi scalini davanti all’imponente porta della villa, che Adrien apre il tanto che basta per farla entrare. All’interno, il ragazzo prende la scatola dei dolci dalle mani della ragazza, inspirando profondamente per sentire il profumo che ne esce. Vicino alla porta ci sono un paio di trolley.

Dalla porta di fianco a quella dello studio di Gabriel, che ora è sigillato da una X di nastro giallo della Gendarmeria, esce una donna bionda, coi capelli legati in una treccia e che somiglia decisamente ad Adrien. La donna si volta verso di loro, e il ragazzo fa le presentazioni “Zia Amélie, lei è Marinette, una mia…” la mano destra corre dietro la nuca “...carissima amica”.

“Buongiorno, Marinette, piacere.” risponde la donna, porgendole la mano “Mio nipote mi ha parlato molto di lei” “B-buongiorno Signora” saluta la ragazza presa un po’ alla sprovvista, stringendole la mano “ho… ecco, ho portato dei dolci, sa… i miei genitori hanno una pasticceria e…” “Oh sì” la interrompe Amélie con un sorriso “Adrien mi ha parlato anche dei loro strepitosi dolci. Ma ne approfitterò dopo, avrete molte cose da dirvi, considerando quello che è accaduto.” prosegue, voltandosi e tornando nella stanza accanto allo studio. Adrien, prendendola per il gomito, scorta Marinette sulle scale verso la propria stanza prima che possa replicare. Anche altre porte al piano di sopra hanno i sigilli delle autorità.

Appena entrati nella stanza, Adrien chiude la porta,posa la scatola sul tavolino con un gran sorriso e impugna il telecomando per chiudere le tende. Non fa in tempo a premere il pulsante che Marinette gli si getta al collo, abbracciandolo stretto e sussurrando “Chaton… mi mancherai tantissimo…” alzando il viso verso il suo per guardarlo negli occhi verdi.

Adrien riacquista l’equilibrio, preso alla sprovvista, poi, mentre preme il pulsante per chiudere le tende, si abbassa e impedisce a Marinette di dire altro, baciandola dolcemente. Di nuovo, il ragazzo rimane stupito da come ogni imbarazzo della sua ragazza scompaia non appena le loro labbra si toccano.

Quando si separano, entrambi sono senza fiato e Adrien riesce a scherzare “Beh, Insettina, io speravo nei croissant, ma questo è molto più dolce.” si interrompe per dare a Marinette un bacio sulla fronte “Mi mancherai da morire anche tu.”

Lei ridacchia, fingendo di non aver notato che poco prima la mano di Adrien si è posata sul suo fondoschiena, e passandosi la punta della lingua sulle labbra sussurra “Dolcissimo…” poi scivola via dall’abbraccio e si volta verso la scatola dei croissant “Io però non ho ancora fatto colazione, andiamo?” gli chiede, toccandogli il naso con l’indice e spingendolo all'indietro, scherzosamente.

“Ogni tuo desiderio è un ordine, Principessa” risponde Adrien, prendendo la mano di Marinette e sfiorandole le dita con le labbra.

“Ma non succederà niente se aspettiamo un altro paio di minuti, no?” chiede, lo sguardo che si sposta rapidamente dagli occhi alle labbra rosa della ragazza .

“Se la metti così, altri due minuti non faranno molta differenza, per i croissant.” concorda la ragazza, con quello sguardo che ha solo per Adrien “Ma ne faranno molta per qualcos’altro” continua, mentre si avvicina di nuovo e si mette in punta di piedi per dargli un altro bacio.

“Quando tornerai?” domanda poi, Marinette, mentre stanno per uscire dalla stanza

“Presto, il capodanno voglio passarlo con te.” risponde il biondo, aprendo la porta e facendosi da parte per far passare Marinette.

 

“Maledizione!” Lila borbotta tra i denti, mentre la tenda della stanza di Adrien si chiude, impedendole di vedere del tutto il bacio tra i due ragazzi all’interno.

La rossa abbassa la fotocamera e ricontrolla la sequenza di foto scattate pochi istanti prima, in cui si vedono Marinette e Adrien entrare in camera, lei che gli getta le braccia al collo, lui che si china per baciarla. Più Lila le guarda e più sente un nodo aggrovigliarle lo stomaco “Ma guarda quella stronzetta com’è felice… Ah, ma queste foto saranno una miniera d’oro per le riviste scandalistiche. Stavolta ti renderò la vita impossibile, Marinette Dupain Cheng.” stringe così forte la fotocamera che le nocche le diventano bianche “E anche lui, guarda come la bacia! Che vadano entrambi all’inferno!” pensa furibonda, poi si volta e si incammina a passo svelto verso casa, schiumando di rabbia.

 

Il gorilla riporta l’auto verso la villa dopo aver fatto un paio di giri a vuoto per sviare i reporter, ma quando rientra dal cancello il capannello inizia a riunirsi di nuovo.

Adrien e Marinette escono in quel momento dalla sala da pranzo, nell’atrio il Gorilla guarda i due e allarga le braccia con aria dispiaciuta, tornando nella sua stanza.

Adrien guarda il monitor del citofono con crescente nervosismo, mentre Marinette arriccia il naso come fa di solito quando cerca di capire cosa fare con un Lucky Charm: sta cercando di trovare un modo per uscire dal portone senza finire su tutti i siti di gossip.

Marinette dopo qualche istante dice “Adrien, calmati. Ho la soluzione”, poi abbassa la voce “Dovrai solo dire a tua zia che sono uscita approfittando del ritorno dell’auto. Torniamo in camera tua.”

“O-ok…” risponde lui “conosco quello sguardo. Mi fido” risponde, mentre risalgono la scala.

 

Due minuti dopo, Marinette appare da un portale luminescente nel vicolo dietro il negozio dei suoi genitori e, mentre la nevicata inizia a intensificarsi, entra canticchiando dalla porta della pasticceria.

La ragazza fa un passo nel retrobottega e il suo cellulare squilla. Lo toglie dalla borsetta e risponde, allegra “Pronto? Oh Alya, ciao!”

“Ma che avete combinato? Mezza internet è impazzita!” dice la voce dell’altra

“Eh? Di cosa stai parlando, Alya? Sono tornata adesso a casa…” chiede Marinette, interrompendosi perché l’apparecchio inizia a vibrare e lo schermo si riempie di notifiche di messaggi.

“Tardi” dice Alya “Vengo da te al volo” e riattacca.

Marinette guarda il telefono, incuriosita e un po’ scossa. Il suo Instagram è strapieno di messaggi di sconosciuti che chiedono un’intervista. “Cosa cavolo….” borbotta, poi inizia a scorrere i post e rimane senza fiato: un profilo sconosciuto, chiamato LR99 l’ha taggata e ha pubblicato una dozzina di foto di lei ed Adrien che si baciano, scattate quella stessa mattina. In un messaggio diretto solo a lei la frase “La vendetta è un piatto che si gusta freddo”.

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“COME ACCIDENTI…” sbotta, facendo accorrere Tom e Sabine che in coro chiedono “Che succede, tesoro?”

Marinette lancia loro un’occhiata, poi fa scorrere freneticamente le pagine web sul telefono:

La sequenza di foto è stata rispedita ai principali siti di notizie scandalistiche. I titoli vanno da "Il giovane Agreste assaggia il frutto della passione del pasticciere locale" a “Adrien Agreste tradisce la fidanzata Lila Rossi con una compagna di corso”, passando per “Il rampollo di casa Agreste ha un debole per l’oriente” e la foto del bacio, con in un riquadro una foto più piccola, scattata l’anno precedente, di Adrien e Kagami.

Uno dei titoli peggiori è “il figlio di Papillon punta ad altre farfalline, ma forse lei ha gusti diversi”, a cui hanno aggiunto uno scatto di Marinette ed Alya abbracciate al party di qualche giorno prima, e altre decine di titoli, con tutte le possibili sfumature e insinuazioni.

La ragazza impallidisce, cadendo a sedere sullo sgabello dietro la cassa. Apre la bocca, la richiude senza dire una parola, con gli occhi che si riempiono di lacrime di frustrazione, poi mostra il telefono a Sabine che si copre la bocca, aperta in una “O” di sorpresa, con una mano.

Fuori dal negozio intanto si sta raccogliendo un gruppo di persone, quasi tutte con microfoni e macchine fotografiche. Tom si precipita ad appendere il cartello “Chiuso” e a chiudere la porta a chiave. Sabine mette un braccio sulle spalle della figlia e l’accompagna nuovamente nel retrobottega, tirando la tenda mentre le vetrine vengono illuminate dai flash.

“Mamma, è tutta colpa di quella ragazza italiana, Lila! Mi odia dal primo momento in cui ci siamo conosciute, ai tempi del Collège! Ricordi? Per colpa delle sue bugie sono quasi stata sospesa!” sbotta Marinette tra le lacrime “Non so come sia riuscita a farci quelle foto” si interrompe, mentre il suo viso, dal pallore passa a un rosso acceso “Che imbarazzo! Ce l’aveva con me, ok, ma ora ha messo pure Adrien in mezzo! Dice di essere la SUA FIDANZATA! Assurdo! È solamente una bugiarda e tutti le credono! Guarda!” la ragazza indica il cellulare “Ci sono anche le foto con lui e Kagami, di quando… Beh, più di un anno fa! Hanno messo già in mezzo Alya e sono sicura che tra poco toccherà anche a Luka… e tutti i miei amici!” prosegue, coprendosi il viso con le mani.

“È un disastro! Proprio adesso che Adrien… sarà a Londra con sua zia e… magari per questo non tornerà più a Parigi! Mamma! Che cosa faccio ora?”

Sabine le mette le mani sulle spalle “Calmati, Marinette! Fai un bel respiro, non c’è motivo di avere un attacco di panico!” dice in tono fermo, scostando una ciocca di capelli dal viso della figlia “Se tutte queste cose non sono vere, troveremo una...”.

“CERTO che n-non sono vere! Io e…” la interrompe Marinette, stringendo i pugni “Io e A-Adrien ci... noi… s-stiamo insieme dallo scorso Natale.” confessa a mezza voce.

“Che bella notizia, tesoro! Lo vedi? Basterà che tu e Adrien lo diciate e si risolverà tutto.” esclama Sabine, poi scambia un’occhiata interrogativa a Tom, che scrolla le spalle, e chiede “Perché non ci hai detto nulla?”

“Perché… ecco…” Marinette fa una pausa per riflettere “Cavolo! Mica posso parlarle di Chat Blanc!” poi prende fiato e continua, più calma “Non volevo che suo padre lo venisse a sapere: per lui non sono… non sono degna di suo figlio. Ma noi ci amiamo, mamma!” sbotta, scossa da nuovi singhiozzi “A-Adrien voleva aspettare di essere maggiorenne per renderlo pubblico, adesso il signor Agreste lo saprà… e poi… e poi non servirà a niente dirlo perché tutti credono a Lila, anche se dicessimo la verità quegli impiccioni là fuori preferirebbero le sue bugie!”

Sabine sorride “Qualcosa di positivo c’è, Marinette. Ora il signor Agreste non potrà fare granché per impedire a te e Adrien di fidanzarvi. Quanto a noi, hai il nostro benestare, vero Tom? Tu e Adrien state proprio bene insieme!” la donna fa una pausa e rimette le mani sulle spalle della figlia “Quanto al resto, la verità vince sempre, quindi basta che siate sinceri: vedrete che le voci si spegneranno.”

Mentre le due parlano, Tom va a rispondere al telefono. Dal retrobottega sentono entrambe il suo vocione dire “No. Non abbiamo dichiarazioni da fare. Buongiorno a lei” e riattaccare.

Appena il ricevitore si posa sulla forcella, il telefono suona di nuovo, Tom alza il ricevitore, ascolta brevemente e poi “No, nessuna dichiarazione.”.

Dodici chiamate dopo, l’omone decide di lasciare il telefono staccato “Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo restare chiusi per via di… di questa cosa.” esclama sbuffando, togliendosi il grembiule.

“Già” concorda Marinette spegnendo il cellulare con un sospiro.

“Vorrà dire che quando Adrien tornerà da Londra ne parleremo e …” fa una pausa, poi inizia a parlare a raffica “... diventerà una cosa … come dire… seria voglio dire non che adesso non lo sia una cosa seria ma con una dichiarazione ufficiale diventa ben insomma molto più seria AAAAH che disastro!” Marinette appoggia le dita sulle tempie e mima un’esplosione.

Sabine e Tom la guardano, cercando con tutte le forze di non mettersi a ridere, mentre lei si alza dallo sgabello e imbocca le scale per l’appartamento dicendo “Vado in camera, magari riesco a chiamare Adrien in chat, visto che il telefono è meglio che lo tenga spento. Mi dispiace tanto per il negozio…”

Tom si affaccia dalla soglia “Non preoccuparti, ma baguette, ora faccio una telefonata al Sindaco. Per non lasciare che il suo hotel resti senza macarons e dolci per la cena e il pranzo di Natale farà accorrere l’esercito, altro che!” il pasticcere fa una fragorosa risata “Vedrai che tra poco tutti sti ficcanaso saranno a distanza di sicurezza.”

 

Marinette arriva in camera e chiude la botola, lasciandosi cadere sulla sedia davanti al computer “Tikki…” geme, poi quando la Kwami esce dalla borsa e si posa sulla scrivania di fronte a lei continua “È di nuovo Lila. Non si arrende mai! Pensavo ci avrebbe lasciati in pace, e invece… Meno male che Papillon è sotto chiave, altrimenti ci sarebbe stata un’altra Akuma da catturare. Anche se forse sarebbe stato meglio, adesso non so proprio che pesci prendere.”

Mentre parla, Marinette sente bussare al lucernario, si alza e sale le scale per il soppalco, raggiunge il letto e poi fa scattare il chiavistello del lucernario. La botola si apre e Volpe Rossa infila la testa all’interno “Posso?” chiede, mentre sta già entrando.

“Puoi” la invita la mora, facendosi da parte “Ma attenta alla neve che poi in quel letto ci devo dormire”

Volpe Rossa salta giù dal soppalco “Ecco, risolto!Piuttosto hai visto fuori che casino?”

“Lascia perdere!” esclama Marinette “Mi è quasi venuto un attacco di panico… ed è tutta colpa di Lila! Non so come.. Stamattina sono andata a salutare Adrien e lei ci ha fotografati mentre ci baciavamo e ora… il bacio che hai pubblicato sul Ladyblog non l’ha visto nessuno in confronto!” Mentre parla sente le guance scaldarsi e quando si interrompe è rossa come un peperone.

“Quando vi baciate siete uno spettacolo, tu e Splendore…” ridacchia Volpe Rossa “Che intendi fare?” “Chiamerò Adrien e appena torna da Londra ufficializzeremo il fidanzamento!” Risponde Marinette, imbarazzata “Ma fino ad allora non so come fare, ho dovuto spegnere il cellulare e… e inizieranno a mettere sotto i riflettori anche voi…”

“Beh puoi provare col PC” risponde Volpe Rossa, riflettendo “Oppure puoi usare i nostri comunicatori… Ma ti ricordo che prima dobbiamo registrare il videomessaggio per il notiziario: l’avvocato me l’ha mandato 5 minuti fa.”

“Sì, hai ragione. Magari nel frattempo mi viene in mente qualcosa. Cominciamo! Tikki, trasformami!”

 

Volpe Rossa crea un’illusione della Torre Eiffel alle spalle di Ladybug, e lei legge il testo preparato la notte prima: riassume gli avvenimenti che hanno portato alla cattura di Papillon, e si dice molto dispiaciuta per le sofferenze che l’uomo ha causato ai parigini. Aggiunge un ringraziamento a Chat Noir e a tutti gli altri portatori di Miraculous, infine garantisce ai suoi concittadini che non li abbandonerà in futuro.

Ladybug finisce di leggere, poi fa un cenno a Volpe Rossa e le chiede “Quanto abbiamo ancora?” “Un minuto al massimo” risponde l’altra

“ok, registra!” esclama Ladybug, poi punta gli occhi azzurri sulla videocamera “Un’ultima cosa. Vorrei… in un certo senso dedicare questo nostro successo a una persona, che non posso nominare, che mi ha dato la possibilità di battere Papillon donandomi il Miraculous, anche se non lo saprà mai.

E vorrei ringraziare dal profondo del cuore anche quel ragazzo che, credendo in me, mi ha impedito di arrendermi, quel primo giorno in cui ho vestito i panni di Ladybug. Quel ragazzo che poi ho scoperto di amare.”

Con una mano Ladybug fa cenno all’amica di chiudere, e con l’altra si asciuga le lacrime.

Volpe Rossa la guarda, anche lei con gli occhi lucidi di pianto, poi abbraccia l’amica “Grazie a te, Marinette… per essere… te”

Mentre la trasformazione di Volpe Rossa finisce, Ladybug l’abbraccia più forte “Zitta, che è anche merito tuo…” dice, poi si stacca dall’abbraccio e sospira “C’è un’altra cosa, che non potevo dire in video, ma di cui devo parlarti.” inizia, sedendosi sulla chaise longue accanto all’amica. “Vedi, col ruolo di Guardiana c’è un… problema” continua, senza guardare l’amica “quando un Guardiano passa il ruolo, i suoi ricordi collegati ai Miraculous vengono…” la ragazza riprende fiato “vengono cancellati.”

Alya spalanca gli occhi e la guarda, mettendole le mani sulle spalle “Non avrai mica intenzione di abbandonare,vero?”

Anche Trixx, che sta mangiando dell’uva vicino alle ragazze guarda Marinette “No, no, Alya. Però sono preoccupata, capisci? Non voglio dimenticare, e ho paura…” risponde Ladybug

“Ma non c’è proprio niente che si possa fare? Il grimorio?” chiede la rossa, interrompendola

“Non lo so. Tikki dice che forse al tempio dei guardiani… ti ricordi quello che è apparso improvvisamente quando io e Chat abbiamo sconfitto quel sentimostro del museo. Ecco, forse là sapranno aiutarci.” Ladybug abbassa le spalle e sospira.

“E allora vacci! Non puoi restare con questa… spada di Damocle sulla testa. Ti coprirò io.” sbotta Alya.

L’altra interviene, allargando le braccia “Ma non so come giustificare la mia assenza da casa…”

Alya la interrompe di nuovo: “I miei zii hanno una casa in campagna, che ora è vuota. Possiamo dire che… hmmm” riflette, picchiettandosi l’indice sulle labbra “che ti ci sei ritirata per evitare i paparazzi!” propone

“Hmmm sentiamo cosa ne pensa Tikki. Tikki, ritrasformami” risponde Marinette, alzando la mano per far posare la kwami “Che ne dici? Ci proviamo? Mi dispiace andare la mattina di Natale ma… Non posso continuare così.“ Fa una pausa, aggrottando la fronte “Tikki, pensi che i Guardiani mi aiuteranno o mi accuseranno di essere egoista?” le chiede, guardandola e passandole un biscotto.

Tikki prende il biscotto dicendo “Mi sembra un’ottima idea, Alya. Ho promesso che ti avrei aiutata, quindi… Se te la senti, facciamolo. E non credo i Guardiani ti possano accusare di cercare un tornaconto personale. Se non proviamo, non lo sapremo mai. È una regola crudele e ingiusta.” Poi tra un boccone e l’altro chiede “Marinette, pensi che i tuoi ti lascino andare da sola?”

“Sì, penso di sì… Non mi piace mentire ai miei genitori, ma a quanto pare non abbiamo altra scelta,” risponde la mora, arricciando il naso “Facciamo così: Alya, trasformati e crea un’illusione per coprire la nostra uscita per consegnare il video e tornare qua, poi tu ti detrasformi qui sotto ed entri dalla porta principale, così parliamo coi miei.”

“Eccola qui la mia migliore amica, sempre con una soluzione per tutto! Andiamo! Trixx, trasformami!” esclama Alya alzandosi in piedi di scatto.

Dieci minuti dopo Marinette scende dalla botola della sua stanza e va a chiamare i suoi genitori dal retrobottega, facendoli salire in casa.

Contemporaneamente, Alya esce da una strada laterale e raggiunge il portoncino da cui si sale nell’appartamento dei genitori di Marinette, accanto alla pasticceria. Un’auto della Polizia è parcheggiata accanto alla vetrina e due agenti stanno facendo allontanare la piccola folla di giornalisti, perciò nessuno fa caso alla ragazza che si infila nel piccolo portone.

Raggiunto l’appartamento, Alya e Marinette spiegano la propria idea per evitare i curiosi, chiedendo a Tom e Sabine se siano d’accordo. Sabine è favorevole, sulle prime Tom è titubante, ma grazie alla parlantina di Alya e soprattutto al fatto che non riesce a dire di no alla sua adorata figlia, alla fine anche lui si dichiara d’accordo.

Alya accetta l’invito a pranzo di Sabine , poi si apparta qualche istante con Marinette, con la scusa di lavarsi le mani.

“Sei stata grande a convincere papà… davvero” inizia Marinette, sottovoce.

“Non è stato difficile! Io però ho l’impressione che tua mamma sospetti qualcosa, sai?” sussurra l’amica di rimando.

“Non so, ovviamente cerco di evitare l’argomento Ladybug, ma a volte ho quell’impressione anche io,” concorda Marinette

“A proposito” continua “devo affidarti un compito molto importante. Preparerò una lettera, in caso dovesse succedere qualcosa, e dovrai darla ai miei genitori. Se non dovessi tornare, o se dovessi… hai capito… devi nascondere la Miracle Box, farò in modo che i Guardiani, in seguito, contattino te.” Alya strabuzza gli occhi “Non dirlo nemmeno per scherzo! Lo farò, certo, ma… non pensarci nemmeno! Andrà tutto bene!” sbotta, cercando di non alzare troppo la voce.

Marinette abbraccia di nuovo l’amica, poi escono insieme dal bagno.

 

Dopo pranzo, dopo aver programmato con Marinette cosa fare il giorno di Natale e fatto uscire Alya, Marinette invece prepara tre lettere: una per i suoi genitori, una per Alya e una per Adrien.

Finito di scrivere, Marinette prova a riaccendere il cellulare, completamente intasato da messaggi di giornalisti, o meglio di ficcanaso. La ragazza sospira, sconsolata, e spegne di nuovo il telefono. Poi controlla se Adrien sia online, e non trovandolo “Si starà preparando per partire e non posso nemmeno salutarlo”, pensa. Sbuffando borbotta “Tikki, trasformami” e prende il bug phone, tocca l’icona di Chat Noir e visto che lui non risponde, registra un messaggio “Ehi, Micetto… ho provato a chiamarti ma non eri online e non posso usare il telefono. Fai buon viaggio e contattami qui quando arrivi. Io s-starò anche io qualche giorno fuori città, per evitare i paparazzi… Ma tu come fai a sopportarlo? Ci… ci rivedremo a capodanno. Ti amo!” e chiude lo yoyo, asciugandosi una lacrima col dorso della mano. Ladybug si alza dalla sedia davanti al PC, rilascia la trasformazione e Marinette sale tristemente, la testa infossata nelle spalle, sulla scala del soppalco, mettendosi sdraiata sul letto, seguita da Tikki stranamente silenziosa.

 

Adrien, dopo aver pranzato, sta controllando di nuovo i bagagli, anche se per pochi giorni vuole essere sicuro di non aver bisogno di chiedere nulla alla zia. Plagg lo avverte del messaggio di Ladybug e lui si trasforma immediatamente per ascoltarlo.

Immediatamente richiama, ma lei deve essersi già ritrasformata “Uffa” pensa, poi lascia a sua volta un messaggio "Milady, non ti preoccupare per i paparazzi, ci sono abituato e oramai non mi danno più fastidio. Ti amo anch’io e non vedo l’ora che arrivi Capodanno. A presto!”.

Tornato in camera, Adrien finisce di chiudere le valigie e si sdraia sul letto, guardando con la coda dell’occhio la pila di pacchetti natalizi sulla scrivania.

 

La mattina della vigilia di Natale, il gruppo di reporter davanti alla villa si è un po’ disperso per via della neve, tuttavia Amelie decide di andare alla Gare du Nord in taxi, mentre il Gorilla fa un lungo giro con la berlina senza passeggeri. Il viaggio fino alla stazione è tranquillo, anche se Adrien è parecchio triste di lasciare Parigi, gli amici, e soprattutto Marinette, proprio a Natale.

Per il resto della giornata Marinette resta sola, a cena finge che sia tutto normale, una cosa che oramai le viene naturale. Dopo si siede sul divano accanto ai genitori per ascoltare il telegiornale e lo speciale seguente, dedicati alla cattura di Papillon e a Gabriel Agreste. Quando viene trasmesso il videomessaggio di Ladybug, Sabine commenta con: "Ma che cosa dolce.. Alla fine Chat Noir l'ha conquistata".

Marinette si sente arrossire e spera che i suoi non se ne accorgano.

Tra le altre notizie, viene detto che il contest di moda della Maison è stato temporaneamente sospeso e che alcune delle vittime di Papillon si stanno organizzando per chiedere un sostanzioso risarcimento a Gabriel per essere stati akumizzati. Finita la trasmissione, a mezzanotte passata, Marinette dà la buonanotte a Tom e Sabine e sale in camera, ma non si mette subito a letto. La ragazza indossa gli occhiali del Miraculous del Cavallo e apre un portale per la stanza di Adrien, che sa essere vuota. Con un nodo in gola, lascia sotto la tastiera del PC una busta con la scritta “Da aprire solo se non avrai mie notizie dopo il 2 gennaio. Marinette”, poi si infila di nuovo nel portale e torna in camera sua, mettendosi infine a letto.

   
 
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