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Autore: pattydcm    22/01/2022    0 recensioni
Fox non si sarebbe mai aspettato che il suo incarico sotto copertura sarebbe stato del tutto messo in secondo piano dall'arrivo di Mirco Neigo nella sua vita. Il giovane, infatti, lo coinvolgerà in un'avventura ai limiti della realtà, portandolo a diventare la guida vivente di un guardiano di anime.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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23 L’ira di una madre
 
 
Il ronzio del motore e il canto del vento che si insinua dai finestrini spalancati fanno da colonna sonora al viaggio inatteso che Fox si sarebbe risparmiato volentieri. Sta guidando in uno stato fisico e mentale di allerta e addossato allo sportello nel vano tentativo di stare il più lontano possibile da Mirco. Non si sente per nulla al sicuro con lui capace di mutare in un uomo adulto e spaventoso al suo fianco e Perla che, sebbene ora dorma, custodisce ancora dentro di sé una presenza demoniaca decisamente pericolosa. Si chiede come possa Paride tenerla tranquillamente tra le braccia e accarezzarle piano la testa, nonostante abbia visto cosa può diventare. Forse la speranza di poterla liberare da quel mostro lo sta aiutando ad accettare quanto di straordinario è accaduto dinanzi a lui.
Fox, invece, ha alzato il ponte levatoio e armato le torri in difesa delle mura. Finalmente ha capito cosa ha originato le stranezze che ha vissuto nelle ultime due settimane e non gli piace per nulla essere stato usato e raggirato da un bambino. Un moccioso che senza alcuna pietà ha ignorato il timore che lo stava gettando nel panico per ricordargli la promessa che gli ha estorto con l’inganno. Per la seconda volta gli ha ordinato di tenerlo senza dare altre spiegazioni su cosa questo significhi. Non gli importa, però, di capire perché si sia insinuato nella sua testa e neppure il significato dei suoi continui ordini. Vuole solo sbarazzarsi di entrambi il prima possibile.
Allora perché hai accettato di portarli fino a qui senza pensarci due volte?” si chiede, stringendo ancora di più il volante tra le mani.
Se lo ha fatto è perché ha deciso di aiutare Perla. Anzi, se proprio deve dirla tutta, sta aiutando la proiezione di se stesso che ha visto in quella povera ragazza. Sa bene cosa voglia dire essere assoggettati al volere di un pazzo imprevedibile capace di uccidere e quanto sia difficile liberarsene. Lui e sua madre ce l’hanno fatta solo grazie all’aiuto di Fabio e alla loro decisione congiunta di volersi una volta per tutte tirare fuori da quella situazione ormai invivibile.
<< Non basta che il fantomatico principe azzurro senza macchia né paura affronti il drago. E’ la principessa che per prima deve prendere in mano la propria vita e decidere che ne ha abbastanza di restare intrappolata in quella maledetta torre! >>.
Così sua madre gli ha spiegato perché avesse deciso di fare i bagagli per entrambi e accettare l’offerta di Fabio di trasferirsi nel monolocale sfitto di un suo collega. In quella casa si erano riabbracciati dopo i quattro lunghi mesi da lui trascorsi per strada e sempre lì hanno rischiato entrambi di morire per mano dello Chef.
Per quanto gli attori e la trama siano diversi, ci sono delle similitudini tra la sua storia e quella di Perla. Le loro madri, infatti, oltre ad avere lo stesso nome hanno entrambe messo a repentaglio la propria vita nel tentativo di liberarsi del loro demone, causando, però, involontariamente gravi conseguenze nei figli che stavano cercando di proteggere. La madre di Perla purtroppo ne è morta. La sua è viva solo grazie ad una serie di casualità che hanno permesso a lui di arrivare giusto in tempo per salvarla.
Ora, dopo aver saggiato l’intenzione di Perla di riprendere in mano la propria vita, Mirco sembra voglia dare ad Arianna la possibilità di salvare la figlia e vendicarsi del demone che l’ha obbligata a prendere quella decisione estrema. Fox si augura che anche la madre di questa ragazza riesca a dare la giusta punizione al suo aguzzino.
E spero che le tue magie le permettano di agire più in fretta e di soffrire meno mentre compie la sua vendetta” pensa volgendo lo sguardo a Mirco.
Non è più così convinto che questo ragazzo sia un esorcista. La sua voce, il suo corpo e il suo volto si sono trasformati dinanzi ai suoi occhi e questa non è una cosa che è solita accadere a un comune essere umano. Quindi, per quanto stia agendo per il bene di questa ragazza potrebbe a sua volta essere un demone.
Forse Ylenia mi ha dato questa pietra per proteggermi da lui” pensa afferrando il diaspro che continua ad essere tiepido. Inizia a pensare che dovrebbe farsi coraggio e contattare la collega per chiederle di dirgli la verità sul perché di questo dono e su come questo funzioni. La piccola pietra, infatti, ha fino ad ora risposto alla presenza di entità divenendo calda, segno, forse, dell’attivazione del suo potere protettivo. Lo sta davvero proteggendo, però, da Mirco o dalle entità che fino ad oggi ha incontrato?
Questa domanda gli da il tormento e lo porta ad armare ancora di più le torri contro il bambino terribile. E’ possibile che anche lui sia uno degli spiriti maligni dai quali il diaspro lo sta proteggendo. Non è poi così diverso il suo spaccargli la testa dal di dentro gridando ordini, dai lividi che William ha fino ad ora causato a Perla per assoggettarla al suo volere. Non riesce, però, a capire perché il bambino abbia reclutato proprio lui, costringendolo in modo subdolo ad accettare di prendersi cura del pupazzo che altri non è che Mirco. In queste settimane è arrivato a pensare di avere un tumore al cervello, di stare risentendo del trauma cranico causatogli dallo Chef o delle droghe prese dopo la morte di Marco. Invece, ora scopre che davvero lui e il suo passato non c’entrano nulla. Tutto questo casino è stato causato da quel maledetto bambino.
“Mi hai fregato!” pensa, scoccando un’altra occhiataccia a Mirco, che però, a conti fatti non ha colpe. È più che sicuro che non sappia nulla del bambino che gli infesta i pensieri, altrimenti perché lo avrebbe tenuto all’oscuro del suo segreto fino ad ora? Ha profonde occhiaie sotto gli occhi. Deve aver impiegato molte energie durante l’esorcismo, tanto da essersi addormentato praticamente all’istante non appena si è seduto in auto. Sebbene lo spaventi e lo abbia definito mostruoso, Fox prova una sorta di reverenza nei suoi confronti. Mirco, infatti, era spaventato all’idea di incontrare Perla. Avrebbe potuto voltarle le spalle e invece eccolo qui.
Se avesse lui questo dono (anche se non è sicuro sia la parola giusta per definirlo), sicuramente sarebbe ancora più cupo e intrattabile. Invece, questo ragazzo è sempre allegro, pieno di entusiamo e gioia di vivere. Ammira la forza d’animo che deve avere per poter portare avanti ogni giorno la sua vita e affrontare situazioni di questo tipo, lui che sembra così fragile.
‘Ti prenderai cura di lui?’ gli aveva chiesto il bambino, citando la prima clausola del misterioso contratto. Fox aveva risposto affermativamente, ma ora si chiede come potrebbe lui, semplice e sciocco umano, prendersi cura di un ragazzo simile.
‘Non lo lascerai mai da solo?’ era stata la seconda clausola, quella che ora lo preoccupa non poco, perchè se questo bambino è legato a Mirco e ora ‘vive’ nella sua testa, allora questo può solo voler dire che ha legato anche lui al ragazzo.
‘Lo terrai con te anche se avrai paura di lui?’ era stata la terza clausola, quella della quale aveva riso, trovando strano poter avere paura di un pupazzo. Quella che, a conti fatti, sta mettendo ora in discussione tutto quanto, perché Mirco gli fa davvero paura in questo momento e non vorrebbe affatto ‘tenerlo con sé’. Non gli interessa neppure scoprire la verità sul suo mistero. Lo aiuterà a liberare la ragazza da quell’immonda presenza e poi gli chiederà di andarsene, portandosi via anche il moccioso intrusivo.
‘Sarai coraggioso per lui?’.
L’ultima clausola gli toglie il fiato. Non è neppure una questione di coraggio questa. E’ una storia fin troppo grande e pazzesca per lui, che di situazioni ai limiti della follia ne ha vissute parecchie. Questo ragazzo ha a che fare con qualcosa di impossibile da concepire che richiama violenza, orrore, dolore e sofferenza.
“E io ne ho già passate davvero troppe!” pensa scuotendo piano il capo.
Dallo specchietto retrovisore scorge gli occhi curiosi di Paride, che, colpito per aver catturato la sua attenzione, umetta le labbra ansioso.
<< Chi siete voi? >>.
Si aspettava di ricevere una domanda simile. Per quanto quest’uomo possa aver accettato di buon grado ogni stranezza vissuta finora nella speranza di poter riavere sua figlia, è una domanda troppo importante per essere ignorata.
<< Io mi occupo della rubrica di viaggi della ‘Insieme a te!’ e lui… lui è il mio assistente. Non credo, però, che ti stessi riferendo a questo >> dice, guardandolo dallo specchietto.
<< Già. Lui… cos’è lui? >> chiede in un sussurro, timoroso di svegliarlo.
<< Non lo so, Paride. Lo conosco da nemmeno due settimane e non mi aspettavo nulla di tutto questo, credimi >> ammette ma l’uomo gli scocca un’occhiata scettica.
<< E che conti de fa’ adesso? >>.
<< Non lo so >> sospira, volgendo lo sguardo a Mirco, che respira piano. << Mi spaventa. A te no? >> gli chiede, sentendo di aver bisogno del parere di quest’uomo, che, come lui, si ritrova coinvolto in questa storia assurda.
<< Quanno m’ha urlato contro prima, pe’ poco nun me la so fatta sotto. L’hai visto, però, quanno ha parlato co mi fija? È stato gentile. Io nun j'ho chiesto niente e lui s’è spompato p’ajutalla. Credo fosse anche in pericolo. Nun po esse ‘na brutta persona se se mette ‘n pericolo pe ‘na ragazza sconosciuta. Oh, aspetta, semo arivati! >>.
Dinanzi a loro il nero pece del cielo si fonde con quello del mare in perenne movimento in questa notte strana che li ha portati in questa località di mare chiamata Villaggio del Fanciullo. Fox parcheggia la Clio vicino alla spiaggia e mentre Paride scende dall’auto con sua figlia ancora addormentata tra le braccia lui cerca di trovare il coraggio per avvicinarsi al suo assistente e svegliarlo.
<< Ehi, Mirco, siamo arrivati >> sussurra, battendo piano la mano sul braccio del ragazzo. Questi si guarda attorno e in un batter d’occhio si sveglia del tutto, scende dall’auto e si dirige alla spiaggia invitandoli a seguirlo. Chiede a Paride di adagiare Perla sulla sabbia umida e poi li trascina lontani da lei. Con un ramo riportato a riva dalle onde traccia attorno a loro un cerchio, borbottando una litania incomprensibile.
<< Che non vi venga in mente di uscire da qui. Qualunque cosa accada >> ordina loro.
<< Ma che davero riporterai in vita mi moje? >> gli chiede Paride sconvolto ed emozionato.
<< Non ho questo potere, mi spiace. Ne invocherò lo spirito affinchè possa aiutarci a liberare vostra figlia dalla presenza tossica di William >>.
<< Hanno anche un nome questi mostri? >> domanda Fox stupito.
<< Non è un mostro. E’ un’anima che ha deciso di restare sulla terra e di percorrere la strada della dannazione. Scusate, non ho molto tempo per le spiegazioni. Ho bisogno di raccogliere le energie >> dice, levando una mano a bloccare un’altra domanda. Si allontana da loro di qualche metro e toglie jeans e pantaloni riponendoli con cura al suo fianco. Aggancia il sacchettino di raso nero all’elastico degli slip e si siede sulla sabbia a gambe incrociate.
<< Che sta a fa’? >> sussurra Paride curioso.
<< Medita. Credo >> risponde lui.
Restano in silenzio a guardarlo, sicuri che da un momento all’altro qualcosa di pazzesco finirà con l’accadere. Dopo qualche minuto, però, Mirco scuote il capo e si alza in piedi. Quando si volta verso di loro sembra piuttosto imbarazzato.
<< Che te pija? >> gli chiede Paride, stupito del vederlo avvicinarsi così remissivo.
<< Io… credevo che una volta avviato il processo sarei riuscito a richiamarlo senza problemi e, invece, non ci riesco. Ho bisogno del tuo aiuto >> sospira sconsolato, porgendogli la mano.
<< Un momento. Vuoi dire che… che quel tipo tutto muscoli è comparso grazie a me? >>.
<< Per favore, Valerio, ti spiegherò tutto, te lo prometto, ma non adesso >> lo implora Mirco tenendo lo sguardo basso.
Paride gli da di gomito invitandolo, poi, con un gesto del capo a non fare troppe storie e stringergli la mano. Fox la afferra titubante e nel retro cranio sente di nuovo il bambino borbottare quella strana preghiera.
<< Te possino >> sussurra l’omone, sconvolto dalla trasformazione che si compie dinanzi ai loro occhi. Le ossa sporgenti di Mirco tornano pian piano a ricoprirsi di muscoli ben delineati, tonici e scattanti. Quando alza la testa a incontrare i loro sguardi stupiti, non c’è più traccia del ragazzo di prima. L’uomo che ne ha preso il posto sorride loro e gli stringe forte la mano prima di lasciarla andare.
<< Per la vostra incolumità vi consiglio di non uscire dal cerchio >> dice per poi voltarsi e camminare deciso verso il bagnasciuga.
<< Nun so te, ma io nun me la sento di disobbedire >> borbotta Paride piazzandosi al centro esatto del cerchio. Fox, invece, resta sul bordo preoccupato nel vederlo entrare in mare.
<< Mi aveva detto di tenerlo lontano dall’acqua >> sussurra, realizzando solo adesso che il bambino non poteva che riferirsi a Mirco quando gli ha impartito quell’ordine in sogno. Non sa, però, se sia valido anche per questa versione del ragazzo. Stringe i pugni, terrorizzato all’idea che qualcosa possa uscire dall’acqua e avventarsi contro di lui.
Questa nuova versione di Mirco ha preso un oggetto dal sacchetto di raso e lo tiene tra le mani che congiunge, poi, al petto. Con la sua voce profonda pronuncia una preghiera in quella che sembra essere la stessa lingua usata dal bambino. Una volta ultimata, la cosa che ha posto tra le mani si accende brillando come una stella. Un vento gelido si alza dal mare e in risposta ad esso il diaspro divenire caldo e pesante.
“Ci siamo!” si prepara Fox, percependo la sensazione di pericolo imminente.
Mirco ha appena iniziato a ripetere la preghiera quando il corpo di Perla inizia a vibrare forte, come se la ragazza fosse in preda ad una violenta crisi epilettica. Paride la guarda preoccupato e si lascia sfuggire un grido quando questa balza in piedi, agile come un gatto. Punta su di loro occhi rossi e infuocati ed entrambi capiscono che non è lei ad essersi risvegliata. Ringhiando furioso il demone si scaglia contro di loro, ma viene ricacciato indietro dalla barriera. Si rialza più furioso che mai e si accorge solo in quel momento della presenza di Mirco, ancora intento a ripetere la preghiera. Ride di una risata spettrale e scatta veloce verso di lui.
<< Attento, ti viene addosso! >> grida Fox, pronto a correre in suo aiuto. Mirco, però, balza all’indietro, compiendo una spettacolare piroetta in aria per poi atterrare a pochi passi dal cerchio da lui creato. William, colto del tutto di sorpresa, cade miseramente in acqua.
<< You, damn coward![1] >> grida, sputando sabbia e improperi.
Mirco non si lascia toccare dai suoi insulti e ricongiunge le mani davanti al petto, pronto a continuare la sua invocazione. William scatta nuovamente e stavolta il ragazzo non si sposta di un solo millimetro. Il pugno del demone lo colpisce in pieno volto, facendolo cadere sulla sabbia, che veloce si macchia del rosso del suo sangue.
<< Maledetto bastardo! >> grida Fox muovendo un passo fuori dal cerchio.
<< Resta dove sei! >> gli intima Mirco, rimettendosi in piedi e lui intimorito dall’ordine ricevuto rientra nel cerchio. Non è da lui, però, stare fermo in un luogo protetto ed assistere impotente a un pestaggio. William, infatti, si è gettato su Mirco e lo sta crivellandolo di pugni.
<< Perché nun reaggisce. Così se farà ammazzare! >> esclama Paride, che, come lui, sembra non riuscire a stare fermo.
<< Non lo colpisce per non fare del male a Perla >> realizza Fox.
E’ così subdolo e misero l’agire di questo demone, che si fa scudo del corpo di una ragazzina.
<< Che potemo fa’? >> gli domanda Paride disperato. Fox si guarda attorno alla ricerca di una soluzione. Non possono uscire dal cerchio perché sarebbero esposti alla furia di questo demone e a chissà quale altro pericolo. Possono, però, sfruttare in favore di Mirco la protezione offerta loro dalla barriera.
<< William, you’re a damn coward[2] >> grida, sperando che il suo piano abbia successo. Il demone si ferma con la mano a mezz’aria e si volta lentamente verso di loro.
<< Ce sei riuscito, bravo! >> esclama Paride, scrocchiando le dita delle mani.
<< You use a woman's body as a shield, shame you! If not, Mirco would not hesitate to respond to your punches[3] >> continua, deciso a tenergli testa.
William si alza in piedi, permettendo a Mirco di riprendere fiato. Cammina lentamente verso di lui, puntandogli contro occhi che brillano come tizzoni ardenti.
<< You wouldn't scruple, would you? You would hit me to save your friend, right?[4] >> gli domanda partendo poi all’attacco. La barriera brilla così tanto da abbagliarlo e per un istante Fox teme che anche questa possa disintegrarsi in mille pezzi.
<< Come out of there and fight like a man![5] >> ringhia furioso il demone battendo i pugni ancora una volta sulla barriera.
<< Non lasciarti provocare! >> lo avverte Mirco rimettendosi lentamente in piedi.
<< No, lui no lo fa! Due feminuce come voi no può nulla contro me >> li sfotte il demone in un italiano sgrammaticato.
<< Hai ragione, Willy, due femminucce come noi non possono nulla! Qui ci vuole una vera donna! >>.
Una forte luce dorata interrompe la sua risata cinica e spettrale. Eterea e bellissima, sorge dal mare una figura femminile che illumina il cielo a giorno come un piccolo sole. Il demone la guarda attonito, schermandosi gli occhi con la mano.
Mirco approfitta del suo attimo di stupore per raggiungerlo alle spalle. Lo afferra per i capelli costringendolo a cadere in ginocchio. Preme sul capo di Perla l’oggetto che ha tra le mani e inizia a borbottare una strana nenia incomprensibile. Il demone grida divincolandosi, ma Mirco lo domina. Una debole luce bianca sguscia tra le sue. La figura luminosa si porta sopra di loro e lì resta, come fosse in attesa di un ordine.
<< Ma quella… quella è davero… >> borbotta Paride, guardandola con occhi carichi di stupore.
Fox alza a sua volta lo sguardo verso lo spirito di Arianna. Scorge il volto bello tra i lunghi capelli che sembrano ancora danzare tra le onde. Un moto di commozione gli stringe la gola nel ritrovare in lei lo stesso sguardo determinato di sua madre.
<< Per troppo tempo mi è stato impedito di parlare. È giunto il momento, ora, che quel bastardo paghi per ciò che ci ha fatto! >> gli aveva detto all’inizio del lungo processo che a portato lo Chef ad essere condannato a quindici anni di reclusione. È un’altra Arianna quella che sta per battersi, ora, ma sono unite dallo stesso filo che conduce all’ottenimento della giustizia per i torti subiti e per le torture inflitte a loro stesse e ai loro figli.
Quando Mirco conclude la litania, volge a lei lo sguardo e con un sorriso complice la invita a farsi avanti. Una terribile espressione di furia nasce sul volto di colei che un tempo fu donna e madre. Lanciando un grido disumano, Arianna entra nel corpo di Perla, pronta a riversare su William tutta la sua ira.
Il silenzio cala sulla spiaggia. Fox e Paride trattengono il fiato dinanzi al corpo della ragazza che si è paralizzato all’istante.
<< Arrenditi alla forza della luce! Per il potere conferitomi dall’Energia Universale ti impongo di abbandonare il corpo di questa giovane donna e permetterle di condurre la sua vita. Liberala dalla tua presenza, ora! >>.
Esortato dall’ordine impartito da Mirco, il corpo di Perla esce dallo stato di paralisi temporanea e inizia a tremare e contorcersi. Il ragazzo le afferra la spalla con la mano libera e cerca di non perderne il contatto. Una smorfia di dolore gli si disegna, però, sul volto.
Non si è lamentato dei pugni. Non ha fatto una piega e si è rialzato pronto a prenderne ancora e ora che la sta solo tenendo ferma sembra soffrire così tanto… perché?” si chiede Fox.
Lo sta forzando” risponde il bambino, comparendo tra i suoi pensieri.
“Cosa vuol dire questo?” gli domanda, preoccupato nel vedere la fronte di Mirco aggrottarsi e le sue labbra assottigliarsi fino a divenire null’altro che una sottile linea bianca sul viso abbronzato.
Quel fottutissimo bastardo!  grida il bambino.
<< Cosa diavolo sta succedendo? >> chiede, frustrato dal non ricevere risposta alle sue domande.
<< TIENILO! >> grida, facendolo trasalire.
Fox non sa bene cosa debba fare, nè perché sia arrivato proprio adesso quell’ordine, eppure salta fuori dalla protezione del cerchio. Resta scioccato dallo sbalzo termico. La temperatura, infatti, è altissima al di là della barriera eretta attorno a loro e la fonte di tutto questo calore sembra proprio essere Mirco.
Mio dio, è rovente!” pensa, stringendo a pugno la mano sinistra ancora indolenzita dall’ustione subita in area ristoro. Prova ad avvicinarsi al ragazzo, ma il calore è tale da ustionarlo pur restando a meno di un metro da lui.
 << SMETTILA DI TERGIVERSARE! STRINGILO A TE! TIENILO ANCORATO ALLA REALTA’! >>.
Questa volta il bambino sembra aver deciso di affidarsi a lui piuttosto che muoverlo come fosse una marionetta e obbligarlo a subire in silenzio. Gli aveva chiesto se sarebbe stato coraggioso per lui, in fondo, e quello che gli sta chiedendo comporta una notevole dose di coraggio.
Devo essere del tutto pazzo!” esclama tra sé gettandosi su Mirco. Morde forte il labbro inferiore per non gridare disperato a causa del dolore e combattendo contro l’istinto di sopravvivenza che vorrebbe allontanarlo dal lui, Fox lo stringe forte a sé.
<< Dio santo, ma perché tutto questo casino? >> grida tra le lacrime. << Avremmo dovuto solo presenziare alla fottutissima sagra del cinghiale e, invece, sono qui a morire di dolore perché questo maledetto figlio di puttana non so neppure cosa cazzo ti sta facendo. Cacciarlo via, ti prego! Sei qui per sconfiggerlo! >>.
Mirco apre gli occhi e sbatte più volte le palpebre. Si volta incredulo verso di lui, euforico all’idea di essere riuscito a richiamarlo.
<< Direi che questa storia è durata pure troppo, non trovi? >> gli chiede e il ragazzo annuisce deciso.
<< Arrenditi alla forza della Luce, William. Per il potere a me conferito dall’Energia Universale, ti condanno a cento anni di pentimento! >>.
Mirco torna a canticchiare quella strana litania. Il suo corpo diviene ancora più caldo e Fox stringe ancor di più i denti per vincere l’istinto di allontanarsi da lui. Viene investito da uno strano fumo bianco che sale dall’oggetto che il suo assistente tiene ancora premuto sul capo della ragazza. Una grande luce prende poi il posto del fumo. William grida di dolore e il suo grido diventa sempre più forte, così come il bagliore sprigionato dall’oggetto che fende le dita di Mirco.
Poi entrambi scemano. Il corpo di Perla, fino a poco prima scosso dagli spasmi, si accascia privo di sensi. Mirco leva la mano dal capo della ragazza e si abbandona stremato tra le braccia di Fox. Il suo corpo nel giro di un sospiro torna quello magro di sempre e lentamente inizia a raffreddarsi.
<< Lo hai sconfitto? >> gli chiede Fox, stremato.
<< Già, già >> ride Mirco sollevando la mano destra ustionata e sanguinante. Apre il pugno a mostrare un oggetto nero grande come un lumino a pastiglia. Al posto della cera, però, c’è uno specchietto dalla superficie annerita.
<< E’ li dentro? >> gli chiede stupito e Mirco annuisce. << Non conterai di portarlo in viaggio con noi, spero? >>.
<< Per niente! >> ridacchia il ragazzo raddrizzando la schiena. << Lo getterò in mare non appena Arianna sarà tornata allo scoglio che è divenuto la sua tomba >>.
Fox sospira sollevato. Si allontana piano da Mirco e si rende conto di essere a torace scoperto. Della parte davanti della t-shirt che indossava non resta più nulla. Guarda preoccupato l’ustione diffusa di terzo grado che si è procurato con quell’abbraccio e alzando lo sguardo sconsolato incontra quello turbato di Paride.
L’uomo si avvicina loro a passi incerti. Sembra un gigantesco bambino di pochi anni, intimorito e imbarazzato. Il suo sguardo viaggia dal torace ustionato di Fox, alla mano sanguinante di Mirco fino a posarsi sulla figlia addormentata.
<< E’ davero finita? >> chiede, la voce rotta dall’emozione.
<< Sì, ce l’abbiamo fatta! >> risponde Mirco, mostrandogli trionfante l’oggetto nel quale ha rinchiuso il demone.
Le gambe di Paride iniziano a tremare e poi cedono, facendolo cadere in ginocchio. Scosso dai singhiozzi, avvicina la mano al viso della figlia priva di sensi, senza però toccarla. Piangendo come un bambino ringrazia il ragazzo che ha lottato con tutto se stesso per liberarla e afferra tra le mani enormi il pugno insanguinato di lui che stringe ancora lo strano oggetto nel quale ha racchiuso il mostro che ha ucciso sua moglie.
<< Immagino tu voglia salutarli, Arianna >> dice Mirco e per tutta risposta il corpo di Perla si illumina e pian piano si leva da lei la figura eterea della donna. Il ragazzo schiocca due volte le dita e Perla apre gli occhi, uscendo dallo stato ipnotico in cui era stata indotta. Dopo un primo momento di sbigottimento, si apre in un grande sorriso e si getta tra le braccia della madre. Ora è finalmente libera di riappropriarsi della sua vita, di compiere le sue scelte e di seguire i ritmi impazziti delle sue emozioni. Sarebbe rimasta il pallido spettro inquietante che tutti in paese hanno ribattezzato ‘La dama urlante’ se Mirco non avesse deciso di prendersi cura di lei, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Il ragazzo tenta di rimettersi in piedi. Fox lo aiuta e insieme si allontanano per lasciare alla famigliola la dovuta privacy.
<< Ogni volta ho paura e vorrei scappare lontano, evitare le botte e di perdere tutte le mie forze. Poi assisto a queste scene e mi sento ripagato di tutto >> dice Mirco guardandoli commosso. << Sei riuscito ancora una volta a tirarmi fuori da una situazione disperata. Te ne sono grato >>.
<< Io mi chiedo come sia stato possibile >>.
<< Allora ci stiamo ponendo la stessa domanda >> gli dice il ragazzo improvvisamente serio e allo stesso tempo imbarazzato.
<< Credo che impazzirò >> sospira Fox passando la mano sul viso stanco. Il vento freddo lo avvolge, facendogli bruciare il petto ustionato. Con una smorfia osserva i segni delle scottature, testimonianza della veridicità di quanto è accaduto.
“Mi resteranno delle brutte cicatrici, maledizione” pensa, storcendo il naso dal dolore.
<< Permettimi di tentare di porvi rimedio >> dice Mirco, prendendo dal sacchetto di raso un fazzoletto di cotone pulito e ben piegato. Con passo pesante e stanco si avvicina al bagnasciuga e lo immerge nell’acqua marina per poi tornare da lui.
<< Pensi di poterti fidare di me? >> gli chiede, tenendo davanti a sè il fazzoletto umido di mare, che lentamente si sta macchiando del rosso del sangue della sua mano destra ferita.
Fox osserva con ribrezzo la chiazza rossa che si allarga sempre più. La vista del sangue non gli ha mai causato problemi, eppure quello di Mirco lo infastidisce abbastanza. Nonostante questo, annuisce in risposta alla sua domanda.
Con delicatezza il ragazzo inizia a frizionare le scottature con il fazzoletto. Un leggero fumo bianco si alza dal suo petto dopo il passaggio del panno.
<< Che succede? >> balbetta Fox, guardando al fenomeno con tanto d’occhi.
<< Come hai potuto vedere tu stesso qualche giorno fa, le ferite che mi infliggono gli spiriti guariscono nel giro di poche ore >> spiega Mirco. << Nel corso del tempo, ho notato che il mio sangue è in grado di curare con la stessa velocità anche le ferite che gli spiriti infliggono a voi esseri umani ‘normali’ >>.
<< Vuoi dire che non mi resteranno cicatrici? >> chiede incredulo e Mirco annuisce. << Allora, perché, invece, tu ne hai il corpo pieno? >>.
La mano con cui il ragazzo sta portando avanti il suo lavoro si blocca e un sorriso amaro gli compare sul viso.
<< Perdonami, sono stato indelicato >> si affretta a dire Fox, imbarazzato.
<< Così dovrebbe bastare >> sorride Mirco, strizzando il fazzoletto che appende all’elastico degli slip. << Non tutte le ferite guariscono miracolosamente. Alcune restano. Non so nemmeno io perché. Molte delle cose che mi accadono sono a me ignote, Rio. Io mi limito a eseguire gli ordini e a permettere al Guardiano di compiere il suo dovere >>.
<< Il Guardiano? >>.
<< Il tipo tutto muscoli di cui parlavi >>.
<< Quindi è vero. Non sei tu. Ti trasformi in un’altra persona >>.
<< Non sono nemmeno sicuro sia una persona >> ammette il ragazzo passando una mano sul volto stanco. << Rimandiamo le spiegazioni a domani, vuoi? Ora devo… devo svolgere il compito più triste. Li lascia sempre a me, quel bastardo! >>.
Si allontana da lui zoppicando per raggiungere Perla e la sua famiglia, lasciandolo lì a fare i conti con il peso delle cose che gli ha appena detto. A vederlo adesso sembra impossibile che possa essere lo stesso ragazzo che solo pochi minuti prima ha lottato con tutto se stesso contro la furia di uno spirito maligno. La sicurezza, la tonicità e la baldanza che aveva mostrato al momento dell’esorcismo sono scomparsi con quell’uomo atletico e inquietante che ha chiamato ‘Guardiano’. Fox non è sicuro di voler sapere a cosa faccia la guardia.
<< Ti prego, lasciala con me! Falla restare! >>.
La disperazione nella voce di Perla distoglie Fox dai suoi pensieri. Mirco la guarda affranto e soffre nel vederla piangere inconsolabile all’idea che la madre debba andarsene per sempre. Nella sua memoria di bambina forse ricorda appena di averla seguita in mare quella mattina di ormai quattordici anni fa’. Si è appena svegliata da un incubo e subito sta ricadendo in un altro che la accompagnerà per tutta la vita.
E’ così maledettamente ingiusto” sospira Fox, che dopo l’ultima inchiesta alla quale ha preso parte prima di questa si era ripromesso di non assistere più a così tanto dolore.
Con voce leggiadra Arianna cerca di rassicurare la figlia. Fox, però, sa per esperienza che nessuna delle parole che le dirà sapranno dare senso alla sua sofferenza. Dovrà da sola trovare la forza di rialzarsi e andare avanti e nonostante questo il vuoto creato da questa grandissima assenza non si colmerà mai.
Arianna le accarezza il viso per l’ultima volta e poi finalmente serena si alza in volo. Solo per un istante i loro sguardi si incontrano e il sorriso che gli rivolge gli fa battere forte il cuore.
“Hai compiuto la tua vendetta” pensa sorridendole a sua volta, felice che questa donna possa essersi tolta di dosso il peso del senso di colpa così come ha fatto sua madre. Certo né Paride, né Perla avranno la fortuna che lui ha avuto di vederla rifiorire dopo anni di sofferenza e di continuare a ricevere tutto il suo amore.
“Sono stato fortunato” pensa guardando Arianna volare leggiadra sul pelo dell’acqua.
 Raggiunge lo scoglio che è la sua tomba e lentamente come era sorta s’inabissa, illuminando le profondità marine per un breve istante, prima che il buio ricada sul mare.
<< Mamma! >> grida Perla tra i singhiozzi, correndo sul bagnasciuga. Tiene le mani giunte al petto, tremanti a causa del vento. I capelli biondi, scompigliati e rovinati dalla violenza di William, le celano il viso reso ancora più bello dalle lacrime.
<< Non l’hai perduta >> le dice, attirando la sua attenzione. Lei lo guarda stupita come si fosse accorta solo in quel momento della sua presenza. << So che la vorresti con te e so quanto sia triste non poterla avere al tuo fianco, credimi. Però, ora sai dove si trova e se vorrai un suo abbraccio ti basterà tornare qui. Sei stata triste per tanto tempo. È giunto il momento di sorridere, non credi? >>.
Perla asciuga le lacrime e annuisce, facendo fiorire un bellissimo sorriso sulle sue labbra. Anche per lei è giunta al termine la lunga e infernale guerra nella quale viveva.
“La libertà ti farà paura, ma col tempo le paure svaniranno e scoprirai che è bello vivere, creare il tuo futuro, amare” pensa, la gola troppo stretta per potersi esprimere a voce. Amare, è la cosa che più di tutte gli è ancora difficile e forse lo sarà sempre.
<< Bene, è giunto il momento di liberarci di questo maledetto parassita! >> esclama Mirco.
Curioso lo segue verso il piccolo molo di fronte al quale si staglia lo scoglio di Arianna. Mirco borbotta sommesso la nenia incomprensibile e tende in avanti il braccio destro, il palmo rivolto al mare. Poi, ultimata la cantilena apre il pugno e il piccolo specchio cade inghiottito dal mare e scompare per sempre nel nero pece degli abissi.
<< Sarai coraggioso per lui? >>.
L'ultima clausola del contratto che il bambino lo ha indotto a siglare con l’inganno gli si ripropone alla mente. Accarezza il torace che Mirco gli ha curato e che sta già miracolosamente guarendo delle ferite che si era procurato. Alle sue spalle Perla stringe forte suo padre che ha sulle labbra un bellissimo sorriso.
<< Sì! >> esclama, accettando questo strano destino.
 
[1] Tu, maledetto vigliacco!
[2] William tu sei un dannato vigliacco.
[3] Usi il corpo di una donna come scudo, vergognati! In caso contrario, Mirco non esiterebbe a rispondere ai tuoi pugni
[4] Tu, invece, non ti faresti scrupoli, vero? Mi picchieresti pur di salvare il tuo amichetto, vero?
[5] Vieni fuori da lì e battiti da uomo!
   
 
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