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Autore: Fiore di Giada    30/01/2022    0 recensioni
A fatica, solleva la mano destra e accarezza il viso di Sharon.
Almeno a lei, ha dato la possibilità di essere sepolta in un luogo splendido.
Non ripagherà il male da lui fatto, ne è cosciente.
Ma darà alla sua anima un frammento di gioia.
Questa originale nasce sentendo e vedendo questo video su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=JIR08iFy2QI&ab_channel=EpicMusicWorld
Questo artista è bravo, non lo conoscevo.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Raizel, a passo lento, avanza nella tempesta, lo sguardo verde fisso davanti a sé.

Tra le braccia, stringe il corpo, privo di vita, della principessa Sharon, vestito d'un lungo abito blu.

Ad un tratto, il giovane, sopraffatto dalla debolezza, crolla nella neve.

Per alcuni istanti, resta immobile, la testa china sul corpo inerte della principessa.

Prova ad alzarsi per due volte, ma non ci riesce.

Abbassa la testa e i suoi occhi si fissano sul volto di lei. Il bianco della morte regna su quei lineamenti, da lui tanto amati, e solo il nero dei suoi lunghi capelli spezza quel candore netto, lugubre, mortale.

Un singhiozzo si spezza nel suo petto e la sua mano, leggera, si posa sulla guancia di lei. Come ha potuto essere così cieco?

Per tanto, troppo tempo ha servito come cavaliere nel corpo dei custodi, i soldati più forti dell'Imperatore Oscuro.

E non si è accorto dell'anima corrotta di quell'uomo.

Stringe gli occhi, ma le lacrime tremano sulle lunghe ciglia, presto raffreddate dal tocco gelido del vento. Sharon, invece, si è ben avveduta della natura corrotta dell'uomo che, venti anni prima, ha preso il potere, tradendo la giusta regina Alynissa.

Si è mostrata più accorta e intelligente di lui, che pure, a causa della sua professione di soldato, è ben vicino

Perché non l'ha ascoltata?

Perché ha permesso a quell'essere indegno di posare i suoi occhi bramosi sulla meravigliosa nipote di Alynissa?

Perché si è fatto ingannare e ha partecipato ad una guerra insensata?

Le sue mani sono lorde del sangue di centinaia di innocenti e Sharon è tra di loro.

Non l'ha uccisa lui, non con un pugnale o una spada.

E non ha mai avuto volontà cosciente di farle del male.

L'ha lasciata sola per coprirsi di gloria in una guerra insensata.

E quel bastardo ha avuto la possibilità di insidiarla.

L'Imperatore Thuan, che lui ha ritenuto sempre giusto, si è rivelato d'animo nero, come è stato definito dalle popolazioni da lui assoggettate.

E lei, fedele al suo amore per lui, non ha esitato a uccidere se stessa, pur di non cedere alle sue luride profferte.

Solo quella notizia dilaniante gli ha squarciato il velo di incoscienza che, per anni, ha coperto i suoi occhi.

Ha veduto la crudeltà del suo cuore e, straziato dalla disperazione, lo ha ucciso.

Ha affondato la sua spada nella carne di quell'uomo, un tempo da lui apprezzato.

Ha sentito il suo sangue, da lui un tempo considerato sacro, macchiargli le vesti e la faccia e ne è rimasto inebriato.

Tale atto di giustizia ha liberato, come una fiumana, la rabbia repressa contro il tiranno.

Dopo tanti, troppi anni, il regno di Nizan è libero.

Ma la gioia di tale evento è stata fugace.

Certo, lui ha dato un contributo decisivo a tale evento, ma questo non ha alleggerito il peso del suo cuore.

Solo la morte di Sharon gli ha permesso di capire la verità.

E' stato cieco e sordo alle ingiustizie che per tanto, troppo tempo, hanno tormentato la sua terra.

Non può essere considerato degno di conoscere il nuovo corso delle terre di Nizan.

Ormai, è estraneo alla sua stessa patria.

Si sente perfino indegno dell'affetto dei suoi compagni e delle sue compagne d'arme.

Loro lo vedono come uno stupido, che, senza porsi alcuna domanda, ha seguito gli ordini di un tiranno crudele.

Il suo coraggio in battaglia è stato dimenticato.

Ed è giusto così.

Come miraggi effimeri, i suoi meriti guerrieri svaniscono.

Resta l'amara realtà della sua collaborazione con quell'individuo indegno.

Con un gemito, si affloscia sul terreno bianco e stringe a sé il corpo di Sharon. Il gelo ha sopraffatto il vigore del suo corpo.

Il torpore invade le sue membra e gli rende arduo il pensiero.

A fatica, solleva la mano destra e accarezza il viso di Sharon.

Almeno a lei, ha dato la possibilità di essere sepolta in un luogo splendido.

Non ripagherà il male da lui fatto, ne è cosciente.

Ma darà alla sua anima un frammento di gioia.

Sharon... Ti accompagnerò fino al Fiume Grigio... Perdonami se non posso seguirti oltre... – sussurra.

Pochi istanti dopo, il suo respiro, ormai flebile, cessa.


   
 
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