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Autore: sab2fab4you    01/02/2022    0 recensioni
Abbiamo conosciuto Dan e Hana come i migliori amici di Ben e Lily, ma è arrivato il momento di raccontare la loro storia.
Dan è il classico genio ribelle, si sente incompreso e inadatto. Troppi demoni gli scavano dentro senza lasciargli via d'uscita, è intrappolato da sé stesso. Poi c'è Hana, che diventa uno spiraglio di luce nell'oscurità del ragazzo. Dietro la sua facciata da ragazza con la testa fra le nuvole si nasconde una persona che porta sulle spalle un peso molto più grande di lei. Saranno l'uno la salvezza dell'altro, perchè infondo sono due anime che stavano solo aspettando di incontrarsi.
***
ESTRATTO DAL CAPITOLO SETTE:
"Nessuno dei due disse una parola, continuarono a guardarsi e a capirsi. Erano diversi come il giorno e la notte, questo lo sapevano, eppure c’era qualcosa che li legava ed era proprio per questo che in un modo o nell’altro continuavano ad attrarsi."
***
AAA: NON E' NECESSARIO LEGGERE IL VOLUME 1
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo tredici


Hana


Attraversai il corridoio dell’immensa villa di Joseph per poi entrare in quella che sarebbe stata la mia camera per i prossimi giorni. Ero ancora incredula, non smettevo di guardarmi intorno perché una casa così grande e ben arredata non l’avevo mai vista. Il letto a baldacchino si trovava proprio di fronte la finestra, sotto la quale c’era una panca a cassetto, il posto perfetto per sedersi e ammirare la natura circostante. C’era anche un armadio, un camino in pietra e una poltroncina in pelle marrone.


Mi sedetti sopra il morbido materasso per poi accarezzarne la coperta, il colletto del maglione stava iniziando a starmi stretto per cui decisi di cambiarmi. La temperatura interna era abbastanza calda da permettermi di indossare una maglietta a mezza manica e un pantalone di tuta. Percorsi nuovamente il corridoio e passai avanti la stanza di Dan, mentre raggiungevo il soggiorno non potei fare a meno di arrossire. Non riuscivo ancora ad abituarmi al fatto che lo avrei avuto così vicino per questi giorni.


In soggiorno non trovai nessuno, ma gli schiamazzi che provenivano dalla piscina mi confermarono che si trovavano tutti lì. Aprii timidamente la porta per poi avanzare nella cupola di vetro e sedermi su una delle sdraio a bordo piscina. Joseph era in procinto di fare un tuffo ma venne spinto da Daniel, per cui il ragazzo finì rovinosamente in acqua, mentre Ben e Lily stavano giocando a chi affogava prima l’altro, Angie bagnava solo le gambe.


<< Hana, sei qui! >> urlò contenta la mia migliore amica.


Daniel fece saettare gli occhi su di me, anche lui non era in acqua.


<< Ma perché non hai il costume? >> domandò Joe piuttosto sorpreso.


Mi grattai la nuca, << oh, preferisco non bagnarmi … >> iniziai, incastrando i miei occhi in quelli felini del ragazzo dall’altro lato della piscina, << non so nuotare >>.


<< Ti insegnerò io! >> continuò con fierezza il ragazzo.


Avvertii le mie guance infiammarsi, era una cosa di cui mi vergognavo molto. Angie osservò entrambi per poi alzarsi ed entrare nel campo visivo di Daniel. Il suo bikini viola stringeva perfettamente ogni punto del suo corpo, rendendo in particolare il sedere pieno e il seno più alto. Quelle forme me le potevo solo sognare. Mi sentii ancora più insulsa del solito.


Non mi sfuggì il ghigno che mi rivolse prima di parlare, << sei seduta sul mio asciugamano >> e posso assicurarvi che fu piuttosto antipatica.


<< S-scusami >> farfugliai per poi alzarmi.


Ovviamente il mio primo istinto è sempre quello di chiedere scusa, mi maledii mentalmente per non averle risposto male. Inconsciamente riportai lo sguardo su Dan per controllare se la stesse fissando ma lo trovai a guardare me.


<< Cosa trovi di tanto divertente? >> tuonò Lily, non mi ero neanche resa conto che fosse uscita dall’acqua.


Con poche falcate raggiunse Angie e dal tono di voce che aveva usato, potei capire che la situazione stava per prendere una brutta piega.


<< Dici a me? >> la riccia strabuzzò gli occhi, forse fingeva, forse no.


<< Non ho visto nessun altro che rideva, a parte te >> continuò la mia migliore amica, la vena che di solito le pulsava in fronte quando si arrabbiava sporgeva sulla sua pelle chiara.


<< Dai ragazze, non litigate! >> urlò Joe mentre continuava a galleggiare in acqua.


<< Lily… >> pronunciò Ben alle spalle della sua ragazza.


<< Non stavo ridendo >> Angie la provocò con un sorrisetto sardonico per poi aggiustarsi i capelli dietro le spalle.


<< Lily, lascia perdere per favore >> mi intromisi tra le due, supplicandola con gli occhi.


<< Vedi? Non è successo niente >> disse la riccia con un gesto della mano, quasi a voler scacciare entrambe.


Le spalle della mia amica si rilassarono al tocco del suo fidanzato e proprio quando l’avevamo convinta ad allontanarsi, Angie decise di lasciare un ultimo commento.


<< Infondo, non è colpa sua se non sa nuotare >> e questa volta rise in faccia ad entrambe.


Successe tutto in un attimo, Lily che carica come un toro e si scaglia su Angie, io e Ben che cerchiamo di dividerle e Ben che mi finisce addosso per colpa di una spinta involontaria. Se non ci fosse stata la piscina non sarei inciampata sul bordo e quindi caduta in acqua. Invece mi ritrovavo ad annaspare convulsamente, avvolta nei miei stessi capelli che mi facevano da cappio, cercando di ritornare in superficie. Ero terrorizzata, sentivo il corpo farsi sempre più pesante e continuavo ad ingerire acqua.


Qualcuno mi prese per le ascelle e mi aiutò a risalire. Avevo ancora gli occhi chiusi e i capelli attaccati al viso, mi aggrappai al bordo per poi iniziare a tossire fino a farmi venire i conati.


<< Oddio Hana stai bene? >> capii che era stato Joseph a salvarmi, il ragazzo mi spostò delle ciocche che erano finite vicino alla bocca.


Annuii continuando a tossire, gli occhi mi bruciavano ma provai ad aprirli. Notai Daniel che stava sbracciando per raggiungermi, evidentemente si era buttato anche lui ma non aveva fatto in tempo.


<< Mi dispiace Hana, non volevo! >> la voce di Ben mi arrivò ovattata alle orecchie.


<< Non… ti preoccupare >> affannai mentre cercavo di riprendere fiato.


<< Se solo non avessi fatto la pazza, la tua amica non avrebbe rischiato di annegare! >> trillò insopportabile Angie.


<< Hana… come ti senti? >> mi ritrovai Daniel pericolosamente vicino per cui il mio cervello smise di funzionare e la mano mi scivolò, finii di nuovo sott’acqua.


<< Guarda che se non la finisci ti faccio rotolare giù per tutta la collina a suon di calci >> fu la prima cosa che sentii quando ritornai in superficie.


<< Siete due stupide! >> il rimprovero di Daniel zittì tutti i presenti.


Mi alzai una volta per tutte con l’aiuto di Joe, << vi prego.. basta >> conclusi, sfinita da quei minuti di puro caos.


Notai la punta delle orecchie di Dan farsi bordeaux e solo quando seguii lo sguardo di Angie capii il perché: avevo la t-shirt appiccicata addosso ed era ormai diventata un velo trasparente che lasciava intravedere il mio imbarazzante reggiseno rosa.


Mi coprii il petto di scatto, rossa di vergogna, << vado..vado ad asciugarmi >> e scappai via.


**


Dan


Avvicinai la lattina di birra alle labbra per poter prenderne un sorso ma mi fermai a mezz’aria perché nel mio cervello tornò vivida la scena di oggi pomeriggio.


Joseph che solleva Hana, l’abbracciava a sé e la accompagnava a bordo piscina. Joseph che le accarezzava il viso. Joseph che le stringeva la vita, che la toccava. E il colpo di grazia, lei sotto gli occhi di tutti con la maglia che non lasciava niente all’immaginazione. Era un loop infinito.


Poggiai la lattina sul marmo e la strinsi, ero uno stupido. Ero geloso marcio di un mio amico che l’aveva semplicemente salvata, sarei dovuto stare io al suo posto ma purtroppo sono un povero idiota lento. Sospirai, grattandomi gli occhi con i palmi delle mani.


<< Ehi, che succede Dan? >> mi girai di scatto verso Ben, rischiando di far cadere la birra sulla penisola.


<< Cosa? Niente! >> dissi, troppo velocemente.


Il ragazzo attraversò la cucina, la macchina fotografica appesa al collo, e si posizionò di fronte a me. << Stai da schifo >> sentenziò.


<< Mi fanno sempre commuovere i tuoi complimenti >> dissi con un finto sorriso, la mia attenzione venne catturata da ciò che stava succedendo nel soggiorno.


Hana seduta a gambe incrociate sul divano e Joe che faceva uno dei suoi teatrini per mettere in mostra i suoi muscoli.


<< Joe mi ha detto che a fine vacanza le chiederà di uscire >> pronunciò serio il mio migliore amico, la mia lattina ora ce l’aveva lui.


Spalancai gli occhi, << ma cosa stai dicendo? >>.


Solo dopo aver fatto un lungo sorso, il ragazzo continuò, << dico sul serio! Vuole usare questi giorni per conquistarla >>.


Non era possibile, cosa sarebbe successo se si fosse dichiarato? Joe ci sapeva fare con le ragazze, era molto più bello e affascinante di me. Me l’avrebbe potuta portare via in un batter d’occhio, anzi, probabilmente già ci era riuscito dato che al momento Hana sghignazzava come non l’avevo mai sentita fare.


Dovevo avere un’espressione piuttosto buffa, perché Ben mi scoppiò a ridere in faccia e quasi aveva le lacrime agli occhi.


<< Non ce la faccio… avresti dovuto vedere la tua faccia… >> e continuò ilare.


<< Mi hai proprio rotto le palle >> sbottai innervosito dalla sua palese presa in giro.


Si portò una mano sulla pancia e le sue risa diminuirono, << Joe non mi ha detto niente, mi sono inventato tutto >>.


Lo fissai truce, sperando di poterlo incenerire con gli occhi, << per quale assurdo motivo hai fatto una cosa del genere? >>.


Incrociò le braccia al petto e mi guardò con le sopracciglia alzate, << mi volevo vendicare >> si sporse verso di me, << non mi hai detto di stare con Hana! >>.


Scavai nel mio cervello alla ricerca di qualcosa da dire ma era come se ogni mio pensiero si fosse volatilizzato, non c’era più niente. Mi limitai a ridere nervosamente, fu l’unica cosa che riuscii a fare.


<< E prima che tu mi chieda come faccio a saperlo, pensi che io e Lily siamo degli stupidi? >> quindi lo sapeva anche lei.


<< Non capisco … >> balbettai.


<< Ci siamo accorti che ti piaceva dal momento in cui l’hai incontrata, eri molto più stupido quando c’era lei nei paraggi. Poi c’è stato quel momento a casa tua, quando sono entrato nella tua stanza ed eravate vicini. E infine poco fa, quando stavi avendo una crisi esistenziale al solo pensiero che Joe potesse provarci con lei >> spiegò Ben con la stesso tono di chi aveva appena svelato uno dei misteri dell’universo.


Mi premetti il ponte del naso con due dita e poi chiusi gli occhi, << era così ovvio? >>.


<< Pfft, vi manca poco per guardarvi con gli occhi a cuoricino >>.


Sorrisi alla sua affermazione e all’improvviso sentii le spalle leggere, mi ero tolto un piccolo peso da dosso.


<< Ma sono molto contento… sembri molto più sereno, ora >> aggiunse.


<< Non so neanche quando sia successo, non ho capito più niente da un giorno all’altro >>.


Il ragazzo mi aveva raggiunto e ora stava in piedi al mio fianco, e mi diede un piccolo schiaffo dietro la nuca, << benvenuto nel mio mondo >>.

**

Ciao!

Ho diviso il capitolo a metà perchè mi era venuto eccessivamente lungo.
Preparatevi agli stormi di farfalle nello stomaco, il prossimo ne sarà pieno!

 
   
 
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