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Autore: Sofifi    01/02/2022    2 recensioni
TW: age-gap relationship
Esistono amori destinati a non prendere mai davvero forma, a rimanere per sempre sul filo del rasoio. Rolanda Bumb lo sa bene ma quando le capita di innamorarsi, a cent’anni suonati, non riesce proprio ad ignorare quella fiamma che si è accesa nel suo cuore. L’amore, però, la porterà a compiere una scelta difficile – l’unica consolazione sarà la consapevolezza che sia anche la migliore.
Rolanda Bumb/OC (Domitille Apollinaire, ma non è importante conoscerla ai fini della trama e il suo nome, comunque, non viene mai specificato)
[Storia partecipante al contest Platonic relationship indetto da LadyPalma sul forum Writing games]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Madama Bumb
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Black Widow'
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Amare controtempo
 
 
 
Hai trattenuto le lacrime fino a questo momento, eppure quando lei scompare assumendo le stesse fattezze di un quadro cubista non sono solo i suoi contorni a diventare sghembi – il mondo intero comincia a sfumare. Se chiudi gli occhi la realtà è ancora definita da linee nette, come le rughe che spuntavano dal suo colletto e la distanza che ha sempre imposto tra voi. Se chiudi gli occhi il tempo e lo spazio perdono qualunque senso e non importa che sia ieri, oggi o domani – Rolanda può essere ancora in Scozia con te.
La pensione, per l’ex insegnante di Volo, era stata una scelta obbligata. Abbandonare Hogwarts per sempre, invece, era stata semplicemente… semplicemente una scelta sbagliata.
Un giorno dimenticherai i miei brutti occhi gialli, ti aveva garantito l’anziana mentre rinchiudeva ottant’anni di ricordi in un misero baule… ma tu non volevi crederle e poi, in fondo, non era di certo quello il punto. Tu volevi soltanto che restasse nel castello assieme a te, che si trasferisse nella tua stanza e che la riscaldasse col suo respiro ormai stanco e affaticato. E invece, invece lei aveva tirato uno schiaffo al vostro amore… e se n’era andata via per sempre, senza lasciarti neppure un indirizzo. Rolanda era fuggita come- Come una codarda. Come se il tanto decantato coraggio Grifondoro fosse solo una leggenda. Preparandosi a partire era riuscita a offrirti solo frasi fatte, baggianate. Amare, a volte, significa avere il coraggio di lasciarsi andare. Tu però non avevi mai veramente perduto la testardaggine dei tuoi diciannove anni, quella che ti aveva seguito dalla Francia, e così le avevi stretto per un’ultima volta la mano e le avevi lanciato uno sguardo di sfida, prima di contraddirla: Amare significa avere il coraggio di restare. Le tue dita da Medimaga, strategicamente appoggiate sul suo polso, lo sapevano che il vostro sentimento era reale e quindi ne eri proprio proprio certa, che alla fine l’avresti avuta vinta tu.
Eppure, nonostante i battiti accelerati del suo cuore, infine hai perso. Rolanda se n’è andata, Rolanda ti ha abbandonata. Con la mano destra ha stretto quella scarpa sporca posata in mezzo al campo di patate e si è sformata, prima di scomparire nell’aria – nessun tentennamento. E allora non sai proprio più che pensare, perché eri sicura che all’ultimo, almeno all’ultimo, avrebbe lasciato cadere a terra la Passaporta e sarebbe finalmente corsa da te. Lei invece ti ha solo osservata, un’espressione serena sul viso, e mentre cominciava a vorticare ti ha lasciato le sue parole di commiato: Goditi i tuoi vent’anni, avrai tutto il tempo d’invecchiare.
Rolanda si era convinta a compiere quella scelta drastica quando aveva ricevuto la sua sentenza dal San Mungo. Prima si ritrovava sempre a traballare tra ciò che credeva giusto e ciò che desiderava fare e solo riprendendosi continuamente riusciva a tracciare dei confini che inevitabilmente ogni volta finivate coll’oltrepassare. Lei ci provava davvero, a mantenersi professionale, ma poi che ci poteva fare se vi ritrovavate per caso a chiacchierare della vostra infanzia in infermeria fino a quando spuntava il sole? La sua prognosi, però, non lasciava alcuna speranza: il secolo che vi passavate non era ormai più l’unico problema e condannarti a farle da badante a tempo indeterminato non era di certo ciò che desiderava. Uscendo dal San Mungo aveva finalmente capito che per lasciarti libera avrebbe dovuto prendere una decisione davvero radicale. E poi, aveva sempre desiderato morire in un posto tranquillo, magari proprio al mare…
Goditi i tuoi vent’anni, avrai tutto il tempo d’invecchiare.
Forse un giorno riuscirai a capire, a condividere la scelta covata in segreto da una donna che da giovane si diceva volasse come un’aquila, ma questa mattina di giugno, sola su un campo di patate, piangere è tutto ciò che riesci a fare. Ma a vent’anni soffrire per amore è una cosa che ci può anche stare – la morte è una tragedia completamente diversa da affrontare.
Goditi i tuoi anni, avrai tutto il tempo per amare.
 




 
  
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