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Autore: Fiore di Giada    04/02/2022    0 recensioni
[18/6/2012]
Come sempre, di questa fic riporto la data del topic e non la data di creazione.
Il fandom è Street Fighter e fa riferimento all'anime "Street Fighter II Victory".
Ho provato a immaginare la motivazione di un tale, viscerale affetto di Fei Long verso Dorai (quando viene a sapere che è morto, Fei Long piange come un disperato), ovviamente dal mio punto di vista.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fei Long
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La luce del tramonto illuminava di riflessi lattescenti le tombe del cimitero.
I raggi dell'astro diurno si posavano sugli alberi, che si stagliavano tra le lapidi, come muti guardiani, indugiavano sulle foglie cadute sul marmo, che parevano percorse da una fine trama d'oro.
Il vento soffiava fortemente, portando gli aromi dei fiori, misti al pesante profumo dell'incenso.
Fei Long camminava tra le tombe. Quell'effluvio era nauseabondo...
Aveva l'intenso odore della... morte.
Scosse la testa con un sospiro. Di cosa si meravigliava? In fondo, era un cimitero...
Raggiunse una lapide, fronteggiata dal ritratto di un uomo di circa trentacinque anni, slanciato, seppur muscoloso.
Corti capelli castani circondavano il viso dai lineamenti affilati e gli occhi, tagliati a mandorla, parevano fissare un immaginario spettatore.
Dinanzi ad esso si scorgeva un incensiere ligneo, riccamente intarsiato, e un vaso colmo di rose.
Il giovane cinese, con un sospiro, sistemò dell'incenso nell'incensiere e lo accese.
Poi fissò lo sguardo sul ritratto e un leggero sorriso, seppur triste, distese le sue labbra.
-Ciao papà...-mormorò con voce tremante. Erano passati tanti anni da quell'evento, ma il dolore era sempre vivo nella sua memoria...
Era riuscito a riconquistare la serenità, eppure il ventiquattro agosto era per lui un giorno doloroso.
Sempre.
In quel giorno la sua infanzia era finita.
La sua famiglia era stata distrutta.
Suo padre era morto compiendo il suo dovere di poliziotto.
Fei Long si massaggiò le tempie. Era solo un bambino, ma aveva dovuto sopportare anche quel dolore, così lacerante...
Suo padre era l'unica famiglia che avesse.
La mamma era morta di emorragia cerebrale un'ora dopo la sua nascita.
Gli unici ricordi di lei erano legati alle parole di suo padre.
Gli raccontava di quanto fosse bella, intelligente e forte. Gli narrava della sua passione per il mare.
-Sai, tua madre sembrava una sirena quando nuotava. L'acqua era il suo secondo elemento. E alcuni tratti del suo carattere rivivono in te, Fei Long.-aveva detto sorridendo, quando lui gli aveva domandato di parlargli di lei.
E spesso fissava incantato la sua foto, conservata in una cornice d'argento.
Hai* era il suo nome e rappresentava magnificamente la sua natura.
-Papà... mi manchi, sai? Anche se sono riuscito a riconquistare la serenità, non riesco a non sentirmi male quando arriva questo giorno. Ma io sono forte e vado sempre avanti... Me lo dicevi sempre: ero il tuo piccolo *drago volante.-sussurrò il divo trattenendo a stento un singhiozzo. Troppi ricordi felici, in quel momento, avevano inondato la sua mente...
Lui non gli aveva mai fatto pesare la morte della mamma.
Mai.
Tutt'altro, i suoi occhi brillavano d'orgoglio quando lo guardavano.
E ogni istante libero del suo tempo lo trascorreva con lui.
Grazie a suo padre aveva scoperto una passione divorante per le arti marziali.
Quante volte si erano affrontati in duelli amichevoli?
Inspirò, poi espirò.
-Tuttavia, non sono qui per ricordare cose tristi. Sai papà, sono riusciti a fermare l'uomo che ti ha ucciso. Finalmente, non farà più del male a nessuno. E a fare tutto questo è stato il collega per cui avevi più stima e che era un caro amico, anche se di un reparto diverso. il maestro Dorai. E sai, è grazie al suo affetto se ho smesso di sentirmi solo.-sussurrò carezzando la foto.
Ricordava bene l'imbarazzo con cui il maestro Dorai era giunto nella sua casa.
Lui stava aspettando il suo papà.
Aveva solo otto anni.
Era solo in casa, ma suo padre si fidava di lui.
Lo riteneva un bambino maturo e assennato.
E, ben presto, aveva scorto il dolore e l'imbarazzo nel viso di quell'uomo che, presto, sarebbe diventato il suo maestro.
E gli aveva chiesto:-E' successo qualcosa al mio papà?-
Dorai, tristemente, aveva annuito e un cupo silenzio era sceso in quella stanza.
Fei Long, per qualche istante, tacque.
-Devo ringraziare lui se ora sono quello che sono... Papà, il maestro è un uomo straordinario e un poliziotto tenace... Come te. E non ha esitato a considerarmi come se fossi un figlio suo. E così ho anche potuto avere una sorella. E si chiama ChunLi. Ti sarebbe piaciuta, è una ragazza straordinaria.-sussurrò sorridendo ancora, malgrado gli occhi lucidi di lacrime.
Per alcuni, eterni minuti rimase immobile, impegnato nella preghiera.
Poi, con un gesto repentino, si sollevò.
-Ora devo andare papà. Ma tornerò a trovarti. Anche se sono cresciuto, ho sempre bisogno di te e della tua presenza.-sorrise e si allontanò, mentre il vento pareva recare dentro di sé i profumi aspri dell'autunno.

*Hai= nome cinese che significa mare
*Fei Long in cinese vuol dire "drago volante".
   
 
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