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Autore: Milkyna    05/02/2022    0 recensioni
In questa storia, aspetto dei personaggi, età e parentele possono variare in alcuni casi.
Celestia ha selezionato i sei migliori studenti di magia per affidare loro gli Elementi dell'Armonia e un compito estremamente importante: riportare a Canterlot la Campana Stregata, pericolosa fonte di potere magico, non sempre benevolo. Tra nemici, schermaglie interne e sentimenti scomodi, ce la farà il gruppo capitanato da Twilight a tornare a casa sano e salvo?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Discord, Rarity, Spike, Twilight Sparkle
Note: Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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Twilight Sparkle era un unicorno dalla spiccata abilità magica.

Le piaceva passare i pomeriggi ad esercitare gli incantesimi che le venivano assegnati dagli insegnanti della Scuola per Unicorni Dotati che frequentava.

Aveva ormai diciotto anni e si stava preparando a dare gli ultimi esami.

Si era messa dinnanzi allo specchio e lì cercava di mantenere un contegno solenne mentre attivava il corno e lanciava incantesimi di teletrasporto, oppure di trasfigurazione.

Poteva a malapena contenere la sua voglia di incantare tutti con le sue prodezze.

“Buongiorno a tutti, studenti. Tra poco vi verranno consegnate le schede con le domande da risolvere. Nel pomeriggio procederemo con le tre prove pratiche di magia. Selezionerò i sei migliori diplomati per un compito molto importante. Buona fortuna a tutti!”

Ecco, Twilight sapeva che l’esame non sarebbe stata una passeggiata di salute, ma non immaginava che Princess Celestia avesse dei piani ambiziosi per i migliori studenti. La ragazza, incline al panico, cercò di mantenere il respiro sotto controllo; d’altro canto, aveva frequentato quella scuola da quando aveva sei anni, non c’era ragione di vederla improvvisamente come nemica.

Scrutò gli altri studenti: Twinkleshine appariva agitatissima, mentre Blueblood, nipote di Princess Celestia, era talmente rilassato da potersi permettere il lusso di ammirarsi nel suo specchietto da viaggio. Twilight non lo sopportava, era un pallone gonfiato e non perdeva occasione per far notare a tutti i suoi nobili natali.

Poco dopo, il Professor Abra distribuì i compiti agli studenti e diede loro tre ore per completarli.

Non volò una mosca durante quel tempo, che all’unicorno lilla parve infinito.

Lei era stata la prima a terminarlo, ed anche dopo averlo riletto per tre volte le restava un bel lasso di tempo vuoto.

Per evitare che i suoi compagni la chiamassero per dei suggerimenti, il professore la spedì nell’atrio della scuola, dove avrebbe potuto prendersi una bibita alla caffetteria.

Mentre sorseggiava un’aranciata bella fresca, Twilight vide da lontano il figlio minore di Princess Celestia, Prince Spike, e lo salutò agitando lo zoccolo. Quest’ultimo si avvicinò a lei, la conosceva da sempre ed aveva sei anni in meno.

“Hai già finito il compito?” chiese il draghetto all’amica.

“Sì, è stato più semplice del previsto.”

Spike sorrise malizioso.

“Per te è sempre tutto più semplice del previsto…”

Twilight ridacchiò; Spike era stato il suo primo amico, colui che la capiva e la supportava in ogni momento, nonostante la differenza di ceto e di età. Spike era un drago, figlio secondogenito di Celestia e il Signore dei Draghi, Torch. Quest’ultimo era grande il doppio della moglie ed aveva un temperamento focoso, ma i due si amavano moltissimo e la loro unione aveva suggellato la pace tra pony e draghi.

La primogenita, Ember, aveva l’età di Twilight ed era spesso in viaggio come ambasciatrice, motivo per cui l’unicorno non la vedeva spesso, né la conosceva bene come il fratello.

Spike aveva inoltre zie illustri: Princess Luna governava la notte e i sogni; Princess Serena era una pony di terra e si preoccupava di mantenere l’armonia in famiglia e Princess Amore cercava di spargere il nobile sentimento di cui portava il nome in tutta Equestria.

Twilight non riusciva proprio a capire come una pony dolce e materna come Princess Serena potesse aver avuto un figlio arrogante come Blueblood. Neppure suo marito, Prince Brave, era così.

Quella stessa sera, vennero annunciati i risultati delle prove, e nominati i migliori sei della Scuola.

Fu Celestia a prendere parola:

“Prince Blueblood Vladìmir, figlio di Princess Serena Letitia e Prince Brave Vladìmir, ti consegno il topazio dell’Onestà. Le tue risposte al tema sono state schiette, la tua magia è brutalmente orientata alla verità. Se posso darti un consiglio, cerca di moderare questo tuo aspetto quanto ti rivolgi agli altri, poiché il confine tra onesto e insensibile può essere molto labile. Il voto finale è di 96 su 100.”

Blueblood, scuotendo i lunghi crini biondi, guardando la zia con aria di sufficienza, mormorò soltanto:

“Certo…”

L’unicorno pallido si appuntò il topazio appena sotto al farfallino e andò a sedersi tra gli altri alunni, soddisfatto e pomposo.

Twilight lo applaudì pigramente, mentre Rarity, una bella unicorno dai boccoli d’ametista, sospirò:

“E’ così bello…”

Twilight alzò gli occhi al cielo quando udì quel complimento. Magari bastasse un fisico prestante a compensare la mancanza di umiltà.

Mancanza, peraltro, sottolineata pubblicamente dalla sua stessa zia.

Princess Celestia riprese a parlare:

“Glitter Drops, ti consegno lo zaffiro della Risata. Sai trovare uno spunto ottimista anche nei tuoi errori e la tua magia è effervescente, calda. Cerca soltanto di non trasformare la tua spensieratezza in superficialità. Il voto finale è di 97 su 100.”

L’unicorno verde acqua batté gli zoccoli con energia e corse a ritirare il suo premio, che indossò tra i capelli come mollettina.

Il pubblico l’applaudì, ed i suoi occhi viola si fecero improvvisamente malinconici, come se stesse cercando qualcuno nella sala, qualcuno di non presente.

Celestia parlò ancora:

“Unfolded Scroll, ti consegno il rubino della Lealtà. Nonostante ci sia stato chi ha tentato di copiare da te, tu non hai mosso critica ed anzi, ci hai pregati di non invalidare gli esami di questi studenti. La tua lealtà ti fa onore, ma non lasciare che questa venga usata a sproposito da creature immeritevoli. Il voto finale è di 98 su 100.”

Scroll, un unicorno bruno dai capelli argentati, si mise al collo il rubino incastonato in una collanina, e tra un applauso e l’altro si levò qualche mormorio:

“Ma chi ha copiato?”

“Che indecenza! Copiare all’esame finale!”

“Hanno fatto male a lasciar correre!”

Gli studenti poco diligenti si guardarono bene dal mostrare emozioni che potessero tradirli.

Celestia annunciò il quarto studente:

“Rarity Belle, ti consegno lo smeraldo della Generosità. Durante l’esame ti sei adoperata a prestare penne e gomme a chi necessitava. Sei una ragazza che ama donare e condividere ciò che ha, ma come ho detto prima a Scroll, verifica prima che la gente non si approfitti di questo tuo pregio. Il voto finale è di 99 su 100.”

Rarity, con le iridi letteralmente invase da stelline, emozionatissima salì sul piccolo palco che era stato allestito per l’occasione ed indossò lo smeraldo sulla fronte, grazie ad una catenella posta sopra le orecchie.

Twilight osservò le reazioni dei presenti: molti maschi si erano sciolti osservando la bellissima unicorno sul palco, ed anche qualche femmina.

Blueblood invece si stava limando gli zoccoli, completamente disinteressato, ma lui non faceva testo.

Celestia chiamò il quinto studente:

“Starsong Moon, ti consegno la tormalina della Gentilezza. Di te ci ha colpito la tua dolcezza, il tuo tono soffuso, la tua incredibile pazienza. Perfino la tua magia è pacata e avvolgente come una nuvola. Non avere paura, però, di far sentire la tua voce se le circostanze dovessero richiederlo. Il voto finale è di 100 su 100.”

La pony viola, paffutella e carinissima con i suoi crini rosa e fucsia, si commosse e il pubblico la incoraggiò a pieni polmoni, Twilight inclusa. Volle legarsi la pietra alla coda grazie ad un elastico, dopodiché scese dal palco.

Si era giunti all’atto finale.

“E per finire… Twilight Sparkle, ti consegno l’ametista della Magia. La indosserai come una corona, poiché nessuno ha mai dimostrato un talento puro come il tuo. Ti chiedo soltanto di non lasciare che il potere ti annebbi la mente, e che il vero incanto sta nelle connessioni che ognuno di noi crea. Il voto finale è di 100 e lode.”

La giumenta lilla era esterrefatta; mai avrebbe immaginato di raggiungere una vetta così alta in vita sua, soprattutto così giovane.

La folla esultava e la acclamava, mentre Blueblood la guardava con uno sguardo strano, come se la stesse vedendo per la prima volta.

D’un tratto, dalla corona scaturì una luce violacea, la quale si avviluppò attorno alla ragazza fino a renderla invisibile agli occhi dei presenti; gli occhi di Twilight presero a lacrimare, consumati dalla luce violenta.

Com’era iniziato, così tutto finì, ma quando Twilight tornò visibile agli occhi altrui, ci fu un’esclamazione collettiva di sorpresa.

In effetti, la ragazza sentiva come un… peso, dei muscoli che non sapeva di avere. Qualcosa di peculiare sulla schiena.

Twilight voltò la testa e vide… delle ali.

Aveva le ali, era un alicorno come Celestia e Luna.

Confusa ed estasiata, la giumenta cercò lo sguardo della sua mentore, la quale le sorrise soddisfatta e la carezzò con le sue piume.

“Princess Celestia… non capisco…”

“Ho voluto premiare la tua dedizione allo studio e alla magia. Anche se ti senti insicura di te stessa, sono certa che saprai essere una leader coraggiosa e matura.”

“Una leader?”

“Vi ho affidato gli Elementi dell’Armonia. Il vostro compito sarà recuperare la Campana Stregata, situata sul Monte Everhoof. Quell’oggetto è una fonte inesauribile di potere magico, ed averlo qui, al riparo, sarebbe un notevole sollievo. E’ stata scoperta di recente proprio da Ember, ma solo chi è dotato degli Elementi può avvicinarsi ad essa, la Campana crea un campo di energia molto forte.”

“Credi che saremo in grado?”

“Io ne sono certa, Twilight.”

Quella notte, la novella alicorno non riuscì a chiudere occhio.

Di lì a una settimana sarebbe partita con tutto il gruppo alla volta del monte, e prima di partire avrebbe partecipato al Galà di buon auspicio organizzato da Celestia in loro onore. A poco erano servite le rassicurazioni dei suoi genitori e di suo fratello, lei aveva il cuore in gola e se si premeva il cuscino sulle tempie poteva ascoltarlo pure nei timpani.

Soltanto verso le sei si addormentò, ma ormai la Scuola era finita, quindi poté riposare fino a mezzogiorno.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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