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Autore: Duchessa712    06/02/2022    0 recensioni
Ballano. Si incontrano in un valzer di note stonate suonato da fantasmi. Ballano un ballo che è una lotta fino all'estremo, le loro mani si trovano, i loro corpi si sfiorano. Il mondo trattiene il respiro
Dove Momoka e Sanetoshi ballano una danza che non conosce fine e discutono sul destino del mondo e su Himari
(Momoka/Sanetoshi)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un cerchio non ha inizio

Ballano. Si incontrano in un valzer di note stonate suonato da fantasmi. Ballano un ballo che è una lotta fino all'estremo, le loro mani si trovano, i loro corpi si sfiorano. Il mondo trattiene il respiro.

("Perché ti ostini a salvarlo?"
"Perché il mondo è un posto bellissimo").

Ballano da sempre. Ballano fino a diventare una macchia di rosa, nero e bianco. Ballano un ballo che è una tensione che attende, paziente, di spezzarsi.

(Per ogni azione cambiata, c'è un pegno da pagare.
"Quando smetterà di valerne la pena?".
Una piroetta.
"Mai").

Ballano sul mondo, in una stanza che non conosce confini, in una guerra che non conosce fine. Ballano da tanto di quel tempo che hanno scordato perché hanno iniziato.

("Il mondo è orribile, sporco, corrotto."
"Il mondo è meraviglioso, pieno di luce e speranza."
"Il mondo non è te."
"Nemmeno te").

-

Momoka ricorda di essere morta, nell'ultimo sacrificio per salvare il mondo. Momoka ricorda di aver salvato il coniglietto della scuola che era morto. Momoka ricorda Yuri, che veniva cesellata come una statua e al posto del gesso perdeva sangue. Momoka ricorda Tabuki e il modo in cui si è aggrappato alla sua mano. Momoka ricorda le anatre cui dava sempre la merenda. Momoka ricorda il diario rosa chiaro dove scriveva sogni impossibili.

A volte rischia di schiacciarla, il peso dei ricordi: è quando la danza si ferma e si lascia andare contro il suo petto; quando chiude gli occhi e abbandona il controllo.

("Non sei stanca, mia cara?").

A volte Momoka è una bambina, altre cresce nella donna che non è mai stata. A volte scorda il suo nome. Scorda Yuri e Tabuki e le papere. Scorda il diario e Ringo.

("Perché non riposi?").

A volte Momoka scorda cosa sta facendo, scorda la danza e scorda il mondo. A volte Momoka scorda il suo nome e il suo passato.
A volte Momoka riposa.

-

("È carina."
"Non dirmi che sei gelosa").

Himari è una bambina.
Momoka era molto più piccola quando è morta.
Himari è bella e malata. Himari ha vissuto il suo tempo. Himari è uno spettro.

("Non devi esserlo. Non c'è competizione").

Momoka non è gelosa. Momoka è un essere fuori dal tempo e ciò che li lega è tanto più profondo e complesso di stupidi sentimenti umani. È un valzer dal tempo imperfetto su note stonate.

-

Momoka a volte è bambina e corre per stanze immaginarie. Momoka a volte è bambina e si mette sui suoi piedi a ballare. Momoka a volte è bambina e ride e le brillano gli occhi.

("Perché ti ostini a distruggere il mondo?"
"Perché tu ti ostini a salvarlo").

Momoka a volte è donna e sfiora appena la superficie dell'esistenza. Momoka a volte è donna e posa la testa sopra il suo petto alla ricerca di un istante di tregua. Momoka a volte è donna e ha occhi più antichi del mondo.

("Se il mondo fosse bello come dici, forse non sentirei il bisogno di distruggerlo."
"Il mondo è bello come dico, ma per te non è abbastanza. Perché?"
"Perché non è bello come te").

Himari è tempo rubato, il mezzo per giungere a un fine. Himari è fragile e rotta. Himari è morta.

("Lo è da tempo. Lo è da quando è nata." "Anche io lo sono."
"Tu, amor mio, ti sei votata alla morte").

Ballano un ballo imperfetto, le mani si sfiorano, i corpi si cercano, il mondo trema. Ballano un ballo su note rubate e ripetute. Ballano sempre e da sempre. Ballano e a volte chiedono tregua.

("Mi sono votata alla vita".
"La vita degli altri al prezzo della tua morte."
"Come se per te fosse diverso").

-

È donna, Momoka, oggi, vestita di rosa e di sangue. Mostra occhi velati di pianto e il corpo segnato dai prezzi pagati. È donna, Momoka, oggi, che pensa alle vite spezzate che si è lasciata alle spalle, alle persone che la ricercano in assenze e ricordi, in una sorella che vive una vita non sua e un diario di sogni appassiti. È donna, Momoka, oggi, quando implora di poter scordare.

("Tutto il tempo che vuoi".
Sono su un treno in corsa che non si fermerà mai, in una biblioteca che si estende infinita, a danzare una danza tra la vita e la morte).

È bambina, oggi, Momoka, che parla della bellezza di Yuri, che ha i capelli di sole e un cuore di vetro, e di Tabuki, che ha un cuore pulsante e un volto a colori. È bambina, oggi, Momoka, che sogna di Ringo e del diario passato, che conta i suoi tagli come medaglie. È bambina, oggi, Momoka, che gli chiede di danzare più svelti.

("Quanto veloce desideri".
Hanno il mondo nelle loro mani. Hanno il mondo sotto ai loro piedi e ballano un ballo che non conosce fine).

Ballano, corpi che si combattono l'un l'altro, coscienze che si fondono e si tagliano. Ballano fino a che i piedi sanguinano e gli occhi lacrimano. Ballano e continuano.

("Strategia di sopravvivenza.", sussurra all'orecchio di Himari, che scompare, involucro, marionetta, nelle sue mani. Sono i momenti in cui c'è tregua, in cui chiede di dimenticare).

-

Ballano un valzer a un ritmo spezzato. Un orologio ticchetta, irregolare, e loro seguono il tempo. Ballano un valzer perduto e ripetuto, partitura composta di sangue e destini cambiati. Ballano una lotta che esiste da prima del mondo.

("Perché ti ostini a distruggere tutto?"
"Perché ti ostini a salvarlo?").
   
 
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