III.
Acantha fu solo la prima. In poco tempo famiglie intere furono spazzate vie in fiumi di lacrime e sangue. Quasi tutti i campi divennero polvere. Del bel borgo non rimasero altre che macerie in legno e mattoni. Tutte le imprese fallirono, ogni ricchezza evaporò al cinguettar delle rondini che portavano primavera. Più quella tragedia umana si consumava, più il bosco ridiventata magnificamente selvaggio. Vivo. Il rumore di campanelle e risate ormai era assordante. Gli abitanti di Terravecchia avevano creduto di poter estinguere i propri problemi nel fuoco. Cent'anni c'erano voluti ma alla fine le fate erano rinate dalle radici delle sempiterne betulle. E non avrebbero fatto sconti. A nessuno.
FIN.