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Autore: Funlove96    16/02/2022    1 recensioni
Aveva sempre saputo che con Natsu al proprio fianco avrebbe potuto affrontare tutto. Il ragazzo non glielo aveva mai detto apertamente, ma lei sapeva che ci sarebbe sempre stato...
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Perché Natsu Dragneel poteva sembrare stupido, ma certe cose le sapeva pure lui. Sapeva cosa succedeva a una persona quando si ritrovava una bellezza come quella di Lucy davanti, e sapeva cosa succedeva quando si sente il bisogno di stare accanto a una persona speciale...

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Storia partecipante alla Chocolate Box indetta dal FairyPiece forum. Buon San Valentino (in ritardo) e spero vi piaccia^^
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction partecipante alla Chocolate Box, indetta dal FairyPiece Forum.

Coppia: NaLu.
Citazione numero 3: Amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui. (Albert Camus).

Spoiler alert per Rave Masters, il crossover Hero's ed Heroines!



~It's more fun when we're together~





Aveva sempre saputo che con Natsu al proprio fianco avrebbe potuto affrontare tutto. Il ragazzo non glielo aveva mai detto apertamente, ma lei sapeva che ci sarebbe sempre stato.
Anche durante quell'anno di lontananza, mentre il suo stesso cuore faceva i conti con la marea di sentimenti che lo avevano investito, una piccolissima parte di lei aveva conservato gelosamente quella consapevolezza, anche quando essa stessa era la causa di numerose notti passate tra l'insonnia e il sonno improvviso per via delle lacrime che avevano bagnato il cuscino. Lucy non lo avrebbe mai detto ad alta voce, ma quello 'staremo insieme per sempre' le fece bene al cuore più di qualsiasi altra cosa al mondo -persino quelle parole che per un attimo, quella mattina, mentre lui la teneva per le spalle guardandola negli occhi, aveva pensato di sentirgli dire non avrebbero potuto darle più calore di quello che le si era sparso per il petto nel guardare il caldo sorriso con cui il rosato aveva proferito quella frase-, e con rinnovata energia lo aveva seguito, l'ennesima volta. Verso la missione dei cento anni e quel futuro che lui le aveva promesso, forse senza neanche rendersi conto del peso reale di ciò che aveva detto.
E Lucy, che una piccola parte di Natsu avesse compreso cosa le stava dicendo e quanto per lei ciò fosse importante, ci sperava davvero, ma mai lo avrebbe ammesso a quelle due iene che la guardavano con brama, in attesa di conoscere la risposta alla loro domanda...

Avevano appena sconfitto Genesis, e Rebecca aveva invitato tutti a salire sulla Edens, mettendo a loro disposizione la spa -e le cucine, con immensa gioia di Natsu-, dove erano a rilassarsi le tre ragazze, godendosi il tepore dell'acqua che carezzava i loro corpi e la vista mozzafiato delle grandi finestre che mostravano loro le stelle.
"Allora, da quanto tu e Natsu state insieme?" aveva domandato all'improvviso Elie, facendole bloccare nella gola il sospiro rilassato causato dal tepore delle terme. Una curiosa Rebecca si era subito unita lei, e ora Lucy si ritrovava con due paia di occhi a guardarla ansiosi, in attesa di una risposta che non era certa di poter dare...

Lucy non era sicura di saper dare un nome concreto a ciò che sentiva. La parola amore le sembrava qualcosa di adatto ma allo stesso tempo troppo forte per il significato che portava dietro, e usarla per descrivere i propri sentimenti la spaventava non poco. Come poteva rispondere se non riusciva neanche a pensarci senza cadere nel terrore di un'ennesima consapevolezza?
La paura di realizzare, ancora una volta, che non era solo un amico ciò che vedeva in Natsu e che un'amica non era ciò che voleva essere per lui, la paralizzava, facendo arrossare le gote a lei e ridacchiare le altre due, le quali -purtroppo o per fortuna- non avevano compreso a cosa fosse dovuta la scena e tantomeno si erano accorte del tormento interiore che quella semplice domanda le aveva scatenato.

"Ti capisco Lucy, anche per me ed Haru è stato imbarazzante parlarne le prime volte, ma vedrai che più andrete avanti e più sarà facile parlare della vostra relazione..." ridacchiò bonariamente Elie e no, non aveva capito un bel niente di come stavano le cose. Lucy voleva sprofondare sott'acqua e non risalire mai più, era una fine assai migliore in quel momento. E forse la cosa peggiore era che ci stava realmente pensando, quando...
"Aspetta!" ci pensò Rebecca ad interrompere le malsane elucubrazioni della maga celeste, portando l'attenzione delle due su di sé e la sua espressione sorpresa, e in fondo al cuore Lucy era davvero grata per non essere più il centro dell'attenzione.

"Tu e Haru siete una coppia?" dire che la sua mascella era spalancata era poco. Le guardava come fosse un pesce fuori dall'acqua che cerca di respirare, mentre le guance le di tingevano di rosso. E Lucy avrebbe riso per quanto era buffa se non fosse rimasta ancora paralizzata e in parte soggetta ai propri pensieri -era inutile che cercasse di negarlo a sé stessa, l'argomento Natsu Dragneel era il vaso di Pandora che non bisognava aprire per il bene suo e della sua salute mentale-, mentre la B-Cuber macinava il metro e mezzo che sì e no la separava da Elie, per poterla guardare meglio e capire se fosse una presa in giro o meno. Se c'era una cosa che avevano imparato in quel poco tempo passato insieme era che la castana era una sorpresa continua.
"Sì" ammise candidamente la ragazza con una scrollata di spalle. "Non è da moltissimo tempo, e un po' come voi con Natsu e Shiki, noi due eravamo molto più timidi all'inizio..." sorrise alle due con le gote leggermente rosse, che sperava vivamente di poter addebitare al calore della stanza, evitando di specificare che ancora adesso entrambi erano un po' restii a mostrare i propri sentimenti davanti ad altri. Com'era stato per i propri amici tempo prima, le sembrava abbastanza evidente il legame che li univa, e anche se con un po' di imbarazzo non aveva troppi problemi ad ammetterlo, a differenza delle amiche -poteva ormai definirle così-, che aveva potuto osservare coi suoi stessi occhi, e non che avesse avuto bisogno di farci così tanto caso.
Non le era sfuggita la gelosia che il rosato aveva mostrato, quando era arrivato in loro soccorso, coprendo immediatamente il seno della maga dalla vista degli altri due. E aveva anche notato come Shiki si fosse attaccato ai fianchi di Rebecca quasi come se ne andasse della propria vita appena l'aveva raggiunta...

Haru non era mai stato da meno sul fronte della gelosia, e il suo attaccamento a lei -gemello del proprio- non era differente da quello mostrato dai due, poteva perciò dire con certezza che stessero insieme e, se non fosse bastato quello, gli sguardi preoccupati delle due bionde al pensiero di sapere i ragazzi in pericolo contro Genesis malcelavano quel qualcosa in più che la semplice paura per un amico.
Sia l'azzurro che il castano scuro erano colmi di quelle emozioni che lei stessa aveva provato più volte, in passato così come nel momento in cui combattevano Genesis, al timore di non vederli più. Elie era certa di quel che diceva e sapeva che chiunque con un minimo di spirito d'osservazione -oltre che di cervello- sarebbe arrivato alla stessa conclusione...

"N-Natsu e io non stiamo insieme!" "Io e Shiki siamo soltanto amici!" scattarono le due all'unisono, facendola sobbalzare e agitare l'acqua termale in cui erano immerse nello stesso momento in cui una Lucy balbettante e rossa come un peperone si era alzata di scatto, così come Rebecca, che aveva raggiunto subito l'uscita indossando in fretta il kimono verde-acqua dalla fantasia floreale e mugugnando un saluto per poi correre via.
La maga la seguì immediatamente, infilandosi il kimono e lasciando le terme della nave con un veloce saluto, prima di uscire e camminare per il lungo corridoio, non sapendo neanche dove fosse diretta.
E la paura di perdersi su quello strano aggeggio volante non era forte quanto quella dei pensieri che ancora albergavano nella sua mente. Qualsiasi posto in cui sarebbe finita le andava bene... meno quello in cui si ritrovò dopo aver messo male il piede su uno degli ultimi gradini che aveva iniziato a scendere -probabilmente, e lo sperava, per lasciare dalla nave-, accertandosi se fosse un sogno o meno nell'alzare appena lo sguardo, sebbene quei muscoli li avrebbe riconosciuti ad occhi chiusi. Ma purtroppo per lei quello su cui era finita era lo stesso ragazzo che, per forza di cose, era stato il fulcro dei suoi pensieri negli ultimi minuti...
"Ehi Lu... stai bene?" la voce calda del nakama le entrò nelle orecchie, facendola rabbrividire e arrossire ancora di più mentre il ragazzo la teneva per le spalle, osservandola per assicurarsi che stesse bene.

Non era sicuro di come interpretare l'evidente rossore che le copriva il volto, Lucy arrossiva per ogni più piccola cosa, e per quanto lui la trovasse adorabile in quei momenti, a volte ciò non faceva altro che agitarlo. Voleva sapere se stesse bene e tra il rossore e il balbettìo gli era difficile accertarlo, impazzendo ogni volta al pensiero che avesse qualche ferita che lui non riusciva a vedere.

"N-Natsu!" disse con un'ottava di troppo, e il mago di fuoco fece una smorfia infastidita, quasi avesse sentito il cervello ridursi in cenere all'acuto che le era uscito dalla gola. E a pensarci bene non era come se non lo avesse fatto, con ben altri mezzi in passato, così come ora, che gli era caduta addosso avvolta in un semplice kimono dalla fantasia floreale, che notò solo perché disperatamente alla ricerca di qualcosa su cui focalizzarsi che non fosse il seno pieno e il fisico mozzafiato che gli era caduto sul petto, mandandogli il cuore dritto in gola.
Pessima scelta però, dato che la stoffa le si era appiccicata addosso al corpo bagnato dall'acqua delle terme. A causa del viso tenuto basso, Natsu riusciva a intravedere sì e no un lembo del labbro inferiore, incessantemente martoriato dai denti della maga in evidente agitazione. Una combo in grado di farlo uscire di senno ogni singola volta...
"C-Che ci fai qui?" gli domandò la bionda, allontanandosi da lui e stringendosi le braccia attorno al corpo per l'imbarazzo. Quello sguardo nero dalle sfumature verdi la stava ispezionando da capo a piedi, facendola sentire completamente nuda, complice anche il fatto che il kimono le si era attaccato addosso a causa dell'acqua che ancora le lambiva la pelle. Non che lui non l'avesse mai vista senza veli o in intimo, così come lei aveva potuto osservare il suo corpo senza vestiti diverse volte, ma quello sguardo attento la metteva agitazione e il cuore, già scombussolato di suo tra le domande delle amiche e l'essersi ritrovata stretta a Natsu, subì un'ennesima fitta al pensiero che, inconsciamente, la stesse ancora una volta illudendo di provare qualcosa di più per lei.
Perché, per quanto Natsu fosse buono e mai avrebbe fatto qualcosa per ferire le persone a lui care, le aveva spezzato e poi riaggiustato il cuore talmente tante volte che Lucy aveva perso il conto...

Se poteva passare su alla storia della caccia al tesoro, in cui le aveva dato appuntamento sotto il ciliegio più antico di Magnolia solo per chiederle di evocare Virgo, dicendosi che in fondo non era colpa del ragazzo se lei aveva frainteso le sue parole, comportandosi come una ragazzina influenzata dai romanzi a cui proprio non riusciva a rinunciare, Lucy a quella promessa che le aveva fatto tanto tempo prima, di stare insieme per sempre, non riusciva a non pensarci. A non pensare a cosa lui stesse per dirle...
'A chi importa!' aveva però detto quella volta, e Lucy avrebbe volentieri risposto 'a me se solo non fosse stata impegnata ad arrabbiarsi prima, e a sorridere poi, dopo aver sentito quella promessa e aver visto la luce nei suoi occhi mentre la trascinava verso una nuova avventura.

Per quanto fosse ben consapevole che quell'adorabile zuccone dall'ampio sorriso non potesse che vederla come una semplice nakama, quegli occhi semi chiusi che passavano a rassegna ogni centimetro del suo corpo le facevano sperare che il drago non vedesse in lei solo la compagna di tante avventure, ma la donna innamorata che, senza neanche saperlo, da tempo gli aveva donato anima e cuore...

E se Lucy avesse avuto i suoi poteri avrebbe chiaramente sentito quel muscolo in mezzo al petto battere furiosamente, fin quasi a sfondargli la gabbia toracica.
"Dai vieni ad asciugarti o ti prenderai in malanno..." aveva rotto l'imbarazzante silenzio e le aveva afferrato la mano col simbolo della gilda, portandola dove verso il piccolo resort in cui avevano albergato durante quella vacanza, interrotta prima dall'arrivo di Haru e Shiki e poi da quel Genesis, e per fortuna la bionda non oppose resistenza, seguendolo in silenzio verso la sua meta.
Natsu temeva seriamente che lei potesse sentire il suo conflitto interiore se avessero continuato a guardarsi così.
Se avesse continuato a guardarla così...

Perché Natsu Dragneel poteva sembrare stupido, ma certe cose le sapeva pure lui. Sapeva cosa succedeva a una persona quando si ritrovava una bellezza come quella di Lucy davanti, e sapeva cosa succedeva quando si sente il bisogno di stare accanto a una persona speciale.
Forse non sapeva dare un nome a ciò che sentiva in presenza della maga -e solo in sua presenza, perché non lo aveva mai provato con nessun'altro-, o forse era troppo codardo per provare a pensarci quel tanto che bastava e realizzare la verità su quello che provava, ma non era lo stupido che tutti credevano...

Solo il cielo sapeva quante volte aveva resistito all'impulso di prendere Lucy di peso, portarla in quel piccolo appartamentino di Magnolia, e dimostrarle a fatti ciò che non riusciva a dirle. Con le parole era una vera e propria frana, e tutte le volte che aveva provato ad usarle non era finita bene.
Ricordava ancora la partenza per la missione dei cento anni, e il suo drago interiore ancora lo rimproverava per non aver colto l'occasione.
Si era svegliato un po' prima di Lucy -succedeva spesso, e spesso Natsu restava a guardarla dormire, osservando estasiato tutte le espressioni che le passavano sul viso, per poi tornare a stendersi e fingere di dormire quando lei si svegliava-, e si era messo a guardare la camera che conosceva ormai più delle proprie tasche. I suoi occhi finirono sul tavolo dove c'era ancora posato il premio e i ricordi della sera prima tornarono prepotenti, gioia e dolore per il suo stato mentale.

Ricordava perfettamente lo splendido sorriso di Lucy, emozionata per l'aver realizzato il suo sogno, ma ricordava bene anche gli sguardi languidi che molti le avevano dedicato, così come la rabbia che gli era salita nel sapere a quali fossero i pensieri di molti sul conto di Lucy, momentaneamente spazzata via dall'ennesimo sorso di vino, che mai come quella sera era stato così facile da buttare giù.
Alla fine però era Lucy quella ubriaca, e lui si era ritrovato doverla riportare a casa, mettendole il pigiama -e ringraziava Igneel per dargli la forza di andare avanti senza osare dove non avrebbe dovuto- per poi aiutarla a stendersi nel letto, dove fu trascinato insieme ad Happy dalla maga, che lo aveva stretto a sé tutta la notte...
E nell'osservare il volto della ragazza, ancora immersa nel sonno profondo, notandone le gote arrossate dal calore che lui le aveva trasmesso durante la notte, in cui non si era sottratto al contatto, stringendola al proprio petto, il quale ricevette un altro colpo al sospiro che le uscì dalle labbra schiuse -e solo il cielo sapeva quanto volesse saggiarne il sapore-, prima di rimettersi disteso, godendosi il poco tempo rimasto prima della partenza, col pensiero che avrebbe voluto vivere quello spettacolo ogni mattina. Per sempre...

Per sempre...
Era quella l'unica cosa a cui riusciva a pensare Lucy quando, aprendo delicatamente la porta scorrevole che dava sul corridoio esterno della piccola struttura in cui si trovavano le loro stanze, si era ritrovata davanti Natsu, il quale però non si era reso conto della sua presenza. Il ragazzo guardava l'orizzonte osservando il sole che tramontava sulla piccola spiaggia poco lontano da lì, e Lucy non sapeva quali fossero i pensieri che gli occupavano la mente, ma sentiva una strana pace interiore nell'osservarlo...
Nei libri che amava tanto leggere non erano rare le scene coi due amanti seduti ad osservare il cielo arrossato dal tramonto, mentre l'autore allietava ancora di più il finale con qualche frase dal sapore romantico.

Per loro non sarebbe stato facile, ma tutto sarebbe stato più divertente se erano insieme. Perché, in fondo, amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui. Qualsiasi cosa succeda, insieme per sempre...

Era questo ciò a cui ripensava la maga, una delle sue storie preferite, il cui finale lo aveva riletto tante volte non riuscendo ad impedire alla sua mente di elaborare una scena come quella con protagonisti lei e il mago di fuoco, che sussultò appena per la sorpresa quando finalmente si accorse la sua presenza, ora che si era seduta accanto a lui per osservare il panorama.

Teneva lo sguardo color cioccolato fisso di fronte a sé, e la luce rossastra del cielo si rifletteva appena nei suoi occhi, accendendovi delle pagliuzze semi dorate che Natsu si scoprì ad adorare. Aveva indosso il kimono che lui aveva lasciato sul letto -lo aveva asciugato grazie ai suoi poteri mentre lei era chiusa in bagno a sistemarsi- e i capelli, ora asciutti e non più appiccicati alla sua schiena, erano raccolti in una coda laterale. Natsu spostò lo sguardo sentendo le guance scottare -e sarebbe stato strano per lui, se non fosse stato ormai abituato a quella sensazione in presenza della maga celeste- e intravedendo una chioma bionda, un pochino più scura di quella di Lucy, girovagare poco distante, in cerca forse della propria camera.
Un pensiero lo colpì, ricordandogli del motivo che l'aveva spinto ad andare in giro per la nave in cerca della B-Cuber nel momento in cui la stizza della sconfitta -avevano improvvisato una gara a chi mangiava di più, e la bionda lo aveva sconfitto senza troppe difficoltà, ridacchiando mentre ammetteva di avere ancora un po' di fame, per poi dirigersi con Lucy ed Elie in giro per la nave, dove poco dopo riecheggiò l'urlo della maga delle stelle a causa di un altro scherzetto della giovane- ritornò, scacciando via i pensieri che gli avevano affollato la mente negli ultimi minuti.
Gli occhi sguazzarono in giro, intravedendo, da una delle porte scorrevoli che costeggiavano il corridoio, una la tinozza colma d'acqua termale. Un sorriso dispettoso gli si aprì sul volto nell'elaborare la propria vendetta e si voltò verso la nakama pronto a spiegarle il suo piano.

Le cose erano sempre più divertenti se le facevano insieme...



Angolo autrice.
Un bel po' in ritardo per San Valentino ma eccomi qui! Grazie mille al Fairy Piece Forum per aver organizzato questo evento, in cui ho adorato far soffrire scrivere dei miei piccoli amori *^* e spero vivamente che questa fic vi sia piaciuta. Grazie per aver letto fino a qui, e alla prossima!
Ciao❤️
   
 
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