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Autore: Legeia    17/02/2022    1 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 35

Lia fumava apatica osservandosi intorno in modo critico. Finchè un rumore, una grande porta che veniva aperta, non la fece voltare solo di poco con la testa.

"Lo stai incensando per inaugurazione?" le disse la voce  mentre lei dava le spalle con aria amichevole e una punta di divertimento

"Ti piacerebbe che io facessi quelle cose..." andandogli accanto,tenendo la sigaretta tra indice e medio "scemo, non dovevi essere..."

"Si, ma sono qui" tagliò corto lui

"AHH!! Sei un quel periodo del giorno in cui appari serio, pragmatico, composto ebla bla... sembri un navigato banchiere quando fai così..." gli disse con uno strano pizzico nella frase che parve coglierlo

"le giornate sono lunghe e l'umore vira come una nave in balia della tempesta" tagliò corto, spostandosi la frangetta nervoso

"Quando fai così sei anche poetico, che carino...! ma... secondo me sei troppo tirato. Mi hai rimproverata per il benvenuto dell'aquila, in modo brusco, che... mh!"

"Lia... per acchiappare i Neri e fargli passare da quindici minuti all'eternità di terrore e inferno come lo chiami, li hai raggirati vestendoti da tirolese una volta e un'altra da perfetta tedesca in abiti tradizionali, hai preso uno di quei robot che sembrano criceti sotto steroidi, che non so per quale motivo dicano siano carini..."

"Imogen afferma che è stato un piacere per lei e il suo reparto realizzarli... e tutto da miei schizzi mentre mi annoiavo di come volevo fosse un animaletto moderno da compagnia..."

"Compagnia" rise lui sempre in quella maniera composta facendo un gesto con un indice verso la fronte, per for passare il dorso della mano veloc sul ciuffo ribelle "quel robot non è carino, è inquetante... e oltre questo è stato dotato di denti che solo un kaimano può eguagliare, un vano interno in cui riporre oggetti, ed è capace di prendere a sberle e sederate le persone con le sue rotondità..."

"e capocciate... e rotola. Lo so, è un amore! E utile, oltretutto.Sapessi come..."

"Preferisco i cani..."

"Tu... i cani! Intendo... quando... ti ho mostrato il prototipo, il meepit blu, tu sembravi entusiasta..." fece lei con quel sorriso che pareva sornione e seducente, ma era solo come se pizzicasse con qualcosa che però lui coglieva

"Non quando l'ho visto all'opera. Insomma... sei entrata con il gruppo femminile di punta e hai mimato la scena seducente del benvenuto... e che dire, noi commerciamo anche in piacere oltre a protezione e..."

"Milan, Milan, Milan...." gli disse ridendo "siamo niente e ogni cosa. Siamo un piedino nella società, e tutto il corpo nel resto che no nconoscono neanche... e tu ti turbi per un robot che è fedele e utile, solo perchè ti sembra, adesso, inquetante...? Dai rilassati, liberati dalla pesantezza che ti opprime e cancella il tuo essere... mh... grave, profondo, autorevole, responsabile,posato, riflessivo, sostenuto,contegnoso, ponderato, severo..."

"mi stai descrivendo?" ti va di fare due passi nel luogo che abbiamo creato?" le disse sorridendo dandole il braccio, che lei accettò dopo avergli dato un colpetto con la tempia sulla spalla "so che hai nella testa una frase o qualche descrizione non bella che no nvuoi dire..."

"Davvero? E quale..:" fece lei stando allo scherzo ridendo

"sono sicuro sia in italiano e non è molto... lascia stare. aspetta..." fece lui fermandosi un attimo con lei al braccio, al fianco, che lo fissava senza capire.
Si accorse solo in quel momento di una cosa.

"E' Timeline, o come si chiama, The End of Timeline, il brano di di quell'artista che fa musica elettronica, rock progressivo utilizzando anche oltre chitarre Arpa laser e le boline di tesla? Anche se non ho ancora capito come funziona l'arpa laser..."
Milan ascoltava l'ambiente che credeva vuoto della Casa della Seta, appena terminata. presentava tre livelli, era situata all'interno della fascia a mezzaluna che compneva i possedimenti dello Chateau, girando attorno la montagna e si trovava poco distante dal Favo. Il livello interrato era destinato ad "attività" più particolari e private. Il piano terra da salottini, stanzette e salette destinate per certe attività metnre il piano superiore come vero e proprio ambiente da "maison close" ed era gestito partime da Madame. In quel modo con tutto ciò e otlre che gli uomini e donne potesse desiderare e più, era sicuro che non andassero in giro nelle vicinanze o chilometri a far casino per trovare "qualcuno con cui passare il tempo". Evitando malattie e problemi e nel contempo, studiarli.
Non solo ogni piano ma ogni stanza aveva come molte cose ispirazioni varie, dal bordello dell'ottocento ad ambienti dedicati a periodi storici o d'epocae in esse vi si sviluppavano i servizi presentati o richiesti. Per le cose estreme o piùsegrete vi era il piano interrato, preso conforme da quello di Madame nella sua casa o meglio villetta.
L'interrato della maitresse francese prevedeva delle sezioni per diverse attivita, tra le quali quelle che schifarono Lia dal profondo. Madame era una donna energica ma elegante, intelligente e capace nell'imprenditoria, sopratutto privata, che l'aveva invitata per procedere con gl iaccordi, di portare un pò di... del suo lavoro anche allo Chateau, così da evitare gli spiacevoli inconveniente che gli uomini combinavano nelle ore o giornate libere in cerca, come detto da loro, di pollastrelle.
E così Lia avea visitato tutto l'edificio scoprendo sopratutto, oltre le camere in stile bohemien, liberty e classic con velluti rossi, blu, neri e ori, la parte segreta. Le camere erano ovviametne controllate con telecamere nascoste e altro sia per sicurezza per le ragazza e la padrona ma anche.. no nsi sapeva mai. Sebbene Madame fosse scelta per essere discreta e sicura, le armi in mano in quel mestiere per certi versi pericoloso erano necessarie.
E quando la condusse nel seminterrato Lia capì perchè. Tutte le persone che avevano desideri e bisogni estremi e non solo, frequentavano quel luogo. Erano tuttavia stanze che Madame poteva riservare a persone... così influenti che era meglio che nessun cliente li vedesse in alcun modo e un'entrata segreta esterna permetteva a questi clienti di sfuggire ai radar, per vita pubblcia e non solo, e frequentare le sue ragazze in un ambiernte in cui nessuno tranne Madame o i suoi clienti speciali dietro però accompagnatori ben armati o ospiti come Lia potessero raggiungere.
La sezione sotterranea comparve agli occhi di Lia come una sorta di doppio contenitore. La sezione da dove entrava privatamente, ancor più dei clienti, Madame era una sorta di corridoio intorno alle stanze, un pò come i passaggi segreti allo Chateau di cui Milan aveva dato una mappa precisa, o almeno disse, di ciò che lui sapeva. E mentre camminavano in quel corridoio con un lato la parete dell'edificio stesso, dall'altro invece un quadrato o rettangolo in base alla stanza trasparente ma solo apparentemente. Quelle stanze erano moderne e molte  come Cyberpunk interiors, con appunto pareti che sembravano dall'interno tali o specchi, a molti piacevano molti specchi nelle stanze del genere, ma da fuori si poteva assistere.

"Utilizzo queste stanze anche per altri scopi. Quando chiedo o lo fanno loro stessi,  di mettersi delle maschere di vario tipo che rendiamo disponibili io posso,s apendo che mai le toglieranno finchè no nsaranno nel bagno privato di là, fuori dalla vista,  diciamo sfruttare altri settori che questo lavoro mi permette. Scienziati, studenti di varie classi mediche, psicologi e psicoterapeuti che devono scrivere libri e articoli su... determinate questioni..."

"Si, ho capito" dille lei veloce come a cancellare la questione

"Chi assiste qui, è... interessato alla materia da vari punti di vista" fece la donna, indossando i suoi Tailleur o completi gonna elegantissimi, perfetti per lei, con spille o accessori di gusto ma antichi

"E accetta anche guardoni?"

"NOn come li intendi tu. I... voyeurs, che possono entrare qui sono persone fidate e sicure che.. come dire, hanno altri bisogni oltre il fisico..."

"ho capito, sono quelli che si eccitano guardando... certo che ne fai di soldi tra i ricconi che vogliono fare roba in segreto lì dentro e la gente che li fissa e non lo sanno, da qui fuori..."

"Questo, mia cara, è come tu hai detto l'altra volta che ci siamo incontrate. Sesso e morte sono le attività lucrative che mai vedranno un tramonto. E avevi ragione. Più l'essere umano continua a provare ciò che il sesso può dare, e più ne vuole. Così come ci sono uomini o donne, da alcuni anni anche loro vanno alla carica come clienti,che invece desiderano riprovare qualcosa perduto nei meandri del tempo e abitudine, matrimonio e vita sociale... le prime volte."

"Come i turisti del sesso... bah! Comunque, come mai mi hai portata qui? Vuoi portare questa roba allo Chateau? NOn abbiamo gente IN che paga cifre assurde per giumente di alta classe, in luoghi futuristici nel pieno anonimato... si fa per dire, ma... ho convinto Milan a creare la Casa della Seta perchè così la gente possa sfogarsi..."

"Come con il Teatro e le attività varie? Così come le classi di che hai messo" rise la donna

"Ride? Lei sfrutta un aspetto che fa sfogare la gente dai suoi pruriti. Non è la sola cosa che ho pensato di introdurre e lo sai quindi..."

"Sono rimasta sorpresa però da come alcuni hanno trovato interessante la cosa. Georgian, greek, Cossack, Hungarian, Caucaus, russian, bulvar o comunque Turkish dances... ossia i vari tipi di danze di quei paesi, sia a solo che a gruppo, che permettono di migliorare la muscolatura, combattere introducendo dove non cè il comb attimento in scena, ampliando quello previsto  e facendoli sfogare mentre si divertono. Così mi ha inviato scritto Milan. Armi vere, premiazione per quelli che riescono a migliorare esecuzione e prestazioni, scene di combattimento dove lo spettacolo e l'apparenza e bravura sono premiati ma non le ferite... feste a tema serali o notturne..."

"Vedendo Milan con i suoi contatti nei vari paesi o seguendolo quando mi invitava per vedere il mondo, come dice smepre, ho assistito a quegli spettacoli la seconda settimana che sono arrivata. E ho pensato

"E ora che sei qui nel cuore della mia Maison, ti sei pentita nella valvola di sfogo su questo ambito?"

"No, perchè finchè so che è controllato, seppur pensano di fare e sfogare tutto ciò che vorrebbero provare, sicuro e non pericoloso per gli altri... mi va bene anche questo. Sarà Lei a gestire quel luogo, Madame, l'importante è che resti nelle linee guida che ho chiesto. Sicurezza, igiene e zero rischi in primis..."

"Se non fosse così non sarei una professionista... ma chiamami Lalique, per favore. Altra cosa, Milan mi ha detto che ti ha chiesto di far visita in sua vece e mettere in campo cosa hai imparato, ad alcune persone che vorrebbe unirsi all'organizzazione. E' la prima volta che sento di qualcuno a cui affida qualcosa."

"Questo perchè non si fida, come suo fratello di nessuno, non crede nella divisione del potere e io, come ha detto, sono uan delle poche persone che non permette a niente di corromperla o comprarla. Di fatto mi ha dato le chiavi, non quelle ma comuqnue le chiavi dell'organizzione per fare ciò che lui non vuole... gestire ed organizzare. Ma se continua a detenere il potere solo, senza fiduciari, non andrà lontano ma non vuole capirlo. E tuttavia non può certo dividersi tra utti i luoghi e le persone che deve incontrare. QUindi ha deciso di sfruttarmi anche per questo..."

"Se solo non fosse così immaturo e infantile a volte..." fece la donna con un sospiro "Si è come acceso, come una lampada a incandescenza ormai obsolete, quando ha pensato di giocare con te a quella storia della strega dello Chateau... e dice che vuole ingrandire le cose"

"Ammetto che è divertente vedere le facce degli ospiti quando provo il sistema delle proiezoni e quegl iabiti ottocenteschi"

"ma secondo i tuoi, di gusti... quindi lui non ha il pieno controllo"

"Se per questo neanche di quella che chiama performance..." ridendo "lui assiste come a teatro per uno spettaccolo già visto ma come per tutto, nuovo allo stesso tmepo ogni volta. Come il tè giapponese, ogni spettacolo è sempre diverso e mai uguale all'altro perchè gli umani seppur proponendo un'opera conosciuta, san mettere in ogni esibizione del proprio e cosa sentono al momento e del diverso che si coglie e apprezza. Altrimenti non sarebbero magnifici, no? E nel suo lavoro, Madame?"

"Mia cara, ci sono cose che conosco ormai più della mia stessa vita, eppure come dici ogni... spettacolo, è diverso e mai uguale dal precedente. Per questo ho accettato, per vedere e capire se avevi ragione anche con gli uomini dell'organizzazione. Per loro sarà una cosa nuova e interessante a lung adata, o si annoieranno rischiando di uscire fuori dalla scatola che tu hai creato per loro? Non so cosa pensare a questo Pandora's box che utilizzi contro i vostri... conigli, per circoscrivere il male dentro certi confini... ma funzionerà anche con loro senza annoiarli ne desiderare di evadere?"

"Provare che costa? E' con i tentativi che l'umanità ha progredito in barba alle religioni che vorrebbero tutto uguale a cosa credono. QUindi madame, attesa... questo serve. Guardare, aspettare, osservare e valutare. Ma tra le vostre ragazze e le nuove che avete nella lista, le persone con ipersessualità o dipendenza sessuale a cui dare non solo diamo aiuto economico e supporto, ma anche uno sfogo come per gli uomini... così nessuno sfruttamento, ma tutte persone che vogliono, credono, amano farlo e che... sfruttano però i loro problemi e disturbi al meglio, senza pena e senza nascondere. Se il mondo girasse così... possiamo solo tentare e sperare che ci siano meno persone perse, vuote e via dicendo..."

"E cosa mi dici sull'effettiva validità della Casa della Seta? Non si rischia come i siti porno di renderla un'ossessione, perchè il cervello vedendo certe cose e certe diciamo qualità, è portato ad avere abitudini uguali o superiori a cosa ti dà piacere dai video e foto che visioni? Questo significa.."

"che le donne normali, con imperfezioni o i caratteri ben distanti dai personaggi delle attrici saranno scartate e ignorate, prefendo un certo tipo di soggetto femminile. Lo ben so... tuttavia, Madame, la CAsa della seta non è solo uno dei modi per legittimare qualcosa che per molti è un tabù o qualcosa da usare come giudizio ma anche per dar loto tutto e di più che là fuori, s elo trovano... è un potenziale rischio per tanti fattori, ma Lei lo sa già. E' anche uno studio su costumi e gusti sociali, comportamenti, attitudini o preferenze... così come la comprensione dei gusti fisici delle persone per avere un rapporto con esse. Altezza, aspetto... alle donne interessano gli uomini che in due fattori sono vincenti. Aspetto fisico e capacità di eccelelre ed essere un maschio se non alfa, almeno beta, e di provvedere ai figli. La genetica e la sicurezza di figli vincenti già dall'aspetto sono un elemento animale che perdura, ma è interessante vedere come uomini e donne si comportano alla ricerca dei partner. Come fa Lei, Madame, anche alla Casa delle Seta ci saranno soggetti fidati che studieranno le situaizoni per la scienza."

"E per tu capire qualcosa che non conosci"

"Anche, ma se veramente voglio la realtà, io nel suo ipotetico esmepio dei siti porno, non cerco i filmetti recitati e studiati prima, ma gli amateaur originali.. non avrebbe senso, altrimenti. Per questo è meglio chiedere alla gente comune che risponde seriamente e per davvero e non uomini che sbavano dietro a sederi a forma di Otto come le migliori secondo i canoni attuali...  ma che nel cervello hanno sterpaglie. Se fossero come Hedi Lamarr ne sarei felice, le terrei non come amiche ma almeno persone di interesse. Con cui poter parlare e interagire senza pensare sempre a maschi, trucchi, profumi, evestiti e scarpe e cazzatine varie..." disse in itaiano l'ultima parte della frase arrabbiata."Comunque, come le ho chiesto, mettere ragazze più normali che le top class che tratta Lei, aiuterà il cervello a non restare legato agli stimoli artificiali, mixare le donne o uomini permette di sviare questo cervello..."

"Lo farò, non è di ogni giorno avere un'occasione del genere, proposta da una donna. Anche gli spettacoli di vario tipo dal moulin rouge e burlesque style al resto...sono curiosa, vediamo cosa accade, allora. Mi auguro che continueremo a incontrarci per chiacchierare..."

"Certamente. Lei, Madame, è una donna che merita rispetto e considerazione. Non è come molte che prendevo ad esempio, altrimenti no nsarei qui.  Certo, è un pò.... meh... vedere e discutere del suo lavoro, ma abbiamo parlato delle risorse energetiche e le funzioni di centrali geotermiche cotnro quelle nucleari... con chi tra le sue ragazze sarebbe possibile? ovviamente togliendo le ragazze che con questo lavoro si pagano l'università, ma loro sono occupate, e anche le rispetto. Invece lei è interessante, e andiamo d'accordo, non sarà mai lontana dalle mie conoscenze, stia tranquilla. Anzi, mi piacerebbe passare altro tempo a discernere sul mercato e le possibilità di questo lavoro. Le va un tè più tardi? Anche per... digerire questo..." fece, vedendo clienti e ragazze che si strusciavano tra loro

"è uno strumento musicale in grado di riprodurre canzoni schermando manualmente la luce laser di un dispositivo cooperato con un PC. La canzone o brano viene suddivisa in base ai laser e l'effetto attivato al comando manuale, quindi  viene suonata in base al movimento della mano e l'esecuzione della musica, consentita interrompendo il laser con un buon tempismo..."

"Tu e i tuoi tentativi, introducendo anche la sezione musicale" rise Milan

"Mi hai chiesto tu di rendere questo luogo diverso e meno monotono, fermo a qualcosa di freddo..."

"Vero, ragazza, Touché! Comunque il proporre agli uomini di imparare strumenti facili, classici, difficili o addirittura antichi come quelli cinesi e celtici... come si chiamano alcuni?"

"Irish bouzouki, liuto, yckelharpa, Aerated, Autoharp, Dobro, vari strumenti africani originali, vari tipi di tamburi e casse, mbira, Theramin,Thelharmonium,L'armonica a bicchieri, Singing Arc, Crwth, Sharpsichord, Wheelharp, Gamelan, Array Mbira, Idrolofono, Sursringar, Handpan, Ravens drone flute..."
,
"beata tu che li ricordi tutti" disse lui osservando l'ambiente finchè non si girò "Ma... ma li stai leggendo! Ma dai, ma che scherzo è...!!?!" vedendola leggere dal suo cell, serio e veramente sorpreso e offeso

"AH aha ah "ridendo di gusto "tu mi fai gli scherzi, io ricambio.. come ti sembra l'ambiente?"

"Mah! Non so, mi da un senso di... tra l'ottocendo e bollywood... e intendo vedendo le porte delle stanze aperte"

"opulenza e ricchezza, ma solo in certi ambienti... da tua gentile concessione... mi indispettisce solo il fatto che le ragazze di madame e quelle che ho trovato con quella patologia sessuale possano......"

La raggiunse davanti una camera che prendeva ispirazione da un rivoltante, per lei, aspetto da principessa disney sui toni pastellosi e zuccherosi, rouches e altro che avrebbe fatto sognare ogni amante del genere. Se cèra.

"Tu e Madame vi siete accordate per dare in questo ampio luogo, un gusto per ogni persona che lo desidera. E il sotterraneo?"

"Come da Madame... è solo che..:" fece lei scuotendo la testa mentre passava per il corridoio con le porte aperte mostrando l'inteno, sempr diverso e mai uguale

"Cosa ti angustia, amica mia"

"Non capisco davvero cosa si prova a lavorare facendo questo. Ti prego, senza presa in giro, comè fare questo mestiere? Cosa si prova n el farlo in questo ambito"

"Ah" fece lui stringendole la mano sul suo braccio con l'altra sua, per fare una camminata nel corridoio guardando ogni stanza passandovi davanti fino alla fine

"ti offende che riprenda questo discorso?"

"Oh, no. E' solo che dopo mio fratello, che non mi comprese quando lo seppe... Quel primo giorno qui da noi, mi è venuto naturale raccotnarti molte cose, compreso come ho fatto a rancimollare le prime somme per creare tutto questo... itnendo l'organizzazione... andando più indietro ricordo bene da cosa nacque... Dorde era stato preso dal generale, all'epoca ancora non tale, e io per trovare il mio posto mi arruolai appena maggiorenne dopo di lui... ma se lui era stato preso sotto l'ala di quell'uomo, non io. Eravamo in luoghi diversi, sotto superiori diversi, in ambiti diversi... le brutte esperienze le ho vissute io, dei due. Ho visto il brutto del mondo, sia per i miei camerati nei vari anni che proprio per il lavoro che feci dopo e... mi ritrovai al centro di qualcosa che da ragazzino nella mia cittadina natia non immaginavo. Quando si parlava di soldati, l'ambiente militare... non cèra negatività tranne quando si parlava del loro operato in guerra, sai cosa fanno... E Dorde iniziava ad odiare l'essere il braccio destro ed esecutore per molti ordini del generale. Per carità, lo stima, è un grand'uomo ma... molte, molte cose non gl iandavano. Quando quell'uomo salì di grado, anche lui lo seguì. e così i suoi sottoposti divennero ciò che era lui. Noi come militari abbiamo fatto cose di cui  ci pentiamo ma non è così per chi ci ha ordinato di eseguirli. Per loro erano tutti atti dovuti e impossibili da cambiare. Le volte che incontravo mio fratello, scoprivo dai suoi racconti... non potevamo farlo in teoria, ragazza, ma nessuno lo dirà mai... comunque ci accorgevamo sempre di più che stavamo diventando i fautori del peggio dell'essere militari. Dorde letteralmente come diresti tu sbolognava il peggio che non voleva più fare a quelli sotto di lui, e loro ocn sua sorpresa non facevano una piega. E io finivo in incarichi rognosi e vergognosi, dal mio punto di vista... così guardandoci negli occhi ci accorgemmo che le cose erano andate fuori dal nostro controllo e nostri intenti. E da l', da quel tavolo circolare del mio appartamento... è partito il piano. E come ti dissi quel primo giorno, dovetti decidere che fare per guadagnare soldi per investirli in cosa era necessario. E voi vidi il giornale..."

"Milan, quello che conosco, che legge un banale giornale e trova qualcosa che cattura la sua attenzione..." ridendo di gusto

"In effetti la cosa è questa... all'epoca potevo solo ambire ad essere cosa sono ora, sai che io... sono più... meno classico di mio fratello, non intendo gli abiti, ma di sicuro lui non leggeva giornali comuni..."

"Dorde non legge giornali comuni?"

"preferisce quelli specializzati, di un certo valore, senza giornalisti e tendenze a cavalcare le stupidaggii..."

"uomo tutto d'un pezzo! Se tu sei così nei momenti... come dire, fastidiosi della giornata, tuo fratello è peggio..." siringò lei guardandolo, ma Milan teneva lo sguardo avanti

"Si è più serio e più maturo interiormente. E' più ligio, serio, è colui che rispetta le regole i principi, ha le sue opinioni e rispetta le altrui opinioni , pur ..."

"Capisco... mi avevi promesso che lo avresti convinto a venire almeno una volta a controllare questo luogo, portando ocn sè alcune sue opere..." cambiò discorso fissandolo in viso "ne hai parlato tanto della sua arte, il suo hobby, le sue capacità che utilizza nel tempo libero ma non è ancora mai venuto a salutare, controllare... "

"Quando potrà, verrà..."

"Eh.... uff, va bene. Ma che mi dici del suo parere su questo posto?"

"Non è molto convinto, non lo era per la mia decisione..."

"Già, hai detto che ti rimproverò tantissimo dopo... il giornale" sorrise, mentre lui pareva quasi scazzato, così lo percepiva

"Lui ha... ho agito secondo quanto credevo ma Dorde non l'ha presa bene. Quel giorno vidi, mentre discutevamo, un giornale sul tavolo e sfogliandolo in cerca di qualche aiuto, vidi un annuncio. Un quadrato, come poi vide Dorde, che proponeva ottimi compensi per donare..." come se la cosa gli desse fastidio nel raccontalra

"Come mai a Dorde non andò giù?"

"Lia, proponeva un compenso per i soggetti di sesso maschile che donassero il proprio sperma ad una banca del seme, per  le inseminazioni artificiali di donne da single a sposare ma infertili, o tramite surrogazione di madre. Accettavano solo soggetti con determinate caratteristiche e..."

"ok, ma tu oltre ad essere perfetto sei davvero stato preso, quindi perchè ti scaldi tanto su una cosa che hai fatto?"

"Eh... già, perchè mi scaldo? pensavo..:" passando da stupito ad offeso "pensavo a come mi trattò mio fratello... "

"Si, ma tu alla fine hai deciso nonostante il parere contrario di tuo fratello, Dorde, di essere un... contribuente. E sei stato pagato parecchio. Anche se le foto avevano la censura molte donne hanno richiesto te come padre dei loro figli, finendo per essere... uno dei più richiesti e quindi ricevevi belle somme. Dal mio punto di vista non ci vedo niente di orrendo, sporco o altro. Hai dato a chi lo voleva, qualcosa che desideravano pagando... anche se accidenti, desiderare figli così tanto da pagare... bah, chi considera i figli così tanto buon per loro che dire, con le stesse somme per farsi ingravidare artificialmente aprivano una casa famiglia o un istituto di supporto e aiuto per minori...  ma a parte questo, cosa cè cnhe per tuo fratello non andava? Questioni religiose?"

"No, semplicemente..." come trattenendosi "pensava che dare così il prorpio dna e senza protezione per il nostro codice genetico... non ne era entusiasta per tante cose. E poi, tutti i figli che ha-ho avuto sono una sorta, per me, di lavoro fatto per il mondo senza rischiare il matrimonio..."

"Ah ah aha" facendo una risata divertita con un pizzico di Veròna "questo si che è parlare, dare ciò che il mondo vuole sbolognando il proprio cappio al collo..."

"da quello che ti disse tua madre, che hai odiato..."

"Ah, quel momento... descriverlo per me è... impossibile? Difficile? Quando senti una madre che ti dice con rimprovero ... ho già fatto il mio, dovere intendeva... e poi la gente si chiede perchè odio le famiglie... ma tu!... Ah, sei padre di chissà quanti bambiin, tu li segui anche se non ti fai vedere e simili, e per te è... lavoro eseguito. nel mondo cè già abbastanza me da non aver bisogno di sposarmi a meno che non l odesideri davvero un giorno. Ed è da te che ho preso lo spunto dei miei ritrati, per questo " gli rise in fare complice "e ancora comunque per te sono figli tuoi quanto quelli che nel caso potresti avere, perchè lo so che tu come tutti hai bisogno inconsciamente di riprodurti in... maniera normale..:"

"tranne te..."

"vero... non so le madri dei tuoi figli in provetta, cosa ne pensano del tuo ma... per me anzi non cè niente di orrido. Anche se tu avessi che so pagato la festa del tuo matrimonio, per fare un esempio, con i soldi ricevuti da un... prelievo, così da esser felice tu e la tua metà... e nel contempo far felici altri con il tuo dono... non ci vedo nulla di brutto. Certo, per la questione dna posso capire tuo fratello, ma finchè nessuno saprà mai nulla e ancora di più dopo che hai acqusitato fette di quell'azienda e quindi col tuo potere hai fatto sparire i documenti, o meglio, modificato un pò tali dati, lasciando i tuoi vecchi lasciti ancora disponibili... io non mi preoccuperei. Preoccupati se saranno identici a te..." ridendo

"in effetti..." fece lui rigido

"Dai, tanquillizzati. Non è un problema, anche se un giorno dovessi decidere di incontrarli per qualunque ragione, non saprebbero altro che ciò che vorrai dirgli e non mi sembra attualmente un problema grave da temere... quello che mi turba però è il lavoro successivo..."

"Si, la brillante idea di fare l'accompagnatore" fece lui con astio come una cosa vergognosa e Lia sorrise compiaciuta senza dire niente "Madame fu una sua..."

"collega, lo so" sorrise a lui direttamente con monelleria " vi siete incontrati per il giro che frequentavate. Come ti ho chiesto prima... non riesco a immaginare e pensare a come sia e cosa sia essere... una sorta di impiegato di qualcosa che abbiamo costruito qui "alzando la testa verso la zona del tetto del corridoio, in legno lavorato a cassettoni e bordature e pennellate d'oro per quella sezione. ogni sezione era divisa da una porta e una decorazione sopra la porta come un segnale in legno lavorato o legno e vetri colorati a formare disegni.

"E' stato un lavoro nascosto. E rischioso. Se i superiori scoprivano la cosa, erano... Non so proprio che punizione avrebbe ricevuto. Le regole militari, peggio di alcuni settori e agenzie sono restrittive....Molte donne che richiedono questi... accompagnatori non sono casalinghe o comunque media fascia... avere un accompagnatore, o come li chiami tu, gigolò, è un rischio se scoperte... almeno, quelle che temono le dicerie e lo fanno di nascosto. Pagano bene, donano con il cuore chi come... me non pensava al guadagno facile e truffare... molte ancora le incontro e ho una bella amicizia, oltre che mutare quel lavoro in altro... m altre solo a guardarle veniva la pelle d'oca ma dovevo chiudere gli occhi... è stato un capitolo che... mi è piaciuto e non lo nego. Non lo nego mai ma anzi affermo che è servito a crescere. Come uomo, in vari sensi, e come lettore delle persone, come approcciarsi e gestire le persone, è da lì che ho avviato le basi per..."

"comprendere e manipolare la gente senza passare per tale, lo so. E' solo che... davvero, oltre a stimare quelle donne che non gliene importava della gente che parlava e diceva ..."

"che termine orribile..." fece lui con una smorfia

"Ok, non lo userò più... e poi cè la frattura... dare rispetto allo stesso modo anche a voi che avete fatto quel lavoro per motivi x e chi li continua a fare e farà per altri motivi ma... lo fanno. NOn posso che dare rispetto, sia chi sopravvive nelle strade o sfruttate nei modi peggiori per sopravvivenza e sia quelli come voi... ma non capirò cosa possa portare qualcuno a... non so, io non ne sarei capace al punto di non avere rimorsi dal, non so, gettarmi dalla finestra anche da un grattacielo. Meglio spiaccicata che usata come utero per piacere..."

"M-ma capisco la tua questione, è solo che il mio scopo era trovare guadagno maggiore e altrettanto pulito con ciò che potevo dare, e per pulito intendo non come i miei camerati e commilitorni che vendevano roba di vario tipo in maniera illegale in modi truffaldini... e nel contempo sfruttare i legami sociali che ne venivano dal frequentare quelle donne, le loro cerchie e più in là. Ammetto che quanto fatto ha dato i usoi frutti, se non ti butti e non ti insinui in certi luoghi nei modiche comprendi servano... E' però, questo mio passato, qualcosa da tenere celato, nessuno qui sa di questo, tranne madame ma lei è adesso mia collaboratrice presnete anche qui... ti ho raccontato come ho scalato la scala che mi conduceva lassù, verso il mio sogno per farti capire quanto ho dato e fatto nella mia vita per cambiare delle cose che altri... non desiderano mutare. Conviene lasciare tutto come viene. Fermare determinate cose, celarle... perchè secondo te i livelli sociali sono rimasti anche in questo mondo moderno e cè un divario enorme tra la sezionepovera, benestante e ricca ancora oggi visibile? Il concetto della giungla che ancora oggi persiste per cui devi lottare con ogni mezzo, anche sporco basta che no nti scoprano... ma già lo sai e odi. Utilizzare quello che si è fatto nel passato per esser e dvientare al livello di quelle persone che prima pagavano per quelle prestazioni per rivotlarle con tutto ciò che proteggono..."

"Questo lo capisco, è solo... adesso da domani ci sarà questo luogo attivo e funzionante. Ci saranno donne, e anche uomini, che saranno impegnati in un mestiere così antico che non si ha notizia veramente di quando... è nato come lavoro. Ma che significa e cosa si prova o meno nel... davvero, non riesco a comprendere come sia facile per tanti, e come fu per te, dare letteralmetne te stesso in due modi diversi, per avere ciò che serviva per quello che desideravate. E queste ragazze e ragazzi, che verranno qui e... lavoreranno come se.. non so, facessero i commessi... quanto è facile quindi dare ciò che si è fisicamente? Questo non comprendo. OK, so cheper me è come per il concetto di figli... al oslo pensiero mi viene non... non è una negazione, è qualcosa di profondo, come un NO urlante e disperato, come qualcosa che non deve accadere perchè terribile. Questo sneto nel profondo e so che così, anche descritto così, non... non descrive cosa provo dentro al pensiero di quello e i figli. E poi so di te, so di Madame che come te da quell'inizio ha fatta tanta strada e si è avviata in un ottimo lavoro... su quello non ci piove, no nci sarà mai moria di clienti e domanda... mai, ovvio... però, so di voi e tutti quelli che fanno questo mestiere, comprese le cam girl per fare un altro esempio e... anche il discorso di ogni ballerina, spogliarellista, artista e cam girl o altri ruoli nell'ambito del sesso, per cui tutte loro sono convinte e ci credono, che sono loro ad avere il potere sugli uomini e che loro non sono vittime, non son schiave, ma sono loro che tengono il coltello dal manico e hanno potere... peccato che son otutte lavoratrici che dopo i dindi devono continuare a lavorare e dare e fare pe altri dindi da altri... questo potere dove lo vedono? Chi ha potere davvero ha davvero la capacità e possibilità di manipolare gli altri... mentre loro si agitano, sculettano, fanno le gattine sexy, danno cosa il cliente vuole per ricevere la somma minima e via al prossimo. Che potere hanno, davvero? Certo, tu, Milan, sei risucito ad andare oltre, ma sono pochi casi. A volte riescono tantissimo appunto i manipolatori e chi per l'aspetto e le capacità davvero è in grado di ottenere molte cose semplicemente accavallando le gambe... ma il potere resta comunque a chi lo detiene da prima e per altre cose. Tra una spogliarellista e un cliente di un certo livello, non si ha potere in quelle quattro mura ma sempliceemten lei è quel che lui vuole, simulare e... non è potere perchè alla fine sono loro che fottono te, non tu che lo fai, perchè non prendi altri che il prezzo base, massimo qualche gingillo costoso ma resti sempre l'oggetto. E poi ci sono quelle che dicono . Solo?" fece lei com stupore, facendolo ridere

"Sermpre punti di vista, Lia. Per loro è semplice e non perdono nulla. e' uno scambio"

"Si, e poi ci sono le cose che non capisco. Le donne... tutte tranne quelle che magari sono così d'alta classe che pretendono certi ivelli altrimenti niente, sono più gli uomini in questo lavoro che fanno gli schizzinosi "facendolo ridere di nuovo "ricordo con quella collega, che lei li contattava, quanto volessero e premessero per foto per decidere che... tipo di lavoro fare. insomma, se non gli andava a genio per varie cose la tipa, non si prestavano a tutto, ma solo come accompagnatori...  perchè questa disparità? Ho visto io stessa uomini che non avrebbero attirato normalmente nessuna ma per soldi e loro cariche tutte pronte... e uomini che fanno gli schizzinosi dicendo no, questa no! Questa forse..."

"NOn so che dirti, posso azzardare solo il fatto che magari le donne hanno meno pretese perchè lo considerano un lavoro in toto, anche accettando uomini che non va loro a genio ma stringono i denti, pensando a mettere da parte i soldi per voi ridere di quel periodo, mentre... gli uomini per loro natura solitamente non vogliono avere rapporti con donne che..come dire, non creano attrazione... "

"Mh... quindi l'uomo fa sempre quello che vuole, se la tira e giudica le donnne che nel caso per avere qualcosa devono pure pagare... insomma cornute e mazziate due volte per l'aspetto, l'età, perchè non fanno provare niente, e quindi niente... bel ragionamento..."

"Lia, le cose sono così da sempre. So che hai fatto piangere malamente sopratutto in america quegli uomini e ragazzi accusati di stupro, con le prove, perchè la giustizia non solo non aveva fatto nulla o si era inceppata nei suoi controsensi, ma aveva rivoltato la colpa dandola alle vittime... e sai che io non approvo comportamenti troppo..."

"Si, troppo invasivi e tragico-teatrali... ma lasciami ricordare, non fosti tu a ridere a crepapelle applaudendomi perfino, al ritorno raccontando l'accaduto? E non fosti tu a invitarmi quel giorno al Groove per portare il risultato della Caccia?" disse in un certo modo, come se volesse intendere qualcosa o fare una frecciata.

"..." Milan non rispose, ma sembrava quasi arrabbiato ed lei ripensò a quella notte

"Quindi? Cosa facciamo qui facendo un volo così lungo in questo paese di controsensi e democrazia NON esportata?"

"Ehi, bimba. Non fare quella faccia. So che per te gli stati uniti sono un luogo di controsenso pauroso per molte cose e ti fa rabbrividire per tante cose che la storia racconta, ma oltre ad averti chiesto di aiutarmi per gli Accordi con certe persone, vedendo come te la cavi, ho pensato di renderti partecipe di un altro progetto con cui... collaboro da tempo. SI può dire che qui, io trovi accordi, alleati, denaro, favori perfino e possibilità... tutto in un sol luogoin giorni specifici dell'anno o del mese"

"Ok, ma posso dirti che questo Bohemian è... inquenta già dall'esterno?" osservando l'entrata composta da muro, siepi e un cancello in vecchio stile con arco con nominazione del luogo. Sembrava una sequenza da brividi di un film

"Hai paura per caso?"

"Tu sai quali sono le mie paure..." guardandolo neglio cchi
Si trovavano d'innanzi all'ingresso di un luogo che Milan frequentava in determinati periodi, da una sola notte a vari giorni in base al periodo, seppur non pernottando all'interno, ma er aun socio ed ospite d'onore.

"Certo, così come tu i miei. Ma prima... non ti sei accorta di niente?" muovendosi come pavoneggiandosi davanti lo specchio

"mh" sospirò lei fissandolo.
Indossava un completo da uomo di finissima fattura,  ma non con tessuti soliti ma particolari, dalla cravatta Plastron solitamente da cerimonia come altri tipi ma che lui usava normalemnte alternando il tipo con i modelli, al completo, camicia, tutto.

"Cosa dovrei vedere? Sei un figurino come sempre. Sembri pronto per incatenarti all'altare, per lo meno non hai quei pantaloni da vomito, ma davvero, come si fa a uscire e pretendere di essere ben vestiti senza calzini , gambe dei pantaloni che stringono fino alla caviglia e strettisttimi che fanno schifo. Dal mio punto di vista un uomo che si veste così, stertto ma che si veed il davanti e hai capito,  più di tutto il resto , per far vedere queli che crede muscoli e culo...." sorrise malignamente finchè no nle venne un colpo di tosse e si sentì come se i suoi polmoni emettessero brutti suoni

"Calmati e respira, innanzitutto o starai peggio...Poi, Carina... sai bimba, le tue frecciatine non mi fanno arrabbiare perchè come le dici, a me, fanno sorridere. E non metterei mai pantlaoni del genere. il decoro nel vestirsi ed è diventato un optional e le persone non riconoscono più il dress code e quando adottarlo...E il buon gusto è finito come dici sempre, nel water. E per il come lo fai, forse...ma prima non ti sei accorta che indosso una cravatta in fine seta di loto e un completo in lana di Vigogna o Vicuña?"

"Milan... ah, io non conosco tutto sulla moda come fai tu. Ma so cosa son oe non voglio sapere, seriamente, quanto hai pagato. Cè bisogno di spendere un capitale in abiti? Sono tessuti costosi e rari..."

"Vero, ma qui ci stiamo per gettare nella bocca del leone. Se non hai virgole e puntini del melgio del meglio, ti sdegnano, nel migliore dei casi. Cosa devo fare, entrare come sei abituata tu? So bene che tu vesti abiti particolari spòp perchè te lo chiedo e ti prego di farlo. Anche per la camminata in stile floating dance che ti ho chiesto di imparare è.."

"Ah, quella! Tu e le tue manie dell'apparenza!Come si fa con gonne lunghe o con abiti normali ma di classe, a camminare come se stessi sviolando sull'acqua perchè ti denota classe ed eleganza, regalità così come per la controparte maschile... Apparenza!" accendendosi una sigaretta curativa o fitoterapica, ma senza bocchino anni trenta regalatole da Milan, realmente antico "Io sono più per la sostanza, ma alla gente piacciono le illusioni... mi sembra la favoletta del pene grosso o che uomini e donne si cantano tra loro. Una dice che la sostanza è più importante, l'altro ribatte che è chiave come si usa... anche se da neutra a uomo, lasciami dire che non capisco che vuol dire saperlo usare... quello... quando la natura ha detto nel dna che cè un modo di farlo e basta..."

"Ah aha ah" rise di gusto Milan alzando la testa "quindi che fai, tu fai la voce della donna sulla sostanza e mi butti con gli altri sul saper usare?"

"No... ma voglio dirti che paragonando a quella cantilena sull'usare che non ha senso, quando si scopa, lasciami parlare in volgare, è... scopare. Per accontentare te e Madame ho seguito lei nel suo lavoro per un giorno intero e cosa ho visto lo sanno solo gli Dei se esistono... cosa ho visto!" mostrando qualcosa che a Milan parve disgusto "e lasciami dire, ce ne fosse stato uno otlre i vetri che facesse diversamente. i movimenti sono sempre quelli, al massimo ti prendi un pastiglietta o un ritardante e si parla del tempo impiegato, anche se di oslito non si soddisfa mai la donna ma si è fatta la danza dei dementi, quindi..."

"la cosa?" ridendo come un bambino, mentre ossrevava la macchina che li aveva accompagnati andar via, lasciando solo i tre che seguivano Lia e le Fanciulle che erano le sue guardie del corpo. Solitamente la macchina si fermava nel luogo stabilito per l'accoglienza, ma per parlarle e spiegarle determinate cose, avev apreferito restato un pò prima del cancello d'entrata, parlando in russo, anche se lei mischiava italiano con il russo per certe parole

"Con il tuo ex lavoro avrai capito... ok, non ti prendo in giro, ma posso dire che dai filmati di reati e con Madame ho visto abbastanza maschi e come si comportano da dire che... i movimetni sono sempre quelli. Questo ... ah! paraculata!" fece inspirando dalla sigaretta e trattenendo, tenendo la sigaretta con il pollice e l'indice della sinistra, poi passandola alla mano destra tra indice e medio

"posso dire la natura?  E' così per ogni creatura vivente..."

"Bleah"

"E comunque,  sai bene che così facendo, muovendosi così, anche la femmina dovrebbe provare piacere. Si, so che ridendo stai obiettando la cosa, visto il lavoro di Madame ti avrà raccontato di tutto, ma..."

"Ascolta. Io posso solo dire cosa so, è vero, ma parliamoci chiaro... si tratta di elementi creati dal cervello per quell'atto. Cose fisiche. E cosa dicono alcune persone dai racconti di Madame? Che farlo può alleviare solo poco, perchè tutto poi torna peggio di prima e per avere un buon efetto dovrebbe durare molto tempo o essere stratosferico. E Rò che mi diceva che si faceva sesso per dimenticare il brutto, condividere l'intimità... come se l'intimità fosse quello! Tutti scopano e tutti fanno sesso, non l'amore, è diverso... E' solo un palliativo che la gente rincorre per gli ormoni che vengono rilasciati,  ma lo schifo resta ancora intorno a loro. Non aiuta, non fa altro solo che scaricare un pò i nervi e dare appagamento cerebrale temporaneo... infatti cercano donne come non ci fosse un domani... quindi puoi dirmi tutto ciò che vuoi, ma piano piano l'interesse e l'eccitazione diminuisce, si cerca qualcosa che attizzi di nuovo o di più, ci si stufa della stessa persona, si cerca di provare quella cosa che dura... , tanto" schioccando le dita "ma tu e io sappiamo che il solo sesso o muoversi come una tarantola sotto acidi non dà veramente ciò che serve, è solo un placebo temporaneo. Non cè felicità in molte cose nella vita, che tutti vogliono.La gente può fare tutto il sesso che vuole anche tutto il giorno, se riesce, ma quello come diceva Rò non è niente di magico. Fa solo disperare e ti rimanda appena gli ormoni sono finiti,  tutto idnietro a ceffoni sui denti... quindi parliamo di tempo e attività sprecata per qualcosa che è solo parte del bisogno del corpo, per quegli ormoni. Si,se  ne ha bisogno per il benessere psicofisico ma... dammi un'indicazione, quali sono  i dati degli uomini dopo che ho messo tutte le attività varie?" camminando osservando il muro e le piante fuori il perimentro

"Si..." fece lui con stanchezza "in effetti si nota come si sfoghino, diano moltissimo nelle attività che sembrano interessargli, a cui si sono appassionati, registrando valori di utilizzo della Casa della Seta minori. Dagli stessi intendo, nel tempo. Cosa danno nelle attività ludiche come le chiami tu, ma in realtà è un modo celato per farli sgobbare e sfogare,  senza troppo sesso come valvola di sfogo..:"

"QUindi funziona?" fece lei con un sorrisone

"Entriamo!" fece lui come offeso

"Stai perdendo e mi spingi all'interno? Che amico cattivo" rise suadente lei mentre lui le passava un braccio intorno alle spalle e la spingeva verso l'entrata

"Andiamo, bimba. Che vuoi che ammetta" superato il cancello per evitare che avessero modo di sentirli "e comunque la Casa della Seta è utilizzata comunque..." poi si fermò e si voltò verso il gruppo che l iseguiva "Voi tre, andate ad avvisare, anche se ne sono a consocenza ma meglio fare gli stupidi, della mia presenza il direttore. E voi ragazze, per ora vorrei che... portiate il verbo tra gli ospiti qui da ora in poi. Fingete come sempre di cercarmi e parlate di noi... mentre nella realtà osserv ate, valutate, registrate, controllate come sapete dal vostro lavoro,  su, su" fece ai tre dell'ave maria e alle Fanciulle che lo proteggevano. Quel luogo era sicuro e protetto, relativamente sicuro pensava, e quindi meglio che qualcuno con l'occhio del professionista occhiasse tutti e tutto prima di lui.

"ma non come prima, come una ricerca spasmodica di ritrovare equilibrio con..." continuò lei appena soli

"Ok, è vero! Hai ragione e le attività ricreative o come le vogliamo chiamare che attraggono e fanno sgobbare gli uomini, nel contempo sia  divertendoli che allenandoli... funziona!  Vuoi che lo ammetta? Fatto! Mio fratello è contento, dice che trova assurdo che tu possa dissociarti senza  meditazione,  dando comuqnue frutti e dice che sei un esempio di come le cose sfuggano a volte alle leggi... è ammirato da come hai rivoltato una cosa che..."

"Oh ti prego! Innzitutto sono un capra in molte cose, ho solo fatto la cosa più ovvia, che potevate fare meglio voi, e lo sai.. non ho chissà che capacità. Sono negata in tante cose e nei giochi di escape room faccio cadere tutti  isanti dal paradiso.... Poi... COn così tanti rignraziamenti e complimenti mi sciolgo! Guarda, la pelle d'oca, i brividi... è così tanto cosa stò ricevendo di rigraziamento..."  mentre lo perculava facendo la gatta morta attaccata al suo braccio, facendolo ridere

"..." fermandosi nel viale di ingresso per guardarla negli occhi appena tornato serio"Tu non immagini le cose che ti dimostrano il mio e nostro ringraziamento. Ma ricordati che siamo militari in primis, noi..."

"parli degli uomini che si congratulano tra loro a pedate nel culo e pacche sulla schiena in stile Cannavacciuolo.... con scherzi, frasi allucinanti, schiamazzi, bevute etilomiche da infarto e feste la sera che la mattina sono zombie... e posso continuare!" mentre lui alzava gli occhi al cielo "Si! Siete militari seri, duri, cazzuti, inclini alla disciplina mentale e fisica e tanto altro..." gli disse smelenza occhi negli occhi "quello però hce non comprendi è cosa voglio dirti, anche se lo prendi per presa in giro. Le leggi, serie e dure, possono anche cercare di raddrizzare le persone, ma cacci più mosche con una goccia di  miele che con un barile di aceto... pensi che cosa ho attivato come attività fosse solo per... farli sfogare e non fare più sesso?"

"no, ho capito il senso. Hai dato a loro dei motivi per alzarsi ogni giorno. Come dici sempre il mondo non è di chi si alza all'alba e vince sugli altri, ma di chi è felice di alzarsi e vivere quel giorno. Oppure...Bocciare non è crudele, ma da schifo promuovere senza merito. E ancora, la gente vede solo le tre cose che emergono da una persona. Il successo, i soldi, la posizione, le capacità e meriti che gli si danno. ma dietro vi sono nascosti e non visti e considerati il rischio, il coraggio, il duro lavoro, la persistenza, i cambiamenti, i dubbi, la lotta, i fallimenti, buone abitudini... poi cosa cèra... l'azione, l'opera, il procello, delusioni, sacrifici, le notti tarde, la disciplina... queste cose come dici vanno provate insieme a quelle buone ma no nci si alza per dei motivi, se non si ha voglia di alzarsi, di esistere quel giorno... è come morire. COme con te. E hai esposto a quegli uomini qualcosa che non cèra prima. Da scoprire, vivere, magari consdierare importanti e... portandoli a vivere e senrtirsi di voler essere svegli il giorno dopo, e poi il successivo e via dicendo. Hai dato delle opportunità e modi di bruciare il tempo e le giornate che no navevano, e ti ringrazio per loro. So bene che chi comprende, sa dare davvero aiuto e risposte e come avevi detto, ci sono persone che hanno bisogno di aiuto e una guida e quelli come te, siete meno ma ci siete e con voi non cè aiuto che tenga. Ma se pensi che non siamo riconoscenti..."

"Penso solo vedendo come mi trattano certi uomini e come tu e tuo fratello... come dire... ve ne freghiate di seguire,  lasciando agl ialtri tutto..." muovendo le mani cos efossero una bilanzia con due piatti "voi siete sognatori e io credo in ciò che fate e desiderate portare, oltre che giungere ma... cè tanto lavoro che no navete compreso. Previsto. E ancora, ci sono persone che già da voi e con voi , devono essere cambiare nel cuore e mente,  e nel modo di approcciare la vita che... se non è un seme che parte da voi, tra voi... che senso ha cambiare il mondo? Sono secoli che va sempre in quella situaizone, preferendo lo stallo e le cose tutte uguali perchè sicure rispetto ai cambiametni... ma il mondo non può cambiare così! E  gli uomini sembravano me, solo con un unico pensiero. Correre agli incarichi perchè si sentono vivi nel mentre, per poi cadere in torpore e lentezza nel tempo normale. Adesso... adesso sembra che si siano svegliati, siano anche più legati e sfoghino le cose nei modi che ho presentato cambiando, un pò alla volta ma se cè speranza con loro... allora anche per voi e il vostro sogno. Ma se no ncambiate tu e tuo fratello insieme ai vostri uomini, se non siete vicini in questo, che senso ha tutto?"

"Le abitudini sono dure a morire... bimba!"

"ma i veri sognatori non dormono mai, no? Ma anche i sognatori per farlo, devono col tempo abituarsi ai cambiamenti intorno a loro e col loro corpo e altro e adattarsi a questi... senza cambiare il succo. Cambia il modo, il come, il perchè, il quando, il se e via dicendo, ma... se cè qualcosa di così grande nel cuore e anima, nessun percorso nel suo succo può deviare tanto da cancellarsi o altro. Le persone quando parlo... non comprendono cosa dico e come, ma tu come Fiamma e Leader,  dovresti essere la loro guida in molte cose. Anche nel mostrare come esempio..."

"Ho capito..." fece per chiudere il discorso "Cè una cosa che vorrei chiederti... Sei sicura che non resterai, oltre i vari rimpianti anche... con cose che non conosci non provate? SO bene che non vuoi discutere su questa cosa, ma cè qualcosa che devo dirti..."

Lia che camminava al suo fianco aveva proseguito sola, perchè lui si era fermato e appena ascoltatoil suo discorso si era fermata senza voltarsi.

"Serio, bimba... ho capito benissimo che rifuggi le affezioni a tal punto da non voler neanche pensare di condivere dei momenti anche solo di... come si chiamano adesso, il termini che usi in italiano per definire questa pratica..." schioccando le dita per ricordare mentre lei si voltava seria e dura ma solo di profilo

"Cosa avevamo detto?"

"Lo so, ma voglio chiarire una cosa prima di andare a quel discorso importante, sono serio..."

"Eh... che ne so, parli degli scopamici?" disse lei in inglese e la aprola in italiano

"Eccolo, che suono itneressante. L'italiano l ostudiai solo per fare bella figura, ma è così poco cosa so e solo per salutare e qualche frase di circostanza..., eppure ha suoni e modi di dire le parole e le frasi che hanno un loro perchè... parole in italiano che hanno quasi corpo e cadenza rispetto l'inglese..."

"STRINGI!" fece lei chiudendo e riaprendo la mano più volte. Gli avea insegnato molto della sua lingua, quindi quel suo pergiversare su cosa ormai del passato mentre in quel momento poteva parlare con lei in italiano discreto ma comprensibile, era strano

"SApevo che ti saresti alterata... volevo dire, trovo un pò strano da parte mia sentire qualcuno che evita come la peste l'idea di sfruttare persone che conosce, considera amici e fidati..."

"cosa?" voltandosi totalmente verso di lui

"Si, bene che rispetto a te io ho il problema che non cè nessuna interessante da un legame stabile. E questo mi rende leggero dai legami troppo invasivi ma nello stesso tempo mi fa venire come una solitudine perchè... le relazioni che ho, sono solo fisiche, passionali solo perchè sono belle, ma tranne qualcuna che è un pò più illuminata, non cè niente di cerebrale. Se fosse così avrei un'amica come t e e na persona vicina su cui posso fare affidamento, lontano dal solo lavoro. Mi sentirei più... pieno d'affetto ma non è così...Mi dispiace che te ne andrai.."

"perchè anche voi, tu e tuo fratello siete soli come te e ora ti punge... la solitudine, eh? brutta bestia..."

"Mh" si incupì lui "Ad ogni modo, dopo che te ne andrai, non avrò nessuno,  con l'amicizia come la nostra su cui contare a occhi chiusi,  e la contentezza di tornare a casa e trovare te ad aspettare per passare il tempo in modo interessante,  e davvero importante. Si, resterò solo, lo ammetto. E quelle ragazze non valgono tanto da bruciare il mio tempo... ah, questo rimanda al tuo discorso del tempo che si dona a chi si vuole bene! Ora lo capisco. Tuttavia io stesso, trovandole belle e pagandole, ne approfitto. NOn sono mie amiche, l'amicizia mia e tua non è tale da pensare al... scopamici si dice? comuqnue, sei ocme una sorella per me. Ma tu e io siamo diversi. Io approfitto delle ragazze che prestano i loro servizi per denaro,  tu nonostnate la gente che conosci adesso e hai intorno, non hai nessuno da considerare neanche una volta per una cosa che io stesso sfrutto ed è naturale? madame..."

"Madame!" fece lei incazzata

"NOO!! NOn è come pensi... Madame mi ha solo chiesto come andavano le cose con gli uomini, se ancora ti protestavano davanti, mettevano su scioperi contro di te... So come si comportano, ma certe mentalità non si possono cambiare e lo sai. Non facilmente... però mi ha detto di essere stupita dal fatto che sei l'unica persona che conosce in tutta la sua vita, questa, che non è mai stata con qualcuno, non ha mai provato l'innamoramento o deciso come tutti di conoscere ciò che non sa, perchè tu non conosci e sai niente della pratica, che..."

"Milan... tu ricordi le clausule del nostro accordo?" incrociando le braccia "E poi, stiamo parlando di questo qui, te ne sei accorto..."

"Voglio solo chiudere il discorso fino a ciò che devo dirti. E devo, sento, di farlo qui e ora."

"Cosa ha Madame da interessarsi a me,  e cosa faccio del miocorpo?"

"Madame ti è amica, la consideri anche tu tale..."

"Certo, la ammiro, rispetto, è una donna che non sarei io nenache tra vent'anni..."

"cazzate"

"... ma vi trovo fastidiosi, tu e lei, sempre a toccare un punto che per me è chiuso"

"hai chiuso il tuo cuore e ogni briciolo di vivere questo mondo materiale... a quattro mandate? Ti proibisci anche una volta,  qualcosa che come disse quello scemo che hai allontanato, Rò... abbiamo corpi fisici, sfruttiamoli. Conosci tanto di me perchè te ne ho parlato, una dei pochissimi che,  parole tue. potresti scriverci un libro targandolo come comico" vedendola ridere sotto i baffi ripensando a tutte le cose che le aveva raccontato. Dai fallimenti, casini, errori e momenti imbarazzanti della sua sfera privata e intima. E lui era l'uno di quattro persone a conoscere il privato di lei, che l'aveva portata a sviare e chiduere certe cose. Oltre lei e Milan solo due persone conoscevano quelle cose e nessun altro.

" quindi?"

"QUindi" avvicinandosi a lei "capisco e comprendo il tuo modo di vedere. Per evitare di creare involontariamente legami eccessivi che tu non vuoi e senti, perchè non si rovini qualcosa che hai e non vuoi mandare in frantumi, ragioni secondo il pensiero per cui , qualcuno che non deve tenere legami ocn tee... comè che hai detto l'altra volta? Tanto devo stare ferma e farlo fare e sarebbe giò noioso, come quella votla con Rò... OK, non conosci la pratica ma la teoria si, e so che ti viene l'ansia e il tremore, letteralmente, al ricordo di quelle volte e al pensiero di una vicinaza troppo stretta con qualcuno,  che viri verso quello... ma non ti sembra fredda questa cosa?"

"Eh?" fece lei confusa aggrottando le sopracciglia

"Te lo dico da amico, e da... conoscente di queste cose da entrambe le sponde... cosa ti disse Rò, che trovasti triste? Che la sua prima esperienza fu in una vacanza a quattordici anni con una ragazza più grande. Ma non ti disse mai se erano amici, se provava qualcosa per lei... e tu non hai chiesto. Perchè non volevi sapere, corretto?" vedendola col broncio "non volevi neanche sentir parlare di cosa lui poteva aver fatto perchè lo reputavi cosa sua e se non ti diceva niente, non chiedi. Lo hai fatto ocn me, tranne qualche domanda per capire il discorso,  hai ascoltato. Senza chiedere o premere per sapere, non sei i ltipo. Lasci che sia la persona a dire le cose. Non so lui, ma la mia prima volta fu a casa,  da dove vengo, con una ragazza che mi piaceva, non da stare con lei, prima di partire. Non vi furono promesse o simili d'amore, di ritorno, di cose simili. Per come eravamo nel nostro angolino un pò arretrato, se una ragazza faceva cose prima del matrimonio, cosa terribile, sempre che il fidanzato non l ostesse per sposare ed era molto vicina la notte di nozze. In verità cèra già stata...!" rise lui mentre Lia spalancava la bocca stupita e mostrava uno stupore che lo faceva ridere

"Fammi capire, tu sei andato con una non fidanzata come volevi farmi credere, ma sposata? Ma serio?!"

"Lei era una di quelle donne che le restrizioni le stanno strette! Sai, come te pensava che le donne dovessero essere libere senza giudizi su ocsa scegleivano di fare, e sperimentare... Stavo per partire, mi abbordò e..."

"No, basta, non voglio sapere!"

"Ti sta venendo lo... sgutter, come chiami come ti senti, come quando scopristi che lui era ancora fidanzato ed era pronto a fare festa con te?" vedendola rivoltarsi con un broncio lungo  accompagnato da esperessione irata

"Bella roba credere di  avere un amico, che ti dice che non cè più niente e tu pensi ok, poi scopri che si fanno sol otira e molla e ti sale il crimine quando chiedi , e ti risponde di no, non è possibile farsi vedere insimee perchè il fratello di lei è uno stronzo,  e se ci vedeva, se qualcuno lo vedeva nel mentre cèra il periodo di tempo con un'altra e altre stronzate... ma subito mi chiedeva di farlo, per condividere qualcosa diceva, mezz'ora... mezz'ora mi diceva al cell, e sarebbe passato da casa mia per, parole sue per ... tempo per me non cèra mai, sei volte l'ho visto di presenza in un anno, eccome però lesto a correre se cèra da farlo..."

"Lo so. Almeno ti ho sviato da cosa ti ho detto prima..." passò subito a riflettere tra sè rilassato "ad ogni modo, anche se hai i tuoi problemi... e per il mio lavoro prima... non trovo positivo per te pensare seriamente, anche se non accadrà lo so, che credi sia meglio vedere comè con un professionista..."

"Certo, perchè tu pensi che sia meglio per chiunque, non parlo di me, pensare di provare la prima volta per forza e solo con chi . Ceeerto! Si è visto dal nostro lavoro cosa finisce questa politica buonista. Video caricati online con affossamento dell adonna, di lui no, mai. Ed era una cosa privata di entrambi... Relazioni che dovrebbero essere solo e va bene così,  da scopamici che finisce a schifo! perchè uno dei due capisce, ma guarda caso, che prova delle robe e vuole di più... libertà sessuale mi dicevano, e poi se vai a letto ocn uno o una basta, finito, deve essere relazione perchè gli ormoni arrivano il cervello e tu sbarelli! Come quando fai figli! Io non rimangio cosa ho detto e indicavo situazioni come le mie o di persone che non trovano nessuno che voglia passare qualche ora, anche se a volte minuti..." ridendo "perchè definiti o definite non bombabili... ti prego Milan,s cendi dal tuo sogno in cielo e torna a terra. Tu hai i tuoi passatempi mentre aspetti di beccare quella che ti dia quel senso di innamoramento che sognate tutti. Ti ho mai detto niente? Ti ho solo chiesto di evitare che queste ti prendano oltre la mano anche tutto il resto..:"

"Ma lo fanno già" ridendo di gusto mentr elei alzava gli occhi al cielo "Ok, scusa. Mi è uscito... lo so. Non devo permettere loro di ottenere altro che i soldi e la visibilità tra le persone che conosco. Niente dell'organizzazione. Le mando via quando devo discutere di cose importanti, so cosa fare. Tranquilla, nessuna donna mi fregherà..."

"Disse quell oche qualche attimo fa sognava la donna cerebralmente perfetta per lui da tenersi vicino.."

"Non fare la cinica. Torniamo a te,  sono seriamente preoccupato del fatto che credi in questo pensiero"

"Davvero tu sei ancora fermo che la prima volta deve essere da fiaba? Sei rimasto come altri all'idea che l'imene sia sinonimo di purezza quando ha una funziona biologica tutt'altro che sessuale?"

"Lo so, anche grazie alle Lezioni che hai messo, l'imene è una membrana che dalla nascita alla sua rottura protegge, o meglio, si crea nel feto per proteggere vagina e utero dal liquido amniotico, terminando la sua funzione alla nascita, tranne i bagnetti!" ridendo" ma nei secoli passati non consocevano molte cose, una tra queste, e pensavano fosse una dimostrazione pratica del comportamento delle donne..."

"E quindi, spiegami, se tu e Rò, per fare due esempi, affermate che il sesso sia un divertimento, un bisogno fisiologico per cosa rilascia alla fine... per chi ci arriva... che è un elemento indispensabile e necessario di una coppia... ma per favore, si vede quando scema la passione che accade alle coppie... insomma, siete anche convinti che la prima votla debba necessariamente essere fatta per legame d'amore, per l'intimità di coppia, un qualcosa che debba essere da sogno, fiaba, indimenticabile... Infatti Rò mi disse che la prima volta l'avrei dovuta fare lui seduta al posto di guida e io sopra di lui... romantico!" fece lei scuotendo la testa "Io non ho fatto niente quel giorno e quando lui ci ritentò cercando di spogliarmi, compresi la verità delle cose...ma lasciami dire anche per le donne che hanno dovuto per la società farsi fare per necessità di matrimonio e prova di consumazione, che è una grande boiata. Io non l'ho mai fatto, ma pure io so, togliendo i tuoi racconti e le cose che leggevo online, che le prime volte sono un bordello, peggio se entrambi non hanno esperienza, o non ci si conosce da..."

"Si, va bene. Lo so che il primo incontro può accadere di tutto e finire in un casino..."

"QUindi di che stiamo parlando? Io non voglio mai più le mani di qualcuno addosso e mi auguro solo che in base al risultato del test, non accada qualcosa di brutto alla nuova me,  da essere l'inferno e non un ricordo positivo. Dipenderò dalle sue scelte ma guarda, sudo freddo! Ho paura del dopo che me ne sarò andata per lei, ma non vedrò mai quello che piace a te e milioni di persone positivamente,  se non qualcosa da fare per accontentare l'altro,  aver bisogno degli ormoni rilasciati dopo, dell'idea secondo voi che un legame resti e sia più forte col sesso... ma scherziamo? Mi è già bastato abbassarmi a dire si quel giorno e per poco non finiva male la volta successiva... mai più, Milan. Non permetterò a nessuno di avere ciò che vuole perchè questo è...vogliono una cosa, quando passa il tempo o si stufano o non gli va bene cosa sei TU.... tu, Rò, chiunque può raccontarmi tutte le storielle che vuole, qualasiasi cosa positiva o preziosa che volete far intendere,  ma per me non è e non sarà così. Ho detto a me stessa, ho scelto di on accettare. Io rifiuto di scendere a compromessi per l'affetto di qualcuno. E se avere qualcuno vicino significa dover stare come quella volta ferma a guardare il soffitto facendo fare cosa vogliono, ma nenache se fosse quella persona che tu credi esista per me!"  voltandosi e avviandosi

"E quindi morirai privandoti di conoscere qualcosa che non conosci?" facendola rivoltare

"Milan... forse non ti è chiaro il senso delle mie parole. Se volevo una cosa meccanica,  solo per sfogare il mio corpo, che già mi odia e mi rifiuta, come ho detto andavo da un professionista che sembrava decente per i miei canoni. Ma non l ofaccio. perchè? Perchè non sarebbe ! Cosa,  devo provare? Come accade purtroppo negli strupri, visto che trattiamo anche questo schifo per cacciare quella feccia che lo fa, il corpo se stimolato sfugge al controllo della persona. E ci sono donne in terapia e devastate perchè subendo quello, vedendo toccate e stimolate, il corpo ha reagito per fatti propri facendole sentire uno schifo per cosa stavano provando, in una abuso! Rò diceva smepre che il corpo lo vuole, ne ha bisogno, serve fare sesso... ma io mi sento un essere umano a tal punto da non scendere ai meri istinti animali da scoparmi mezzo mondo, come invece pensate di tutet le donne. Non voglio provare qualcosa solo perchè ne ho bisogno! Perchè è necessario per la salute psicofisica... e sticazzi! La persona sono IO o il mio corpo? Si, come dici il corpo materiale lo abbiamo e sarebbe un peccato non sfruttarlo. Insomma, dai ragione a Rò affermando che ce l'ho,  devo, devo usarla!"

"Non volevo dire..."

"oh, si invece! E lo sai. Me lo dici come amico. Mi hai presentato tanta gente perchè trovassi qualcuno di interessante per almeno godermela prima di andarmene... ma l'ho detto e non lo ripeto più. Se volevo solo una cosa meccanica, me ne andavo da un tuo collega, porcocazzo!" sbraitando e Milan capì che era davvero fuori controllo "e non esiste che tu e Madame mi facciate da amici se continuate così. Madame è contenta dell'uomo cheper caso ha incontrato per un nostro incontro di lavoro in comune... buon per lei, che si diverta! Ma non voglio qualcosa di meccanico e da fare perchè serve, perchè significherebbe esser eocme una pancina, stare a pancia in su ferma e farlo fare, aspettando che finisca e se nel caso il corpo prova qualcosa, bene! Ma cosa dovrei provare? Una cosa meccanica per stimolazione solo per arrivare p qualcosa che valga? Dimmelo, perchè non ti spieghi...Per me non  è così! Se non provo, se non sento io, se no n desidero io, se non... Tu come nessuno, a meno che non ci sia qualcuno come me, può comprendere cosè stata per me la mia vita e tutto quanto. Come mi sono sentiva sempre nella mia vita, come mi ci facevano sentire perchè volevano, cosa è stato dire , ma è stata solo l'apoteosi della disgrazia. Tu per il tuo ex lavoro con tutte le donne di ogni età, hai detto che alla fine è stato un sacrificio che non ti pesa, purchè avevi i fondi per il suo sogno. Esser l'artefice del cambiamento del mondo. Ma uno come te così come tantissimi altri, non potete capire cosè stato per me dover chiudere gli occhi e fare avvicinare Rò per cosa voleva, quel giorno è stato un tripudio di denigrazione, schifo, orrore e consapevolezza non cè niente di bello, per me in questo maledetto mondo! E non sono io a provare vergogna. Come si è comportato, come mi ha trattata, come mi ha lasciata come una scema nuda andandosene irritato perchè io non essendo come le altre... ma im ha devastata la volta dopo, quando osò lamentarsi che non volessi essere toccata e spogliata come voleva fare, urlando che ero cambiata. Ecco... cosa puoi capire TU, di come ci si sente e così non molte donne, visto che per tutta la mia vita ho sentito solo la cantilena ... Sempre io, sempre e solo io a guardare, capire gli altri, attenermi a cosa gli altri vogliono e si aspettano. MA A ME CHI CI PENSA?!? Chi mai nella mia vita ha fatto qualcosa davvero di cuore e per me da non aspettarsi niente, ma solo... continuo a cercare di farti capire qualcosa che forse non ti entrerà in testa. NOn niente per me in questo mondo! Nella mia vita non ho avuto NULLA, NIENTE, e le poche cose che desideravano mi erano negate o tutti facevano orecchie da mercante. SOno così difficili e impossibili che cose che sognavo rispetto soldi, potere, posizione, essere ammirati, passare per brava gente con la scusa di mogli e figli e tutte le cazzate capitaliste e sociali della buona e falsa reputazione. Cosa ne sai tu del mio dolore quando chiedevo del tempo ma mi si rispondeva NO, per poi dirmi ... nella stessa telefonata, come se niente fosse, solo per quello... e quando e se avessi dato quello, io cosa avrei avuto in cambio? Il solito così' come all'università. pensavo che quel capitolo della mia vita fosse terminato, e invece come mi trattarono mentre mi ammalavo e cadevo dell'abisso.Sola con la merda creatasi per gli altri. E poi la rabbia da uccidere quando Zay e Ric si misero a dire che non credevano, non era possibile, non cèra da credere che fossi rimasta sola dopo aver mandato al diavolo anche loro per cose che dicevano e aver deciso di stare sola come alla fine ho fatto la mia vita... tutti a dire che mi conoscevano e poi semrpe trattata come bugiarda, senza credere... Rò che mi diceva che si offendeva del mio dire... che non provavo niente e non sentivo niente come lui e come tutte che nomnava di passare, come tutti dicono ....A AH AH AH" rise come Veròna al cielo "per questo il mondo è costellato di schifo, proprio per questo... io conosco solo cosa gli altri mi hanno mostrato e dato. E quando a quei due che dicevano di essere amici ho chiesto un solo gesto di amicizia, uno solo, la cosa che desideravo di più come adesso, come se ne avessi bisogno più dell'ossigeno o di voi del sesso... alla fine mi sono detta e mi coinoscevano, eh?...Meglio soli nella disperazione che vedere come è successo quella feccia schifosa che avrei voluto portare con me all'inferno o torgliergli le cose a cui tenevano di più vedendoli disperarsi fino alla morte, che vivevano piccole cose che desideravano, venivano elogiati, visti con orgoglio, che avevano cose che... chi tra noi meritava? Per questo mondo loro... e sono sempre rimasta dopo tutto quanto ho fatto, non fatto, deciso e non deciso, per qualcosa che non ho mai avuto comunque... non cè posto per me a questo mondo. E con voi, non cè denaro o altra cosa che possa... niente di ciò che si può comprare o ottenere come tutti quanti ambiscono... mi renderà veramente felice. E così come io non provo e sento niente da finire come la geste si aspetta, come è successo da sempre per me. Per Rò, per quei due, tutti... io non sono voi. Io sono io e sono anche noim, le personalità che ho creato per aiutarvi ma... io non sono voi e non cè niente per me e ne accetto di calarmi al vostro pensiero solo perchè così fan tutti..."

"Ok, va bene, calmati... ho qualcosa da dirti... di importante..."

"Mi sono già stufata di essere qui e ancora non ho visto il posto allucinante..."

"Ma non ti ho detto una cosa importante riguardo al ringraziamento... ricordi quandi ti dissi che alla tua morte terrena ti avrei dato una sepoltura degna del miglior onore?"


"NOn posso dire di aver avuto gli incubi ma... l'ho trovato parecchio inquietante... guarda, mi tremano le gambe" camminando al suo fianco verso una zona che non sembrava l'edificio principale, ma  più lontana da cui provenivano voci e luci.

"Quella zona è... adibita ai riti. Una volta entrati, vedremo delle persone che svolgono..."

"Ho ben inteso, purtroppo!" fece lei irritata

Giunsero davanti un altro ingresso, immerso nel verde con visibile già dall'enorme porta senza battenti contornata dalla luce di due fiaccole, dentro compariva una zona con panche e in fondo una sezione come un altrare della chiesa e una statua enorme di un gufo, così grande da sembrare irreale. Tutto era illuminato da fiaccole appese al muro. Entrati, sisistemarono vicino in muro che cintava quella zona, nella penombra, visibili solo dagli addetti che li avevano visti entrare o andavano in giro a svolgere i loro compiti, ne l'officiante che sbraitava roba e ne chi seguiva la funzione, li avevano visti o li vedevano.

"Il nostro compito è la caccia" le disse. Varcata la soglia controllata da addetti del luogo, osservaron che da una zona laterale entravano delle persone prive di sensi. E Lia ne riconobbe alcuni dagli abiti.

"Sono... quelli che abbiamo cacciato?"

"Si. L'unica cosa buona di questo luogo è che se devono svolgere determinate funzioni, almeno utilizzano persone che meritano cosa gli accade. Da quello che so sono nemici, persone con cui sono in conflitto, persone che in qualche modo hanno fatto torti o sono un fastidio..."

"quindi non a caso"

"No. Qui ci sono giudici e procuratori oltre pezzi grossi, ministri, varie figure ricchissime e potenti, non qualsiasi ovviamente, ma pezzi grossi che potevano avere fastidi da questi soggetti per vari motivi e... quale modo migliore per toglierli di mezzo, se non offlirli a un Dio in cambio di ciò che desiderano? o almeno, non mi sono mai interessato di cosa ne fanno..."

"strano per chi come te ama queste cose..."

"In fondo, loro affermano nel discorso che quel tizio stò proclamando ." indicando con la testa l'uomo che parlava come un vescovo a messa. E quel luogo stesso sembrava proprio come in una messa religiosa sotto gli occhi di quella mastodontica divinità. "Ma tornando al nostro discorso, visto che non interessa a noi partecipare a questo... banchetto demoniaco... hai chiesto dei miei amici..."


"ho la vaga idea di cosa gli possa essere accaduto, tranquillo"

"Ti sbagli" fece lui lapidario, che non sembrava quando pareva un pò diverso, serio, compito, quasi regale e diverso dal solito Milan allegrotto, ma con un talgio quasi di offesa. Lia rimase a bocca dischiusa a fissare l'ambiente intorno constatando l'odore orribile che vi era, non i suoi incensi, ma come acre di erbe, forse, penso? "Mi hanno tradito, mi hanno pugnalato alle spalle... ma ci sono cose che rompono il cuore..."

"ti prego, sii chiaro"

"Allora lo dirò senza mezzi termini..." avvicinandosi al suo orecchio mentre lei restava immutabile in viso e comportamento "Quei tre erano miei cari amici, ma hanno avuto la spiacevole idea di non credere nel Cambiamento  ein un lavoro non solo fisico ma anche spirituale, ossia credere nel bene e la luce. E fu così che presero accordi con esterni per prendere i loro capitali e gettarli nel business della guerra. Sai di che parlo" sottovoce

"Armi,  traffici vari, finanziamenti in luoghi di guerra per accaparrarsi oggetti preziosi, potere ma anche oggetti da rivedere e molto altro" fece lei laconica con la bocca dischiusa e seria, osservando ogni cosa intorno

"Per loro non cèra futuro per qualcosa in cui io e mio fratello crediamo,  e così quel giorno credettero di tradirmi e buttarmi via. E senza che io riprendessi ciò che era mio... e così mi sono dovuto difendere. Conoscendoti avresti attuato uno dei tuoi piani come... far saltare in aria quel posto,  fumando nel compiacerti di avergli fatto male e gettati all'inferno dove meritavano, poi magari facendo ricadere la colpa, come hai fatto poi, a quella cellula terroristica di cui conoscevi l'ubicazione ma la polizia...no! E così hai fatto saltare senza che vi fossero morti parti del palazzo, tanto come hai detto era moderno e tu li odi, lasciandoli feriti dentro, e hai mandato un video falso rivendicando la paternità del gesto come fossi loro,  ed ecco che la trappola è andata a buon fine... io ho semplicemente raggruppato delle mie Ombre in posti strategici e con me,  e al momento buono mi sono bastate due mini pistole da un colpo, nascoste perchè davvero minuscole, e... ho dovuto dire addio alla mia amicizia a dei cadaveri. ma o erano loro o io e il mio sogno. Ho portato loro comunque rispetto..."

"Ah si?" fece lei. Non aveva mostrato troppa sorpresa o altro. Ma si capiva per chi la conosceva come Milan che fosse non nervosa ma quasi punta sul vivo su qualcosa che non le piaceva. uccidere. Ma anche per la pugnalata alle spalle, peggio se da amici

"So cosa pensi, te lo leggo, ma lasciarli vivi significava all'epoca, come dire... avere delle palle al piede da portare via e tenere da qualche parte sotto controllo. Adesso abbiamo luoghi specifici che neanche Sing sing o i gulag... ma la mia rabbia e delusione la fecero da padrone. Non me ne pento se te lo stessi chiedendo. O sarei morto io, e con me tutta l'organizione, oppure loro avrebbero fatto parte delle fila che ingrassavano il peggio delle guerre. E se ti chiedi anche questo, ho provveduto a sostituirli con persone molto simili con qualche plastica in più che ne prendessero il posto, ovviamente cambiando stile di vita lontano da tutti, ma tenendo nelle mie mani di fatto, non in quelle di quei sosia, ciò che era loro. Ho provveduto con un ottimo calligrafo a procedere alla vendita a me di molte loro proprietà e attualmente loro restano come soci minoritari di questo e quello, fanno una sorta di vita normale ma tagliando i ponti con tutti... se la persona è viva, sembra lui palese anche da impronte e tutto abilmente scambiate,  e per la legge un adulto può anche allontanarsi senza che vi siano problemi... E io ho in mano adesso tutto ma non amo..."

"ho capito, per questo non ami la suddivisione dei poteri e la partizione del potere stesso.  Capisco..." fece lei con un cenno del capo, come comprenedndo davvero molte cose

"E come ho detto, ho dato onore a loro, nonostante tutto. Sono i protettori e custodi dell'organizzazione, dopotutto gli dovevo questo ma che fosse anche un incarico post mortem  come una punizione" fece lui sorridente

"Fammi capire, hai prima tolto di mezzo i tuoi ex amici che ti stavano tradendo e sicuro peggio, li hai impachettati e portati via, nel mentre macchinavi perchè ogni cosa loro diventass etua e dell'organizzaizone,  e poi... li hai puniti come ... che vuoi dire?" aggrottando le sopracciglia mentre il tizio che berciava roba assurda su cose sovrannaturali che il loro Dio poteva fare aizzava la folla a cantilenare con lui

"Come i dittatori e altre persone, ho solo adottato la via del sosia. Come la leggenda di Paul dei beatles, alcuni dittatori attuali... storia simile. E come ho detto per la loro punizione... ci sono trattati e settori della magia per cui è possibile creare un circolo di magia e protezione con i morti. Il potere di un corpo e anima umana abilmente giostrati sono grandi e potenti.  simboli negromanti incisi sul corpo risvegliano e aplificano il soggetto per dirigere a cosa serve tale potere. Da secoli il potere negromante ha gettato negli edifici dei protettori e custodi per quel nuovo luogo il potere dei prescelti per tale pratica. Come afferma un testo . Ed è ciò che ho fatto, chiedendo ad un architetto-alchimista di renderli  un catalizzatore,una forza, una presenza invisibile e intangibile, una protezione e custodia. Per questo nei lavori di rifacimento, gli ho ordianto di rifare i piloni interrati e presenti nel sotterraneo originale e di renderli... visivamente di pregio architettonico e decorativo,  ma nascondendovi il potere di conrtollare e ordinare ai soggetti murati in ogni pilastro di attenersi agli ordini incisi nel loro loculo di contenimento e su di se, sulla pelle. ..."

"..:" Lia lo fissò in uno strano sguardo ma non vi era paura, ma quasi come se dicesse "quindi mi stai dicendo che nel sotterrano, ghiacciaia, i..."

"Si. ho preso delle persone di grandi capacità e carisma,  che però tentarono di togliermi di mezzo o altro,  e li ho resi miei servitori da morti. Come ti ho detto noi militari dobbiamo fare una scelta, è l'unica che trovai per salvarmi fu attaccare. Feci sparire loro e loro possedimenti e da morti li ricreai catalizzatori di potere e protezione,  facendoli murare nei nuovi pilastri, sempre con tecniche antiche, niente cemento, ergendoli da zero per un miglior  lavoro nel tempo al posto dei precedenti, perchè..."

"Cè gente murata o chiusa, come vuoi mettere, nei... pilastri dell'edificio? Sotto i nostri piedi? Hai usato le cazzate religioso-magiche per... aHHH!!" fece lei irritata facendo una smorfia con le labbra per poi tenerle con i lati in giù

"Possiamo dire che come tu rigiri la feccia, io ho fatto altrettanto... che facevo, buttare un tesoretto del genere in qualche fossa e tanti saluti? Per me, dal mio putno di vista, è un onore avere un luogo di sepoltura..."

"Ma le senti le cazzate che dici?" gli chiese in italiano acida, e lui la comprese benissimo dall'abitudine da un pò di allenarsi in quella lingua insieme

"Non mi credi?"

"E' proprio per questo che mi incazzo! perchè so che lo hai fatto! Baffetto tedesco, i pazzi nel mondo, tu... tutti a cercare robe magiche e mistiche perchè vi accompagnino in cosa... ma cè ben altro e più potente di queste cose..."

"tipo l'amore?" fece lui come un bambino che risponde con una battuta

"L'amore è una cazzata e itnendo quello creduto da tutti allo stesso modo. Seriamente, quei tre sono infilati là?" fece lei seria, in italiano, voltandosi non verso l'ambiente ma verso di lui per guardarlo negli occhi

"Sono seriamente lì. Sono stati preparati da negromanti esperti e sigillati in un cerchio di muratura,  con per tutto il fusto formule e riti e poi intorno più spesso del precedente, il pilastro vero e proprio..."

"Ma quindi all'itnerno questi pilastri osno vuoti?" domandò lei preoccupata

"Assolutamnete no. Vi è solo una sorta di capsula di circa due metri per..."

"Ah, quindi avete fatto una parte vuota per metterci lo stronzo di turno con tutte le formulette e poi tutto il resto pieno? Fatto bene?"

"Ti sembro uno che risparmia o fa fare le cos edi fretta? Ti assicuro che per qualche centinaio di anni, se tutto ben controllato e custodito, reggeranno anche con terremoti. Nulla di cui aver paura. Ma scusa, una volta a Zay non le dicesti che desideravi una vita fatta di ..:"

"Aspetta! Temo che come lei non abbiate compreso. Non intendevo una vita come preticelli o sette, sono abominevoli loro. Io parlavo della connesisone con la natura, parlando con lei dei concetti wicca e utilizzo delle cose per il bene, del legame tra persone di fratellanza e amicizia, di giorni e momenti passati con le persone lontano dallo schifo della società attuale... il concetto è molto diverso. Si, ho desiderato una vita tra un nucleo di persone che si vedevano fratelli, legati, senza drammi e cazzate degli stronzi là fuori, con legami e contatti con la natura giusti e rispettosi, anche con alcuni concetti dell'avvicinarsi e considerare la parte spirituale... ma senza lo schifo che fa la gente. Mi viene il vomito con le pratiche attuali delle donne sulle stronzate di placenta, cordoni, riti di fertilità e nascita, e peggio tenersi un uomo. Quello schifo del mese nel caffè... ti prego! Questo mai! E se tu mi dici questo, temo che anche lei abbia frainteso, ma torniamo al grosso del problema. Mi confermi,  sicuro,  che ti possa cadere il gamberetto se menti, che sotto i nostri piedi ci sono tre stronzi..."

"Loro sono nella parte centrale dell'edificio, ci osno pilastri centrali e poi i laterali. Loro osno nella cinquina centrale. Ci sono quattro pilatri itnorno ad uno al loro centro preciso, e loro sono a riposare in tre di questi quattro. Quello centrale ho deciso di decicarlo a te..."

"..." fissandolo come se le avesse detto che aveva flirtato con un alieno

"Si... ho deciso che tu sarai, con il massimo degli onori se e quando morirai con il corpo, il pilastro o colonna centrale in tutti i sensi. Questo per il mio affetto e rispetto verso di te..."

"Alla faccia dell'affetto, sti cazzi, se sti stavo sui maroni che facevi, mi mettevi crocifissa in una chiesa sconsacrata per le cerimonie sataniche?"

"Carina, bimba" fece lui ridendo come un bambino "No, seriamente. Lo ritengo un onore tenermi vicino le persone a cui tengo e ancor adi più se secondo me,  meritano di essere la Colonna..."

"Milan, tu comprendi che stai dicendo?"

"Certo. Dorde e io abbiamo deciso da tempo di finire allo stesso modo. Se uno muore prima, sarà un pilastro o colonna..."

"uuhh, uhh,uhh" fece lei disperata voltandosi come piangendo ma senza lacrime, come le veniva quando la cosa era grossa e le veniva di piangere dalla disperazione dell'assurdità

"Ti prego no nfare così. Per me meriti un posto  nel mio cuore, come è per Dorde, e come ringraziamento e onore e prestigio, è un luogo chiave..."

"Create pilastri di gente morta!" fece lei senza alzare la voce ma comunque con tono lamentoso "e mi dici che sarà un onore da parte vostra, per il vostro affetto, infilarmi in un loculo... a supposta,  dentro un pilastro con scrittine che mi ordinano di fare la vostra schiava? ma che avete nel cervello, procioni con la rabbia che corrono sulle rotelle arrugginite?" aggerdendolo con i modi soliti di andargli petto contro contro petto  e gesticolando quando era furiosa, sebebne non urlasse ma stessero nelle zone oscure  "che avete nel cervello! Avete tolto un vecchio mausoleo sotterraneo e avete chiesto a me che farci, e vi ho detto che... AAHH! ti prendere i a sberle! Ci sono dei tizi sotto i nostri piedi murati e mi dici hce se ne vanno secondo la tua logica in giro a farsi i cazzi degli altri?"

"Non credo che ti spiino in bagno, se credi questo, loro proteggono..." ma non finì la frase perchè l'occhiataccia che ricevette fu da terrore

"E quindi mi dici che ti hanno pugnalato alle spalle e volevano farti fuori,  ma per amicizia li hai infilati là dentro, fatto intorno dei pilastri facendo mettere a degli scribacchini della morte dei testi perchè li rendessero schiavi da proteggere... perchè!!?! Camminiamo in un cimitero e tu sei tronfio e orgolgioso dei tuoi cosa... golem del cazzo? Cosa sarebbero, angeli guardiani di... cosa? Da cosa dovrebbero proteggerti? bada, Milan... se non fossimo qui ti prenderei a calci da ora a domattina..."

"Calmati, come ti ho detto è la verità e invece di lasciarti in una buca gelida e che ti avvolgerà fino alle ossa, renderò te e il tuo corpo un elemento potente e prezioso per noi... Secondo la negromanzia ma altre..."

"ancora con 'ste cazzate"

"... ok, ma ascolta. Ogni oggetto tenuto, ancora di più se con cuore e importanza, da una persona raccoglie e ingloba aprte del potere di una persona,  e si dice anche un pezzo della sua anima..."

"ma l'anima non era tutta unica?"

".. tnato da esservi leggende su oggetti personali di persone che ovunque andassero e appartenessero a qualcuno, mostravano come... di contenere la persona stessa in essi. Infondere potere e capacità ad un oggetto è un eleemnto antico quanto l'uomo,  e si dice che un edificio che possiede nei pilastri e colonne un guardiano o comunque un soggetto in esso tenuto e..."

"che la terra mi colga adesso!" implorò lei alzando gli occhi al cielo mentre l'officiante faceva lo stesso ma contro l'immen sa stuatua

"Un edificio eretto da soggetto di grande potere e capacità è in grado di essere forte, protetto, potente... ascoltami, un edificio pregno..."

"NO, ascoltami tu! farò finta che non esistano e non lascerò che la mia voglia di spaccarti la faccia finisca per riversare ciò con un martello su quei pilastri stess,i, finchè la rabbia non è scemata..." non guardandolo ma chiaramente incazzata, era partita di rabbia come prima "sono stati s tronzi da vivi, ma farli tuoi schiavi da morti, ti rende una persona ancora più di merda! ma anche ammesso che davvero questo tizio negromante avesse... fatto un buon lavoro... tu capisci che ci sono tre stronzi, e a quanto pare altri ai lati dell'edificio-ma-se-è-vero-mai_porc-che...MMMHH" si trattenne dopo aver detto le cose veloci in preda alla furia "non voglio sapere affatto dove sono gli altri infilati o..."


"non sono tutti dentro lo Chateau, alcuni anche fuori..."sospirò lui, non sempre si arrabbiava così tanto e così tanto da dire parolacce e sfuriare come in quel momento, se si icnazza molto partiva come una trigre silenziosa e letale, una matrona della vendetta, ma in quel momento sembrava voler urlare come una pazza. E la portò a farla voltare di nuovo quest avolta con occhioni apertissimi e irati che sembrava un gufo

"Quanto vorrei che non foste così scemi da credere e fare queste cose... ma è allucinante che tu per affetto e onore mi... dentro una supposta scarabocchiata in un pilastro, ma cazzo, che avete nel cervello.... voi cresciuti con la religione! IO amo gli incensi, l'ambietne con candele, le atmosfere di luoghi di culto ma solo quello, ciò che sono e danno le cerimonie e feste di rignraziametno a qualcosa di grande senza definire un dio ma... questa cosa è da prendere te come martello e schiaffarti di rabbia contro quei pilastri... E io che vi lascio fare per evitare di bombardare tutto e mandarvi a fanculo..."

"ora mi sento meglio ad avertelo detto, so che sei così adirata da farti venire in mente di bombardatre con noi qui, adesso, questo luogo, ma credimi, non cè niente da prendere con rabbia... inoltre, lascia che te lo dica, quando ti arrabbi talmente da aver superato la pazienza massima, diventi una furia da sbraitare parole..." me venne interrotto

"Scusate Lord Milan, questa è la lista per la caccia successiva. Abbiamo apprezzato il vostro lavoro in generale ma quest'ultimo, in particolare. La situazione non ha generat problemi e comprende cosa intendo..." guardando Lia che sembrava serissima ma si stava solo trattenendo

"La ringrazio, altrimenti non sarei un professionista, così come i miei uomini. Sempre a vostra disposizione... Ah, lei è la mia partner, è stata lei ad f effettuare la Caccia questa volta"

"I miei complimenti, signorina... o Lady, se è la partner di Lord Milan. Ci auguriamo i servizi di ogni volta e... Lord Milan, Il Signor Grainshow chiedeva di Lei per dei contratti da effettuare con voi... finita la cerimonia lo raggiunga per cortesia, sembra che abbia dei problemi..."

"Stia tranquillo, Lord Milan provvederà. Noi commerciamo in piacere e  in risoluzioni e siamo sempre precisi e qualificati. Vada tranquillo, saremo qualificati e professionali che tutto sarà sistemato in uno schiocco di dita. E se ha bisogno, noi saremo tutto ciò che vuole che... ma il nostro motto lo conosce già" disse Lia con un sorriso come quello dei ritratti,  prendendo dalle dita di Milan il foglio che aveva ricevuto dall'uomo. Sembrava untuoso, viscido e lecchino, seppur impomatato e ben vestito da apparire un Signore.

"Molto bene. La cerimonia terminerà tra poco e i leprotti glorificheranno questa notte e il rito. Che il Dio sia con voi, Signori" sorridendo e allontanandosi

"Lord... Milan...!?!" fece lei come disgustata

"I titoli sono importanti, mia cara...e io ci tengo. Se le persone mi riconoscono in tal modo, è un buon segno. E sembra che tu abbia fatto colpo" ridendo, prendendole dalle mani la lista mentr elei li scorreva

"Se, va bene... ma dimmi! Li uccideranno? Cosa ne fanno di quei... scemi che abbiamo cacciato?"

"NOn so, ma se hai letto le loro schede... chi se ne importa. Erano squali e carogne, non crucciarti di questo..."

"Ma che dici! Noi abbiamo un modo per pulire la feccia del mondo senza uccidere. Li circoscriviamo e controlliamo, perchè non possano fuoriscire nel mondo! Per tenerli fermi e chiusi, come il vaso di Pandora. Ma qui stiamo cacciando delle prede che... che cosa ne fanno? E mi dici che non ti interessa? Non sarò colpa nostra se stirano le zampe?"

"Gli uccelletti invasivi sono un cancro per questo mondo, dal mio canto no... cosa fanno altri di quelle persone non mi interessa. Perchè anche queste persone qui, un giorno finiranno come loro. Tempo, solo un pò di tempo, e scaveranno e romperanno la schiena nella polvere, roccia, fango e sabbia per espirare i loro peccati. Perchè ti crucci? Non sarai tu avere le mani sporche di sangue e l'anima oscurata dalla melma come la chiami... calmati! Noi ripuliamo il mondo da nostre mani,  togliendoli e portandoli altrove. Che si danninio loro..."

"Dunque è così? Saremo servili con loro ocn cosa gli interessa, in sporchi affari da vergogna per... E Dorde? Anche lui accetta questo?"

"..."

"Parla!"

"Invece io ti chiedo un'altra cosa. Hai deciso da alcune settimane che sei qui di cambiare idea e procedere a farti ritrarre senza sosta o ordinando copie di quei ritratti,  tutti a mano o stampati, per diffondere la tua presenza e tutto quanto ovunque.Dal tuo desiderio di sparire e non esserci più, al decidere da nostre conversazioni di... divenire una presenza così presente, forte, consociuta... "

"Ho cambiato, idea. E' un delitto? Come hai detto tu, la vendetta può essere anche divertente... e quindi, divertiamoci. Anche se adesso da cosa hai detto mi verrano gli incubi.. divenire la Colonna dello Chateau per onore... E non ho fatto niente. Allora se fossi stata una grande mente del passato?"

"Chi non ha affrontato le avversità no nconosce la propria forza. In quel caso come te però, chi la riconosce dall'esterno.."

"no, non iniziare... voglio solo andarmene da questo posto! NOn mi piace! Non tornerò"

"Mi sarebbe piaciuto..."

"Indosso gli abiti che mi prepari, ti accontento in varie cose, presenzio alle tue feste e riunioni... e tutto il resto. per amicizia. Ma non questo..."

"Vieni ti mostro questo" gli disse tirandoselo per un braccio verso una stanza tra le ultime. Cercò di non pensare a molte situazioni in passato e irruppe dove lo voleva portare, mostando una stanza insolita rispetto le altre. Appena varcata la soglia lui fissò tutto stranito.

"perchè è totalmente dipinta da capo a piedi? Intendo... bella la parete con scenario fantasy, vuoi farci entrare amanti del genere o del signore degli anelli?" cmposto e padrone di se stesso ma dubbioso sul luogo

"Vieni" gli disse tirandoselo dietro, sedendosi su un bordo del letto e dicendo a lui con una mano a battere sul copriletto, di fare altrettanto

"Nel senso?" un pò tirato dalla richiesta

"Non ti mangio mica" fece lei con un sorrisone "dai, non fare sempre l'imbronciato e serio..." canzonandolo e lui controvoglia lo fece

QUando si fu seduto ma ai piedi del lett,o non nel lato dove era lei osservando la stanza da quel punto, lei lo tirò dal colletto della giacca infilando le dita e lo fece cadere di schiena con la sua confuzione, per poi buttarsi anche lei toccandolo con la testa, formando come un triangolo e alla fine prima che lui dicesse qualcosa, battè le mani.
Al doppio battito di mani, la luce si spense e un nuovo scenario dai toni di blu, verde, azzurro, viola, fucsia e verdi e gialli fluo comparve nell'oscurità, come accendendosi.
Cèra abbastanza luce percettibile da vedere le sagome di loro due, girandosi verso l'altro e Lia rise divertita.

"Allora... come ti sembra questo scenario se quello ti sembrava troppo fiabesco?" gli sussurrò testa a toccare testa

"Cosa hai combinato?" le domandò come con un bambino che ha fatto una marachella,  osservando non più un fantasy ma un luogo moderno con cattedrali antiche, in uno scenario come post apocalittico

"Doppio uso. Infondo, quello che si farà qui dentro sarà al buio o con le luci... le luci artificiali sono abbastanza da coprire questo... ma se ci sono interessati a fetish stile mad max o altri filoni simili... basta una luce speciale che le ragazze terranno accese, comunque d'atmosfera e... tutti contenti!"

"Non ci credo" fece lui che sembrava serio per poi partire a ridere "seriamente?"

"Ti sembra troppo?" disse monella "allora andiamo" alznandosi e tirandoselo per la cravatta mentre lui un pò protestava

Entrarono nella stanza di fronte, erano le ultime quattro con effetti speciali e lì appariva un murales di Pin Up smaliziate in perfetto stile anni cinquanta, sexy e invitanti. E con lo stesso giochetto si farlo finire a schiena sul letto, mostrò battendo le mani uno scenario più... fiabesco. Le principesse disney unite a principesse e donne famose dei videgiochi, per tutte le pareti in pose sexy e con abiti un pò scesi nella scollatura e sguardo da gatte, o le gonne alzate a mostrare le gambe, salutaano chi vi entrava al buio.

"E questo chi farebbe.. insomma..."

"tu non hai idea, i signorini là fuori che ricerche fanno online..."

"Ah! Ho capito... tu hai monitorato le loro ricerche online, e immagino anche i dati dei loro telefoni privati, perchè abibamo un servizio privato di telefonia, per stilare una lista di gradimento per far sistemare questo posto..."

"Yesss!" stando invece che dischiena, sulla pancia a fissarlo tenendo la testa sui palmi delle mani puntellandosi coi gomiti "videogiochi, film, anime, serie tv... quante donnine senza veli... per non parlare del lato porn di disney che sembra interessare... i fetish e illustrazioni che si guardano... e così mi sono detta, invece di cercare ragazze che propongono queste cose online, alimentando la parte negativa di questo... mestiere... ho pensato di creare un parco giochi qui... e di sopra ci sono ambientini anche per i tuoi gusti..." gli sussurrò divertita  mentre lui la guardava accigliato

"Divertente..." come offeso, come non gli piacesse affatto

"Andiamo... non ti piacerebbe benedire e inaugurare questo posto oggi come... che so, un rito di buona fortuna?" rise lei con le gambe che sforbiacavano

"COSA?!?" domandò lui voltandosi quasi di lato a fissarla

"Invece del tuo casotto, potresti portare le signorine qui e inaugurarlo. Invece di lanciare la bottiglia come si fa con le navi, puoi schiumare champagne per tutto il posto ocn loro... oH!" fece lei di colpo diventando serissima e sconvolta "NO! Sembra un'altra cosa... cambio, cambio. Mi sono espressa male!"

Milan rise di gusto mentre gli affreschi sorridevano maliziosi dalle pareti

"Ok, basta, andiamo..." si alzò mentre lei era rimasta distesa "ci sono altre sorprese?" le domandò mentre lo fissava dubbiosa, di più la mano che le allungava e si faceva aiutare a scendere "Niente letto di piume?"

"No, il tuo è piume, questo carbone... senti che duro! E io che sento tutto per la mia malattia..." massaggiandosi le gambe appena alzata

"E dimmi, hai dimenticato qualcosa?"

"Cosa... non hai ancor visto gli ambienti di lusso di sopra" sorrise sorniona lei, ma lo vide come domandare anche con l'espressione e inclinò la testa senza capire

"Intendo... musica, atmosfera..."

"Ovvio! Non avevi sentito un brano? Stavo provando i volumi e livelli delle stanze, l'insonorizzazione e..."

"E quindi... come si mette la musica preferita?"

"Cellulare, amico mio. Cè un server che ha in memoria molti brani e può agganciare la richiesta del cliente per altri esterni.. colelgandosi online. Ogni stanza ha il suo piccolo impianto e cè quello esterno che ascoltavi"

"Ah, Timeline... oh eccola di nuovo" disse uscendo dalla stanza "viene dalla hall. capisco..." stropicciandosi un occhio

"Cos'hai?" gli domandò vicino con le manii intrecciate dietro la schiena e un modo da presa in giro

"Niente... devo avere gli occhi un pò stanchi per i murales notturni. Comunque sembra tutto sistemato... e pronto. Accessori ed elementi igienici e di toeletta?"

"pronto, sistemato negli armadio e nella stanza degli addetti. Non manca niente. A ogni cambio di.. cliente, gli addetti procedono a sterilizzare le superfici ocn luce ultravioletta e cambiare le lenzuola come a un pitstop... rispettando l'igiene, si intende. I servizi iginici sono a ogni stanza in una angolino  eprivati. Tutto viene portato alla lavanderia dell'edificio..."

"Molto bene"

"Ancor a problemi con gli occhi? Posso portarti un paio di occhiali, se ti servono..." fece lei vedendo la reazione sorpresa di lui e poi dura, mentre la sua mascella si serrava

"Va tutto bene. E' stato passare dalla luce a colori fluorescenti..."

"Ah.ha!" lo canzonò " E cosa pensi.. che dirà tuo fratello. Ne sarà soddisfatto, invitando perfino i clienti?"

"Eh?" colto all'improvviso tornando come sbigottito "P-parli di Dorde? Cosa deve dire..."

"Già, perchè tu sei più vispo, infantile, focoso e stai stradipando gioia come durante la costruzione... guardati, non stai più nei vestiti per la gioia" fece lei con quel modo di fare da presa in giro che utilizzava anche con Veròna, e quel sorriso furbetto

"Lia!" fece lui come un rimprovero "Questo luogo non è un gioco...In parte bordello, in parte bagno turco e in parte teatro e burlesque... ha i suoi scopi ma lo sai bene, visto che lo hai proposto tu. E' un ottimo progetto e ben strutturato. Ma farci una festa come hai proposto tu..." come offeso

"Ah-ah ah" fece lei come divertita guardando i soffitti con abbellimenti "quindi cosa mi hai detto stamattina prima di partire... e poi tornare veloce... non si farà più?"

"... cosa" fece lui come se non sapesse niente, come gelato sul posto

"Sei troppo impegnato, Milan! Vuoi provare per rilassarti la vasca speciale di sopra?!?" smielata

"Non scherzare, cosa..."

"ihih" fece e gli si avvicinò per portarsi a pochissimi centmentri dal suo viso "se inizi ad avere perdite di memoria, che peccato!" spingendolo poi con i palmi contro il suo petto per farlo arretrare e scappare in una stanza, mostrando poi dalla porta un oggetto che aveva in mano e gli aveva preso

"Cosa hai preso... Lia! Andiamo ragazza, ti diverti a sfruttare i trucchetti che hai imparato da quei ladri che hai portato qui... Lia!" le disse per poi seguirla nella stanza. Appena entrato si guardò attorno ma la vide con la coda dell'occhio dietro la porta.

"Un grande militare che si fa fregare da una civile" gli disse chiudendo di botto la porta con una mano e un sorriso monello, per poi avvicinarsi e con una mano verso la nuca portaregli testa verso di lei, smollandogli un bacio. prima poggiato sulle labbra e poi profondo. Bocca contro bocca, secondi dopo minuti, con lui che ricambiava e la stava cingendo, finchè non lo lasciò, sistemandogli la coda bassa sulla spalla guardandolo come un'ammaliatrice. Lui era rigido e sconcertato, non parlava ma solo respirava veloce.

"Vedi... so che i segreti sono segreti per un motivo. Ed esistono in quanto tali. Ma a volte sarebbe meglio pensare bene a chi dovrebbe e merita di sapere le verità... celate dietro quei segreti... sarebbe un bene per le persone giuste, essere parte di tale segreto..." gli disse sussurrando, occhi negli occhi, dolcemernte

"Eh!.. C..I..."

"NOn sei tu che prendi le decisioni?" gli chiese in un soffio con uno sguardo dolce e innocente "ho fatto tanto lavoro, mi sono impegnata così tanto, ma tu mi nascondi delle cose... tu, che so che mi conosci meglio... dell'altro" gli disse dando enfasi all'ultima parte per poi dargli un bacio in un angolo delle labbra mentre lui si protendeva per farlo anche lui, ma  lo scansò elentemente e fu spinto contro il letto, finendo di nuovo schiena contro corpiletto

"Lia..." fece lui colto di sorpresa confuso muovendosi ocme una bagarozzo, come lei chiamava gli scarafaggi, a zampe all'aria guardandosi intorno confuso.
Ma lei lo rispinse giù e gli si sistemò ginocchia contro i fianchi e portando la testa verso di lui, parlò occhi negli occhi "Guardami... guardami bene..." gli disse mentre lui le stringeva i polsi come a staccarla ma sembrava non volesse farle male.

Lei fissò quegli occhi per bene, inclinandogli la testa di lato e dall'altro, metnre lui senza agire con convinzione le teneva i polsi ma non la staccava. Lui era solo rigido e quasi in lotta con se stesso su cosa fare, le stringeva i polsi ma anche se poteva farlo per maggiorazna di forza, non la scostò solo, cercava di parlare ma non riusciva a dire niente.Sentiva i capelli di lei che scendndo gli carezzavano il viso e le mani, voleva alzarsi e rogliersela di dosso ma si sentiva incapace, mentre lei lo studiava.
 Dop aver fatto un sorriso vittorioso e cattivo eruttando in un "Lo sapevo!" lo colpì con la fronte non troppo forte con la sua, facendogl idire un "Ahi!" per poi alzarsi e agire come quando voleva fare la maliarda nelle vesti di Veròna. Lui era così sorpreso che rimase disteso, ma sollevando la testa e le mani avanti come a parare qualcosa,   la vide invece arretrare con grazia all'indietro e poggiarsi contro la porta. COn quel sorriso come nei ritratti e la testa inclinata. Con quel sorriso che diceva .
Tiratosi su piano piano, rosso in viso e con l osguardo come di un cervo contro i fari, balbettò qualcosa appena questa scappò oltre la porta, e la richiuse dietro di sè. A chiave.Lui senza ricomporsi ma di volata, si fiondò alla porta e cercò di aprirla, urlando il suo nome, finchè non la sentì attraverso il legno.

"Tu dimmi la verità, e io non mi arrabbierò! Amico mio... è così che ti chiamo, ma lo siamo davvero...? oppure giochi anche tu, anche con me? Bada , non sono stupida ne scema, le capisco le cose... ma faccio finta di nulla e ok, ho usato untuo punto debole per cosa volevo raggiungere, ma non avevo altra scelta... ora che so, cosa farai? Mi ucciderai?"

"Smettila, Lia. E apri... accidenti... apri o chiamo qualcuno..." fece lui allotnandosi dalla porta e cercando il suo telefono tastandosi ancora confuso, o se ve ne era uno nellas tanza. NOtò come qualcosa di simile a un muro, forse era in interphon, e quando si allontanò di pochi passi, la porta si aprì e cadde dentro qualcosa di ferroso, dal rumore, che lo riportò a voltarsi. ma la porta si era chiusa di nuovo.

"Mi hai rubato la pistola? Era quella?" fece lui stupefatto e irritato vedendola a terra

"Un militare di classe al servizio di un tizio grosso, e non ti accorgi che ti manca la pistola... andiamo bene!" fece lei di contro da oltre la porta

"Non farmi arrabbiare! Apri! Non giocare col fuoco!"

"Su... decidi che destino devo avere! Finirò come quei tre? O quelli con la bambina nelle tue stanze? O sue? NOn ho paura della morte lo sai, anzi la ambisco come uno sposo con la prima notte... Beh, forse ormai quello non più..." commentò lei tra sè che fece però ridere l'uomo dentro la stanza di botto, si sent' lui scppiare a ridere anche se incavolato "non ridere, sono seria! Tu sai che io so... e tu sei la mente principale... quindi decidi, io sono qui. uccidimi...? dimmi cosa ne farai di me. Ma sappi che sono molto contrariata dalla tua presa in giro...la TUA!" continuò seria, ma da dentro la stanza silenzio.

Lui era seduto sul letto con i gomiti sulle ginocchia ad a scoltarla con la pistola fra le dita, ma solo per tenerla, non per puntarla. E sembrava riflettere oltre che stanco. Poi un tlack e la porta non si aprì ma era stata sbloccata, e lui si alzò lesto e andò ad afferrare la maniglia. Dopo pochi istanti diascoltare con orecchie tese, si accorse di passi e uscì veloce, per vederla raggiunger ela grande porta a due battenti dell'entrata, voltarsi a guardarlo come in attesa di qualcosa. Ma quando vide che lui non faceva niente ma la fissava, se la svignò spingendo un battente e sparendo nella luce della mattina.



Tre giorni dopo

Azienda di Uliano Egorkov e il suo amico e partener Martynov a Kazan

"Ho riletto tutto, io e il mio amico vogliamo usufruire edi vostri servizi e unirci al vostro gruppo. Circolano ottime voci su di voi, e per questo mia moglie mi ha spinto ad incontrarla..."

Lei e sua moglie avete conosciuto non solo la mia partner, ma anche un uomo a cui sono collegato... Il generale Savant"

"Si, grande membro di spicco del..." ma furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta

Nell'ampio e moderno ufficio, Milan, il signor Egorkov e la moglie, insieme al segretario personale del secondo, procedevano alla firma di un contratto. La segretaria entrò e annunciò la persona che chiedeva di essere ricevuta, cosa che fece squittire di contentezza la signora Egorkov, sorprendere suo marito ma lasciare di stucco Milan.
Una donna entrò in un forte completo rosso in lana. la giacca aveva il colletto come una camicia, la chiusura obliqua sul cuorec con tre enormi bottoni in tinta, hiudendo a punta su un seno, e poi scendendo e tornando poco a sinistra dell ostomaco, com la parte finale più larga e leggermetne arricciata. Le maniche erano sempre più larghe dalla spalla a due sezioni che arricciavano fino alla parte finale ampia. La gonna era in stile anni cinquanta al ginocchio. preso da ispirazione di un modelo di Christian Dior, era uno dei modelli che lei usava con i capelli legati totalmente.
Lia comparve con un bel sorriso e fece una leggera riverenza salutando i presenti, tenendo in mano una borsetta rettangolare a mano, più grande di una pochette, mentre le scarpe erano ispirate dal tipo le piaceva, punta tonda, tacchetto, tipo bambola, ovviamente fatte fare per accordarsi con l'abito e l'insieme non data l'aspetto di vecchiume, ma tutto reinventato e adattato a lei perchè fosse formale ma meno gessato.

Milan la fissò in una modo che la fece sorridere di più e risutlare più calorosa con la donna, che ondeggiava sui tacchi compiaciuta.
"Lia... che contentezza vederti! Mi chiedevo appunto quando saresti tornata, ed eccoti... potevi farti annunciare!"

"Mi dispiace gospozà Egorkov, ma ho chiesto io stessa di non avvisare perchè fossi una sorpresa. E inoltre, sono stata io a presentarvi i nostri servizi e ad avere con voi il primo approccio. Era importante da parte mia essere presente per la suggellazione dei nostri rapporti di amicizia e lavoro. E inoltre..." continuò dopo aver stretto le mani della donna e aver raggiunto Milan "il mio posto è al suo fianco. HO devoluto la mia vita al servizio di quest'uomo, e con ciò il mio credo e il mio agire. Il mio posto è qui, come adesso, e con lui vi porgo il benvenuto nel nsotro gruppo. Ho dedicato la mia esistenza a ciò che sapete e per questo morirò. La mia presenza qui non è un obbligo, ma un piacere e un dovere nei vostri confronti. Il mio partner non ha bisogno della mia presenza per rappresentare ciò che siamo, ma come sua spalla e vostro contatto, devo essere tra voi per confermarvi ogni cosa detta e accordata. Sono consigliera gestionale e di relazioni, partner e fidata consulente del nostro capo, qui presente. E inoltre, la cara gospozà Egorkov mi è cara, e mi auguro che lo stesso sia nei miei confronti. MI farebbe paicere rivederla per il tè nel nostro solito luogo per goderci la compagnia vicendevolemente..." votlandosi verso la donna.
Si era posizionata un passo dietro la posizione di Milan. Lui era seduto rivolto verso l'altro uomo e come nei loro piani, lei doveva stare un passo dietro di lui come un cerimoniale concordato, anche se fosse stato in piedi, e come faceva sempre lei, aveva messo prima indciando nel discorso la mano sul braccio di lui, poi sulla spalliera della poltroncina.

"Oh, mia cara. Sarò così felice di incontrarci nuovamente, certamente! Attendevo una tua telefonata, ma ora che sei qui, spero resterai abbastanza da accompagnarmi in impegni a cui devo presenziare..."

"Con immenso piacere." disse lei con un  inchino alla giapponese.

"procediamo per la firma?" chiese Milan.
Lia lo fissò mentre la donna tornava dal marito e si preparavano per la firma. Sia loro due che Martynov sareb bero divenuto membri del gruppo creato da Milan. Questi ricambiò e da cosa lei vide, sembrava per niente felice di trovarsela accanto. lei non ricambiò nulla ma distolse lo sguardo ma fece un sorrisetto preciso perchè lui lo vedesse.

"Se tutto quello che abbiamo discusso è qui presente..." fece l'uomo scrutando ancor auna volta il documento "e in caso di problemi, se avessi bisogno..."

"Stia tranquillo. Io, partner e consigliera gestionale dell'uomo qui presente, confermo che saremo vostri collaboratori, presneti e..."

"Ma non siete certo onnipotenti o onnipresenti! Può capitare qualsiasi cosa e magari non poter ottemperare agli impegni presi. Voglio solo comprendere..."

"Le confermo che quanto accordato, sarà..." fece Milan tranquillo " perchè queste sue remore? perchè adesso?"

"Conosco i gruppi segreti come i vostri. Ma non è facile inquadrarla..." come una sorta di accusa verso Milan

"Comprendo... e quali sarebbero i dubbi"

"Chi è Lei? da dove viene? Come è giunto a ciò che è adesso? E altre domande che mi turbinano, perchè se comprende, temo..."

"Chi ha il potere, dimostra che è stato capace di raggiungerlo. O nessuno di noi, sarebbe qui" disse Milan pacato, mentre Lia restava con una mano, la sinistra, sullo schienale in alto e la destra sul braccio di Milan "noi operiamo in modo diverso dagli altri, ma se preferisce soggetti che è risaputo... con una certa fama e passato... ma più sicuri perchè li conosce... io e la mia partner operiamo nella fiducia per qualcosa di diverso da ciò che regola questo mondo. lei stessa "guardando Lia "non sarebbe qui al mio fianco se non credesse in me... e mi creda, lei rispetta e considera solo le persone che comprende nel modo che le aggrada. E fidandosi di me, mi supporta e sostiene... "

"E che accade se inizio a dire la mia che è fuori dal coro?" fece l'uomo sollevando una pistola, presa da uno dei cassetti sopra le ginocchia

Lia e Milan non fecero nessun gesto, nessun commento o espressero nulla. Fissarono l'arma all'inizio un pò contrariati. Lia sorrise poi e guardò Milan come a comunicare con gli occhi, poi alzando la mano destra riuscì a far sfilare quella pistola dalla mano dell'uomo e prenderla nella sua. L'uomo mentre la pistola cercava di scappar via, si spaventò e questa scappò via facilemnte, anche se sarebbe finita via ugualmente, ma con meno potenza e forza.
L'uomo avvertì come se qualcuno gli prendesse l'arma e se la tirasse, ferendolo all'indice che stava sul grilletto. la moglie di lui in qeui frangenti eruttava gridolini in preda all'ansia. Lia soppesò l'arma e calcolò come da addestramento che fosse piena, quindi carica, e dalla calibrazione sulla mano aperta, con colpo in canna, per come pendeva.

"Come è... " balbettò l'uomo

"Come le ho detto sono Consigliera gestionale e di relazioni, sua partner e fidata amica..." sedendosi sul bracciolo destro della poltrona di Milan puntellandosi sulle punte edi piedi, ma apparendo elegante e a suo agio in quella posizione. La mano destra poggiata sulla spalla destra di Milan, nella mano destra la pistola che in quel momento volteggiava come sospesa sul palmo. Milan sorrideva sotto i baddi, un braccio, il sinistro,  su un ginocchio di lei, l'altra mano a sostenere la testa, con gomito sul bracciolo sinistro. Sembravano come un quadro di un sovrano e la sua fidata al fianco ma anche sul trono stesso, sebbene sul bracciolo.

"Come le ho detto, noi operiamo in modi che solo i nostri collaboratori e seguiaci, conoscono... abbiamo scelto voi per le persone che siete e desideriamo il vostro appooggio qui, così come noi vi daremo il nsotro ovunque e qualunque cosa... Questi siamo noi, potete fidarvi o annullare e ce ene andremo, come se nulla fosse accaduto. NOn siamo come le persone che conosce, le ripeto, noi oc nsideriamo lei persone... di potere ne abbiamo quando ne vogliamo, è altro ciò che ci interessa..."

"Io mi fido..." disse la moglie dell'uomo, come spingendolo



Concluso l'accordo e la firma, si congedarono. Lia promise alla donna di incontrarsi come da accordo, con sorrisi e calore, mentre Milan le faceva un inchino e un baciamano, salutandola come cara amica e invitandola alla prossima festa dei consociati.

Non dissero nulla dall'uscita dall'ufficio fino alla macchina. Camminarono come da accordo, lei un passo dietro ma durante il tragitto lui la fissava di sott'ecchi e lei mostrava un sorriso monello come nei ritratti, aumentandogli la rabbia, come si notava dai sospiri.
Ma nessuno dei due riferì parola, finchè non entrarono nell'auto. Avevano una Mercedes-Benz classico colore nero, modello limousine Pullman. Con otto posti, mini bar, interni in pelle, illuminazione, sei porte. lei si era sistemata nei sedili posteriori mentre lui la fissava arrabbiato mentre la faceva entrare, per poi posizionarsi su quello centrale di fronte a lei. Chiese all'autista di partire, poi rimase a fissarla serio e arrabbiato, mentre lei sorrideva sorniona.

"Raccontami, come sei arrivata?"

"Con un volo, quei tre mi hanno accompagnata... mi aspettano alla Torre adesso" alzando le spalle come se non le importava

"Lia... perchè hai deciso di intervenire?"

"Non lo so, dimmelo tu..." disse aprendo la borsetta e tirando fuori una sigaretta con zippo

"Non usi il bocchino?"

"Per ora no. So che me lo hai reglato tu, ma attualmente non mi viene di tenerlo in mano... comuqnue..." ma si fermò quando lui le prese dalle mani lo zippo e le accese la fiamma per avviare la sigaretta "Ammettilo, amico mio, stavi ridendo mentre la donna sprizzava felicità per la mia presenza..."

"E come non potevo... se il marito sapesse come mai è così frizzantina pensando a... quando passerà il tempo con te..."


"Eh... felici per cosa offro ma non per me, veramente..."

"..."

"Eh già... noi commerciamo in piacere e risoluzioni. Ascoltiamo, accompagniamo..."

"Diamo alle persone ciò che desiderano ma non possono, ambiscono anche solo una volta, desiderano la forza e la vicinanza di qualcuno in ciò che non possono vivere o essere... se il marito sapesse che  le farai prendere..." facendola sorridere "ma questo non cambia che sono arrabbiato!" disse irato stropicciandosi l'occhio

"Si, lo so. Lo avevo messo in conto... ma quel che ho detto è vero, reale, e..." cambiando espressione inclinando la testa " che succede?"

Lui si stava guardando intorno con ansia e agitazione e lei rimase a fissarlo come se non capisse, finchè non parev illuminarsi ma lui rispose.

"Ho perso una lentina... non riesco a vederla qua dentro"

"E la c erchi per fare cosa...?"

"Non per metterla, ovviamente. Ma questa macchina costa e anche se puliranno come sempre a ogni uso, non mi va di lasciare un indizio..." fissandola con un'espressione che diceva

"Oh, Dorde! Se no nci fossi io..." fece smaliziata, tirando fuori dalla borsetta un paio di occhiali fini e sottili. Erano con montatura ultrasottie e superleggera, elegante. Lui la fissò tra il sorpreso e il contrariato

"Ragazza, sei impossibile, ma ora come ora intuisco che forse avevi ragione..." togliendosi quela rimasta nell'altro occhio e prendendo i suoi occhiali che lei aveva portato. Se li infilò e poi con l'indice sul ponte se li spinse bene  "Bada, però..."

"il tuo piccolo segreto, che cerchi di renderlo tabù e impossibile da avvertire... Dorde, se me ne sono accorta io, anche se devo dire perchè avete passato con me più tempo che con altri... ma bastava guardarvi bene. Tu sei un pò più alto, alcuni centimentri, ma se per caso entrambi state fermi in determinati punti, sebbene le scarpe, come dire, si nota che qualcosa non va. Anche perchè, và, cercate di spacciarvi per la stessa persona ma non siete gemelli..."

"Abbiamo preso ispirazione dalla storia delle sorelle Bucci di Auschwitz e dell'angelo della morte. Non fraintendere, la gente la prima cosa che sicuro...." guardando dal finestrino "a scuola.. la nostra scuola era così base e semplice, eppure ci sono isnegnanti che viaggiano per il paese per lezioni extra sulla storia, scienze... e ricordo che venne uno storico della seconda guerra mondiale a parlare per ore. E presentò i racconti di molti sopravvissuti, affermando che il modo migliore per non far avverare di nuovo tutto quello era la consapevolezza e il ricordo. Senza ricordare la storai, l'umanità non andrà avanti,a ffermanva e continuava dicendo che era per questo che atrocità del genere non accadevano più nei paesi di primo mondo..."

"AH AH AH " fece lei sollevando la testa a ridere mentre fumava, accavallando le gambe proiettate verso sinistra "o fors ediciamo che con le atomiche, sticazzi che scoppia qualcosa come una guerra tale... è solo dalle parti degli stronzi arretrati che conosciamo che le cose accadono! perchè rischiare una guerra atomica, perchè ad alcuni prudono le dita per far scattare l'ordine pigiando i pulsanti... con le atomiche no esisterà più una guerra mondiale. Ecco perchè paesi del secondo mondo nelle americhe del sud e la corea più in alto... afffermano tutti che no ncè modo di salvare quei disgraziati in mani a dittatori atroci quanto baffetto tedesco! Mettila come vuoi, senza le atomiche saremmo ancor ain un campo di battaglia e non so che pensare... cosa è meglio, non aver avuto le atomiche sperando in colpi di stato sperando nel meglio o averle ma con questo pretesto non poter salvare chi urla aiuto ma resta nel silenzio? COme fanno mi chiedo tutti quanti a non udire l'ulrlo delle voci senza voce? Il concetto è interessante ma quel tizio dimentica molte cose, anche se parlava ai ragazzini quindi lo capisco..."

"Vero. Però, ricordo di molti nomi di gerarchi e le loro foto, all'epoca usavano ancor ai proiettori su carrello in una stanza buia. E poi foto originali di quei campi e poi i sopravvissuti. Per me è stato un pò come fu per te oltre queste cose che mi segnarono, quando provasti tristezza per la storia della piccola fiammiferaia, i miserabili, o quel cartone da bambina dove due bambini piccoli erano rimasti soli chiamando i genitori che non comparivano ma sembravano spariti e cercavano di arrngiarsi e tu finisti per avere la febbre. Ricordo che non dormii per giorni ricordando quelle foto e poi la storia delle sorelle scambiate per gemelle e salvatosi così... mi fece star male anche la storia degli esperimenti di quell'uomo per rendere gli occhi blu e come e non riuscivo a immagire come si sentissero le cavie ... ecco perchè crediamo che le cavie debbano essere volontarie e consapevoli, accettando "mentre lei sorrideva "e io mio fratello che unite le classi seguimmo tutto e ascoltammo la storia di quelle sorelle... non siamo gemelli, io sono più grande, ma siamo così simili che tutti scambiavano me epr lui e viceversa. Per gioco ci vestivamo uguali o ci scambiavamo gli abiti, sebbene chi vedeva bene capiva che a volte a me venivano troppo corti ma ridevamo e ci divertivamo a sentirci chiamare con il nome dell'altro. Eravamo così uguali che a volte per lui ero io che entravo in classe e prendenvo i voti... Almeno finchè non iniziai ad avere il cambio di voce e la diversità era più netta. ma la gente non ci faceva caso, prendeva per buono che chi vedeva fossi io o Milan nel caso. E questa cosa ci restò crescendo. Milan... è uno stupido e infantile, troppe volte, e un lavoro come il militare non è proprio per lui, intendo agire come un militare senza che qualcosa in te si incrini. Ammetto che molte volte sono dovuto intervenire io al suo posto e ho fatto ilsuo lavoro.  E' mio fratello minore, per certi incarichi in cui aveva rimorsi ancor prima di fare..." guardandosi le scarpe "è un pò come te. Io sono un pò più dritto e sicuro in cosa va fatto, anche se mi pento di molte cose a cui ho fato perchèavvenissero, ma se sei un militare non puoi avere rimorsi o ripensamenti. Questo ti insegnano. Lui è un animo più libero e facilmente colpevolizzante. Ha fatto il suo obbedendo agli ordini ma... quando ti dicon di prendere delle persone, peggio se donne e bambini, e accompagnarli con l'aereo fino nel loro paese in pieno conflitto sapendo per chi erano che sarebbero finiti malissimo e peggio, con l'ordine di sparare senza pensarci in caso di rifiuto o tentato..." scuotendo la testa "ecco perchè forse hai compreso la differen za... perchè lui è meno ferreo nella comprensione delle nostre cariche"

"Oltre l'altezza, mi sono accorta che qualcosa era strana per i vostri caratteri. Cercate di creare una persona unica ma alla fine ciò che siete viene fuori ugualmente. I gusti nel vestire nelle piccole cose, le manie per sistemarsi gli occhiali..." fece lei con sorriso sornione

"Si... io al contrario di Milan devo mettere gli occhial iper leggere o lavorare... di solito uso le lentine solo quando devo spacciarmi per Milan o non voglio proprio portalri... è solo che le lentine le odio, mi danno fastidio e la procedura laser... attualmente non mi ispira, anche se da noi sarebbe tre volte più sicuro che altrove...."

"Poi il modo di arrabbiarvi, di comportarvi se in crisi o adirati o in un impeto di discussione. i dialoghi... tante volte che parlavo con te, Milan cadeva dal pero e iniziava ad a gitarsi, o tu al contrario ti irrigidivi e ti arrabbiavi risultando ancor apiù serioso e freddo. E altro, altro... piccole cose, e sono sicura che anche Jd e   Lubo che sono quelli che osservano di più... no ndico che hanno capito ma hanno visto qualcosa che li ha fatti riflettere. Almeno con me, però, potevate essere sinceri e..."

"Aspetta, non sono ancora riuscito a trovarla..."

"E basta! Appena arriviamo mi metto io stessa a passare laspirapolvere per auto mentendo... ho perso un orecchino... nessuno dirà niente, sono abituata a fare io tutto... calm! Relax" fece eli acavallando le gambe come una attrice anni trenta "E comuqnue se sei punto sul vivo da maschio per lo scherzo alla Casa della seta, non potevi credere che io... OH!" fece lei da spavalda a sorpresa.

Milan le aveva sfilato via la scarpa del piede che dondolava, buttandola sul sedile accato al suo con sguardo serio, sistemandosi cravatta e giacca, cosa che la fece sorridere

"Guarda che sporchi la pelle dei sedili"

"E' messa di lato, non si suola. Adesso possiamo parlare un pò più pari.... sai, non credo che per le tue... hai capito, non credo che toccheresti suolo, qualsiasi senza scarpe! Calmati tu..." fece lui urtato guardando a sinsitra dal finestrino mentre lei sorrideva malignamente "Non ho gradito cosa..."

Sussultò quando lei facendosi leva con l'unica scarpa rimasta si sollevò e si piombò sulla sua coscia sinistra, sedendosi.

"Non giocare con me e i miei fastidi per la sporcizia"

"E tu non non tremare come una foglia, ridiga come un palo, mentre cerchi di farmi arrabbiare ma nonhai superato si tuoi tormenti, vuoi che provo pena per te?" le disse cercando di mantenere la calma mentre si fissavano n egli occhi

"MhhhUUHH" mugulò lei offesa, imbronciandosi con le gote gonfie "ti riprendi in fretta noto, sorprenderti di nuovo è stato un buco nell'acqua" disse con delusione, scivolando all'indietro verso la scarpa dopo averla recuperata con la sinistra e sistemandosi con la gamba destra contro quella di lui, come accavallata

"Lia!... " vedendola stravaccata con la schiena quasi verso il finestrino, ridendo di gusto

"Vuole aiutarmi o lascia questa povera fanciulla scalza il compito di rivestirsi?" dolcemente e ghigno mentre gli mostrava tra le dita della mano sinistra la scarpa

".." prendola ma guardandola male "io no ncredo affatto che tu non sapessi vivere nel mondo che dici di... non ridere" mentre lei se la rideva di gusto vedendolo arrabbattarsi per rimetegliela, sempre con la gamba sopra la sua coscia "Sono più che sicuro che tu sappia farcela con le tue carte nel mondo là fuori da sola. Se sai prendermi in giro così, non stento a credere a farcela..."

"Lo pensi tu... e comunque io posso... perchè sei tu!"

"E se ti fossi sbagliata e di Milan come figura ve ne era... uno solo?"

"Guardami!" fece lei seria, come cambiando carattere di colpo, finchè non la fissò negli occhi mentre le controllava che la scarpa fosse ben messa "ti sembro una che fa ciò che ho fatto a te, l'unico modo per farti calare le difese..."

"Appunto! In generale, con Milan lo avresti fatto?"

"No!" fece lei come se fosse elementare "se no nfossi stata sicura non sarebbe accaduto. Milan... Bah! A quanto pare mi conosci poco per credere questo!"

"Sai che non  è così! E' solo che non capisco..."

"Non capisci... " con uno sguardo eloquante, mentre si acedenva una sigaretta senza muoversi, come una Maya desnuda di traverso al sedile con quel contatto con lui "vuoi ancora raggirarmi o cosa?"

"E tu, quando la finirai di prendere in giro te stessa e rifiutando la realtà?"

"mh... quindi la metti così" disse lei cambiando posizione e mettendosi spalla contro spalla con lui, di fianco ma come se la sorregesse "quindi ritieni i miei ocmportamenti come quelli di Milan e non una prova di fiducia?"

"Milan è quel che è... so che hai agito per confermare cosa avevi capito, ma trovo irrispettoso verso di me questo atteggiamento..." mentre lei fumava e sorrideva, con una tempia sulla sua spalla

"Divertente... invece di pensare che so ... "

"Tu che fai così con qualcuno, lo so, non cosa da tutti i giorni. Anzi, sono sorpreso della tua vicinanza con Jd da abbracciarlo o qeusto con me, ma non andare troppo oltre..."

"Mh" fece lei fissandolo negli occhi "già, alla fine sono sempre io quella che ci perde, in questo.  Sono io che... mi ritrovo a fare marcia indietro pena ciò che è insito negli altri..."

"Non volevo..."

"Come no..." fece lei sollevandosi e guardando fuori dal finestrino "non ti sei accorto di un'altra cosa? La mia me vera, quella profonda, quando verrà fuori di questo passo? Se ttuti quanti appena io mi avvicino troppo partite in quarta? Mi ritrovo sempre a perdere, guardandovi negli occhi, le persone che conosco e che forse consideravo vicine, perchè l'umanità primordiale è più forte! Abbraccio Jd ma solo quello, e... anche con te! Mi è proibito essere me stessa, anche solo come scherzo perchè poi... E così tutta la mia vita!" sbuffando "Se sono IO, alla gente non piace e inizia a fare..."

"qua la questione..."

"So qualè la questione! Credi che tra voi sia meglio che là fuori? NO, altrimenti non mi sentirei così', non proverei ancora e sempre lo stesso di prima, non arriverei in camera mia dopo le cose chef accio nella giornata, anche per gli altri per... sentirmi comuinque allo stesso modo! E poi voi mi nascondete le cose... tenete segreti! Con me! Non perchè io sono migliore ma sistemo i vostri casini, anche se non sono capace ci provo, e come con gli altri non vi fidate ma tenete segreti..:"

"Comè che dice un detto...? due persone possono mantenere un segreto solo se uno di loro è morto. O se come me e Milan, giochi e manovri in modo tale che..."

"Ehm, voi non vi parlavate sempre. Ho notato come tu non raccontavi il tempo passato insieme, cosa ci eravamo detti o cosa era accaduto, e lui era come... se sentisse gli spoiler di qualche film o serie tv e non sapesse come comportarsi..."

"Colpa mia, lo so... è solo che tu sei una delle poche persone co cui ho avuto più vicinanza, così come lui. Come te, noi siamo soli alla fine. Dopo quanto accaduto con i suoi tre amici  e le persone che conosciamo e sappiamo che... sono pronte a tutto per ciò che vogliono... ma tu sei tu. Sei la persona più vicina che abbiamo posso dire, che ci conosce meglio. Anche se non mi va, per niente, che tu te ne vada..."

"Non ho altre parole che le seguenti. E' un viaggio dettato dalla mia scelta, volontà, decisione,  di sola andata e so che non cè possibilità di tornare, e forse è meglio così. Per chi lo vedrà, giusto o sbagliato, sto solo facendo quello che credo sia meglio per me. Facciamo tutti i giorni scelte che condizionano la nostra vita nel bene o nel male, praticamente decidiamo sempre noi la strada che vogliamo prendere con le nostre scelte, così come io ho rovinato la mia scegliendo di accontentare chi mi stava intorno, per un'accettazione che non ho mai avuto...poi in parte esiste pure la fortuna ma raramente ci aiuta davvero... e anche in voi noto del buonismo che mi vorrebbe incatenata qui..."

"Non darci la colpa..."

"Infatti, perché gli umani sono portati a dare la colpa al qualcuno? Io no ndo totalmente la colpa agli altri, anche io ho le mie colpe appunto... E un modo per scaricare le colpa al destino...quanto noi siamo liberi di decidere cosa è sbagliato o giusto, senza esserne prigionieri del destino... In qualsiasi circostanza della vita, la cosa più pericolosa da fare è stare immobili, lo so per esperienza... e ancora, ognuno è artefice del proprio destino.... quindi io non vedo perchè sia così difficile per tutti voi non accettare che io ho deciso, scelto, di andarmene. So bene che tanti mi etichetterebbero come stupida, debole, incapace di vivere... "

"incapace di vivere non proprio. Se fosse per te, ed è da te anche per creare il tuo mondo ideale,  rivolteresti questo mondo come un calzino e lo prnederesti a sberle per continaure cosa hai già iniziato. Vivresti se avessi uno scopo brillando così forte e dalla fiamma bianca da bruciare tutti gli altri" fece lui ridendo, sistemandosi gli occhiali

"Eh... resta il fatto che non comprenderanno, e voi, mai... quanto sia necessario per me, andarmene. E' come... come se mi chiamasse qualcosa che mi dicesse . O almeno è come lo intendo... è come se mi cchiamasse e mi fosse necessario... andarmene. Solo chi prova l ostesso può capire, non è un bisogno di trovare pace imemdiata come altri, che sono in una situazione di merda e sono sotto disperazione da fare un gesto del genere quando invece cè possibilità, speranza, un giorno nuovo per loro... loro avrebbero bisogno ma non cè nessuno per loro..."

"tranne cosa hai fatto. Hai fermato dei suicidi e dato loro delle possibilità... le tue azioni sono state un tantino eccessive per me per come le hai rivoltate, ma hai fatto ciò che chi gli stava intorno non faceva. Hai fatto per chi come te..."

"Con me... è diverso. Quel vuoto orribile, quel senso di inesistenza e... aggiunta alla solitudine... voi fate parte di un mondo che non è il mio. "Il mondo" e tutte le sue meraviglie ...Questo mondo lì fuori, è il vostro mondo. Un mondo umano, un mondo materiale atroce ma bellissimo...  Ma resta pur sempre il vosto, di mondo. Questo è il mio mondo,vedi..." disse prendendo dalla borsetta un oggetto rettangolare. Grande circa quanto la borsetta a mano, che non era piccola, si rivelò essere un diario con copertina in pelle spessa tre o quattro millimentro da un lato lucente e con impresso un motivo elaborato e dentro, vellutato contro le pagine non rilegate a filo, ma tenute da elastici appositi, che bloccavano gruppetti di fogli di formato di più grande ripiegati e permettevano di isnerirne ancora. " in questo diario ho iniziato a scrivere di una vita che avrei voluto... esistesse. Di una me che avrebbe potuto essere. E poi un'altra, con variabili che si snodano in determinati punti  o da altri. Esistenze piene, degne, di esistere. Una sorta di omaggio o memoriale di qualcosa che non vivrà mai , di ciò che potevo essere, invece di diventqare questo guscio vuoto che urla e si dispera. In  un corpo che non mi sopporta più. Si è ammalto, mi rifiuta, non mi segue, mi si rivolta in mille sintomi diverse e capisco che anche lui è stufo di me..." portandosi il diario alla fronte per poi poggiarlo  sulle ginocchia, guardandolo "questo corpo è come tutti gli altri. Mi rifugge e mi urla contro la sua ira. E' stanco di me e el mio dolore che corrode anche lui..."

"E anche per quel segreto... quello che tenti di far credere ma alla fine prendi in giro anche te stessa, cercando di cadere nella bugia..." le disse a mò di rimprovero guardandola

"Che importanza ha? per colpa tua, tre giorni fa, hai scoperto la cosa... e quindi? Non cambia lo stato delle cose! E' un supplizio per me esistere... la vita di prima era una gabbia da cui potevo scappare solo in tre modi... come ho fatto con voi, fuggendo e scomparendo arrancando tra i poveri e cercando qualcosa che forse non troverò mai... o da morta. Morendo male, però. Perchè non cè nessuno che mi ami a tal punto da essere nel suo cuore ma allo stesso tempo capire e accettare veramnete il mio bisogno di andare... e restare al mio fianco fino all'ultimo attimo. Un addio senza dolore, senza tormenti, placido, sereno, sentendo al mio fianco il calore di chi davvero mi amava. Invece in altri mondi paralleli se avete ragione, morirò in modi orribili, o se va bene per una siringa, soffrendo fino all'ultimo respiro e da sola. Un momento in cui sarò sola per più tempo e... ma sola, su un freddo pavimento, in un luogo che non era mio o per me... e con la consapevolezza che anche da morta sarò investita da rabbia e odio perchè non ho pensato agli altri, così' mi penseranno... Quanto avrei voluto che qualcuno mi tenesse nel suo cuore da trovare prezioso il tempo con me... che dicesse non so . E che mi raccontasse di me in cose che avrei potuto fare, come queste storie, in cui avrei avuto quel tipo di felicità che desideravo, in esistenze che si, non sarebbero divenute reali ma... che prima di morire avrei sentito il loro cuore da quei racconti o storie, o il tempo passato insieme e nei loro occhi la felicità e l'orgoglio del mio esistere... senza sentire sempre gente che diceva e via dicendo. Perfino Zay e Ric lo dicevano anche se pensano di non averlo fatto,  e alla fine ho scelto l'isolamento e la solitudine forzata, perchè ero stanca di sentire anche non detto esplicitamente, che .... che la gente desiderava che io cambiassi, per essere come pensavano che dovessi essere... e dovevo sempre io cambiare. Sempre e comunque, lì a dare consigli su cambiemtni SOLO miei. E io l' a sentire e vedere tutti uguali e allo stesso modo... Cambiare, essere diversa e secondo le aspettative. Ho sentito fin da piccola di morti seppelliti con oggetti donati da chi amano come ultimo segno materiale d'amore, per accompagnarli nel passaggio da carne a polvere... e ho sempre sognato di immaginarmi prima della cremazione con tra le braccia un qualcosa come questo "riprenendo il diario "con dentro il cuore e l'amore di qualcuno che mi conosceva e vi metteva su quelle pagine me, e magari lui o loro, ma vi fossi io per come mi conosceva ed ero, come ero in ogni situaizione e tipo di vita, senza finzione. E pensare mentre bruciavo per divenire cenere, a quelle pagine impregnate di parole che mi seguivano nell'aldilà, perchè non mi sentissi sola ma le avessi sempre vicine per ascoltarle o leggerle, e sentire un pò di quel calore che non conosco. Per riposare come dicon osempre, tranquilla e senza dolore, con il loro cuore davvero vicino e quei sogni e quelle vite anche se non vissute, ma lì ad accompagnarmi e restarmi vicino. Cancellando ciò che dimora in me...Ma so che come per tutto, alla fine, non è altro... no naccadròà mai... che un pezzo delle mie storie in cui qualcuna che no nsono io, vive e ottiene non tutto, ma briciole di felciità che valgono più dei sogni inutili di tanti altri. Ed è per questo che vorrei che altri comprendessero e bruciassero come supernove in questa vita..."

" una delle frasi che alleghi ai dipinti che fai metetre ovun que dove dai dei contributi, o lo affermi alle persone a cui hai fatto e dato, anche come Veròna..."

"Pazzo è vivere come una nullità anche quando hai l'oscurità che ti scorre nelle vene, pazzo è farsi umiliare e farsi calpestare, trascinarsi in una miserabile esistenza quando hai un lupo hiuso nel tuo corpo e la chiave per liberarlo ma tutto stà nella tua scelta..." sorrise amaramente lei " sono sempre stata quella in più sbagliata, o come con Zay, la gente mi parlava solo perchè ero amica sua o diceva
"Lo credi tu..."

"Dorde" fece con gentilezza ma anche con rimprovero "abbiamo un buon rapporto, siamo amici, insomma come fu per Zay e Ric ma... oltre che voi siete sempre in giro e anche se passiamo molto tempo insieme, alla fine è..." guardando il diario "sai anche tu che sebbene vi sia grata per l'accettazione, ancora, di nuovo, non ho niente che mi tenga legata a questo mondo. non cè un qualcosa che mentre avanzo mi ferma e a guardarlo mi fa ricordare che invece qualcosa esiste... non cè nulla di ciò. Anche se hai scoperto quella cosa, io resto sempre vuota e incapace di regegre una vita che per gli altri sarebbe perfetta. Giusta. Decente. Come per ogni lavoro, Non basta saper fare, bisogna saperci fare. Mi sento sola, vuota, incoerente con tutto quanto, incapace di accettare comè questo mondo per le teste di cazzo che riescono con lo schifo a giungere... e poi ci sono gli uomini dello Chateau. Dopo che me ne sarò andata, toccherà a te e tuo fratello, per davvero proseguire e migliorare, perchè ricorda...cambiare e migliorare sono due cose diverse,gli esseri umani possono cambiare le loro vite ma solo cambiando le abitudini mentali."

"Lo so, ma perchè..."

"Se io dovessi morire, e intendo seriamente, quel giorno dei test... finalmente una morte priva di dolore come accade a ogni suicida per mano propria, per favore... mantieni la tua promessa. Rendimi cenere, con questo in mano. perchè divenitino come me seguendomi. Alla fine è l'unica cosa in cui credo. IN cui voglio credere. Da Rò, Zay con tutte le sue cose e Ric... ah!" fece con un sorriso amaro "quante ne ho combinate con la scusa di prendere per vero cosa diceva. lei sapeva bene che ogni volta avevo dubbi e rimostranze su cosa diceva e accadeva. Facevo domande, le peortavo all'attenzione tutte le cose che mi sembravano sbaglliate, o impossibili o... ma poi non ho più creduto in nulla. Così come la concezione dell'amore e dell'affetto. Sono sicura che loro due come ttuti se mi ricordano, è solo per le parti in cui ero come mi volevano. Non ricorderanno la me e faranno sempre a dire che ero io che sbagliavo, che questo era così per questo motivo, se era così per l'altro... e l'intenzione era sempre quella. Io, dovevo essere non come ero, cambiare, non... avrei desiderato una cerimonia di saluto, come in quel mio sogno, ma non accadrà mai perchè me ne andrò nella sofferenza di quell'atto materiale e crudo e senza... così come neinte come questo diario, come ultimo dono per me, la vera me, fatto da chi mi amava. Ho rimpianti, tanti, ma sono consapevole che come la mia malattia, è la mia punizione... a questo mondo non meriti neanche una morte onorevole e dignitosa."

"ma io te la darò"

"Ah, intendi infilarmi in una Colonna portante?"

"sai che significa..."

"Si, so cosa significa.  Vuoi davvero che io resti lì? Non sarà per egoismo, il tuo?"

"..."

"Lo so che sei ancora bruciato da cosa ho fatto per avere conferma del mio sospetto. Ho colpito male il tuo senso di uomo e... pensala come vuoi. Ma so cosa nascondi, non Milan, di lui lo so che mai... ma se hai in mente qualcosa, rendimene partecipe, peggio se riguarda me. Sarebbe ciò, come quel che i miei hanno fatto. All'inizio si era data la morte per certa della mia identità e hanno fatto un fumerale. Funerale... capisci?!? Io che non ne volevo. Vlevo restare... nascosta e ignota... e invece quella bara! E poi hanno scoperto, per tua idea di posticipare la sostituzione, di fare la sorpresona che ero ancora viva e loro ottimo, hanno preso per buono tutto, anche dai dati, e vai così... il viso rovinato riplastificato... la voce danneggiata per l'esplosione... riconoscimento accertato... ma non sai che male mi hanno fatto con quel funerale andando contro i miei voleri... e so che tu farai lo stesso per egoismo per... ciò che... vorrei solo che non mi dicessi che sei mio amico e per questo agirai.... almeno tu, donami rispetto!"

" ma io lo faccio. Anche se tu giochi sporco..." fece lui come rimprovero "Ad esempio, rimprovero smepre Alaric quando sono allo Chateau dicendogli "

"Che significa?"

".. lascia stare... invece, pensavo... dimetnichiamo la Torre. Io fino a stasera sono libero. Dove ti piacerebbe andare?"

"Andare?!?"

"vorrei visitare qualche posto che no conosco con te..."

"Dorde... stai prendendo una cosa che ho detto per essere gentile e cancellare i nostri..."

"Nulla di ciò. Siamo amici. Mi hai dato il tuo tempo ascoltandomi, consigliandomi... anche a mio fratello, ovvio... ma sei stata presente quando avevamo bsogno e ci conosciamo bene, siamo più affiini noi che tu e Milan... almeno sulle cose serie, tralasciando gli scherzi e i casini che combinate..." facendola ridere "ti abbiamo ocnsiderata partner, braccio destro e consigliera gestionale perchè noi non siamo capaci... e anche se ti ringraziamo varie volte, e sapendo... quanto pesa la solitudine senza persone adatte a noi... vorrei davvero giungere a quel giorno che te ne andrai passando dle tempo con te. Te lo devo..."

"Adesso siete diventati tutti..."

"NO! Lascia stare... allora, so che prima di incontrare quella donna saresti andata da qualche parte..."

"Si, volevo visitare dei musei"

"Musei... Adrik" comunicando con l'autista dal dispositivo apposito, ricevendo la risposta dall'uomo alla guida "Potresti dirmi che musei ci sono in questa città?" in russo, ma lei capiva benissimo

"Certo, Signore... Posso consigliarle Il Cremlino di Kazan, il Museo Nazionale della Repubblica del Tatarstan,il  Museo del millesimo anniversario di Kazan, il Museo della vita socialista, il Museo dell'infanzia felice, il Museo di Storia Naturale del Tatarstan, il Museo delle armi degli spiriti guerrieri, il Museo d'Arte, il Tatar Avyly o Tatar Village, la Casa-Museo di Vasily Aksenov, la Casa-Museo di  Lenin, il Museo di Chak-chak, il Museo Kayum Nasyri..."

"Cosa cè di interessante in quelli che hai elencato?
 
"Dunque... al Museo Nazionale della Repubblica del Tatarstanil vi sono reperti minerari; mostre uniche nella regione. Al Museo di Storia Naturale del Tatarstan, vi trova  la storia della Repubblica del Tatarstan, è un'istituzione scientifica ed educativa e un centro di informazione con  la storia geologica, la fauna, il mondo fossile, la vegetazione e le risorse minerali. Il museo utilizza tecnologie interattive e moderne dove può anch  scoprire il suo peso nello spazio su diversi pianeti utilizzando scale speciali, vedere vari corpi celesti usando un telescopio interattivo, osservare una raccolta di minerali e informazioni sulla loro estrazione. Ogni padiglione non solo di reperti, ma anche di pannelli al plasma, chioschi speciali con touch screen e monitor. Questo museo fa parte dei pacchetti di viaggio. Il Museo delle armi degli spiriti guerrieri
 presenta unaa collezione delle armi dei soldati tartari, i loro antenati storici e culturali.Sono materiali provenienti dagli scavi archeologicidalla tarda età del bronzo all'Orda d'oro. Attributi usati dagli antichi guerrieri, oggetti di armi militari, equipaggiamento per cavalli con ricche decorazioni e ogni oggetto che racconta come vivevano i tartari, gli sciti, gli unni, i sarmati in tempo di pace e in guerra. Anche qui la tecnologia moderna rende interattiva la visione. Poi cè Tatar Avyly, il museo a cielo aperto. Un etno-villaggio  medievale dei Tartari, la loro storia e cultura. La Casa-Museo di Vasily Aksenov rispetto gli altri due è centro di turismo. L'antica casa-museo di uno degli scrittori più famosi. L'atmosfera dell'era sovietica e il luogo di lavoro di Vasily Aksyonov sono completamente ricreati qui. E il Museo di Chak-chak dedicato al piatto tartaro. In una casa mercantile di valore storico si illustra, mostra la preparazsione e altro su questo piatto e altri, come il baursak, come il tosh,  con il tè profumato di un samovar. Ancora,  ilMuseo Kayum Nasyri, uno dei più grandi scienziati. Fu lui a porre le basi della moderna lingua letteraria dei tartari. Questo grande uomo è conosciuto come etnografo, storico, linguista, scrittore ed educatore. presenta materiali etnografici unici..."

"Ti ringrazio. Allora..." riflettendo "oggi faremo tappa in alcuni luoghi, non socialisti però" menter Lia rideva "quindi procedi con il primo" ricevendo l'ok dall'autista

"Dorde..." iniziò lei ma lui scosse la testa

"Se Milan fosse qui non andrebbe in un museo ma sono sicuro che ti seguirebbe lo stesso..."

"Pur di non lavorare"

"anche quello" ridendo insieme "ma da persone simili, è giusto condividere del tempo se si ha..." guardando l'orologio "devo tornare dalGenerale questa sera, quindi il tempo cè, anche per accompagnarti a quell'incontro e aspettarti per le altre tappe prima di prendere l'aereo. Diciamo che vorrei sfruttare questa giornata per chiarire molte cose ed evitare di avere punti di scontro in futuro..."

"come vuoi... Io che personalità devo utilizzare oltre quell'appuntamento con lei, per essere al tuo fianco?"

"Nè partner, se consigliera, ne altro... solo tu. Così come solo io..."

"mi auguro solo che non lo faccia per ciò che ho detto o perchè ti senti in colpa e voi scusarti..."

"Guarda..."  come colpito sul vivo "... signorina, sei tu che dovresti chiedermi scusa per cosa hai fatto tre giorni fa! Mi hai preso in giro e..."

"Ah-ah!" fece lei con sguardo monello riponendo il diario nella borsetta "brucia, eh?!? Sevo essere solo io a emendare i miei peccati? Vuoi metterla così? OK..." rise mentre si comportava in modo frizzantino sistemandosi sul sedile opposto a lui e fissandolo, incrociando le braccia, metnre lui sospirava come a stringere i denti.

"ma dimmi..." fece lei spezzando il silenzio dopo un pò, dondolando una gamba sull'altra "di cosa parlate tu e tuo fratello? Adesso sarà possibile avervi insieme epr discutere le cose, o dovete fare cambio e scambio come sempre? Tu che ti anscondi dietro i paraventi fingendo che non vuoi farti vedere mentre invece vai impettito ovunque osannato...Leader! leader!" cantilenò ridendo cattiva mentre lui sembrava irrequieto "non è colpa mia se le persone sono facili da ingannare. Almeno lo è per una cosa buona, proteggerci a vicenda scambiandoci..."

"Mh... ok... ma non hai risposto"

"Si... non volevo parlarne a Milan, che sapesse che tu sai... ma mi hai fatto capire, quando ho scoperto il tuo segreto "facendole cambiare l'espressione "che sarebbe meglio essere tutti insieme e non divisi. dobbiamo dirglielo, che sai e che ora pretendi che in tre sia meglio del nostro trucco... e poi, parliamo di tutto, non abbiamo segreti...!"

"MPh!" fece lei cercando di trattenersi. il tuo segreto! Lia lo fissò in malo modo, tra il preoccupato e il non volerne sentire parlare e dentro di sè erutteva la paura. Spostò lo sguardo al finestrino contariata.

ha parlato?
David ha cantato?
Adesso sa tutto?
Il mio piano è andato in fumo?
Cosa ne sarà delle Chiavi?

"E per continuare breevemente sul tuo segreto.. prendendoci in giro" fece lui serio e Lia lo fissò. NO, pensò, non era quello il segreto di cui parlava e che aveva celato con David ad entrambi. Le Chiavi erano al sicuro. Doveva solo farsi che lei diventasse la Chiave maestra dell'organizzazione, doveva questo almeno al suo impegno fino a quel momento.Eppure quella frase e rabbia, offesa che lesse su di lui la fecero innorvosire.

"Dimentichiamo quello che è successo tre giorni fa..."

"Intendi alla Casa della Seta o quando ti ho affrontata nella Casa delle Lapidi?" fece con un gesto di gola come a spronarla "non so se essere arrabbiato per come mi hai raggirato per scoprire le mie lentine e capire che non ero Milan, o cosa nascondi di più a te stessa e non accetti. Non sarebbe un mistero, un segreto, ma mi dispiace per te stessa che ti racconti le bugie..."

"Ho detto dimentichiamo. pensi che mi vendicherà per cosa hai cercato di fare e lo hai scoperto? Incidente, così lo considererò, chiuso. Guarda, non lo ricordo nemmeno. Certo che è assurdo, e no ntornerò e ne tu, nell'argomento mai più... che cosa hai fatto sia corretto pensando che fosse giusto, mentre io non posso essere me stessa, con nessuno, perchè vi saltano gli ormoni! Nenahce in questo cavolo di posto sarò mai ME, e così per sempre. Non cè ne uno che mi abbia fatta sentire tranquilla da tornare semplicemente ME e invece eccomi ancora a cammianre come la persona che mi hanno resa... non vi lamentate poi se odio e voglio vedere bruciare nella disperazione tutti così che comprendano ME per una volta..."

"..."

"Come detto, dimentichiamo, guarda, non è accaduto niente, la prossima volta se accade però sparerò nei marron glassè e ci siamo capiti, e sai che lo faccio, mentre io sono condannata a non poter esprimermi come voglio per voi avere... Basta! QUindi, a Milan...?"

"Non ho detto tutto a Milan" inziiando il discorso scontroso "di molti dei nostri discorsi perchè pensavo alla nostra privacy, ma anche per questa cosa, che lui no nsapeva di nostre discussioni, hai capito..."

"Ok...quindi ti racconta tutto...?!" fece come domanda ma lui la guardò fisso perchè aveva avutoun modo di porla strano

"bene o male si..."

"ha raccontaot anche a te cosa combina in ambito sociale e privato...?" ridendo di gusto

"Si, so molte cose... a volte si ocmporta in modi che... lascia stare..."

"Mh... quindi ti ha raccontato anche quello..."

"...?" fissandola con le braccia incrociate

"Lo sapevo... " fece lei contrariata ma sembrava più che stesse giocando che altro "se te lo ha raccontato capisco perchè dici che non dovrei stargli troppo vicina o finisco per... esserne influenzata"

"Di cosa parli?"

"ti lamenti, rispetto a lui che invece mi fa i compliemtni, di molte cose... il benveuto all'aquila, gli spettacoli di Veròna, cosa metto in gioco..."

"cosa combini per dar corpo ai tuoi incubi, lo so"

"Lo sai... immagino che tu sia serio anche per questo"

"..."

"Andiamo! Non è colpa mia se le persone hanno bisogno di un messaggio per comprendere le cose..."

"cosa hai fatto" chiese lui stanco, comprenedndo dove stesse andando la situazione

"... ma lo sai...te lo ha detto"

"mi ha detto tante cose, su..."

"Ok..." fece lei in modo confabulatorio e pettegolo "non è colpa mia, come ho detto se ha affermato che con il nostro contratto ci si sarebbe pulito le mezzelune e..."

"chi...? Ah... aspetta... perchè quest acosa l'ho già sentita..."

"Quelli come lui sono un cancro, ecco perchè deve capire..."

"ti prego spiegami, ho paura..."

"la prima votla che ha detto quella frase gli ho fatto recapitare un camion pieno di... anime di carta igienica..."

"anime?" confuso

"si, l'anima della carta igienica... ah ah ah... ho fatto cumulare le anime della carta igienica da tutto lo Chateau e le Torri francesi e ho mandato come pacco dono in una grande scatola come se contenesse roba pregiata... insomma, quella grande scatola di legno con su scritto ha vomitato tutte le anime delle carta igienica..."

"A chi lo hai mandato..,?" fece lui mezzo a ridere e mezzo dispiaciuto per lo scherzo "Aspetta...  stai parlando dell'incidente..."

"Mph! Ho registrata la sua faccia! Dovevi vederla..."

"Ecco perchè dico che tu e Milan quando si tratta di scherzi e punizioni non dovreste... lasciamo stare. E la seconda? Tu sai che accade che gente del governo come lui..."

"Che faccia... il primo messaggio non ha dato frutti, o meglio, da ciò che so ha ordinato di trovare il colpevole ma pensa davvero che noi ci facciao sgamare...? Caruccetto!! E poi ho mandato prima i piccioni addestrati a... dare un saluto..."

"Saluto... nooo!" fece lui orripilato

"Quei vermi prelibati erano troppo teneri... avresti dovuto vedere la sua reazione nel trovare macchina e casa in quelle condizioni....!" ridendo come veròna "E poi ho mandato i corvi"

"corvi..."fece lui terrorizzzato dal seguito

"ho insegnato loro a suonare un certo motivetto con un sassolino nel becco. Sapessi che bravi! E ho detto loro con un laser come da addestramento... dove battere il ritmo! Che ne sapevano loro, piccoli pennuti, che i vetri e le facciate sono fragili..."

Dorde si riportò su gli occhiali sospirando e chiundendo gli occhi mentre lei chiedeva "sei ancora sicuro che valga tenermi in vita?"

"Le prime volte che ti dissi era per le proiezioni per testarle e vedere i risultati con le cavie sul campo. Non per fare la terrorista... che reazione ha avuto?" finendo per ridere

"la vuoi vedere? Posso mettermi vicino a te?" fece lei mostrando il cell sorniona

"quante cose combinerai ancor afinchè non cadranno disperati?"

"finchè non ci chiameranno per nostro intervento... giocherò molto volentieri con loro... e ricordati, io nonsono una militare..."

"Già... hai rivoltato questa discriminazione di tutti contro di te per fare tutto questo... e passarla liscia. Non sei militare, puoi agire contro leggi e regole"

"E a te dispiace?"

"..." vedendola sorridere divertita avviando un video ma non portandosi vicino alui, restando di fronte "non saresti tu, altrimenti..."









   
 
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