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Autore: cassiana    18/02/2022    14 recensioni
Brenda deve tornare a casa dopo una giornata e una serata di emozioni accanto al ragazzo appena conosciuto, l’amico del fratello che tanto gentilmente le ha dato un passaggio. Sul treno riflette su quella giornata e su quel ragazzo e avrà una simpatica sorpresa.
Questa storia fa parte della mia serie originale Londoners ‘80
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Storico
- Questa storia fa parte della serie 'La famiglia Jones ovvero Londoners '80'
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Disclaimer: Trama, personaggi, luoghi e tutti gli elementi che questa storia contiene, sono una mia creazione e appartengono solo a me.
Note: Mi è tornata la voglia di scrivere su Malcom e Brenda, i protagonisti della mia long originale Per arrivare al tuo sorriso e perciò approfitto di questa challenge per scoprire un altro pezzettino della loro storia. Potrebbe esserci un piccolo spoiler ma la storia può essere letta anche da sola. Questa storia fa parte della mia serie originale Londoners ‘80

"Questa storia partecipa alla Fast Challenge: Treni indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp" col prompt 2.Treno in partenza; 24.Rincorrere il treno, o chi c’è sopra




Sbatti e scarta!





Il treno per Londra a quell'ora era per fortuna abbastanza libero: l'orario dei pendolari era passato da un pezzo e Brenda percorse il corridoio affacciandosi all'interno dei vari scompartimenti in cerca di un posto libero. Ne trovò uno accanto al finestrino e vi si lasciò cadere con un sospiro. C’era solo una signora segaligna di mezza età a condividere lo scompartimento con lei e Brenda appoggiò lo zainetto tra i piedi proprio mentre la vibrazione della vettura l'avvertiva che il treno era in partenza. Di lì a poco infatti una voce disincarnata annunciò che il treno da Leeds Central Station a Londra Kings Cross delle 9:45 era in partenza dal binario sette. Brenda appoggiò la testa al sedile. Il pellicciotto del giubbotto jeans le solleticò il collo e lei sorrise. Annusò la lieve traccia del profumo del suo proprietario e sospirò di nuovo. Il suo impermeabile si era così infangato che era divenuto inutilizzabile e così Malcom aveva insistito per prestarle quel suo vecchio giubbetto. Si morse un labbro nel ripensare alla notte appena passata; non era successo niente in realtà, avevano solo dormito sul divano, entrambi troppo stanchi dalle avventure della giornata trascorsa insieme: il lungo viaggio in macchina, in cui avevano passato metà del tempo a litigare per la musica, il pranzo in un pub sperduto nella campagna e il bagno di fango che aveva subìto quando Malcom era passato con la macchina su una pozzanghera. Sapeva che non l'aveva fatto apposta, ma si era sentita morire dall'imbarazzo quando lui era sceso dalla kadett ridacchiando e chiamandola tortina di fango. E poi c'era stata la premiazione per il suo serioso articolo, il motivo per cui si era imbarcata in quel viaggio per York. Brenda storse le labbra, un articolo palloso lo aveva definito Malcom e ci era rimasta male: solo lei sapeva quanto impegno ci avesse messo e quante ricerche aveva dovuto fare in merito. Ma l'amico del fratello era un calciatore, di certo non aveva la raffinatezza intellettuale per capire i suoi studi. Si spostò una ciocca bruna di capelli dal volto ricordando con un minuscolo brivido di compiacimento le dita di Malcom che compivano lo stesso gesto. Sbuffò perché doveva ammettere che il ragazzo era tremendamente carino, con quel fisico asciutto, i lunghi capelli castani e quelle labbra così baciabili.
Malcom guardava a braccia conserte il treno dove aveva appena lasciato la ragazza che aveva conosciuto solo la mattina prima. Una ventata di aria gelida gli scompigliò i capelli e lui portò in avanti le labbra carnose. Forse avrebbe dovuto essere più audace, alla fine a parte qualche toccatina innocente aveva parlato tanto e combinato poco. Ma aveva provato per quella ragazza oltre al naturale rispetto per il fatto che lei fosse comunque la sorella di un amico, una sorta di pudore. Non voleva provarci e basta, voleva conoscerla meglio. Anche se l’aveva conosciuta solo la mattina precedente, l’averla scarrozzata per mezza Inghilterra, aver assistito al suo trionfo e aver condiviso uno stretto divano gli aveva dato l’impressione di aver creato una connessione con lei. Qualcosa che voleva provare ancora. La vettura vibrò accanto a lui fino a che non iniziò a muoversi lentamente e Malcom si riscosse. Cercò il volto di Brenda sperando si fosse seduta accanto a un finestrino per imprimerselo in mente ancora una volta camminando accanto al treno a passo svelto e poi correndo.
Mentre il treno prendeva velocità qualcuno bussò al finestrino facendo sobbalzare la ragazza: il viso sorridente di Malcom che correva insieme al treno le lanciò un bacio prima di sparire. Brenda scoppiò a ridere facendo sussultare la donna di mezza età che la guardò per un momento con uno sguardo di rimprovero negli occhi miopi e tornò a immergersi di nuovo nella sua rivista. Brenda si riappoggiò al suo posto e scosse la testa ancora sorridente: che scemo! La verità era che le dispiaceva doversene tornare a Londra, avrebbe voluto passare più tempo con Malcom, conoscerlo meglio e non solo perché lui era così sexy. E le faceva strano perché aveva sempre pensato fino a quel momento di avere una piccola cotta per Devlin, il suo tutor universitario. Le brutte case della periferia di Leeds scorrevano al suo sguardo lungo il finestrino. Brenda aguzzò la vista e provò per gioco a individuare quella di Maggie, la sorella di Malcom. Era contenta che la sua bambina appena nata stesse bene, sarebbe stata curiosa di vederla. Di nuovo Brenda ripensò a Devlin e non poté evitare di confrontarlo con Malcom nella sua bionda bellezza convenzionale e i suoi modi raffinati e cultura superiore. Eppure quando Malcom aveva iniziato a provarci sfacciatamente con lei le era piaciuto e quando si erano quasi baciati il suo cuore aveva iniziato a battere così frenetico come non le capitava dai tempi di Arthur, il suo primo amore. Chiuse gli occhi per riassaporare quel momento: erano in cucina, era appoggiata al mobiletto e lui si allungava contro di lei per prenderle una tazza. I loro visi erano stati così vicini e lo sguardo negli occhi di Malcom era stato così dolce e sensuale quando le aveva appoggiato una mano al fianco. Brenda fece un sospiro tremulo nel ricordare il calore del ragazzo, il suo odore e la soda consistenza del suo corpo che si premeva contro il suo. E poi il bollitore aveva fischiato facendoli saltare di due metri e lei si era andata a nascondere in bagno. Brenda aprì gli occhi, contrariata con sé stessa. Leeds era ormai alle spalle del treno che filava veloce nella campagna. Avrebbe dovuto baciarlo si rimproverò pentita, ma si erano appena conosciuti e una giornata insieme non giustificava un comportamento promiscuo, la redarguì una vocina nella testa, stranamente simile a quella di suo fratello Richard.
Brenda si scorticò una pellicina del pollice innervosita. Si agitò sul sedile in preda all'insofferenza, inutile rimuginare si disse con fermezza. Aprì lo zainetto per pescare un libro che le avrebbe tenuto compagnia per le due orette di viaggio e impedito di pensare e si trovò tra le mani una orange chocolate. Guardò il dolcetto interdetta, non aveva idea di come ci fosse finito nel suo zaino. Sorrise pensando che forse ce lo aveva infilato Malcom di nascosto e si sentì tutta rimescolare. La sera prima aveva scoperto che la Terry aveva la sua fabbrica di cioccolato proprio a York e Malcom l'aveva presa in giro tutto il giorno per il suo essere golosa. Cullò per un momento la palla di cioccolato chiedendosi come e quando il ragazzo fosse riuscito a procurarsi il dolce. Si strinse nelle spalle e picchiettò con forza la palla contro il bracciolo di legno del sedile. Come diceva lo slogan? Sbatti e scarta e infatti quando aprì la confezione di stagnola arancione, la palla era perfettamente suddivisa nei suoi spicchi, proprio come un’arancia vera! La sua compagna di viaggio al rumore sollevò lo sguardo ostile e Brenda le porse la cioccolata. Quella fece un sorriso mentre pescava uno degli spicchi e la ragazza annuì tra sè compiaciuta: sua mamma glielo diceva sempre che per trattare con le persone niente funzionava meglio di un dolcino per rabbonirle.
Osservò senza vederlo il paesaggio che scorreva fuori dal finestrino e a sua volta si mise in bocca un cioccolatino assaporandone il gusto mentre le inondava il palato: dolce e fresco con una punta di asprezza sul retro della lingua. Brenda chiuse le labbra voluttuose intorno a un altro spicchio. Dolce e aspro, proprio come Malcom non potè fare a meno di pensare e con quell’immagine in mente le sovvennero quelle impudiche del sogno che aveva fatto su di lui quella notte. Labbra su labbra, corpi che si premevano l’uno sull’altro, sospiri e piacere. La ragazza imbarazzata scoccò un’occhiata alla compagna di viaggio che ora riposava con la testa reclinata sul sedile, la rivista scivolata ai suoi piedi e strinse tra loro le cosce. Affondò il viso nel colletto a percepire l’ultimo residuo di odore mascolino. Chiuse con cura gli spicchi di cioccolato avanzati nell’incarto e li mise via. Pensò a Malcom per tutto il resto del viaggio e a quanta voglia avesse di rivederlo.





Nota Autrice:

Eccomi tornata a scrivere di nuovo di Brenda e Malcom, vi sono mancati? A me si! E ora, un po’ di contesto. La Terry’s è la fabbrica di cioccolato di York dove Brenda è andata per la sua premiazione e dove Malcom l’ha accompagnata dato che doveva recarsi a Leeds per assistere la sorella incinta. Uno dei suoi prodotti più famosi è la Orange Chocolate: una palla di cioccolato di 157 gr (una bomba praticamente!) al latte o fondente al gusto di arancia che è sagomata a spicchi proprio come il frutto e per separarli bisogna prima sbatterla. Da qui il claim "Whack and unwrap!" appunto Sbatti e scarta!
   
 
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