Fanfic su attori > Cast The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: trenodicarta    23/02/2022    0 recensioni
Vedere la luce quando si è circondati da ombre non è facile, lo sanno bene Norman e Sole. Lui è un attore di successo che nasconde la rabbia sotto chili di ironia e qualche bicchierino di troppo. Lei è una ragazza comune, che ha da poco accettato una proposta che la terrorizza. Una scelta che le ha stravolto la vita e l'ha portata a lui.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Abituarsi


Due erano le proprietà principali della famiglia Morgan: la prima vicino ad Atlanta e la seconda proprio lì, a Dutchess County. Hilarie e Jeffrey avevano preferito accogliere Sole nella seconda, almeno per le prime settimane, vista la tranquillità del posto. 

La proprietà comprendeva oltre 100 acri di terreno, utilizzati per orti, che Sole poteva solo intravedere al buio, e spazi dedicati agli animali: galline, asinelli, alpaca. Definirla una fattoria sarebbe stato riduttivo, specie dal modo che Hilarie e Jeffrey avevano di parlarne.

- Questo è sempre stato il nostro sogno: crescere una famiglia in un luogo che avessimo costruito noi. Un luogo da coltivare e curare ogni giorno. - 

Le avevano spiegato con la stessa passione ad animarli. 

- Questa casa è stata la nostra salvezza soprattutto durante la pandemia, a noi piace molto e anche ai bambini. - Aveva continuato Hilarie, mentre Craig e Jeffrey portavano dentro le valigie dell'au pair.

- A proposito dei bambini, ora dormono ma domani mattina li conoscerai dal vivo.  - 

Hilarie parlava con gentilezza, scandendo bene ogni parola di modo che Sole comprendesse tutto. Quando sentì nominare i bambini, a Sole le venne naturale sorridere, ricordando la prima videochiamata fatta con loro. Augustus, di 11 anni e la piccola George di 4. 

- Ti faremo anche vedere la proprietà completa. - Disse Jeffrey, mentre entravano in casa. 

Quest'ultima non era affatto come Sole si era immaginata, non vi erano sfarzi o vezzi che facessero pensare alla casa di una coppia così celebre. Era semplice e calorosa come i suoi padroni. Se non fosse stato per la dimensione, avrebbe potuto tranquillamente ricordare una baita. 

Grazie al cielo, Jeffrey aveva aggiunto che quel tour sarebbe avvenuto nei giorni successivi

Grazie al cielo, Jeffrey aveva aggiunto che quel tour sarebbe avvenuto nei giorni successivi. Sole voleva solo risposarsi per quella notte. Hilarie la sorprese, conducendola in cucina, dove poggiati al tavolo la attendevano piatti che lei stessa aveva cucinato. Tutto proveniva dai loro orti, tenne a precisare Hilarie. 

- Grazie, non era necessario. - Mormorò timidamente Sole, sedendosi al tavolo.

- Invece sì, mangia pure, poi ti farò vedere la tua camera. Domani avremo più tempo per parlare. - 

***

George mostrò fin da subito un caratterino niente male. Nonostante i suoi 4 anni, sapeva bene cosa voleva e come ottenerlo. Era testarda e intelligente e a parte qualche capriccio, sapeva farsi voler bene. Soprattutto, mostrò un incredibile talento nel capire l'italiano, lingua che i Morgan volevano che Sole usasse con i bambini. 

- Non cerchiamo solo un au pair che curi i bambini, vorremmo qualcuno che insegnasse loro l'italiano. - 

Adoravano l'Italia e la sua lingua, volevano che i figli la imparassero come fosse loro. Per farlo, Sole poteva usare tutti i mezzi a sua disposizione: lezioni, film o semplici chiacchierate durante i normali giochi. Jeffrey precisò che oltre a questo, avrebbero chiesto il suo aiuto per alcune commissioni per la fattoria, nulla di più. Avrebbe avuto una buona paga e il weekend libero per visitare la città e svagarsi. 

A differenza di George, suo fratello Augustus si era mostrato più diffidente nei confronti dell'au pair. Vedendola così mingherlina e con un viso talmente buono, doveva aver pensato di poterne approfittare per commettere qualsiasi mossa indisciplinata volesse. Quando lei gli parlava in italiano, lui fingeva di non sentirla o capirla, ignorandola. 

Sole aveva fatto da babysitter a bambini ben peggiori, per questo seppe che tecnica adottare: iniziò a ignorarlo anche lei. Quando si trovavano tutti e tre insieme, la ragazza si dedicava a George, ignorando qualsiasi richiesta di Augustus, quasi non lo sentisse. Ci volle una settimana prima di ottenere un risultato. 

Augustus si avvicinò a lei, occupata a dare da mangiare a George e le porse un foglio. 

- Puoi leggerla, per favore? - 

Disse proprio "per favore", in perfetto italiano. Sole si voltò a guardarlo, prendendo incuriosita il foglio, prima di vederlo scappare via. 

Quello che le aveva consegnato, era il compito che gli aveva affidato una settimana prima: scrivere una presentazione di se stesso, che entro la fine dell'anno avrebbe poi tradotto in italiano. Era il primo compito che Augustus portava a termine. 

Sole glielo riconsegnò nel pomeriggio, accompagnato da una fetta di torta.

- Bravo Augustus. - 

Il bambino la guardò dal basso.

- Puoi chiamarmi Gus, gli amici mi chiamano Gus. - 

***

Le prime due settimane di Sole passarono via veloci. Si sentiva dannatamente bene, Hilarie e Jeffrey erano bravi nel non farla sentire una dipendente, bensì parte della famiglia. La mattina erano loro a svegliarsi per primi, svolgendo i vari compiti per l'azienda agricola. Non gestivano solo la fattoria, si occupavano di vendere i prodotti, assicurarsi che venissero correttamente distribuiti e via dicendo. Di tutto questo si occupavano insieme, tranne nei periodi in cui Jeffrey sarebbe ripartito per le riprese. 

- Ti prego non farmi spoiler, sono indietro con la serie. - Lo scongiurò Sole una sera a cena, quando il capitolo The Walking Dead venne aperto. 

Jeffrey le rivolse un'occhiata colpita. - Che significa che sei indietro? Allora non sai che... - 

Sole si tappò le orecchie e George la imitò senza neanche sapere il perché. Tutti scoppiarono a ridere, sia per Sole che per George, che nell'ultimo periodo aveva preso quel vizio adorabile di imitare qualsiasi cosa dicesse o facesse la ragazza. Sole temeva quel talento tanto quanto lo adorava. Se le fosse sfuggita una parolaccia, come avrebbe impedito alla sua imitatrice preferita di ripeterla?

George e Gus trascorrevano le loro giornate con Sole, com'era giusto che fosse. Era lei a occuparsi di svegliarli al mattino, preparar loro la colazione e assicurarsi che la finissero. In seguito passavano la mattina "studiando" italiano: Augustus completava le lezioni assegnate, mentre Sole ripeteva qualche parolina nuova a George, che prontamente la ripeteva storpiandola. In seguito pranzavano, per poi godersi il pomeriggio, riposando un po' e poi passeggiando per la proprietà.

Alla fine, il tour di cui Jeffrey aveva parlato, le venne fatto da Gus stesso. Il bimbo le aveva mostrato tutti gli angoli nascosti e gli animali della fattoria, dalle galline agli asinelli, che la ragazza e George avevano delicatamente accarezzato. 

I bambini e Sole vedevano Hilarie e Jeffrey solo a cena, per il resto era difficile incontrarli in casa. Tranne nei weekend, che Sole aveva trascorso lì, non sapendo dove altro andare e soprattutto con chi. Pur rimanendo in casa, la coppia non le aveva mai chiesto alcun favore, rispettando i suoi giorni liberi. Per i bimbi invece era più complicato rimanerle alla larga. Di tanto in tanto le bussavano alla porta della camera, proponendole una passeggiata, che lei prontamente accettava. Che altro aveva da fare?

Più volte Jeffrey si era proposto di accompagnarla in città, così avrebbe potuto visitare New York o qualsiasi luogo nei dintorni desiderasse vedere. Lei aveva sempre scosso il capo, affermando che si sarebbero organizzati per il fine settimana successivo. 

Quel weekend però, qualcosa di diverso sarebbe accaduto e lei non avrebbe potuto scappare.

- Ehi Sole, questa settimana avresti qualche ora per aiutarmi? - 

Hilarie le si avvicinò mentre la ragazza stava fuori, spingendo George su un'altalena che Jeffrey stesso aveva ricavato per i bimbi. 

- Certo! Che ti serve? - 

- Il prossimo weekend festeggeremo il compleanno di Jeffrey. Puoi aiutarmi a organizzare? - 

Sole si mostrò sorpresa, giustamente, non sapeva del compleanno. Fortuna che Hilarie l'aveva avvisata, evitandole una pessima figura. 

- Certo! - 

- Sei invitata ovviamente, se non hai altri impegni. - 

La ragazza non aveva mai impegni e questo Hilarie lo sapeva ma non lo chiese con tono di scherno, non intendeva prenderla in giro.

- Controllerò l'agenda e ti dirò! - Scherzò Sole, prima di ridere insieme a lei. Il sorriso poi le scomparve dal viso.

- Che succede? - 

- Stavo pensando che... ci saranno persone famose, vostri amici, attori della serie. Io non sono all'alt... - 

- Ti prego fermati. Siamo persone normali, l'hai visto. Anzi, possiamo dire che hai affrontato cose ben peggiori degli zombie finti di the walking dead. Sei la guardiana dei miei due mostriciattoli, più coraggiosa di così. - Mentre lo diceva, si ritrovò a fare la linguaccia a George.

Voltandosi a guardare Sole, la vide ancora preoccupata.

- Cosa c'è ora? - 

Con un pizzico di imbarazzo, Sole lo disse: - Non ho nulla da mettermi. - 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: trenodicarta