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Autore: Giulia12g    23/02/2022    1 recensioni
AAA cercasi qualcuno come me con cui non sentirmi ridicola
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In qualsiasi dimensione temporale o spaziale tu ti trovi, so che ci sei e vorrei parlarti. Non so quando, e in che modo verrai dai noi, se sceglierai di esserci fisicamente o rimarrai un pensiero astratto. Non lo so e non posso immaginarlo. Non ti stiamo cercando, ma sarebbe bello se fossi tu a trovare noi. Parlo di noi, ma il tuo futuro padre non saprà mai che a volte, forse troppo spesso, il pensiero di te è il mio rifugio. Immagino il modo in cui scopriremo di averti trovato, le reazioni delle tue famiglie, come nascerai e come sarai. Il 99% delle volte ti immagino maschio, con i capelli chiari e gli occhi chiari, ma non di un colore ben definito, come un verde tendente al marrone, un po' come quello della tua nonna materna. Ti immagino essere in perfetta salute, calmo quando non hai fame, come me. Ma ti immagino anche alto quando crescerai e con le caratteristiche fisiche di tuo padre.  Immagino i vestiti e le scarpe da comprarti e come reagirei se non andassi bene a scuola, se volessi il motorino o se avessi una fidanzata. Chissà di cosa sei fatto in questo momento. Immagino di luce. Quando l’1% delle volte ti immagino del mio stesso genere, se una versione piccola di me. Hai gli occhi azzurri e i capelli castani con riflessi biondi come i nostri. Non sempre sei tranquilla, anzi piangi a squarciagola, ma sei dolce e diligente. Non mi piacciono i vestitini rosa che potrei comprarti e tutti quegli accessori da principessa. Se vorrai vestirti da Spiderman per me andrà benissimo. Che tu sia maschio o femmina, sin da quando sarai nella mia pancia, ti leggerò o leggeremo delle storie. Ti racconterò di come ci siamo conosciuti o come abbiamo passato la giornata. Ti racconterò di tutto il dolore che starai curando e ogni giorno ti ringrazierò per averci scelto, per aver deciso di venire al mondo, prima attraverso di me e poi con i tuoi occhi, le tue manine, i tuoi piedi. Spero che sarai bella/o, ma non importa perché anche se non lo sarai io non lo saprò mai. È dura aspettarti, o peggio, aspettare di cercarti perché potrebbero volerci anni per trovarti e nel frattempo facciamo il possibile per rimandare il momento in cui arriverai. Ti penso sempre e non vorrei, non dovrei, è così tanto imbarazzante che me ne vergogno anche con me stessa. Nessuno che ci conosce lo dovrà mai sapere a parte noi due. Perfino io vorrei dimenticarmene. Chissà se nella storia dell’uomo è mai esistita una donna che ancor prima di provare a concepire è così terrorizzata dall’infertilità. Chissà se esiste qualcuna come me che trova conforto nel leggere storie di infertilità con il lieto fine, perché ha paura che quando sarà lei a dover raccontare quella storia il lieto fine non ci sarà, senza nessun presupposto per cui l'infertilità dovrebbe essere reale. Non è il momento ideale, ma se vuoi venire sai dove trovarci. 
  
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