Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    24/02/2022    2 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella mattina serena, come tante altre in Giappone e, nella più grande metropoli del mondo, Tokyo, in un bar chiamato Cat's eye, una coppia stava chiaccherando tranquillamente. Erano un ragazzo coi capelli neri con una frangetta, vestito di pantaloni neri, una maglia rossa sotto una giacca azzurra, e una bellissima ragazza con capelli e occhi blu, vestita di giacca e gonnella bianchi sopra una maglietta scura che la copriva dalla vita al seno.

<< L'occasione della tua vita, Saeko? >> disse l'uomo bevendo il suo caffè, mentre la donna dietro il balcone stava ascoltando incuriosita.

<< Esatto, Ryo. >> rispose Saeko ansiosa. << E se le cose andranno bene... potrei festeggiare con te>> e gli fece l'occhiolino.

Ryo si eccitò parecchio per quel gesto. << Oh, davvero? Ti farò il tifo per tutto il tempo! >> e cominciò a sbavare.

Un istante dopo un martello su cui scritto 100t si abbatté sulla sua testa spiaccicandolo a terra. A brandirlo era un affasciante ragazza dai capelli rossi, con anche lei un ciuffo sulla testa con pochi capelli che sporgevano in avanti e portava maglia e pantaloni. Era piuttosto furiosa << La smetterai mai con questo atteggiamento da maiale!! >>

<< Ahia... >> si lamentò Ryo con ancora il martello sopra la testa. << Avevo capito che andavi a fare la spesa, Kaori... >>

<< Ma figurati! Sapevo che ne avresti approfittato per venire qui a importunare Miki!! >> rispose Kaori riferendosi alla ragazza che gestiva il bar.

<< E dato che hai trovato anche Saeko era chiaro come il sole cosa avresti fatto, maiale! >>

<< Aiuto... >> rispose Ryo sempre spiaccicato.

Vedendo la scena, le altre due ragazze non trattenero le risate.

<< Grazie per il pensiero, Kaori, ma io e Saeko sappiamo come gestirlo. Dovresti saperlo. >> disse la barista alla rossa.

<< Si, è vero. Però ultimamente sta peggiorando. È più azzeccoso del solito. >> rispose Kaori togliendo il martello.

Ryo si rialzò tramortito con la testa che gli suonava come un tamburo.

<< Cerco solo di entrare più in intimità con le clienti per poter instaurare al volo un rapporto reciproco di fiducia. Mi aiuterebbe meglio nel garantire la loro sicurezza. >> spiegò.

<< Lo so io che intendi per "intimità"!! >> sbraitò Kaori preparandosi a colpirlo di nuovo.

<< No! Per favore, no! >> disse spaventato rifugiandosi dietro il balcone dalla parte di Miki.

Saeko si preparò ad andarsene dopo aver pagato il conto per il suo caffè. << Beh, ragazzi, devo lasciarvi. Il mio più grande successo mi aspetta. >>

Kaori, che era arrivata solo in quel momento, presa dalla curiosità volle saperne di più << Devi salvare un capo di stato? >>

<< Meglio. Catturerò Lupin III. >>

Tutti i presenti, incluso Ryo, rimaserò a bocca aperta.

<< Lupin III? Il più grande ladro del mondo? >> chiese Ryo.

<< Proprio lui. Ha mandato un messaggio al direttore del Museo Nazionale. Cercherà di rubare un kakemono* giunto in città la settimana scorsa. >>

<< Lupin... Mio fratello mi aveva parlato di lui. Pare che non abbia mai fallito. >> disse Kaori dopo una breve riflessione.

Miki rimase in silenzio per la sorpresa.

<< È vero, ma con me non avrà scampo. Sapete perché? Perché, a quanto ho sentito... È esattamente come te, Ryo. >>

<< Cosa? >> chiese Ryo spalancando gli occhi.

<< Nel senso che... >> cominciò a dedurre Kaori basita.

<< Già. Non riesce a stare lontano dalle donne. >>

Kaori guardò un attimo Ryo e prese un momento per elaborare la cosa. << Quindi Ryo ha un gemello criminale? Beh, se sai gestire questo idiota, non avrai di certo problemi con la sua controparte. >> valutò ghigniando.

<< Ehi! Di come me ci sono soltanto io. E se per caso quel tizio ci proverà con te, lo cercherò per sparargli in faccia! >> disse Ryo irritato dall'idea.

Kaori sudò per la sfrontattagine del suo socio "Pallone gonfiato."

<< Beh io vado. La prossima volta brinderemo per la mia promozione. >> chiuse il discorso Saeko uscendo dal locale e andando alla sua macchina, lasciando i suoi amici in attesa di novità.



Dopo qualche minuto di guida, l'ispettore si presentò dal direttore del museo per valutare le precauzioni prese contro Lupin.

<< Si... Sembra abbastanza sicuro, ma ho la sensazione che sia meglio non illudersi. >> disse Saeko dopo aver esaminato tutto.

Un addetto si mise in contatto col direttore << Direttore, è arrivato un ispettore dell'Interpool che chiede di parlarle. >>

<< Fatelo entrare. >> rispose l'uomo.

"L' Interpool? Lupin è più famigerato di quanto pensassi." pensò affascianata la bluetta.

Un attimo dopo si presentò in sala un uomo alto con basette, vestito con un soprabito e con un cappello marrone chiaro in testa. L'uomo tirò fuori un distintivo e lo mostrò al direttore. << Direttore, ispettore Zenigata dell'Interpool. Sono stato incaricato di gestire la sorveglianza della pergamena. >>

Saeko guardò l'uomo in modo sospetto mentre il direttore gli rispose << Mi spiace, ispettore, ma la sorveglianza è già sotto la competenza della presente detective Nogami, figlia del commissario Nogami e nonché la miglior agente del distretto. >>

Zenigata si accorse solo ora della ragazza. Lei cominciò a guardarlo con sicurezza << È arrivato tardi, ispettore. >>

Zenigata non si fece mettere i piedi in testa, e tirò fuori un documento. << Scusi, signorina, ma ho l'autorizzazione del mio superiore su richiesta del prefetto Nogami. >>

Saeko lesse il documento, poi prese in mano il cellulare e si spostò in un altra stanza. Zenigata e il direttore rimasero confusi da quell'atteggiamento.

<< Signore, ha chiesto all'Interpool di mandare uno dei suoi a intralciare la mia sorveglianza? >>

<< Ispettore Nogami, deve rendersi conto che sarà Lupin il ladro con cui avrà a che fare. L'ispettore Zenigata è l'uomo che ha inseguito Lupin in ogni posto dove ha colpito perciò lo conosce meglio di chiunque altro e ho pensato fosse giusto affiancarvelo per facilitare la cattura di quel furfante. >>

<< Ma è sicuro che sia l'uomo adatto? Mi sembra un idiota. >>

<< Nah, è in gamba, anzi, qualche volta è riuscito ad arrestare Lupin. >>

<< Ah si? Beh, non mi sembra abbia fatto un bel lavoro visto che Lupin è ancora libero. >>

<< Ti prego, Saeko... >> cominciò il commissario con tono supplichevole. << C'è la reputazione del nostro distretto in gioco. Se ci facciamo rubare il capolavoro sotto il naso, come idioti, i criminali si sentirebbero stimolati. >>

<< Mh. >> fece la figlia non convinta << Dopo il tuo colloquio con il sindaco immagino gli avrai assicurato che avremo preso Lupin perciò direi che è più la tua faccia che vuoi salvare, giusto, papà? >>

Il commissario sudò per la schiettezza della figlia. << Per favore, tesoro. Cerca di collaborare e ti garantisco la tua promozione. >>

Saeko sospirò << E va bene. Spero per te che l'ispettore sia davvero abile come pensi. >> e chiuse il telefono per ritornare dagli altri.

<< Tutto ok, signorina Nogami? >> le chiese il direttore.

<< Certo. >> e si volto a guardare Zenigata. << D'accordo, ispettore. Sono disposta a collaborare con lei per quest'operazione, però dovrà trattarmi come sua pari e non come una subordinata. Chiaro? >> disse porgendogli la mano e con una faccia che non ammetteva obiezioni.

Zenigata non seppe che dire: quella donna aveva un atteggiamento veramente intimidatorio. << E va bene. >> decise stringendole la mano.

Saeko sorrise soddisfatta. << Allora, mi dica ciò che sa su Lupin. >>



Dopo esseri scambiati le informazioni, i due ispettori riogranizzarono la sorveglianza in maniera talmente serrata che anche le fogne vicine al museo vennero sorvegliante.

Mentre Saeko sorvegliava le entrate, Zenigata sorvegliava la pergamena con una decina di agenti. L'opera era custodita dentro una teca antiproiettile e deposta su una piattaforma mobile che il museo usava per trasferire le espozioni in archivio. Tuttavia Zenigata ha preferito che l'opera fosse rimasta lì in modo che Lupin non potesse entrare negli archivio e rubarlo da lì.

Non mancava molto allo scoccare dell'ora stabilità e Zenigata era teso come un filo. "Questa volta non mi scappi, Lupin."

In quel momento si mise in contatto con lui l'ispettore Saeko tramite un auricolare << Ancora niente, Zenigata. Tutto a posto la sopra? >>

Zenigata si volto verso il dipinto << Niente di strano, Nogami. >> << È sicuro che si presenterà all'ora stabilità? >>

<< Assolutamente si. Lupin è orgoglioso, fa sempre di tutto per mantenere le sue promesse. In ogni caso ho preso ulteriori precauzioni. Non ha scampo. >> disse Zenigata ghignando e chiudendo la comunicazione.

Prima che l'operazione iniziasse, Zenigata aveva pensato di sfruttare il meccanismo di trasferimento delle epsozioni nell'archivio per tendere un ulteriore trappola a Lupin: l'ingresso agli archivi era riservato solo ai due ispettori. Se fosse entrato qualcun altro, avrebbe fatto scattare l'allarme e sigillato il museo. Inoltre era stato aggiunto anche un allarme aggiuntivo nel caso un dipinto fosse stato trasferito nell'archivio facendo scattare anch'esso la reclusione dell'edificio.

"Ahahahah. Sarò io quello che riderà per ultimo questa volta." pensò Zenigata sempre più sicuro del suo successo.

L'ora stabilità era giunta. Ma non succedeva ancora niente. "Fa pure la tua mossa, Lupin. Non cambierà nulla."

Giù, nei piani di sotto, Saeko scoprì qualcosa di insolito nel sistema di sicurezza. << Ispettore, mi sente? Sembra che il sistema di sicurezza sia stato hackerato. >> ma non rispose nessuno.

<< Non dirmi che. >> e si diresse verso i sotterranei.

Zenigata rimase in attesa senza sospettare nulla quando la luce all'improvviso si spense.

<< Ma che cosa?! Riaccendete le luci! >> e subito dopo le luci si riaccesero da sole. Zenigata si voltò verso la pergamena, ma al suo posto vide uno foglio su cui scritto "Bel tentativo, Zazà" e con una faccina sorridente che faceva l'occhiolino. Zenigata conosceva quella faccina fin troppo bene.

<< Lupiiin!!! >>



Nell'archivio, in quel esatto momento, c'era lui. Con la camicia rossa e la cravatta gialla, con i suoi capelli corti e le basette e la sua faccia da scimmia impegnato a mettersi in tasca la pergamena dopo averla riposta in una busta di plastica per conservarne la composizione. Lupin III.

<< Un allarme nel sistema di trasferimento? Bella pensata, paparino. Ma per me ci vuole altro. >> commentò divertito.

<< Muoviti, Lupin. Hai solo pochi minuti. >> gli disse all'auricolare il suo amico e socio, Jigen Daisuke. Aveva effettuato lui l'hackeraggio per permettere al compare di entrare e di rubare la pergamena, ma l'interferenza non sarebbe rimasta attiva al lungo, il sistema si sarebbe riavviato tra breve.

<< Certo. A tra poco. >>

E si preparò a uscire quando senti un coltello sulla sua nuca.

<< Adesso si volti, signor Lupin. Lentamente >> gli disse chi teneva in mano il coltello.

<< Ok, ok, diamoci una calamat... Oh! >> disse Lupin girandosi per poi vedere davanti a sé la speldida Nogami. Era davvero una delle donne più affascinanti che avesse mai visto.

<< Le consiglio di fare il bravo e di arrendersi. Le conviene. >> disse la ragazza guardando bene il ladro in faccia per studiarne le intenzioni.

<< Beh, signorina. Ognuno ha il suo mestiere, e io ci tengo a rispettare il mio così come lei con il suo, mi pare. >> ripose Lupin calmo e sicuro guardandola nel volto, ignorando completamente il resto.

<< Non ci provi con me, Lupin. Ho conosciuto mille uomini come lei, ma nessuno l'ha mai spuntata con me. >> ribatté Saeko sorridendo sicura. << Oh, non ne dubito. Ma io sono unico nel mio genere. In ogni caratteristica. >>

<< Beh, se si riferisce alla sua faccia da scimmia non ho dubbi. Anche se le sue basette sono le stesse di Zenigata. >>

<< Ihihihih! Anche per questo è il mio "paparino". Ma, se vuole, lei può essere la mia "mammina". Ne sarei molto felice. >>

Saeko decise di darci un taglio e ammanettò la mano di Lupin << La conversazione è divertente, ma ora basta. È stato bravo a neutralizzare il sistema di sorveglianza, ma tra poco lei si ritroverà rinchiuso nel museo e c'è un esercito di poliziotti che la aspetta fuori. Perciò mi restituisca la pergamena e si arrenda. Per favore. >> e gli fece l'occhiolino. Cercava di manipolarlo nello stesso modo che usa con Ryo.

<< Va bene. Se me lo chiede così. >> fece Lupin porgendo l'altra mano per farsi ammanettare del tutto.

Una volta fatto, Saeko si avvicinò a lui per perquisirlo. Ma prima che potesse toccarlo, Lupin le chiese con voce sensibile << Potrei esprimere un ultimo desiderio? >>

Saeko tornò a guardarlo per sentire cosa voleva... e subito dopo si ritrovo le labbra di Lupin sulla sue. Durante quel bacio inaspettato in cui Lupin ci mise passione, la detective rimase invece spiazzata, tuttavia fece passare qualche momento per poi tirargli un calcio nei testicoli.

<< Ahiahaihiahi!! >> fece Lupin inginocchiato a stringersi i suoi gioielli.

<< La prossima volta te le taglio, screanzato! >> lo minacciò Saeko irritata.

<< Scusa... ma non ho resistito. Sei irresistibile . >> disse Lupin mostrandole le mani libere. Saeko guardò allora per terra e vide una coppia di mani finte con le sue manette. Subito dopo le mani esplosero generando una cortina fumogena.

<< Spero di vederti ancora, chéri. >> le disse infine correndo fuori dall'archivio.

Mentre lo guardava scappare ancora dolorante ai paesi bassi, Saeko assunse un espressione affascinata. Quell'uomo aveva un atteggiamento come Ryo, però era di certo più astuto e più diretto in un certo senso.

Dopo una veloce corsa, Lupin arrivò nell'atrio ma si trovò davanti uno squadrone di poliziotti con le armi puntate verso l'ingresso.

<< Wow. "Mammina" non scherzava. >> commentò il ladro per niente preoccupato.

<< Ahahahah! >> risuonò una risata alle sue spalle.

Lupin si voltò e vide Zenigata con un altro squadrone dietro di lui. << Non hai scampo, Lupin. >>

<< Zazà. Diventi sempre più bravo, complimenti. Un giorno foooorse potresti riuscire a prendermi. Uhuhuh. >> gli disse Lupin beffardo.

<< Smettila con le tue spacconate! Tra poco il sistema tornerà operativo e a quel punto non avrai scampo. Non riuscirai a superare i miei agenti in tempo. >> ribatté l'ispettore tirando fuori le sue manette.

<< Beh, non hai torto. Le pattuglie, i cecchini, gli uomini nelle fogne. Pare che stavolta sia davvero fregato. Ihihih. Ma... >> Zazà è i suoi si tenero pronti.

<< Non hai previsto il cambio di stagione. Sai? A certe persone... viene da grattarsi. >> e il sistema antincendio si azionò da solo, però non fece uscire acqua, ma uno strano liquido incolore... Che causava un tremendo formicolio a contatto con la pelle umana penetrando attraverso i vestiti. Tutti gli agenti dell'atrio cominciarono a grattarsi, incluso Zenigata, ma Lupin invece non sentiva nessun prurito. << Estratto di panace di mategazza. Gran bella cosa la natura, non trovi, Zazà? Fortuna che io ho fatto il "vaccino". Uhuhuhuh! >>

All'esterno dell'edificio in quello stesso momento un idrovolante sorvolò la zona e gettò sugli agenti all'ingresso e sui tetti lo stesso liquido, facendo grattare tutti quanti. Il pilota del veicolo era Jigen in persona. Come al solito, Lupin aveva preparato tutto in anticipo.

Nonostante il prurito, Zazà non volle demordere e si lanciò contro Lupin. << Neanche la peste mi impedirà di arrestarti! >> urlò con le manette in una mano grattandosi con'altra.

<< Accidenti, Zazà. Sei fatto di metallo. >> rispose Lupin uscendo dalla soglia per poi girarsi verso l'ispettore che stava per cogliere l'occasione.

<< Ti ho preso!! >> e si buttò in avanti. Ma al posto della porta trovò invece una parete metalica su cui sbatte la faccia mentre un allarme cominciò a suonare. Il sistema di sicurezza era tornato operativo e l'allarme che Zenigata stesso aveva fatto installare si era attivato chiudendo tutto.

<< Dannazione. >> fece l'ispettore scoraggiato con la faccia verso il muro continuando a grattarsi la schiena.

<< Ihihihihih! Ti manderò un bravo dermatologo, Zazà! Alla prossima! >> lo salutò Lupin prendendo una scala a corda calata dall'aereo di Jigen che si diresse poi lontano dalla zona.

In quel momento entrò nell'atrio Saeko che si avvicinò a Zenigata. << Ispettore. >>

L'uomo si voltò subito verso la ragazza senza smettere di grattarsi. << Me l'ha fatta di nuovo! >>

Vedendo grattarsi lui e i suoi uomini in quel modo alla detective scappò una risatina.

<< È davvero degno della sua fama. È riuscito a ingannare anche me. >> disse ammirata. << Però... >> fece poi tirando fuori dalla schiena la pellicola di plastica con dentro il kakemono. << Io ho ricambiato il favore. >>

Zenigata rimase impressionato. Quella donna aveva fregato il mallopo al più grande ladro del mondo sotto il suo naso. "Questa ragazza è più in gamba di quanto pensassi."

<< Forse non otterrò la promozione però ho la soddisfazione di avergli mandato all'aria il colpo >> commentò fiera Saeko.

<< Le voglio assicurare una cosa, Zenigata. Se Lupin ritornerà ancora a Tokyo può contare su di me per prenderlo. E la prossima volta sarò pronta. >>

Zenigata ora era confuso. Saeko sembrava un po' troppo interessata a Lupin. Non l'avrà mica incantata col suo stile? Nah. Una cosa che aveva capito subito è che Saeko era una che prendeva sul serio il suo lavoro e se diceva che avrebbe fatto del suo meglio per prendere Lupin era sicuramente così.

<< Sarà un piacere, ispettore Saeko. Ma ora mi serve qualcosa... >>

<< Si, mi dica. >>

<< Mi faccia togliere subito questa schifezza di dosso! Questo prurito mi sta facendo impazzire! >>

Saeko reagì con una faccia allibita << Oh, ma certo... >>



Con l'idrovolante impostato su pilota automatico, Lupin e Jigen stavano tornando al loro nascondiglio.

<< Ebbene, Lupin? Tutto liscio? >>

<< Ovviamente, Jigen. Questa volta, però, Zazà non era solo. C'era un altro ispettore ad assisterlo. E lasciamelo dire: vorrei tanto fosse lei a perseguitarmi. È la poliziotta più bella che abbia mai visto in vita mia. >> rispose l'amico sognante.

<< Una donna? Oh fantastico. >> reagì Jigen seccato. << Bando alle ciance. lo hai preso quel kakemono? >>

<< Ma certo. Eccolo qui. >> e tiro fuori un documento. Ma non era la pergamena, era un banalissimo foglio bianco delle stesse dimensioni. Lupin rimase incredulo come Jigen. Ma poi Lupin capì cos'era successo. << Mi ha fregato. >>

<< Chi? L'altro ispettore? Come ha fatto? >>

<< Beh ecco... >> fece Lupin imbarazzato. << Ho voluto farci amicizia, ma lei è stata più furba di me. >>

<< Farci amicizia?! Vorrai dire che ci hai flertato. >> realizzò Jigen nuovamente seccato.

<< Beh... Solo qualche parolina... >>

<< E avete chiaccherato così vicino da farti fregare il disegno sotto il naso? >> Jigen aveva un presentimento.

<< Emh... Lascia stare, Jigen. Per fortuna ho preso una precauzione. >> e si tolse dalla cravatta una specie di microspia.

<< Sei riuscito a fotografarlo. Allora ti serviva solo l'immagine. >> commentò il pistolero.

<< Ovviamente. Ho sentito dire da Fujiko che quel kakemono conteneva un indizio per trovare un tesoro misterioso che riguarda la famiglia imperiale. La pergamena era stata perduta un secolo prima della caduta dell'impero giapponese nel 1945, ma poi venne ritrovata di recente nella rovina di un antica residenza imperiale e così, quando ho saputo del trasferimento al museo, ho colto l'occasione. >> spiegò Lupin.

<< E lei è sicura di questo? Non sarà un altra delle sue fregature? >>

<< Ma no, tranquillo. È proprio per saperne di più che è rimasta infiltrata al Palazzo Imperiale nell'ultimo periodo. >>

<< Bah. Hai idea di che si tratti questo tesoro segreto? >>

<< Assolutamente no. >> e guardò la microspia << Ecco perché sono ansioso di trovarlo. >>



*un kakemono è un ritratto giapponese su pergamena di seta e carta di riso
  
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