A thing about silence
Prendi un ragazzo in sella ad una bici, che vaga dai quartieri più affollati a quelli ormai deserti; gira e rigira, ma sembra non trovare la sua destinazione.
Prendi una spiaggia, l’odore del mare, la salsedine che impregna l’aria e si attacca ai vestiti, il sole cocente che sembra fendere l’atmosfera.
La sabbia sotto ai talloni, lo scrosciare delle onde, il profumo della città, il vociare indistinto che si fa rumore di sottofondo. Una lingua straniera, melodia incantatrice. Una mente pronta, che si libera da ogni pensiero.
Inspira: è l’aria che entra nei polmoni. Espira: è ogni turbamento, che fuoriesce, e si riversa sulla battigia.
Inspira, espira.
È l’alba di un nuovo giorno: saluta il sole, che lo acceca; accoglie il silenzio, che lo avvolge e lo circonda.
Inspira, espira.
È l’alba di un nuovo giorno: saluta il sole, che lo acceca; accoglie il silenzio, che lo avvolge e lo circonda.
E poi di nuovo in sella ad una bici, a fendere la strada.
Inspira, espira.
Il silenzio, poi, si fa melodia.
Nota dell'autrice: il prompt per la drabble (un pò allungata) era questa frase -> Silence/ The only language/ I am fluent in"
Se siete arrivati fin qui, grazie per aver letto!
Nota dell'autrice: il prompt per la drabble (un pò allungata) era questa frase -> Silence/ The only language/ I am fluent in"
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