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Autore: X_98    27/02/2022    0 recensioni
Alla fine della Battaglia delle Cinque Armate gli eventi prendono una piega imprevista.
Thranduil non esita a frapporsi tra suo figlio e la morte.
Legolas capirà l’amore si suo padre solo quando sarà troppo tardi?
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Legolas, Thranduil
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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“Tua madre ti amava, più di ogni cosa, più della vita!” Legolas sentì il suo cuore gonfiarsi a quelle parole. Il pensiero di colei che non riusciva a ricordare era sempre doloroso, e colui che avrebbe potuto fargliela conoscere meglio non parlava.

Sapere anche solo questo, tolse un gran peso dal cuore del giovane Principe.

Si voltò, salutando suo padre, chiedendosi quanto tempo sarebbe passato affinché avrebbe sentito la forza di tornare.

Si avviò a testa alta.

Forse avere uno scopo preciso rendeva tutto meno caotico. 

Perché nella testa di Legolas la confusione regnava sovrana. Quei sentimenti a lungo celati e ora traditi bruciavano più della lama di un orco, il rimpianto di aver aspettato tanto da perderla era qualcos’altro di insopportabile!

Si ritrasse appena un orco lo colse di sorpresa. Dovette andargli di fronte affinché si accorgesse della sua presenza.

La creatura immonda approfittò di quel minuscolo spiraglio che mai avrebbe potuto trovare in un elfo e fu in grado di aprire un grosso squarcio sulla coscia del Principe che riuscì a disarmarlo prima che il nemico usasse la sua mole per farlo crollare di schiena contro il ghiaccio.

L’orco non perse tempo e sfoderò un’altra spada avventandosi sul Principe.

Legolas vide la morte arrivare, senza che potesse fare nulla. La lama del nemico era troppo forte per essere bloccata dall’unico pugnale rimastogli.

Ma perché continuava a combattere in un mondo dove non trovava più alcun motivo di esistere?

Chiuse gli occhi pregando i Valar che fosse rapido e indolore. Il cozzare della spada lo fece irrigidire, ma non percepì alcun dolore agonizzante....

Aprì gli occhi e vide il padre che combatteva come se fosse posseduto.

L’orco indietreggiava ad ogni fendente del Re e non fu in grado di proteggersi quando il sovrano elfico mirò alle gambe, desideroso di infliggergli più dolore di quanto ne stesse sopportando il figlio.

Thranduil sentiva un furia gelida attanagliargli le viscere e dimenticò ogni lezione su come le emozioni potessero destabilizzarlo a tal punto da avvantaggiare il nemico.

Accettava di perdere Legolas per essere stato un padre assente e freddo, ma non di vederlo cadere come la sua amata, ucciso dal male da cui aveva faticato tanto nel tentativo di preservare la sua giovinezza!

Sentiva il corpo rigido e debole per lo sforzo appena compiuto nella battaglia, ma si costrinse ad ignorarlo, avendo in mente un solo obbiettivo: proteggere suo figlio!

Legolas fece per alzarsi ed andare in suo aiuto, ma la gamba ferita lo reggeva appena. Ma non poteva rimanere in disparte, non avrebbe mostrato fragilità di fronte a suo padre!

Si guardò attorno preoccupato, maledicendosi di aver terminato le frecce. Era in un punto vantaggioso, avendo una buona visuale del perimetro circostante e sarebbe stato facile abbattere eventuali pericoli in avvicinamento.

Il suo Re aveva appena concluso una grande battaglia e forse c’erano altri orchi nei paraggi che potevano venire attratti dal rumore dello scontro.

Fece un passo e un verso di dolore gli attraversò le labbra.

Come se fosse stato risvegliato dalla trance, Thranduil si voltò di scatto verso il figlio, temendo che fosse stato attaccato da un’altra immonda creatura e un piccolo sorriso gli illuminò il viso vedendo che benché ferito, stesse bene.

I loro occhi si incrociarono e Legolas lo ringraziò attraverso lo sguardo.

Doveva saperlo, che se avesse potuto, suo padre gli sarebbe sempre rimasto accanto. Perché aveva dubitato dell’unica persona che non l’avrebbe mai abbandonato? Perché solo in battaglia era riuscito a raggiungere tale consapevolezza?

Legolas sgranò gli occhi appena si rese conto, che anche se si trattava di pochi secondi, il Re aveva momentaneamente abbassato la guardia “Ada!” Urlò, vedendo il nemico attaccare.

Avendo ferito l’orco, probabilmente il sovrano non si aspettava una risposta così immediata.

Thranduil si girò in tempo, perché la lama dell’orco affondasse nel suo fianco facendolo gemere di dolore.

Indietreggiò per non permettere all’arma di affondare maggiormente e con un colpo ben assestato, riuscì a tagliare la gola all’orco che euforico, credeva di aver vinto.

Un ulteriore lamento provenne dal Re quando la lama si sfilò dal suo corpo, ma riuscì a rimanere in piedi.

Legolas rilasciò andare un sospiro che non si era reso conto di aver trattenuto, prima di sentire il cuore fermarsi appena vide il genitore vacillare sulle proprie gambe e sbilanciarsi all’indietro. Legolas corse, appoggiandosi alle rovine con le braccia, tentando di sostenere il peso della gamba ferita, quando si rese conto che dietro a suo padre non vi era niente, a parte un dirupo chissà quanto alto.

Ma non fu abbastanza veloce......abbastanza forte, capendo la gravità della situazione quando ormai era troppo tardi.

Thranduil scomparve oltre il bordo nel silenzio più assoluto! 

Legolas si bloccò, come se non volesse accettarlo. Si mise in ascolto, sperando di sentire il rumore del corpo del padre che crollava in terra il prima possibile, ad indicare che la caduta era stata breve fra quelle rovine dove si era appena consumata la battaglia.

Parve che un tempo interminabile fosse passato, prima di udire un tonfo attutito dal vento che impetuoso colpiva tutto ciò che incontrava.

Legolas sentì gli occhi bruciare, ma si costrinse a rimanere forte.

Il Principe non seppe quanto ci mise, a lui sembrò un eternità, prima che riuscisse, con esitazione e una paura lacerante, a fare capolino per cercare l’amato genitore.

L’altezza era notevole. La roccia scendeva per svariati metri, terminando in una distesa di neve bianca che avrebbe potuto celare massi o pietre appuntite.

Il Re giaceva immobile, supino, su un’immensa distesa di ghiaccio e neve. Una alone rosso, sul fianco, risaltava in quella distesa così bianca e una macchia di sangue si stava allargando nei pressi della ferita inferta prima della caduta.

I capelli erano aperti in maniera disordinata attorno alla testa ma il diadema brillava sulla fronte del sovrano, come se temesse l’ira del Re nel caso si fosse mosso anche di poco. Le due spade erano state spinte lontano dall’urto e le braccia erano aperte distese sulla fredda neve sembrando che avesse tentato di frenare la caduta, o era semplicemente stato l’istinto a fargliele allargare....

Legolas lo osservò a lungo, nella speranza di vederlo muovere, di sentirlo gemere dal dolore, ma non accadde nulla. 

Solo il vento faceva rumore in quella valle dove era calato un silenzio tombale.

 

Si, sono una regina del dramma!

Mentre continuo a scrivere l’altra storia, mi è venuta in mente una scena flash che non sono riuscita a resistere dallo scrivere!

L’addio tra padre e figlio nell’adattamento di Peter Jackson mi ha sempre rattristato e temo che non cambierà!

Ho desiderato a lungo che Legolas rimanesse, rendendosi conto che non era l’unico a soffrire ed essendo un a,ante della tragedia mi sono assicurata di mettere a dura prova il legame padre-figlio.

Questa storia sarà breve (almeno è ciò che penso ora, sono imprevedibile anche ai miei stessi occhi), ma devo dare sfogo alle mie idee per poter tornare a concentrarmi sulla storia centrale del mio lavoro quotidiano.

Fatemi sapere cosa ne pensate e le vostre possibili idee su un ipotetico secondo capitolo, perché l’idea flash si è bloccata qui.....per ora!

I commenti e le opinioni sarebbero molto d’aiuto, grazie!

A presto, 

X-98

   
 
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