«Kurapika?»

La tua voce suona più pavida del previsto.

«Sì? Hai bisogno?»

Risponde subito Kurapika girandosi verso di te con un sorriso gentile.

«Ecco, in verità sì...»
«Dimmi tutto principessa, sono qui apposta per te.»
Ti senti nervosa e insicura allo stesso tempo, quello che stai per digli per te è molto importante.
«C’è... c’è una cosa che devo raccontarti...»
«Davvero? E di che si tratta?»
«Prima che te la dica voglio che tu ti sieda insieme a me sul divano.»
Anche se confuso si siede sul divano esattamente di fronte a te in modo che possiate guardarvi negli occhi. Ottimo.
“Forza… ce la puoi fare. Ce la devi fare.” pensi facendo dei respiri profondi.
Cerchi di raccogliere tutta la tua forza e inizi a parlare.
«Ti ricordi quella sera in cui mi hai raccontato ciò che la Brigata Illusoria ha fatto alla tua gente?»
Sembra lievemente turbato dalla tua domanda ma risponde positivamente annuendo.
«Quindi deduco che ti ricordi anche quello che ti ho detto io subito dopo...»
«Sì.» annuisce. «Mi avevi detto che capivi perfettamente ciò che provavo...»
«Esatto.» fai un profondo respiro. «Capisco se poteva sembrarti egoistica quella frase da parte mia, io non ti ho mai raccontato cosa mi è accaduto nel passato per farti capire perché io ho risposto in quel modo e c’è un motivo ben preciso.»
«Oh…»
«Anni fa anche io persi tutto ciò che conoscevo portandomi a vivere una vita nettamente differente da quella che conducevo ed esplorare realtà troppo crudeli per la “me” di allora.»
Nell'iniziare a raccontare ciò che hai passato i tuoi occhi diventano lucidi, il tuo respiro si fa irregolare ma resisti cercando di farti forza.
«Io non ho ma avuto un padre, è morto in battaglia lasciando da sola mia madre con me in fasce. Infatti, mi hanno cresciuta mia madre e mia nonna materna, hanno fatto di tutto per non farmi mancare nulla e si sono spaccate la schiena per vivere al meglio delle nostre possibilità. Allora avevo difficoltà a fare amicizia con gli altri bambini perché ero troppo timida e taciturna ma...» sorridi malinconicamente. «… Un bambino si avvicinò a me con un sorriso dolcissimo, mi chiese di giocare con lui e piano piano siamo diventati amici. Era il mio unico amico.»
Riportare a galla tutto ciò che hai passato ti fa piangere senza alcun controllo e Kurapika rimane lì, di fronte a te, ad osservarti e ascoltarti sentendosi inerme ed impotente. Sembra che ciò che gli dici gli riapri vecchie ferite.
«Io e quel bambino abbiamo passato interminabili pomeriggi insieme e mia madre era felicissima per me perché, dopo tanto tempo, ero riuscita a farmi un amico e non mi sentivo differente dagli altri bambini. Fino ad un fatidico giorno… quel giorno che sbriciolò tutta la mia vita di fronte ai miei occhi.»
Ti asciughi frettolosamente le guance ormai bagnate a causa delle lacrime.
«V-vuoi un bicchiere-...» mormora lui vedendoti visibilmente provata ma lo interrompi.
«No...»  ti soffi velocemente il naso. «Ce la faccio, davvero… devo solo riprendermi un attimo.»
Cerchi di ricomporti il meglio che puoi, ti asciughi gli occhi dalle lacrime e riprendi la tua storia.
«Io mi ero allontanata dal mio villaggio per recuperare della legna da ardere, non avrei mai immaginato cosa sarebbe potuto accadere. Come avrei potuto? Ero solo una bambina.» guardi Kurapika negli occhi come segnale ma lui non sembra capire. «Quando tornai il villaggio era ormai raso al suolo… Non c’era più niente se non macerie, fuoco e tanto, tanto dolore.»
Allunghi una mano cercando la sua che non tarda ad arrivare e la stringi cercando di infonderti sicurezza.
«La Brigata Illusoria non ha portato via qualcosa solo a te, anche io ho perso la mia gente, la mia casa. Mi ci volle tempo per capire cosa era successo e perché, ma finalmente realizzai il tutto. Kurapika, tu non sei l’unico sopravvissuto...»
Chiudi gli occhi per alcuni secondi per poi riaprirli e scoprirli scarlatti. I famosi Occhi Scarlatti tanto cercati e agognati da tutti i cacciatori di tesori. Quel gesto lascia Kurapika senza parole e col fiato.
«Ma… ma che...»
«Sono una kurta anche io e quel bambino che era mio amico quando ero piccola eri tu. Davvero non te lo ricordi?»

I suoi occhi si fanno lucidi in pochi attimi e piccole lacrime amare di realizzazione rigano il suo viso.

«Mi dispiace di avertelo tenuto nascosto per tutto questo tempo...» mormori accarezzandogli una mano. «Il momento giusto non è mai arrivato e per me è ancora una ferita aperta...»

Improvvisamente Kurapika si alza in piedi lasciandoti sorpresa e confusa dalle sue azioni. I suoi occhi si trasformano lentamente passando da grigi a scarlatti causandoti il batticuore.
“Perché non sembra contento del fatto di non essere l’unico sopravvissuto?”
Scatti anche tu in piedi cercando di decifrare la sua espressione che sembra emanare solo odio e morte.

«Che… che ti succede amore…?»
«Perché non mi hai detto nulla…?»
«Te l’ho detto, il momento giusto non è mai arrivato e-e io credevo di essere l’unica prima di incontrarti.»
«Hai lasciato che io sterminassi la Brigata Illusoria per vendicare il popolo dei Kurta senza sapere che tu eri sopravvissuta…?»
«E questo ora cosa cavolo c’entra? E poi, è come se tu avessi vendicato anche la mia famiglia.»
«Perché tu non provi lo stesso odio che ho provato io?»
«Mi sono nascosta per anni, non ho mai chiesto informazioni a nessuno...»
«Bugiarda...» sibila.
«Cosa…?»
«Sei solo una sporca bugiarda… io non ricordo nessuna bambina con cui avevo fatto amicizia da piccolo… mi stai mentendo...»
«Perché dovrei mentirti su una cosa così delicata? Non lo farei mai e tu lo sai bene!»
Si porta le mani alle orecchie come se non volesse sentire la tua voce.
«ZITTA! FAI SILENZIO! NON VOGLIO PIÙ VEDERTI E SENTIRTI!»

Il suo sguardo pieno di odio che solitamente reca solo alla Bregata Illusoria si posa su di te ed il tuo corpo inizia a tremare dalla paura. Non hai mai immaginato che un giorno potesse guardare te in quel modo, ti senti inerme. Sulla sua mano compaiono le catene e lì realizzi davvero ciò che sta per succedere.

«Kurapika, ti prego, fermo...»

Porti le mani di fronte a te come per difesa ed inizia ad indietreggiare.

«Non puoi farlo, lo sai bene, se usi il tuo potere contro qualcuno che non è della Brigata, morirai!»

Esclami cercando di temporeggiare e calmare la sua furia, ma sembra che non abbia effetto visto che avanza sempre di più verso di te.

«Che importanza ha? La feccia va eliminata in ogni caso.»
«Kurapika, ti scongiuro, no-...»



«AAAAAAH!»

I tuoi occhi si spalancano e lentamente realizzi dove ti trovi; il tuo respiro è corto e ti senti tutta sudata.
Ti metti velocemente seduta cercando di asciugare via il sudore dal tuo viso.

«Principessa tutto bene?»

Quella voce ti provoca una scossa di brividi lungo tutto il corpo. Senti una mano sulla tua spalla ed istintivamente ti scosti come per difenderti.

«Ehi, ehi, va tutto bene.» sussurra con voce gentile. «Non avere paura, sei al sicuro con me.»

Porti lo sguardo verso il tuo interlocutore e vederlo ti fa sciogliere come un gelato al sole. La sua espressione è rassicurante ed il lieve sorriso che adorna il suo viso ti fa capire che ciò che è appena successo era, solamente, un incubo.

«Ho cercato di svegliarti ma continuavi a girarti. Ma non devi preoccuparti, è tutto finito.»
“Che voce melodiosa…”
«Oh, Kurapika...»

Una sensazione di sollievo pervade tutto il tuo corpo e ti sfoghi in un pianto liberatorio buttandoti tra le sue braccia che ci stringono a lui.

«Shhh… shhh… va tutto bene ora.» sussurra accarezzandoti i capelli. «Hai fatto un brutto sogno ma ora ci sono io qui e nulla può farti del male.»
«H-ho avuto tanta pa-paura...»
«Lo so, lo so, ma adesso puoi stare tranquilla.»

Ora puoi stare tranquilla davvero, ora sei con lui e nulla può procurarti dolore o paura perché ti proteggerà. Percepire il calore del suo corpo contro il tuo, la sua mano che accarezza gentilmente i tuoi capelli, il battito calmo del suo cuore, è tutto così piacevole che ti aiuta a calmarti in pochi minuti.
Riporti lo sguardo su di lui che ti sorride e ti da un bacio sulla fronte.

«Ti senti meglio ora?»

Annuisci mentre ti asciuga le guance col pollice causandoti un sorriso.

«Aaah, adesso sì che va meglio. Ora che ti vedo sorridere mi sento decisamente meglio.» confessa sollevato dandoti un bacio a stampo. «Odio vederti soffrire, fa soffrire anche me.»
«Mi dispiace...»
«Non scusarti, non è colpa tua. Ricorda che io sono sempre qui per te, ogni volta che hai bisogno.»
«Davvero…?»
«Certo, io ti amo e sarò sempre presente per te.»
«Per sempre?»
«Per sempre.»
Sorridi e stringi a lui nascondendo il viso contro il suo petto in modo da sentire meglio il suo profumo.
«Non ti chiederò cosa hai sognato perché non voglio che tu ripercorra quelle brutte sensazioni e magari non vuoi parlarmene, mi basta vederti sorridere.»
«Grazie amore.»
«Di nulla principessa, però ora è meglio se torniamo a dormire, okay? Domani ci aspetta una lunga giornata.»
«Va bene.»
«Buonanotte.»
«Notte notte.»