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Autore: eddiefrancesco    01/03/2022    1 recensioni
L'umore di Christopher Marchnet è cupo come le nuvole nere che sovrastano la sua residenza.
Eppure quando un lampo illumina una damigella in difficoltà, lui si comporta da gentiluomo.
Per Kit comincia così un eccitante avventura insieme alla misteriosa Hero Ingram, alla ricerca di un libro scomparso da oltre un secolo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kit si acciglio'. Un tempo le informazioni che gli aveva riferito Hob gli sarebbero entrate da un orecchio e uscite dall'altro, ma aveva imparato a sue spese che era rischioso ignorare gli avvertimenti. Il fatto che qualcuno avesse deliberatamente manomesso la carrozza di Miss Ingram perché la ruota si rompesse a così poca distanza da Oakfield Manor non poteva essere una coincidenza. A quel punto, la conclusione era una sola. La causa di tutto era di nuovo quel maledetto libro. Il libro l'aveva attirata lì, come era successo con altri prima di lei e in particolare con un uomo di nome Malet, un druido dell'ultima ora che voleva mettere le mani sul testo per trovarvi la formula di un arcano rituale che doveva essere compiuto nel labirinto dietro casa. Oakfield Manor e il labirinto erano stati costruiti da Ambrose Mallory, una sorta di mago autore di scritti che, a distanza di oltre un secolo dalla sua morte, continuavano a provocare dei terribili danni. Qualcuno dei suoi seguaci era forse sopravvissuto all'incendio? Oppure là fuori ce ne erano altri che non erano stati nel labirinto quella orribile notte? Barto aveva i mezzi e le conoscenze per investigare al riguardo, ma finora non aveva scoperto niente di più di ciò che già sapevano e Kit aveva cominciato a credere che la faccenda fosse definitivamente conclusa. Fino a quel giorno. Ma perché proprio Miss Ingram? Kit scosse la testa. Dovevano esserci in giro dei loschi individui che, se ritenevano che lei avesse la copia superstite del libro, o che fosse in possesso di informazioni che avrebbero potuto condurre al maledetto testo di magia, non si sarebbero fermati davanti a niente pur di mettere le mani sul funesto volume. Nessuno lo sapeva meglio di lui. Quella gente aveva ucciso suo padre. E siccome anche Sydony aveva rischiato di morire, Kit non era disposto a permettere che Miss Ingram andasse incontro allo stesso destino. Nonostante avesse parecchio da fare a Oakfield Manor e l'ultima cosa che desiderava fosse trovarsi di nuovo coinvolto nei fatti misteriosi e nefandi che perseguitavano la sua nuova dimora, non aveva scelta. Già una volta non aveva prestato attenzione e non aveva intenzione di ripetere l'esperienza. Quando scese a fare colazione, Kit scoprì che le sue ospiti avevano già finito e lo stavano aspettando in biblioteca. Mrs. Osgood doveva averle accompagnate in quella stanza per abitudine, ma Kit non poté fare a meno di domandarsi se Miss Ingram ne avesse approfittato per rovistare in mezzo ai volumi di suo padre. Quel pensiero lo colmo' di aspettativa, un valido antidoto alla malinconia che negli ultimi tempi era stata sua costante compagna. Ma Kit si era quasi affezionato a quello stato d'animo, per quanto poco piacevole, e si disse che di sicuro, alla luce del giorno, la sua ospite si sarebbe rivelata meno seducente che nella benevola penombra delle lampade notturne. Nessuna donna poteva essere bella e interessante come se l'era immaginata la sera prima. Invece, entrato in biblioteca, provò la stessa piacevole impressione del giorno precedente. La luce pallida sembrava circondarla di un'aura splendente, come la prima volta che l'aveva vista dritta e fiera lungo la strada dissestata che portava a Oakfield Manor. Qualcosa nell'atteggiamento della giovane, seduta modestamente vicino alla finestra, le mani intrecciate in grembo, gli fece incurvare le labbra. Non era una posa naturale. Aveva già rovistato tra i libri o aveva indovinato che lui si sarebbe insospettito? Kit si domando' per l'ennesima volta che cosa celassero quegli occhi. Il loro colore gli ricordava lo zucchero caramellato, insolito come lo era lei, e l'espressione non gli raccontava niente della loro proprietaria. Provava anche lei le sue stesse emozioni ogni volta che lo guardava? I suoi lineamenti impassibili sembravano negarlo e gli riportarono alla mente la serietà della discussione che avevano avuto la sera prima. Si guardò intorno e vide Mrs. Renshaw seduta a una distanza che avrebbe reso difficile coinvolgerla nella conversazione. Gli parve che la robusta accompagnatrice sonnecchiasse, per cui non si preoccupò di rivolgerle la parola. Si concentrò invece su Miss Ingram, prendendo la parola prima che lei cominciasse con la sequela di convenevoli previsti per situazioni del genere. «Mostratemi quello che avete» la invitò, andando a sedersi vicino a lei. «Riguardo al Mallory, voglio dire.» Nel suo sguardo Kit colse un lampo di sorpresa, subito dissimulato, e si chiese come avesse fatto una donna così giovane ad acquisire un simile autocontrollo. Sydony era trasparente, lasciava capire in qualsiasi momento quello che pensava, invece Miss Ingram parlava soltanto della propria missione e non rivelava altro. Quasi a conferma dei suoi pensieri, lei gli porse un foglio di carta strappato con aria del tutto imperturbabile. «È il frammento di una lettera che Mallory scrisse a uno dei suoi seguaci» gli spiegò. Il frammento era molto vecchio e lui lo prese con cautela. Nonostante la calligrafia fosse vigorosa, l'inchiostro era sbiadito al punto da rendere difficile la lettura. Con un po' di fatica Kit riuscì a decifrare il testo. - Affido a voi questa copia del mio lavoro di tutta la vita, affinché la custodiate con cura. Non parlatene ad alcuno, anzi, tenetela al riparo dagli sguardi curiosi, di modo che le verità storica che essa contiene non finiscano in pasto a chicchessia. Un'altra copia l'ho nascosta qui, i rimanenti volumi, invece, come forse già saprete, sono stati sequestrati e distrutti. Maledetto quel tipografo che ha deciso di...- «Verità storiche» borbotto' Kit, sdegnato. «A giudicare da queste poche righe, tutte le altre copie del testo furono distrutte perché ritenute sacrileghe, e Mallory stesso venne accusato di praticare la magia» aggiunse Hero. «Morì poco tempo dopo aver scritto questa lettera, avvelenato, si dice, da uno dei suoi seguaci.» Kit corrugo' la fronte al pensiero di quel delitto. Sperava che non fosse stato perpetrato sotto il suo tetto, per quanto Mallory se lo fosse meritato. «A chi era indirizzata la lettera?» volle sapere, cercando invano di decifrare il nome. Miss Ingram si protese verso di lui con espressione intenta. «A Martin Cheswick. Raven ha trovato il frammento in un libro proveniente dalla biblioteca dell'attuale Conte di Cheswick.» Per poco Kit non fischio' tra i denti. Un personaggio tanto in vista era stato in qualche modo legato a Mallory? Bah, ogni famiglia aveva la sua pecora ners; il Principe Reggente non ne era forse un esempio? «Allora è a Cheswick che dovreste cercare il libro, non qui» Osservò, restituendo a Miss Ingram il frammento di carta. Lei si acciglio'. «Qui parla di due copie.» «Ma quella che era nascosta qui è andata bruciata» le ricordò Kit. E la storia sarebbe finita lì, se non fosse stato per la ruota manomessa. Avrebbe potuto gridare a gola spiegata che il volume era stato distrutto, ma evidentemente certe menti malate pensavano che Miss Ingram avesse delle informazioni diverse. Tuttavia, cosa stavano cercando veramente: il resto della lettera o il libro? «Chi sapeva che stavate venendo a Oakfield?» le chiese. Di nuovo un lampo di stupore attraverso' gli occhi color caramello. «Raven, naturalmente» rispose Miss Ingram. «E magari anche qualcuno dei suoi amici o soci in affari?» A suo credito, Miss Ingram non tradì la minima esitazione, anzi, rispose con un accenno di ironia: «Mr. Marchant, vi assicuro che Raven non parla delle trattative non ancora andate in porto con chicchessia. Ecco perché qui a Oakfield Manor ci sono soltanto io e non un esercito di bibliomani che si fanno la guerra a suon di offerte per aggiudicarsi il Mallory.» «Siete stata fortunata ad arrivare qui a Oakfield» commento' Kit. «Una ruota della vostra carrozza è stata manomessa in modo da causare l'incidente.» Stavolta lo stupore della giovane fu genuino. E perfino l'indifferente Mrs. Renshaw si riscosse dal suo sonnecchiare.
   
 
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