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Autore: fenice64    02/03/2022    14 recensioni
Cullata dalle splendide parole, nonché dalla melodia, della canzone di Irama “Ovunque sarai”, ho composto questi pochi versi, che sono venuti a bussare, all’alba, alla porta della mente ancora lievemente addormentata.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai, io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò.”

 

 

Presenza incorporea della consistenza del sogno.

Impalpabile come l’aria

che gonfia le tende della stanza,

ancora immersa nella penombra mattutina.

Non è fatta di parole.

Non ha voce propria.

Non accarezza.

Non sfiora

ma esiste.

Si percepisce,

poiché si ripercuote nel profondo,

fino a giungere all’anima,

come un coro di sussurri

portati da un vento gentile,

che si riverbera

attraversando quell’intricata foresta

che è la nostra personalità.

Ma se la chiamerai,

anche solo con il pensiero,

essa ascolterà

trasformandosi così in tangibile Presenza.

 

 

 
   
 
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