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Autore: lmpaoli94    02/03/2022    2 recensioni
1 febbraio 2022.
Non confondetevi gente perchè questa storia non avrà luogo in questa data, ma solo sottolineando che questa data deve essere il momento di tale rinascita. Di tale ispirazione.
Voglio tornar a scrivere e a raccontare come ho fatto finora senza mai fermarmi.
Perchè non voglio farlo. Voglio che questo sia il mio angolo che libera la mia mente una volta per sempre.
E guardando Sanremo scrivo queste parole e racconto di un padre premuroso che vuole sapere tutto di un figlio.
Perchè la famiglia è importante per tutti, qualsiasi cosa accada.
E l’unione non può essere dimenticata e scalfita.
Perchè da soli non siamo nessuno e insieme siamo tutto.
Insieme alle persone che ognuno di noi ama incondizionatamente.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Phoebe rimaneva con Anastasia mentre Teddy era sotto le coperte che non riusciva a prendere sonno.
Christian, dal canto suo, aveva avuto una giornata molto lunga, si apprestava ad andare a letto mentre le sue due donne guardavano un film insieme.
< Tra quanto pensate di venire a letto voi due? > gli domandò Christian mentre vedeva sua figlia addormentarsi con un sorriso caloroso < Ormai si sta facendo molto tardi. >
< Aspetta ancora un attimo, papà. Il film non è ancora finito > fece la bambina stropicciandosi gli occhi cercando di tenerli aperti.
< Sì certo, come no. Ma se hai perso metà del film, tesoro bello. >
< E tu come fai a saperlo? Non eri qui a guardarmi. >
< Oh, ma tuo padre ha il controllo di qualsiasi cosa e situazione > replicò invece Anastasia sorridendo.
< Tua madre mi conosce fin troppo bene, cara la mia furbettina. >
< Anch’io ti conosco molto bene, papà. Non ci lasci mai soli. Nemmeno ora. >
< Mi stai forse dicendo che sono asfissiante? > domandò Christian con una nota di sarcasmo.
< No, però… >
< Avanti, piccola mia > fece Anastasia baciando la fronte della piccolina < Tuo padre ed io ti vogliamo molto bene. Proprio come a tuo fratello Teddy. ED è per questo non vi vogliamo lasciare soli per nessun motivo. >
< Avrete le vostre libertà > mormorò Christian facendo finta di promettere qualcosa < Non so ancora quando… >
< Cerca di essere serio, papà. >
< E tu meno impertinente, signorinella. Avanti, adesso a letto. >
Portandola in braccio sotto lo sguardo confortevole di sua moglie, presto Anastasia capì che l’avvertimento non era rivolto solo a sua figlia.
< Ana? Anche tu. A letto. >
< Ma io non ho sonno > replicò la donna sbuffando e facendo i capricci.
< Non m’interessa. È molto tardi anche per te. >
< Christian, sono solo le dieci. >
< Appunto. Dobbiamo avere un po’ di tempo per noi due, non credi? >
< Mr Grey, sei così insaziabile > replicò la donna mordendosi il labbro.
< In tutti i sensi è insaziabile, mamma > fece Phoebe svegliandosi di soprassalto < Ma cosa fate voi due quando siete soli in camera da letto? >
< Tra qualche anno te lo diremo, Phoebe. Ma non stasera > rispose Christian tagliando corto il discorso.
< Ma io voglio saperlo ora! >
< Phoebe, non insistere. >
< Ma mamma… >
< Avanti, piccola mia. Adesso dormi. >
Una volta sistemata la piccola guastafeste, Christian e Anastasia si preparavano ad andare a letto.
Ma quando aprirono la porta della camera di Teddy, videro con grande sorpresa e rammarico che il piccolo non stava dormendo.
< Piccolo mio, che succede? Non riesci a dormire? >
< Purtroppo no. Mi sento molto solo. >
< Piccolo. Non devi dire questo. Ci siamo io e tuo padre. >
Anastasia lasciò la mano di suo marito per dirigersi a consolare un figlio che a primo impatto era inconsolabile.
Christian vedeva tutto quell’affetto che fino a poco tempo fa’ non riusciva a capire.
Una madre premurosa e presente, oltre ad essere perfetta agli occhi di Christian.
Ma improvvisamente, nemmeno Phoebe aveva intenzione di dormire.
Ritrovandosela dinanzi ai suoi piedi, Christian non capiva perchè i suoi figli non avevano nessuna intenzione di dormire.
La piccolina chiamava a gran voce la mamma mentre Theodore voleva solo suo padre.
< Ci pensi allora tu, Christian? >
< Non ho alternative, mi pare. >
< Non dire così, ti prego. >
< Scherzo, Ana. Ci penso io. >
Una volta che Christian e suo figlio rimasero soli, Christian si sentiva improvvisamente diverso.
Suo padre non gli era mai rimasto così accanto e lui non voleva fare gli stessi errori del suo vecchio, facendo il più premuroso possibile.
< Allora Teddy, vuoi che ti racconti una storia? >
< Non serve, papà. Voglio solo stringerti a me. >
Qualche anno fa’ Christian non voleva essere toccato, ma adesso…
Tutto il mondo si era capovolto e tutto era cominciato… da quell’amore.
Dall’amore che aveva solo ed esclusivamente per Anastasia, ma che adesso il suo amore si sarebbe allargato fino ai suoi figli.
Tutto sembrava perfetto e ciò Christian non si poteva sottrarre. Anzi, non l’avrbbe mai fatto.
Tutto ciò era tremendamente bello di fronte ai suoi occhi.
Quella notte Christian rimase a dormire in quel piccolo letto con suo figlio, impedendo che lui stesso e il piccoletto non facessero nessun tipo di brutti sogni.
Quando si risvegliarono, sarebbe iniziato un nuovo giorno pieno d’impegni.
I bambini rimanevano sotto stretta sorveglianza mentre i grandi sarebbero andati al lavoro.
Tutto era perfetto e non si poteva dire niente a quel quadretto familiare.
Ma allora cosa poteva mancar?
Voi lettori mi potreste dare una risposta a tal proposito? Oppure la vita di questa famiglia era così perfetta da non poter essere scalfita in nessun modo?
Ormai i cattivi erano tutti dietro le sbarre e la coppia perfetta andava avanti con la loro vita.
Quando vi dirò cosa ne penso io vi potrei lasciare interdetti e sorpresi XD


Un racconto un po’ diverso dal mio solito dove un inizio sembra la sua stessa fine.
Ma racconterò ancora qualcosa su questa famiglia.
Una famiglia che aveva tutto.
Sulle note di un amore scrivo queste parole.
Perchè loro per me sono la mia fantasia.
Tutto quello di cui adesso ho bisogno per non pensare ad altro e rintanarmi nel mio angolo a scrivere qualcosa per liberarmi.
Perchè a me serve questo. Una piccola cosa per farmi sentire diverso e appagato.
Una poca cosa dinanzi agli occhi di chi non vuole e non riesce a comprendere.
Ma mai come adesso scrivo che per me i racconti e la fantasia di una persona sono tutto.
Perché vedrete che la mia fantasia e questo racconto sono molto più legati di quanto voi potete davvero credere.
A presto.
   
 
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