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Autore: Jeremymarsh    03/03/2022    4 recensioni
"La sera in cui Berenilde trovò quel bambino alto e magro di fronte casa sua, i suoi vestiti erano già da tempo logori, i capelli biondi bagnati e il viso troppo pallido anche per lui il cui incarnato non era mai stato scuro. Ai suoi piedi una piccola borsa il cui contenuto era rovesciato a terra e non ammontava nemmeno a un cambio; dalle impronte su di essa capì che probabilmente era stato proprio Thorn l’artefice del gesto, anche se ora sembrava il ritratto della tranquillità."
[Piccola raccolta di Missing Moments che esplorano il rapporto tra Berenilde e Thorn]
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Berenilde, Thorn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il significato della parola madre

 
 
Thorn era già un bambino troppo alto per la sua età la sera in cui la madre lo abbandonò fuori casa di Berenilde; troppo alto e troppo magro, troppo cagionevole. Era tutto ciò che lei non aveva desiderato in un figlio, ciò che non avrebbe potuto sfruttare per i suoi scopi e la sua scalata verso il potere.

Quando si rese conto di non sopportarlo più, di non volersene prendere cura, decise di lasciarlo alla sorella del padre, l’unica donna che sapeva non lo avrebbe additato come il bastardo che era, l’unica persona che avrebbe potuto essere una famiglia per lui. Quello era probabilmente l’unico gesto d’amore che avrebbe davvero mai fatto per Thorn.

La sera in cui Berenilde trovò quel bambino alto e magro di fronte casa sua, i suoi vestiti erano già da tempo logori, i capelli biondi bagnati e il viso troppo pallido anche per lui il cui incarnato non era mai stato scuro. Ai suoi piedi una piccola borsa il cui contenuto era rovesciato a terra e non ammontava nemmeno a un cambio; dalle impronte su di essa capì che probabilmente era stato proprio Thorn l’artefice del gesto, anche se ora sembrava il ritratto della tranquillità.

Per quanto quella donna avesse detto di aver tentato, ciò che Berenilde aveva davanti agli occhi non era il risultato delle cure di una madre. E con la perenne temperatura gelida del Polo, si stupì di non vedere il nipote tremare.

Si affrettò a raggiungerlo e mentre le sue mani percorrevano il suo viso e corpo, gli stringevano i vestiti ancora più addosso, Thorn rimase impassibile. Era sempre stato un bambino che molti avrebbero definito perfetto: era tranquillo, non creava problemi, seguiva ogni raccomandazione. Ma non era quello che una famiglia di Draghi avrebbe voluto – non che qualcuno della sua famiglia avesse mai desiderato accogliere un bastardo – e, sicuramente, non era ciò che quella donna aveva avuto in mente quando aveva sedotto suo fratello.

In breve, per tutti Thorn era un errore, una macchia sull’onore di famiglia e Berenilde aveva già capito, appena aveva scorto la sua figura sulla soglia, che lei era la sua ultima speranza: sarebbe toccato a lei prendersene cura. A cominciare da ora. Se ne fosse all’altezza, quello era un altro paio di maniche.

Gli toccò un’ultima volta la fronte e poi lo cinse per le spalle, spingendolo dentro. Ebbe cura di lavarlo ed asciugarlo, si assicurò che il bambino indossasse un cambio perfettamente asciutto – un pigiama che era appartenuto a un figlio da tempo sparito – e che la sua temperatura scendesse prima di preparargli una bevanda calda.

Durante tutto il processo Thorn non fiatò, se non per alcune risposte automatiche, e rimase il ritratto della compostezza. Per lo meno, si disse un’ultima volta per non avere la mente affollata da pensieri più inquietanti, il nipote non gli avrebbe dato grandi fastidi – se non si considerava quanto la famiglia avrebbe avuto da ridire su quella sua scelta. Ma a Berenilde non importava: forse lei e Thorn avrebbero potuto guarirsi a vicenda.

La piccola borsa preparata da chi madre non lo era stata e non aveva mai veramente voluto esserlo, invece, giaceva dimenticata fuori dalla porta di casa. Al mattino un domestico avrebbe ripulito l’ingresso e non ve ne sarebbe stata più traccia.


 
N/A: Salve a tutti, avrei voluto pubblicare il capitolo della Long questo giovedì, ma causa problemi di salute non è ancora scritto. Per farmi perdonare, ho deciso di pubblicare questo Missing Moment che avevo da un paio di mesi nella mia cartella WIP. Ovviamente, dato il poco che sappiamo sull'infanzia di Thorn e su questo momento in particolare, la maggior parte di ciò che è narrato è di mia invenzione. Spero vi sia piaciuto e di leggervi nei commenti. 

Questa storia partecipa agli Oscar della Penna 2023 indetti dal forum Ferisce la penna.



Un abbraccio virtuale e a presto! ❤
 
   
 
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