Questa storia partecipa alla challenge BlossomByBlossom indetta sul gruppo Facebook

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Prompt della challenge: “Ci risiamo”

Autore che me lo ha proposto: Jeremymarsh

Peabody se ne stava seduto dietro la sua scrivania con uno sguardo agitato stampato in volto.

Con una mano cercava di scrivere alcune note sul foglio davanti a lui, per poi inviarlo al governatore, con l’altra, invece, si teneva la fronte con l’intenzione di cacciare via ogni suo pensiero.

Era agitato, sentiva che stava per accadere qualcosa...l’ennesima.

Erano solo le quattro del pomeriggio, il sole era cocente e in fase di tramonto e tra lui, la signorina Betty e le guardie avevano già sventato un totale di trentasette tentativi di evasione da parte dei fratelli Dalton.

Era decisamente un record.

Ormai stava vivendo in uno stato di ansia.

Non riuscendo a scrivere neanche una lettera, cacciò un grido esasperato, lanciò la penna d’oca per terra e si alzò andando vicino alla porta.

Stava per accadere qualcosa in tre...due...uno…

Senza attendere oltre, aprì la porta e Pit fece il suo ingresso di corsa e tutto trafelato.

“Signor direttoooreeee!” finita l’esclamazione, talmente l’enfasi con cui era entrato nella stanza e la mancanza di reazione alla frenata, la guardia si ritrovò con la faccia spiaccicata sulla cassettiera dell’archivio.

“Fammi indovinare, i Dalton?” domandò Peabody, mentre Pit alzava tremante un dito in segno di affermazione “Ci risiamo” sospirò già più calmo; ora che il fattaccio era accaduto la sua ansia si era affievolita e, vista la cadenza con cui i Dalton tentavano di evadere, sarebbe rimasto tranquillo per almeno mezz’ora dalla cattura “E con questa siamo a trentotto” sentenziò “Hai perso di nuovo, Pit”

La guardia, che nel frattempo era caduta per terra con gli uccellini che gli giravano attorno alla testa, tirò fuori dalla tasca dieci dollari.