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Autore: Maggiechan_75    06/03/2022    2 recensioni
“Sto tornando… tornando da te… Ma quanto è difficile! Qui dove mi trovo sto talmente bene, che una parte di me vorrebbe rimanere qui per sempre!
Sarebbe tutto perfetto se ci fossi anche tu.
Ma tu non ci sei ed io voglio stare con te in qualsiasi posto tu sia!
Aspettami sto arrivando…”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Perchè?!
Perchè me?!
Perchè lui?!
 
Per tutto il tragitto verso casa, Ryo disperato si stava domandando del perchè Kaori avesse scelto lui, (o Ryo Saeba) a Takuya.
 
Quell’uomo aveva tutto, una bella casa, era di bell’aspetto ed era chiaramente innamorato di lei, di Kaori.
Lui non era Ryo Saeba. Un uomo abituato al pericolo che sfidava la morte ogni giorno, ogni ora, ogni minuto…. ogni secondo. 
 
A quel ricordo rabbrividì.
 
Perchè?!
 
Dai racconti di quelle settimane era venuto a conoscenza di cosa significasse essere a fianco di un uomo come Ryo Saeba.
 
La tua vita Kaori è sempre stata in pericolo al suo… mio fianco.
Ti ho fatto passare ogni sorta di pericolo, hai rischiato di morire più di una volta.
 
Perchè lui?
Perchè me?
 
Con chi eri ieri sera Kaori? Ti sentivo così vicina ma allo stesso tempo così distante. Eri forse con lui? Con il ricordo di Ryo Saeba?
Come posso competere con lui? 
 
Oh Kaori mi sento così diverso da quell’uomo, così dannatamente diverso. 
Non riuscirei mai a pensare di poterti mettere in pericolo. 
Non riuscirei nemmeno lontanamente immaginare di mettere me stesso in pericolo.
Il solo pensiero di impugnare una pistola mi fa venire il voltastomaco.
 
Strinse il volante e pigiò l’acceleratore. Ryo non si accorse che il semaforo era rosso e sfrecciò in direzione di Shinjuku senza nemmeno badare ai cartelli stradali che indicavano il limite di velocità.
 
Perso tra i suoi pensieri e dai suoi timori, quell’uomo non si accorse che aveva appena messo se stesso in pericolo e non solo, poteva diventare un pericolo per qualsiasi altra persona, Kaori compresa.
 
Non sono Ryo Saeba, non sono nemmeno più sicuro di volerlo essere.
Come ha fatto quell’uomo a farti soffrire così tanto. Come ha potuto lasciarti scappare?
 
Come!!!????
 
Senza rendersene conto parcheggiò davanti al Cat’s Eye stupendosi del perchè fosse arrivato proprio lì.
Scese con uno sguardo serio e teso e a testa bassa si diresse, silenzioso incurante del traffico della strada, verso l’entrata del pub.
Il locale era deserto, più vuoto delle rare volte che aveva messo piede con Kaori. 
 
Seduto in uno degli sgabelli del bancone Mick Angel, davanti a lui una tazza di caffè nero e dietro al bancone difronte a lui Umibozu. Il gigante buono come l’aveva soprannominato la stessa Kaori quando lo aveva presentato la prima volta. 
 
Al tintinnio della porta di ingresso i due si voltarono. ll proprietario del locale con interesse e il biondo semplicemente per curiosità.
 
“Guarda chi si rivede…”
 
disse Mick allungando l’occhio in cerca di Kaori.
 
“sei solo?”
 
proseguì stupito quanto Umibozu che fosse senza l’accompagnatrice che dal risveglio non lo aveva mollato un solo secondo.
 
L’uomo parve non ascoltarli e meccanicamente si sedette nello stesso identico sgabello dove era solito sedere Ryo Saeba.
 
Perchè…
Perchè lui?
Perchè me?
 
I suoi pensieri ritornarono a quell’uomo, a Takuya
 
“Cos’ho più di Takuya…”
 
sussurrò senza accorgersene.
 
“E’ quello che ci chiediamo tutti Ryo!”
 
Il tono del biondino era molto serio e profondo tanto che riuscì a distogliere Ryo dai suoi pensieri.
Si rese conto di avere davanti altre due fonti per attingere al suo passato. Un passato che temeva e che rinnegava. 
 
Non era necessaria nessuna parola da parte sua, il suo sguardo diceva tutto. Era più sincero dei suoi stessi pensieri. Lui voleva conoscere il suo passato, anche se questo lo avrebbe fatto soffrire.
 
“Se tu non fossi apparso al loro matrimonio…”
 
Fu inutile il tentativo di Umibozu di fermare la frase bloccando Mick con la sua manona, spingendo il cliente amico dalla parte opposta del bar con il solo gesto per tappargli la bocca.
Ryo si rese conto che quell’uomo non era in grado di gestire la sua forza nei momenti di agitazione. 
Questo però non lo distolse dalla rivelazione
 
Cos’ho combinato!?
 
Solo allora Mick Angel si rese conto di aver commesso un errore. Non era di sicuro compito suo raccontare quel giorno. Cercò una banalissima scusa per uscire di scena.
 
“Mi dispiace ora devo proprio scappare è quasi ora di cena, se arrivo in ritardo mia moglie mi lascia senza cena”
 
E così dicendo corse fuori ancora prima di finire la frase lasciando Umibozu davanti ad un uomo che lo osservava, speranzoso di saperne di più.
Il gigante buono era sicuramente più maturo di quell’americano che se ne era scappato con una scusa banale.
 
“La domanda che mi vorresti porre la dovresti fare alla diretta interessante, Ryo”
 
Gli disse offrendogli un caffè caldo.
 
Aveva ragione, doveva affrontarla. Annuì domandandosi se sarebbe riuscito veramente a farlo. Teneva così tanto a quella ragazza, l’amava. 
 
Ti odio Ryo Saeba!? L’amo?! o l’amavi tu?! Se questo sentimento che provo per Kaori è frutto dei tuoi sentimenti perchè….
 
PERCHE’!?
 
Perchè l’hai fatta soffrire così?!
 
Non ho bisogno di chiedere a Kaori cosa l’ha spinta ieri notte. E’ chiaro che sei stato tu.
Non ho bisogno di chiedere a Kaori perchè non sta più insieme a Takuya. Sei stato tu!
 
Perchè…. Perchè?! Lo hai fatto
 
CHI SEI?! CHI ERO?!
 
La tazza che aveva tra le mani si ruppe in mille pezzi e tutto il caffè bollente cadde a terra. Una parte di esso finì anche nelle sue gambe, ma lui non si scompose.
 
Ryo Saeba era tornato, Umibozu se ne accorse subito. 
 
“Vai da lei rammollito!"
 
Ora non c’era Kaori a proteggerlo, non era necessario fingere, ora poteva trattarlo come avrebbe voluto trattarlo dal primo giorno del suo ritorno.
Passato o non passato quell’uomo aveva diritto ad essere trattato come sempre, nell’identico modo che avrebbe usato se fosse apparso Ryo Saeba.
 
La prova fu la sua risposta, quella di Ryo Saeba.
Una smorfia, quella che usava Ryo Saeba prima di impugnare la sua magnum, quando era calato nella parte dell’eroe.
 
Chissà quanto però sarebbe durata. Ryo Saeba per Kaori non l’aveva mai usata. Con quella donna non si comportava mai da Ryo Saeba, ma semplicemente da Ryo.
 
In pochi minuti era a casa, Kaori era già rincasata. La trovò seduta sul divano con lo sguardo severo.
 
“dove sei stato?! Mi sono preoccupata.”
 
L’intuito di Ryo Saeba avvertì immediatamente che la tensione non era legata alla preoccupazione.
 
“scusami”
 
Scusami! 
 
Quante volte Ryo saeba aveva chiesto scusa a Kaori? Ryo era convinto che lo avesse fatto molte volte, ma Kaori la conosceva bene la verità. 
Era la prima volta che glielo diceva. Era la prima volta!!!
 
Si avvicinò a lei e si sedette accanto a lei. Rimase in silenzio e attese. Attese il permesso per avvicinarsi ulteriormente a lei.
 
Lacrime! Sul volto di Kaori apparve una cascata di lacrime. Tutte quelle che aveva dovuto trattenere per lui, per Ryo Saeba.
 
“Scusami tu!”
 
Kaori era combattuta. Ryo Saeba aveva capito subito il motivo, perfino Ryo anche se lui non lo voleva ammettere e nemmeno accettare.
Lei era ancora dannatamente innamorata di Ryo Saeba. In Ryo vedeva lui, vedeva Ryo Saeba.
 
“Come fai ad amarlo ancora così…”
 
Aveva paura, dannatamente paura di conoscere la verità.
 
Non esistevano parole che riuscivano a dare una risposta a quella domanda. Kaori ne era consapevole, gli sorrise con dolcezza e si avvicinò a lui e lo baciò.
 
Quel bacio trasmetteva tutte le emozioni della donna nei suoi confronti, ma allo stesso tempo in risposta Ryo stava restituendo inconsapevolmente le emozioni di Ryo Saeba. Ed era quello che aveva fatto anche la notte precedente.
 
Ryo Saeba non se ne era mai andato, almeno per lei. L’uomo di cui lei si era innamorata era sempre rimasto a fianco a lei.
 
Anche quell’uomo dopo tutto lo sapeva, come poteva riuscire a provare un sentimento così profondo per una donna che dopo tutto non conosceva per nulla? In quelle settimane ci si era concentrati solo su di lui e sul suo passato. 
Di lei di Kaori Makimura dopo tutto non conosceva niente. 
 
Eccoci arrivati alla conclusione anche di questo capitolo. 
Volevo scusarmi per queste settimane di silenzio, purtroppo impegni lavorativi e privati mi hanno impedito di continuare il racconto. Mi aspettano mesi impegnativi tra la scuola (dei miei figli) e il lavoro,
Per questo con grande dispiacere vi annuncio che gli aggiornamenti per questa storia saranno molto rallentati.
Non voglio concluderla in fretta anche perchè ci sono ancora degli aspetti che vorrei approfondire. Ad esempio lo zio di Kaori. 
Per quanto riguarda Takuya credo che il motivo per cui kaori si sia messa insieme a lui sia chiaro non solo a Ryo.
 
In questo capitolo ho affrontato il dilemma che più avevo a cuore per questa storia. Chi ama veramente Kaori? Ryo o Ryo Saeba? Kaori conosce benissimo la risposta… sono la stessa persona. In fondo al suo cuore la risposta la conosce benissimo anche lui. Ma per quanto tempo ancora Ryo lo vorrà negare?
 
Alla prossima
Dany
   
 
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