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Autore: Farkas    08/03/2022    3 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

 

Capitolo 1: La bacchetta dell’ossessione

 
 
Gerard Olivander era l’erede di una tradizione plurimillenaria. Gli Olivander producevano bacchette fin dal 382 a.c. e ogni Olivander aveva aggiunto qualcosa al lavoro dei suoi predecessori.  E adesso toccava a lui. Era l’ultimo della sua stirpe, ma era certo che presto sua moglie gli avrebbe dato dei figli in grado di portare avanti la nobile arte della creazione di bacchette. Per lui ciò era più importante di quanto potesse esserlo per il più esaltato Purosangue. La sua era un’arte che bisognava tramandare.
E poi era un lavoro esaltante la ricerca del legname, delle anime da inserirvi, la soddisfazione di quando una bacchetta veniva finalmente completata e la gioia di vederla trovare il giusto partner… non vedeva l’ora di insegnare a qualcuno ad apprezzare queste cose, come suo padre l’aveva insegnato a lui.
Spesso si divertiva a immaginare i grandi del passato da bambini quando erano entrati in quello stesso negozio per acquistare l’oggetto con cui avrebbero compiuto le loro grandi imprese. A volte si erano rivelate imprese nefaste, certo, ma pur sempre grandi. E chissà quali e quanti dei clienti a cui lui aveva creato e venduto la bacchetta, l’avrebbero usata per scrivere il proprio nome nella storia.
Un cliente fuori dal comune, sarebbe arrivato
una mattina di fine ottobre, quando ormai l’agitazione nel suo negozio era definitivamente scemata e la calma piatta avrebbe regnato fino alla successiva estate. Era sempre così: da settembre a giugno, i negozi di bacchette ricevevano pochissimi clienti in genere bisognosi di riparazioni o manutenzione. Solo di tanto in tanto arrivava qualche neo-undicenne che non voleva aspettare per avere la sua bacchetta, ed era riuscito a convincere i genitori a comprargliela subito.
Fu così che quel dieci ottobre fece il suo ingresso nella storica bottega un ragazzino biondo, dagli occhi color verde pallido venati da sfumature dorate.
Olivander notò gli abiti raffiniti e anche il fatto che fosse venuto da solo.
-Sono venuto per comprare una bacchetta- sentenziò col tono di chi fa un’affermazione incontrovertibile, piuttosto che una richiesta d'acquisto.
-Naturalmente! Il tempo di prendere le misure e cominceremo a cercare quella più adatta a lei -.
Il metro cominciò a girare attorno al cliente che non fece una piega.
-Vorrei una bacchetta di Sambuco o di Tasso*- proclamò una volta che l’oggetto incantato ebbe raccolto tutti i dati necessari.
-Be’, non ho problemi a farvene provare qualcuna, ma è la bacchetta a scegliere il mago- fu la risposta di Olivander. Curioso che quel ragazzo volesse una bacchetta di sambuco, quel legno aveva una pessima fama.
Recuperate quattro scatole l’uomo tornò di fronte all’impassibile cliente e gli porse la prima.
-Sambuco e corda del cuore di drago. Undici pollici, flessibile-.
Immediatamente il ragazzo gliela strappò di mano, per poi prendere ad agitarla in aria, senza però che accadesse nulla.
-Evidentemente non è lei. Tasso e crine di unicorno, undici pollici, rigida- annunciò porgendo un’altra bacchetta al giovane mago.
-Unicorno? Ho letto qualcosa, non credo che sia il mio elemento*- commentò l’altro.-Preferirei una bacchetta con nucleo di drago-.
Il signor Olivander s’impose di mantenere la calma: - Ti assicuro figliolo che una bacchetta che contiene al suo interno crini di unicorno, non ha nulla da invidiare a una che ha come nucleo la corda del cuore di un drago… a patto che chi che la impugna non abbia nulla da invidiare a colui che impugna l’altra in termini di abilità-.
Gli occhi verde pallido del ragazzino si strinsero con rabbia e Olivander capì che la sua frecciatina aveva colto nel segno.

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Tywin Lannister con rabbia crescente provò altre bacchette, riuscendo a produrre qualche fenomeno magico di lieve entità con alcune di esse, ma nessuna era adatta: aveva letto che la bacchetta giusta avrebbe dovuto dargli una sensazione particolare e che c’erano bacchette che prediligevano maghi potenti, ciò che lui voleva diventare.
Suo padre aveva portato vergogna al nome dei Lannister e lui avrebbe rimediato. Tytos, un Purosangue che aveva solo maghi tra gli antenati, era un patetico cagnolino del Ministero che adulava vergognosamente quella sporca Sanguemarcio che grazie a chissà quali dubbie imprese compiute anni prima, era assisa sulla poltrona di Ministro. E la Sanguemarcio assieme allo sporco traditore del suo sangue che l’aveva preceduta avevano abolito le leggi a favore dei Purosangue, osando metterli in tutto e per tutto sullo stesso piano dei Mezzibabbani e dei Nati Babbani.
Suo padre, quell’essere inutile, che si lasciava irridere da tutti, che rabbrividiva solo al sentir parlare della giusta crociata del Signore Oscuro che permetteva a Mezzosangue e Sanguemarcio di frequentare impunemente casa loro solo perché ben ammanicati… ah, ma ci avrebbe pensato lui a rimettere le cose a posto. Prima avrebbe reso la sua famiglia, la più importante tra quelle Purosangue e poi sarebbe diventato Ministro ristabilendo l’ordine naturale. E una bacchetta potente sarebbe stata utile al suo scopo.
Normalmente Olivander sarebbe stato contento di mettere alla prova tanti suoi lavori, ma il ragazzino sembrava sempre più irritato, soprattutto perché aveva scartato il sambuco e il tasso dopo una dozzina di tentativi infruttuosi ignorando le sue proteste.
Tywin era sempre più irritato. Fortuna che suo padre che aveva detto di volerlo accompagnare, aveva poi preferito andare altrove, presumibilmente da una di quelle puttane che gli piaceva frequentare. Più il fatto che dalla morte della moglie Tytos Lannister avesse preso a frequentare le prostitute a far inorridire Tywin era che non si facesse alcuno scrupolo ad andare a letto con delle Babbane.
Ormai al trentaquattresimo tentativo, il giovane Lannister cominciava a pensare che quell’Olivander fosse solo un ciarlatano quando avverti una sensazione di calore, proveniente dalla bacchetta che aveva in mano. Cosa rara per lui agì d’istinto e decise di lanciare un incantesimo.
-Engorgio! – tuonò puntando la bacchetta contro la scatola che l’aveva contenuta fino a poco prima, che in un attimo assunse le dimensioni adatte a contenere un paio di scarpe.
-Ci abbiamo messo un po’ più del solito, ma alla fine l’abbiamo trovata: carpino e corda del cuore di drago, undici pollici, estremamente rigida-.
-Visto? Come avevo detto io il nucleo della mia bacchetta è di drago. Avremmo risparmiato un sacco di tempo se lei mi avesse dato retta- fece in tono altero Tywin.
“Mi auguro che prima o poi lo incontri davvero un drago, ragazzino spocchioso!” pensò irato il fabbricante, prima di realizzare che quella bacchetta possedeva le stesse caratteristiche di quella del suo formidabile genitore. Dopo aver chiesto quanto gli dovesse, il ragazzino pagò e se ne andò senza nemmeno salutare.
Gerard Olivander lo fissò andarsene meditabondo. Suo padre gli aveva ripetuto fino alla nausea che le bacchette di carpino sceglievano come compagno solo chi avesse un’unica grande passione, un sogno quasi sempre destinata a realizzarsi. Tuttavia era certo di aver fatto bene a non dirlo a quell’undicenne arrogante . L’ultima cosa di cui aveva bisogno era aumentare il suo ego.
Malgrado ciò una sottile inquietudine si era impadronita di Olivander. Mentre metteva i soldi nel registratore di cassa, l’uomo poteva solo sperare che il sogno di quel ragazzino, fosse qualcosa di buono per il mondo… sempre che fosse un sogno e non un’ossessione.
 
 
 
 
 
  • Il legno gioca un ruolo importante nel definire la potenza della bacchetta: per esempio le bacchette di tasso o di sambuco saranno sempre molto potenti a prescindere dal nucleo.
 
 
  • Le bacchette di unicorno, sono quelle con il nucleo meno potente e meno adatte alle Arti Oscure. Tywin lo immagino ossessionato dal potere e dal prestigio fin dalla più tenera età, ecco perché non vuole una bacchetta di unicorno. Ovviamente col tempo anche le bacchette di unicorno possono essere convertite al Lato Oscuro, per esempio quella di Malfoy e quella di Raptor, erano entrambe di unicorno.
 
  • Il nucleo di drago è sia quello più potente, che quello più facile da convertire alle Arti Oscure, anche se non tende naturalmente verso di esse. Basti dire che sia la bacchetta di Bellatrix Lestrange, che quella di Minerva McGranitt avevano al loro interno corda del cuore di drago.
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
E dopo tre one-shot Hogwarts AU decido di aggiungere una raccolta alla mia serie.
Ho a lungo tentennato se usare l’Olivander dei libri o un suo discendente, ma poi mi sono detto che se nei miei AU sono cambiati gli insegnati di Hogwarts, dovevano essere cambiati anche i negozianti di Diagon Alley. 
Tywin in tutta la sua vita ha sempre avuto il chiodo fisso di ottenere potere e rispetto, ergo una bacchetta di carpino mi è parsa la più adatta a lui, dato che queste bacchette possono scegliere anche chi è fissato con qualcosa. Nella serie le bacchette di Olivander e Krum erano fatte di questo legno e mi è parso interessante dare qualcosa in comune a un personaggio negativo e a due positivi, anche perché rimarcava la differenza tra sogno e ossessione.
Non ho molto altro da dire, se non grazie per aver letto fin qui. Ci vediamo nelle recensioni!
Se c’è un personaggio di cui vi piacerebbe scoprire la bacchetta ditemelo nelle recensioni e cercherò di accontentarvi prima possibile.
  
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