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Autore: Elgas    12/03/2022    3 recensioni
[Lettura da PC]
« Andrai a Shurima… », annunciò in un breve spruzzo di coraggio, « … abbiamo preso
accordo coi Khan a nord del Grande Sai. Incontrerai Atem Thoth nella sua città, Kenethet.
Risolvi il loro problema Jhin… in cambio avremo dieci reliquie, reliquie appartenenti all’antico
ordine delle Sentinelle della Luce. »
Genere: Angst, Erotico, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Jhin
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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EPILOGO

L’incenso bruciava, più intenso; bruciava, la punta una piccola e perenne scintilla, il fumo
a salire in un filo bianco, teso e puro; bruciava come tante altre volte, mischiandosi alla
melodia di un canto funebre. In esso nessun affanno, nessuna rabbia.
L’aveva percepita fin dal primo istante Akshan, la leggerezza della notte appena passata
rinnovarsi, assumere forme e vibrazioni nuove. Al risveglio osservando Jhin, il corpo
risaltata dai riflessi dell’alba. Il Demone d’Oro aveva ricostruito la sua maschera, eppure
in quei lunghi istanti gli era apparso un uomo, semplicemente un uomo; un uomo che
aveva raccolto, mostrato le intime pieghe dell’anima, solo e soltanto per salvarlo; vederlo...
così fragile e forte sotto di lui, sentirlo rinascere. Già… di tutti i sacrifici, Jhin aveva scelto
il più gravoso e difficile, solo per lui, soltanto per lui. E nella leggerezza la realtà appariva
chiara; ogni pensiero rinnovato; il Cuore libero; il sentiero visibile. L’unica strada possibile
in quanto uomo, Sentinella, in quanto figlio di Shadya. Una strada a lungo rinnegata, ma
ora…

Combatterò… combatterò la Mietitura…
Partirò per le Isole Ombra...
L’Assolutore al mio fianco…
Riuscirò a donargli uno scopo… uno scopo diverso… proprio come desideravi...

...ora era pronto.
Il cantò finì, nell’eco Akshan riaprì gli occhi.
Il sarcofago si perdeva nella penombra, a risaltarlo come una striscia di luce, la fascia
recante il simbolo dell’Ordine. Lei riposava lì, e così sarebbe stato... per sempre. Akshan
sorrise, sfiorò la pietra; nella leggerezza rivide il viso di Shadya. Prese l’Assolutore; un
tocco, una carezza lungo il dorso della reliquia… e le anime dei Khan salirono... libere,
serene, unendosi al fumo dell'incenso.

Vi prego di perdonarmi…

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Jhin lo aspettava al limitare dello stagno.
Si era rivestito in silenzio, senza guardarlo, con gesti semplici e aggraziati, simili a
una danza; poche parole avevano rotto infine la magia, risuonando in un’ordine,
una richiesta dal sottile retrogusto d’addio.

- Fai quel che devi… vai a salutarla… ci vediamo all’oasi… -

Sarebbe tornato a Ionia, così aveva detto, così sarebbe stato. Il Demone aveva ricostruito la
maschera… e in quell’istante, osservandolo steso sul letto Akshan si era reso conto di non
averlo giudicato, mai; quelle parole… sporco assassino… altro erano state se non odio
verso se stesso; Jhin era caos, puro e indistinto, al dì bene e male, di vendetta e giustizia.
Nel suo incolore, era perfetto, semplicemente perfetto.
In quel pensiero lo rivide, in quel pensiero si ritrovò a desiderarlo un’ultima volta.
Nell’urgenza qualcos’altro si fece strada, sottile, innocente, ma il Cuore lo trattenne; un
dono prezioso da riservare alla fine di quella breve storia.
« Hai preso tutto? »
Lo chiese pur sapendo la risposta, osservando brevemente la valigia, custode di Sussurro.
« Sì… ma credo di aver dimenticato qualcosa. »
E Jhin gli fu vicino, terribilmente vicino. Il Demone dimostrava gratitudine in maniera
particolare… o forse si trattava di un capriccio? L’ultimo capriccio di entrambi? Ogni
risposta venne troncata sul nascere; i movimenti del corpo, un bacio profondo, preludio
all’ultima unione… e la matassa prese forma, si modellò calda, aggraziata, pulsante.
Poco importava che il Mondo fosse in pericolo, ai loro occhi quel gesto era più importante
di qualsiasi altra cosa.
Lo voleva, si volevano; lo percepivano nelle pelle, nella carne, nelle ossa; in ogni carezza,
in baci leggeri e mancati; in spinte a completare un gioco dolce e perverso. Sentirlo, averlo
dentro di sé, assaporare ogni istante, ogni respiro, come se persino l'aria fosse diventata
ebbra di passione. Passione che salì, lenta, inebriante, il sudore a impastare i corpi; nel
piacere i pensieri si annullarono, immersi in un profumo afrodisiaco, in un miele prezioso.
Nel piacere rimasero le voci, sentire, sentirsi, volersi ancora una volta, un'ultima volta...
Un addio? Forse…
Akshan non riuscì a trovare risposta, lasciò che il frammento di domanda vagasse,
lontano, mentre l'apice lo colse, mentre osservava Jhin donarsi a lui con una grazia e
intensità senza pari. Ancora, ancora... infine nulla rimase se non l'eco di respiri rotti, a
dissolversi come la pioggia, la stessa che giungeva improvvisa e benedetta a Shurima,
la stessa che aveva ammirato tante volte insieme a Shadya.
« Sicuro di non voler venire con me? »
Lo chiese mentre Jhin gli cingeva la vita... ecco... quel dono rivelato, prezioso, dono che il
Demone accolse con una risata leggera, trattenuta.
« Salvare il mondo? Non mi vedo a recitar la parte dell'eroe romantico Akshan... », le dita
risalirono, accarezzarono la guancia, immergendosi nei capelli, « ... averti salvato... sì, lo
trovo un bel epilogo. Non mi occorre altro. »
E Akshan arrossì, arrossì, il Cuore tendersi, le lacrime nascere come gocce di pioggia.
Era triste e felice... in fondo Jhin era il caos, un puro e bellissimo caos; in fondo andava
bene così...
« Però mi ha fatto piacere che tu me l'abbia chiesto... »
E così dicendo Jhin lo baciò.
Forse anche lui, lontano nel tempo, nella memoria stava ascoltando la pioggia.
Forse un giorno, in un Mondo in pace, si sarebbero rincontrati.





Angolo Autrice:

E anche questa piccola breve storia giunge alla sua conclusione. Ci voleva prima di riprendere il Crossover su Kingdom Hearts, per quello non preoccupatevi la scaletta è già pronta per i due miniarc e intermezzi che mancano. Ma tornando a Jhin e Akshan... fino all'ultimo era indecisa se mettete una scena dal punto di vista dell'uno e poi dell'altro. Ma visto che questa storia era iniziata con Jhin ho voluto chiudere io cerchio con Akshan. Spero con tutto il cuore che il tutto vi sia piaciuto, ringrazio Altair13Sirio per splendide recensioni, i futuri recensori e silenziosi lettori.
Un saluto a tutti e ci si rivede su Kingdom Hearts.
Elgas
   
 
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