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Autore: lmpaoli94    14/03/2022    2 recensioni
1 febbraio 2022.
Non confondetevi gente perchè questa storia non avrà luogo in questa data, ma solo sottolineando che questa data deve essere il momento di tale rinascita. Di tale ispirazione.
Voglio tornar a scrivere e a raccontare come ho fatto finora senza mai fermarmi.
Perchè non voglio farlo. Voglio che questo sia il mio angolo che libera la mia mente una volta per sempre.
E guardando Sanremo scrivo queste parole e racconto di un padre premuroso che vuole sapere tutto di un figlio.
Perchè la famiglia è importante per tutti, qualsiasi cosa accada.
E l’unione non può essere dimenticata e scalfita.
Perchè da soli non siamo nessuno e insieme siamo tutto.
Insieme alle persone che ognuno di noi ama incondizionatamente.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Christian promise che non avrebbe mai disturbato suo figlio per nessun motivo.
Ma sapere che cosa stava tramando, era una curiosità troppo grande.
I giorni passavano e il mistero si infittiva sempre di più.
Fino a quando Teddy non decise di farsi avanti andando incontro a sua madre.
< Mamma, posso disturbarti? >
< Certo. Dimmi Teddy, cosa succede? >
< Ho bisogno di te. non mi riescono alcun operazioni di matematica. Quanto la odio. >
< Va bene. Vengo subito. >
Quando la donna si ritrovò dinanzi al computer del figlio, vide un documento aperto che attirò subito la sua attenzione.
< Teddy, perchè sei al computer se devi fare i compiti di matematica sul libro? Questo non farà altro che distrarti. >
Senza dire niente, Teddy disse a sua madre di concentrarsi su di lui e non sul computer.
< è quello il tuo segreto che custodisci? >
< Domanda di riserva? >
< Mi stai forse dicendo che è un sì? >
< Veramente non ti ho detto nulla, mamma. Allora, come faccio a risolvere questa operazione? >
Tornando a concentrarsi sul compito del figlio, la donna gli disse i passi da fare per eseguire l’operazione e Teddy fece tutto il resto.
< Grazie, mamma. Non credevo che fosse così tanto facile. >
< Lo vedi? Basta ascoltare ogni tanto. A scuola lo fai? >
< Ogni tanto. Quando non mi distraggo. >
< E chi ti distrae? >
< La prima cosa che mi viene in mente è il progetto a cui sto lavorando. Poi non so… >
< Ma questo progetto è così importante per te? >
< Puoi dirlo forte, mamma. Riguarda me e tutta la nostra famiglia. >
< Ah sì? >
< Ma adesso non posso dirti altro, altrimenti rischio di essere scoprto e sarebbe troppo rammaricante per me. >
Contenta per come suo figlio si stava impegnando anche se non sapeva bene per cosa, Ana gli disse che poteva contar su di lei in qualsiasi momento.
< Lo so, mamma. Di questo ti ringrazio. >


Ormai erano le otto di sera passate e Teddy non accennava ad uscire dalla sua camera.
< Sta sempre rinchiuso là dentro, Christian. E Non solo a studiare. >
Preoccupato per le sorti del figlio, Christian lo esortò ad uscire dalla sua camera dopo i numerosi avvertimenti che la cena era quasi pronta.
< Teddy? Non te lo farò ripetere ancora >
< Vi ho già detto che arrivo. Ho quasi finito. >
Alla fine, con lo sguardo corrucciato senza degnare suo padre di uno sguardo, uscì dalla sua stanza come se niente fosse.
< Quante volte io e tua madre ti dobbiamo dire che appena ti chiamiamo devi subito venire da noi? >
< Andiamo papà, mica sono un cane. >
< Teddy, hai intenzione di litigare anche queste sera? >
< Non ho detto niente di male. >
< Smettila Teddy e adesso mettiti a tavola > tagliò corto Ana.


Mangiando di fretta e furia tutta la sua cena, Teddy disse ai suoi genitori e a Phobe di mettersi comodi sul divano.
< Il mio progetto è quasi concluso > fece il bambino sorridente.
< Davvero? Fantastico! > fece Ana entusiasta.
< Eh sì. Così potremmo finalmente sapere che cosa nascondevi > ribatté invece Christian con tono serio.
< Grazie, papà. È bello vedere tutto il tuo entusiasmo.
< Scusami figliolo, ma non è colpa mia se non fai altro che tenermi sulle spine. >
< Spero solo che ti piaccia. >
< Ci piacerà sicuramente, tesoro > fece Ana dando una spallata a suo marito.
< Ahi! Ma che ho fatto? >
< Comportati bene Christian e non dire niente di sbagliato. >
< Ad esempio? >
< Non lo so… >


L’attesa era molta e Tddy non aveva nessuna intenzione di uscire dalla sua camera.
Era passata più di un’ora da quando aveva detto di mettersi comodi e la situazione stava diventando sempre più snervante ogni minuto che passava.
< Adesso basta Ana, non ce la faccio più a rimanere qui ad aspettare > fece Christian spazientito.
< Abbassa la voce, Christian. Così rischi di svegliare nostra figlia. >
< Ma non ti rendi conto che nostro figlio fa di noi quello che vuole? Vuol solo farci perdere tempo mentre è immerso nei suoi segreti. E Questo io non posso sopportarlo. >
< Christian, calmati. Agitarti non servirà a nulla. >
< Scommetti? >
Tenendo sua figlia in braccio, Ana non poté far niente per fermare suo marito alquanto furibondo.
Ma appena l’uomo si avvicinò alla porta della camera di suo figlio senza buone intenzioni, ecco che il ragazzo uscì dalla sua stanza come se niente fosse.
< Eccoti qua. Per quanto hai intenzione di farci perdere tempo, Teddy? >
< Scusami, papà. Ma dovevo finire di stampare il mio progetto. >
< Stampare il progetto? >
< Ecco a te, mamma. >
Christian e Anastasia guardavano i fogli di loro figlio con sguardo interrogatorio ma alquanto curioso.
< Mettete a letto Phoebe. Se vi interessa potete leggere qualcosa, no? >
< Certo che ci interessa e lo faremo subito. >


Mettendosi sul divano, Christian e Anastasia si guardavano con sguardo allibito.
< Teddy, ma cosa… >
< Hai scritto un racconto su di noi, Teddy? >
< Sì, mamma. La scuola ci ha detto di scrivere sulla famiglia e io credo che ci sia molto da dire. >
< Direi che hai descritto tutto al riguardo > fece Christian < Ma perchè io e tua madre abbiamo due ricerche diverse? >
< Perchè la tua papà, riguarda te. mentre l’altra riguarda la mamma. Semplice. >
Rileggendo attentamente quei fogli, Christian capì che suo figlio aveva un profondo rispetto per lui e che in tutti gli anni trascorsi gli dispiaceva essersi comportato come un figlio pestifero.
So che avrbb desiderato essere diverso, ma Christian era assolutamente felice per come suo figlio lo dipingeva: un bravo padre.


“Ciao, papà.
Dopo aver letto la storia della tua vita sarai felice di sapere che cosa ne pensi e spero tanto che il nostro rapporto possa cambiar davvero in meglio perchè è ciò che desidero.
Io ti voglio tanto bene papà e te ne vorrò sempre.
Con affetto
Teddy.”


Poche parole circoncise per descrivere tutto quello che provava per suo padre.
E anche sulla ricerca di sua madre c’era scritto come suo padre.
Per Teddy la famiglia era tutto ed era giunto il momento che anche i suoi stessi genitori potessero capirlo.
< Figliolo… sono senza parole… >
Senza dire niente, sua madre si limitò ad abbracciare suo figlio stretto stretto come non aveva mai fatto prima d’ora.
Suo padre, visibilmente commosso, non riusciva a trovar le parole adatte.
< Christian, cos’hai? Stai piangendo? > gli domandò sua moglie incredula
< No. mi è entrato qualcosa nell’occhio … non riesco a trovar le parole adatte per esprimere tutto ciò. >
Sì, tutto ciò era incredibile e impensabile fino a qualche tempo fa’.
Ma Teddy lo stava rendendo felice e questo gli bastava.
< Scusami, figliolo. È che… >
< Non devi scusarti con me, papà. Le tue lacrime dicono tutto. A me basta. >
Rimanendo immobile, Christian non poteva credere che suo figlio lo amasse a tal punto.
Quell’abbraccio sapeva di liberazione e di una pace che non sarebbe mai stata scalfita in nessun modo.
La famiglia Grey era finalmente riunita, anche se molti penseranno che non è mai stata divisa in nessun modo.


Momenti d’ispirazione.
Momenti diversi di una famiglia normale. Felice ma normale.
Ma in fondo era questa l’unica cosa che conta.
Tddy ha dimostrato quanto potesse amare la sua famiglia e tutto quello che loro avevano e continuavano a fare per lui e ciò non poteva mai essere dimenticato.
In fondo noi siamo proprio questo.
Siamo quello che dimostriamo con i nostri sentimenti..
Nel bene e nel male.

   
 
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