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Autore: cassiana    15/03/2022    2 recensioni
Dopo le Schegge d'autunno le Gemme di Primavera: un'altra raccolta stagionale di storie dedicate ai Pink Floyd (con un'attenzione particolare a David Gilmour).
Vari generi, vari rating, vari avvisi all'interno.
Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright, Roger Waters, Syd Barrett
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:Accordi e disaccordi
Fandom: RPF BAND Pink Floyd
Rating: G
Note: Questa storia partecipa l’iniziativa #BLOSSOM BY BLOSSOM - THE SPRING BEGINS! @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB col prompt Disaccordi artistici in sala di registrazione
Personaggi: tutti
Warning: slice of life, missing moment, silly floyd
Sinossi: La registrazione di quel brano stava andando per le lunghe, David e Roger come al solito si stavano insolentendo a vicenda e Nick e Rick trovano un modo per sbloccare la situazione.




Accordi e disaccordi




Erano alle solite, Nick rollò gli occhi al cielo osservando i volti tesi dei compagni di band. Erano bloccati su quel brano ormai da ore e non c'era verso che i due chitarristi si mettessero d'accordo. Scambiò un'occhiata con Rick che scosse la testa e gli offrì il pacchetto delle sigarette. Ne pescò una e disse:

"Quanto pensi andranno avanti questa volta?"

Rick sbuffò un anello di fumo e alzò le spalle. Sollevò il polso a osservare l'ora.

"Se ce ne andassimo a cena?"

Nick si grattò un baffo e annuì:

"Aspettiamo un altro po': non vorrei si ammazzassero a vicenda intanto."
"Sarebbe un sollievo."

Nel frattempo David era tornato a cantare, ma dopo pochi versi fu interrotto di nuovo da Roger che era al mixer:

"No, non mi piace come la fai."
"Allora vienila a cantare tu, avanti!"

Roger si masticò l'interno della guancia, ci aveva già provato e non era andata bene. Voleva dare un certo tono a quel brano, ma sembrava che nessuno dei due avesse la voce adatta. Di Rick neanche a parlarne. David aveva sbattuto seccato le cuffie da qualche parte e aveva raggiunto in sala controllo Roger che sospirò melodrammaticamente:

"È che non va bene come canti And did we tell you the name of the game, boy"
"È che quel verso è troppo lungo."
"Non è troppo lungo."
"Ascolta, la metrica è quella non ci puoi mettere tutte quelle parole, sono troppe."
"Non sono troppe parole, sei tu che non sai cantarlo."

Roger si appoggiò allo schienale della poltroncina con le braccia incrociate, un angolo del labbro sollevato. David lo fulminò con lo sguardo e si masticò la pellicina di un labbro. Guardò gli altri due compagni di band che si erano nel frattempo defilati, Rick si era messo al piano, suonicchiando qualcosa. David si calmò e riprovò più conciliante:

"Senti Rog, proviamo a farla a modo mio almeno."
"Lo abbiamo fatto e non ha funzionato."

David allargò le braccia col volto incredulo:

"Ma quando…quando l'avremmo provata?"
"L'ho fatto nella mia testa e non andava bene."
"Io te la spacco quella brutta testa di…"

Nick con il volto serissimo aveva iniziato a cantare sulle note della marcetta suonata da Rick:

"Siediti sulla mia faccia e dimmi che mi ami…

Dall’altra parte del vetro i due contendenti si zittirono, mentre la voce del batterista continuava:

Mi piace sentirti oralizzare
Quando sono tra le tue cosce…


Roger si era alzato e si precipitò nell’altra stanza bofonchiando tra sè. David lo seguì più lento ghignando.

“Ragazzi, non…”

Ma Nick e Rick, ora in preda alla ridarella, non smettevano di intonare quella buffa marcetta:

Siediti sulla mia faccia e lascia che le mie labbra ti abbraccino
Mi siederò sul tuo viso e lascerò che il mio amore sia sincero!


Roger li aveva raggiunti al piano e contorse il viso in una smorfia di disapprovazione:

“State solo sprecando tempo. Sapete quanti soldi ci costate?”

Eppure non riuscì ad evitare che un sorriso tremolasse sulle sue labbra. Nick lo aveva preso per il fianco e lo aveva avvicinato a sè:

“Dai Rog, meglio sprecarli così che litigando.”

Il bassista piegò la testa da un lato, il compagno aveva un suo punto lì. Intanto David si era appoggiato al pianoforte e scambiò un sorriso con Rick. Cantarono insieme:

La vita può essere perfetta se entrambi siamo a sessantanove… Dai Roger, unisciti per il gran finale!”

Il bassista si strinse nelle spalle e tutti e quattro terminarono la canzoncina ridendo sguaiatamente:

“...Se ci sediamo sulla faccia in tutti i posti e giochiamo
Finché non siamo spazzati via
…”

Risero per diversi minuti senza riuscire a fermarsi.

“Siete tutti una banda di idioti!”

Puntualizzò Roger tra le lacrime. Nick annuì e gli diede un colpetto tra le costole.

“Cena adesso?”

Propose Rick prendendo la giacca.


Angolo autrice:

In realtà immaginavo la vicenda svolgersi durante la registrazione di Wish You Were Here e in particolare che la lite riguardasse Have a Cigar che infatti poi non ha cantano nessuno dei due, ma Roy Harper. I Pink Floyd erano grandi fan dei Monty Phyton tanto che durante le registrazioni di Dark Side of the Moon spesso si interrompevano per guardare il Monty Phyton Flying Circus e hanno anche sovvenzionato in parte il film Monty Python e il Sacro Graal. Sit on my face è contenuta nell’album Monty Python's Contractual Obligation Album, uscito nel 1980, quindi tecnicamente c’è un piccolo anacronismo, ma appena ho scoperto questa canzone non ho potuto fare a meno di abbinarla a loro!
   
 
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