LETTERE ALL’INFERNO Tante, troppe, lettere all’inferno vomitate da cani randagi, riecheggiano in eterno, tra povertà e assurdi agi. E l’esercito? A braccia conserte… I telefoni? Squillano ancora… Ma lo sfondo è di strade deserte e di bombe lontane, ancora. “Ricordati di aiutare il prossimo” Che, poi tu, tanto, ti aiuti da solo. “non ti scordare neanche l’ultimo” sepolto in centimetri di suolo. Andra tutto bene? Così deve andare. Cantano le Sirene: andiamo a guardare.