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Autore: Ghostclimber    16/03/2022    1 recensioni
Mitsui ha una reazione improvvisa alla vista di Kogure.
Il resto lo trovate nell'intro perché questa è un'idea così demente che mi vergogno a metterla qui dove la possono leggere tutti.
Pairing: MitKo
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kiminobu Kogure
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Mitsui dalla regia: "Adesso tiri fuori le palle e glielo dici!"
Me: /sguardo supplicante/

Ok, dunque.
Non vi dirò come ho avuto questa idea (Ste_exLagu lo sa ma manterrà il segreto, vero? Vero??), fatto sta che il concept di base è questo: e se il gay panic si manifestasse con la persona che materialmente vomita arcobaleni?
E sì, è probabile che io debba cercarmi uno bravo.
Proseguite a vostro rischio e pericolo!
XOXO







Akagi spalancò la porta dello spogliatoio con la solita grazia.

Insomma, per poco non la scardinò con una sola manata.

Non che la cosa rendesse meno fastidioso il fatto di aver perso l'amichevole contro il Kainan, anzi: erano già tutti a un passo dalla crisi di nervi, ci mancava solo quel gorilla cagacazzi.

Mitsui era già sul punto di lanciarsi in una litania di bestemmie, quando alle sue spalle vide la figura più minuta di Kogure.

E da quel punto in poi, tutto cominciò a spiraleggiare verso la rovina.

Kogure era sempre il solito, non c'era nulla di diverso in lui se non un'aria più sicura di sé: Mitsui sapeva che il ragazzo era stato accettato all'università di Tokyo.

Incredibile, si disse mentre correva verso il bagno, come quel ragazzo potesse sentirsi insicuro sulla propria intelligenza: va bene tutto, ma se c'era una cosa di cui Kogure non aveva proprio il motivo di dubitare era proprio il suo quoziente intellettivo, che probabilmente era più alto di quello dell'intera squadra di basket dello Shohoku.

Mentre si chinava sul gabinetto e permetteva al proprio stomaco di ribaltarsi, si concesse di meditare che, con Akagi fuori dalla squadra, in effetti il quoziente intellettivo globale si era abbassato di parecchio. Tutta l'intelligenza era probabilmente concentrata nel nuovo capitano, Miyagi, che giusto due mesi prima si era dovuto sottoporre a una lavanda gastrica per aver mangiato ben quattro pastelli a cera per una sfida del cazzo con Sakuragi.

Mitsui guardò giù, un riflesso automatico di quando aveva la brutta abitudine di sbronzarsi con gli amici. Chiuse gli occhi, cercò di non pensare ai pastelli a cera e guardò di nuovo.

Nessun cambiamento.

“Ehi, Hisashi kun!” chiamò la voce di Kogure, preoccupata, “Ti senti bene?”

Ohhh, diamine, eccolo di nuovo! Mitsui si chinò di nuovo sulla tazza e rigettò ancora.

“Takenori!” sentì chiamare Kogure, “Hisashi sta male, vieni qui!”

I passi concitati di Akagi si avvicinarono in fretta, e Mitsui si affrettò ad aprire la porta del cubicolo prima che quel gorilla cafone la distruggesse.

“Che succede? Vuoi una Pocari, qualcosa?”

“Akagi, tu che sai un sacco di cose inutili...” disse Mitsui, reggendosi allo stipite, “Può una persona vomitare arcobaleni?” Sakuragi apparve alle spalle dell'ex capitano e sollevò un sopracciglio così tanto che Mitsui temette di vederlo fondersi con la sua nuca.

“Sì, ovvio.”

“No che non è ovvio, Gori!” intervenne Sakuragi, e per una volta Mitsui fu grato alla sua naturale ficcanasaggine. Era troppo sconvolto e spaventato per dirlo lui stesso, ma avrebbe gradito una spiegazione.

“Takenori, non è così noto.” disse Kogure dolcemente, mettendogli una mano sul braccio. Poi si voltò verso Mitsui e si spinse gli occhiali sul naso. Mitsui ricacciò indietro un'altra piccola ondata di nausea, e Kogure spiegò: “A quanto pare, negli ultimi tempi si è diffusa questa... cosa, non saprei come chiamarla. In parole povere... Hanamichi, puoi uscire un momento?”

“Certo che no, e se è contagioso?”

“Non è contagioso.” ringhiò Akagi, “Adesso fuori dalle palle!” Sakuragi se ne andò e sbatté la porta dietro di sé, borbottando frasi poco cortesi sulle abitudini dei grossi primati di dover sempre rompere i coglioni alla brava gente.

Mitsui guardò Kogure, in attesa. Stranamente, il suo adorato Megane kun sembrava arrossito: “Non volevo dirlo di fronte ad Hanamichi, ma... questa è una cosa che succede quando una persona fa esperienza di sentimenti omosessuali improvvisi.”

“In pratica, Mitsui,” si intromise Akagi, “Hai avuto un gay panic.”

“Ah. Bello, discreto.” commentò Mitsui. Avvertiva di nuovo l'esigenza di vomitare, ma aveva come il sospetto che stavolta avrebbe rivisto la colazione, o almeno quel che ne restava.

“Spero di non avertelo scatenato io.” aggiunse Akagi, e Mitsui gli lanciò un'occhiataccia omicida. Ma l'ex capitano sembrava più imbarazzato che schifato, e Mitsui si trovò a rispondere onestamente: “No, non eri tu, tranquillo.”

“Bene, in questo caso vi lascio soli.” borbottò Akagi, poi girò sui tacchi e uscì.

“Ecco...” cominciò Kogure, ma non parve in grado di proseguire.

“Non volevo metterti a disagio.” disse Mitsui.

“Vorrei chiederti una cosa, se posso.” bisbigliò Kogure, e Mitsui annuì. Kogure chiese: “Vorrei sapere, ecco... mi trovi carino e basta o...?” lasciò la domanda in sospeso, ma qualcosa nel suo tono lo faceva sembrare più speranzoso che altro.

“O, decisamente o.” rispose Mitsui. Kogure alzò la testa verso di lui in maniera così repentina che Mitsui sentì male al collo per empatia.

“Dici davvero?” chiese Kogure. Mitsui aprì la bocca per rispondere, poi si bloccò: “Ehi, perché adesso non sto vomitando arcobaleni di nuovo?”

Kogure esitò, poi fece un passo in avanti e gli prese il viso tra le mani: “Perché ora sai di essere ricambiato. Non c'è bisogno di andare nel panico.” Mitsui si sentì arrossire.

“Alla fine, non è proprio una giornata così di merda.” decretò, mentre chinava il capo per baciare Kogure.

 




Mitsui dalla regia: "Tu qui dentro ci volevi tornare in gloria."
...
Se avete gradito battete un colpo!
E sappiate che mi sto aggrappando alla qualunque pur di tenere la mente occupata (Mitsui dalla regia: "Guarda, non s'era capito"), per cui se avete dei pairing per questo prompt fatemi un fischio ^^'
Alla prossima!

 
   
 
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