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Autore: elenabastet    17/03/2022    6 recensioni
André e Oscar riflettono in due momenti diversi mentre guardano la persona amata che dorme tra le loro braccia.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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APPAGAMENTO

 

Rating: what if, amore, passione, OOC, malinconia

Fandom: Lady Oscar.

Note: André prima e Oscar poi vegliano sul loro amore addormentato e pensano.

 

Certe abitudini non si perdono mai, tipo quella di svegliarsi presto, perché hai il tuo dovere da compiere e perché hai il sonno leggero. Lei no, lei è sempre stata una dormigliona, dovevo svegliarla io perché non avesse guai arrivando in ritardo alle lezioni e ai suoi doveri: finché eravamo bambini andava tutto bene, poi quando abbiamo iniziato a crescere sono iniziati i problemi, quando ha capito che la amavo e non come una compagna di giochi e d’armi entrare in camera sua è stato sempre più penoso finché per un po’ non se ne è occupata mia nonna.

Con il tempo, anche lei si è messa a dormire meno, è diventata inquieta e agitata, ma ci sono dei momenti, che ormai conosco molto bene, in cui si abbandona al sonno in maniera totale. Conosco bene quei momenti di abbandono, è dopo che ci siamo amati, quando lei piomba nel mondo dei sogni, vicino a me.

Temevo di perdere del tutto la vista, ma invece vedo ancora, la vedo ancora, e poi la sento, la percepisco, la odoro. Dorme di traverso nel letto, attaccata a me, con il volto leggermente girato dalla parte opposta vicino al mio, così che mentre dorme la posso baciare sulla guancia e strofinare le labbra nei suoi capelli.

Ho aperto gli occhi ma cerco di stare fermo, non voglio disturbarla, Oscar dorme profondamente, la sua guancia vicino alle mie labbra, i suoi seni che palpitano vicini al mio petto, senza più celamenti, il resto del suo corpo attaccato al mio, mentre io impudicamente tengo una gamba intrecciata in mezzo alle sue, e il mio sesso contro la sua coscia. Una sua mano è appoggiata sul mio petto, sopra il mio cuore, come ad accarezzarlo, mentre con l’altra tiene una delle mie mani sul suo basso ventre, come a suggellare una promessa di vita.

Percepisco in lei una pace incredibile, una dolcezza senza fine, una tenerezza finalmente libera di esprimersi. La mia Oscar tosta e coraggiosa non smette di sorprendermi. L’ho scoperta passionale e timida, pudica e intraprendente, capace di abbandonarsi al nostro desiderio senza problemi, di diventare una cosa sola insieme. Del resto, a noi mancava solo questo, lo capisco ogni volta che ci amiamo.

Vedo le sue palpebre che vibrano leggermente, sta ancora dormendo, chissà cosa sogna. Le preoccupazioni ci sono, la nostra situazione è sempre più pericolosa, nella nostra Francia dove tutto sta crollando, non sappiamo cosa il domani ci riserverà, ma per noi può bastare anche il presente, anche il singolo attimo dove viviamo il nostro amore.

La sento respirare vicino al mio volto, a volte il suo respiro è affannoso, a volte tossisce, so che è stanca, mi è sembrato di sentirla scottare dalla febbre un paio di volte, anche se lei ha minimizzato:

“Sei tu che mi scaldi il cuore, André”.

Il suo cuore palpita vicino al mio, questo cuore capace di appassionarsi, indignarsi, cambiare, affezionarsi, amare. Il cuore che si spezzò quando vide l’uccisione del piccolo Pierre o che si intenerì quando prendemmo in casa Rosalie. Il cuore che lei voleva gelare e rinnegare per sempre e che ora appartiene a me, per sua scelta, come tutto il resto di se stessa. Anche se oggi lei ha scelto di appartenermi per scelta, non dimentico cosa le feci quando le dichiarai il mio amore, una cosa che non mi perdonerò mai anche se lei mi ripete ogni volta che lei ha accettato anche la mia irruenza di quella volta, grazie alla quale ha capito tante cose.

Il sentirla dormire sicura e appagata vicino a me però mi fa sentire completo. Ormai conosco ogni suo fremito, ogni sua reazione anche minuscola, ogni suo movimento, anche nel sonno.

Chissà cosa sta sognando, spero qualcosa di bello, anche se non è facile, tra scontri e preoccupazioni. Una volta mi ha detto:

“Ho sognato l’alba ad Arras, non vedo l’ora di tornare lì con te...” Stai sognando l’alba di Arras? I nostri giochi da bambini? Cosa siamo ora? Due persone che si amano e che cercano di costruire il loro futuro insieme, con la mia mano sul ventre che ti riempio ogni notte? Non importa, mi basta essere qui con te, e vivere ogni giorno che ci sarà dato insieme e anche quando lasceremo questo mondo io ti cercherò sempre per stare con te, è una promessa. Niente può più dividerci, niente ha mai potuto dividerci.

 

Ho sempre sentito André come un mio pari, lui era la persona che mi stava più vicino di tutti, da quando eravamo bambini, ma ora che sono adulta e che so come vive chi non fa parte dell’aristocrazia, so quanta fatica ha fatto nella sua vita e quante ingiustizie ha subito.

E anch’io non sono sempre stata giusta con lui, l’ho dato per scontato, non mi sono accorta per troppo tempo dei sentimenti che provava per me e non ho saputo dare il nome giusto a cosa sentivo per lui. Mi sento come se l’avessi tradito, anche se André mi dice che non devo dire certe cose, che l’importante è che adesso ci amiamo finalmente, e che comunque il nostro è sempre stato un rapporto speciale.

Dormire tra le sue braccia è la più bella sensazione del mondo, come se tutto il resto sparisse e ci fossimo solo noi. Svegliarmi con lui accanto è qualcosa di prezioso e unico, André mi ripete spesso Noi eravamo già uniti, abbiamo solo fatto ancora questo piccolo passo insieme, come se fosse un piccolo passo appartenerci l’uno all’altra, so quanto sia importante per lui, come uomo innanzitutto.

Apro gli occhi e vedo il suo volto vicino al mio, ancora immerso nel sonno: di solito, André è già sveglio, a vegliare su di me, e ogni volta capisco la portata dei suoi sacrifici da sempre, anche solo il non poter riposare come meriterebbe.

Ma stavolta dorme profondamente, e guardarlo mi riempie il cuore di tenerezza, quella tenerezza che era nascosta da qualche parte e che è venuta fuori tutta in una volta, insieme al desiderio.

La mia mano è sopra al suo cuore e lo sente palpitare, ogni suo respiro, ogni suo battito, è da sempre fuso con i miei. L’altra mia mano tiene la sua sul mio basso ventre, sopra dove ogni notte ci uniamo celebrando e consumando il nostro amore. A volte, penso che vorrei che in questo grembo nascesse la prova del nostro amore, purtroppo André non sa ancora nulla della mia malattia, l’unica cosa che gli ho taciuto, perché non voglio farlo soffrire, perché voglio godere ogni momento che potrò passare ancora con lui.

Stare tra le sue braccia è dolce e eccitante allo stesso momento, sentirlo così vicino a me è una sensazione ogni volta incredibile. Mormoro Il mio André e cerco di non disturbarlo, anche questo è un momento da godere con lui.

Con te voglio vivere, con te posso vivere, con te sono appagata, la mia vita potrebbe finire domani e avrei comunque trovato la felicità, ma non deve finire, non ancora, io voglio mille e mille momenti anche solo, si fa per dire, come questo. Con il calore del tuo corpo contro il mio, i nostri cuori vicini, le prove del nostro rispettivo amore e desiderio unite.

Riposa con me André, sii felice con me André, godi con me, vivi con me… e io proverò a fare lo stesso per tutto il tempo che potrò farlo, pregando perché sia infinito.

 

 

Ed ecco di nuovo una oneshot, in attesa dei nuovi episodi delle storie a puntate. Buona lettura.

  
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