Anime & Manga > Dragon Ball
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Autore: kamy    17/03/2022    0 recensioni
Goku comincia a paventare di mostri e allucinazioni che solo lui vede. A lungo andare inizieranno a circolare voci sulla sua follia.
Se questa non fosse che l'ennesima trappola? Se l'eroe della Terra avesse ragione?
Fa parte di DBNA.
Elly appartiene a TheBlueMusketeer. Reghina appartiene a Vegeta4ever.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: delle pagine strappate

Scritta sentendo: Lords of Iron (Celtic metal); https://www.youtube.com/watch?v=U5u9glfqDsc.

Ispirato a: https://www.deviantart.com/mohasetif/art/Nani-853814004; Nani? BY MohaSetif.

 

Cap.20

 

Goku notò che sul pavimento erano sparpagliate delle pagine bianche che brillavano di una luce lunare.

< Mi sono perso? Non conosco questo corridoio della Capsule corporation > pensò.

“Kakaroth…” si sentì chiamare.

Goku si voltò, trovandosi davanti un uomo dai lunghi capelli neri, che ricadevano sinuosi sulle sue spalle, ma le cui punte finali si alzavano come delle fiammelle.

“Signore, ci conosciamo?” domandò.

Lo sconosciuto indossava dei vestiti principeschi, con delicate trame che richiamavano i petali dei fiori. La sua pelle pallidissima era diafana. Il capo chino e l’aria abbattuta.

“Kakaroth…” articolò l’altro nuovamente, con un filo di voce. Si muoveva intorpidito, come se il suo corpo non rispondesse a causa di una forte sonnolenza.

< Ha un ki familiare, però non è umano. Forse divino? Se fosse così dovrebbe essere molto più potente. Che sia celato? > si domandò Son.

Lo sconosciuto rischiò di cadere a terra, il figlio di Bardack lo afferrò al volo e se lo poggiò contro.

< Come fa a conoscere il mio nome saiyan? > si domandò quest’ultimo.

“Che sia anche questo frutto della mia mente?” domandò con voce spaventata.

L’altro si abbandonò contro di lui, poggiandogli la testa sulla spalla, lasciando ricadere inerti le braccia.

Le pagine strappate emanavano un bagliore sempre più forte, quasi accecante.

Goku notò che l’altro si era addormentato.

Chiese preoccupato: “Sta bene?”. Lo scosse delicatamente. “Signore, sta bene?!” chiamò più forte.

< Signore, come faccio ad aiutarla? Posso solo sorreggerla! Forse dovrei chiamare aiuto e portarlo in infermeria, ma se poi si scopre che non esiste mi prenderanno ancor di più per pazzo >.

L’altro alzò a fatica la testa, svegliandosi e aprì gli occhi.

< Sembrano due lagune così profonde che la luce al loro interno si perde. Però quel taglio degli occhi lo conosco… > pensò Goku.

“Ve-Vegeta?” chiese Goku confuso.

< Ormai è certo, sono impazzito > si disse. < Come può essere Vegeta? Il mio amico ha i capelli come i miei, questi hanno una consistenza quasi nulla, come quelli di un terrestre. Ha la coda e la pelle scura, un fisico imponente e muscoloso, nonostante l’altezza minuta. Questo invece è così leggero.

Ha la pelle bianca come la luce della luna > rifletté.

Tsk… C-chi altri… Kakaroth?” esalò di parlare l’altro, piegando le labbra in un ghigno. Rischiò nuovamente di addormentarsi.

“Che hai?! Sveglia” lo pregò Goku, rialzandogli il capo con malagrazia.

“… è st-stata… la-a… luna…” esalò Vegeta. Crollò addormentato.

“Che cosa c’entra la luna?!” gridò Goku. Lo schiaffeggiò, ma l’altro rimase inerte. “Vegeta! VEGETA RISPONDIMI!”. Lo dimenò furiosamente col cuore gonfio d’ansia. “Vegeta, ti prego, svegliati!” gridò.

< Quello non è Vegeta. Sento che il potere reale si trova molto distante da qui, ma… Queste visioni devono avere un qualche significato > gli comunicò telepaticamente il drago.

Goku pensò: < In questi giorni sono crollate tutte le mie certezze.

Credevo di non aver paura della morte, ma mi ero sbagliato.

Ero convinto di poter lottare qualsiasi nemico, ma sono stato sconfitto da quelli della mia mente >.

Sentiva l’energia provenire dal corpo del ‘Vegeta’ che teneva tra le braccia diventare sempre più debole.

Urlò di stanchezza e disperazione, mentre quest’ultimo svaniva in una nuvola di polvere.

“Quando diamine avranno fine questi maledetti incubi?!” ululò.

 

***

 

Crilin alzò il capo e deglutì, trovandosi davanti gli occhi color ghiaccio gelidi della moglie.

< Ai miei occhi sembra un gigante, la cui ombra si estende a dismisura, circondata da alte fiamme > pensò, deglutendo.

“Diciottina, parliamone…” esalò.

La cyborg serrò i pugni.

“Crilin, di corsa” ordinò lei, porgendogli il tostapane rotto.

Crilin fece una smorfia.

< Io ho fame e sonno. Non voglio andare da Bulma, quella pazza ho sempre paura che prima o poi mi faccia fuori > pensò, afferrandolo. Assunse un’espressione desolata, dirigendosi verso la finestra.

18 disse secca: “Sulla strada non ti fermare di nuovo a combattere. Essere un saiyan non ti giustifica, hai già rimandato tre volte”.

Crilin saltò dal davanzale della finestra.

“Tranquilla” disse.

< Tanto posso combattere anche alla Capsule corporation con il ‘re’. Da quello che so anche Goku è lì. Sono convinto che un po’ di moto gli farebbe bene.

Anche se non capisco perché non possiamo semplicemente comprare un tostapane nuovo e dobbiamo far aggiustare questo catorcio > pensò, sbuffando.

  
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