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Autore: Mash    19/03/2022    0 recensioni
[Hamilton: An American Musical]
Breve oneshot su Hamilton: American musical
Il tradimento di Alexander, il dolore di Eliza e la risoluzione di Angelica.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al COWT12
M1: Interruzione

Il ballo d’inverno.
Avrebbe ricordato quella notte per tutta la vita.
La notte in cui aveva lasciato che la ragione avesse la meglio sul cuore, cedendo l’unico uomo che aveva mai veramente amato a sua sorella.
La sua Eliza.
Lei e Peggy erano le uniche persone che amava quanto la sua stessa vita e per cui avrebbe fatto di tutto e avrebbe rinunciato a tutto, anche alla sua felicità.
Non era mai stata una bambina sicura Eliza ma quella notte, al ballo d’inverno, dopo aver visto Alexander le aveva detto che quell’uomo sarebbe stato suo.
La prima volta che voleva veramente qualcuno.
Non la prima volta che la vedeva così felice, ma raramente quel sorriso le spuntava sul volto.
Così Angelica aveva deciso di farsi indietro.
Una cosa di cui si sarebbe pentita per tutta la vita, perché facendosi indietro aveva permesso che sua sorella fosse ferita in un modo che non riteneva possibile.
Alexander era da sempre stato ambizioso, l’aveva capito dal primo momento che l’aveva incontrato, ma non credeva che si sarebbe spinto a tanto pur di ripulire il suo nome; che si era ancora più sporcato con quel gesto estremo che aveva avuto.
Pubblicare del suo tradimento…
Come poteva anche solo lontanamente aver pensato che potesse essere una buona idea?
Strinse sua sorella con più forza di quanta ne avesse in corpo, tenendola mentre singhiozzava, trattenendo a stento le lacrime di rabbia. Le aveva promesso che sarebbe stata sempre lì per lei, in quel momento più che mai.
Era la sorella maggiore dopotutto, i suoi sentimenti potevano per il momento aspettare, quelli di Eliza erano più importanti. I suoi sentimenti erano sempre stati più importanti.
“Dov’è?” chiese, quando finalmente la sorella smise di piangere. Era passato un tempo che le era parso interminabile, mentre asciugava le guance della sorella minore e le sistemava i capelli con dolcezza.
Mentre faceva fermentare tutto il disprezzo che sentiva crescere nei confronti di Alexander e che cancellava ogni minima traccia di amore che aveva mai provato nei suoi confronti.
Sua sorella le disse che l’aveva cacciato e che era a lavoro, nel suo ufficio, sommerso probabilmente da lettere e scartoffie.
Si staccò da lei a malincuore, lasciandola a letto, rimboccandole le coperte come faceva quand’era più piccola e dandole un leggero bacio sulla fronte.
Non l’aveva mai vista in quelle condizioni. Quando Eliza aveva smesso di versare lacrime era diventata quasi apatica.
Si separò da lei mal volentieri e iniziò a camminare, il volto severo, le labbra strette e gli occhi carichi d’odio.
Andrò da lui ed entrò senza nemmeno bussare.
C’era un altro uomo insieme ad Alexander, che lei conosceva solo di nome. Stavano parlando animatamente quando lei aprì la porta del suo studio e li interruppe. Alexander si voltò sorpreso verso di lei, così come l’altro uomo, membro del Congresso.
-Angelica… noi, stavamo parlando di una cosa importante.-
Lei li guardò, fece un inchino verso lo sconosciuto ma non si scusò.
-Alexander, devo parlarti.- disse, stringendo i pugni per trattenersi dallo scoppiare in quel preciso momento.
-Signor Hamilton, è stato un piacere parlare con lei. Mi farò sentire presto.- disse l’altro l’uomo non lasciando rispondere Alexander e allungando verso di lui una mano per salutarlo. Si rivolse poi ad Angelica, alzando appena il cappello: -Signorina, arrivederci.-
La porta fu sbattuta dietro di lui e quando fu finalmente sola con Alexander, Angelica scoppiò.
Una rabbia che non aveva mai provato prima, aggravata dal suo solito modo di fare la vittima per un guaio che lui stesso aveva creato e ingigantito ancora di più pubblicando tutto quello che aveva fatto.
Non si risparmiò, disse quello che aveva detto, lo disse col pensiero che andava a sua sorella, la ragazza più gentile che avesse mai conosciuto, tradita da una persona che chiaramente non se la meritava.
-Passerai tutta la tua vita a renderla felice.- gli disse come ultima frase, non dandogli nemmeno il tempo di rispondere, alzando appena il suo vestito e uscendo sbattendogli in faccia la porta.
Se un tempo aveva provato un sentimento così forte nei suoi confronti, chiedendosi più volte in che modo avrebbe potuto essere la loro vita insieme, ora, provava solo sentimenti negativi per lui.
Alexander non sarebbe stato mai soddisfatto di quello che aveva, in quel momento se n’era veramente resa conto.
  
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