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Autore: Andrea Micky    19/03/2022    0 recensioni
Ultimamente ho empatizzato molto con il personaggio di Squiddi, arrivando a scrivere questa storia su di lui.
SPONGEBOB SQUAREPANTS and relative characters are copyright of NICKELODEON
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mr. Krab, Sandy Cheeks, SpongeBob Squarepants, Squiddi Tentacolo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Spongebob-Allergia 
by Andrea Micky

Non appena il sole sorse, Spongebob uscì di casa e andò a piazzarsi davanti all’abitazione del suo vicino e collega di lavoro Squiddi. 
“Heeey, Squiddiii!” chiamò allegramente la spugna gialla. 
Ma il calamaro non rispose e senza far rumore, sgusciò silenziosamente fuori di casa, passando attraverso una delle finestre che davano sul retro, per poi allontanarsi in punta di piedi. 

Una volta allontanatosi da casa, Squiddi sospirò sollevato e riprendendo un’andatura normale, si diresse verso il Krusty Krab. 
“Per fortuna, ho evitato quel rompiscatole giallo” disse il calamaro…prima di andare a sbattere contro Spongebob. 
“Ciao, Squiddi. Sapevo che ti avrei trovato qui” disse la spugna. 
“Come non detto” brontolò Squiddi, rimettendosi in marcia. 
“Allora, cosa facciamo stasera?” domandò Spongebob, mentre seguiva il collega. 
“Spongebob, tutti i giorni devo sopportarti sul posto di lavoro e anche durante il mio tempo libero, ti ritrovo sempre tra i piedi. Ti é mai passato per la mente che vorrei starmene un po’ per conto mio?” rispose spazientito Squiddi.
“Capisco. Se hai tanta voglia di fare i tuoi conti, stasera porterò la mia calcolatrice. Ah, ah, ah!” disse la spugna, scoppiando a ridere. 
Sapendo che chiedere di essere lasciato in pace sarebbe stato inutile, Squiddi alzò gli occhi al cielo e tirò dritto, sempre tampinato da Spongebob.

Una volta entrati nel Krusty Krab, Spongebob e Squiddi vennero investiti da una zaffata di odore dolciastro. 
“Etciù! Ma che cos’é quest’odore?” domandò il calamaro, starnutendo rumorosamente. 
“Si tratta di un deodorante per ambienti marca Bosco Marino, che ho avuto in omaggio” spiegò Mister Krabs, mentre spruzzava il contenuto di una bomboletta spray per tutto il locale. 
“I nostri clienti adoreranno sicuramente quest’odore di bosco fatto con i bastoncini di zucchero” ironizzò Squiddi, incrociando le braccia sul petto.
“Anche se non é come l’odore dei Krabby Patty appena fatti, é comunque piacevole” disse Spongebob, annusando l’aria. 
E resosi conto di aver bisogno di una leggera rinfrescata, la spugna prese in mano la bomboletta e si spruzzò addosso una piccola dose del suo contenuto.
“Questo posto sta degenerando sempre più in fretta” brontolò Squiddi, mentre si sedeva alla sua postazione di lavoro. 

Poco dopo, il Krusty Krab era pieno di clienti, la maggior parte dei quali in fila davanti alla cassa. 
“Spongebob, prepara subito una dozzina di Krabby Patty” ordinò Squiddi, infilando la testa nella finestrella della cucina. 
“Ricevuto” rispose la spugna, facendo il saluto militare. 
Ma a causa di quel gesto, Spongebob colpì accidentalmente Squiddi sulla faccia, che si gonfiò come un pallone.
Quella scena suscitò il panico dei clienti, che cominciarono a lasciare in tutta fretta il locale.

La fuga dei clienti venne interrotta da Mister Krabs, che, piazzatosi davanti alla porta, domandò “Che sta succedendo qui?”.  
“Il vostro cassiere ha qualcosa che non va” gli rispose una cliente, indicando la faccia di Squiddi. 
“Ad occhio e croce, si tratta di una reazione allergica” disse un cliente vestito da medico. 
“Ma no. Squiddi non ha toccato niente a cui é allergico” obbiettò Spongebob. 
“Invece sì: ho toccato te!” lo accusò Squiddi. 
“Io?” domandò sorpreso Spongebob. 
“Sì: a furia di starmi sempre appiccicato, mi hai fatto venire l’allergia” disse Squiddi. 
“Effettivamente, una lunga esposizione ad un elemento a cui l’organismo é sensibile può stimolare l’azione del sistema immunitario, facendo così insorgere delle allergie” riconobbe il dottore, grattandosi il mento. 
“Non ci credo. Questo é uno dei soliti trucchi di Squiddi per marinare il lavoro” obbiettò Mister Krabs. 
Senza dire nulla, Squiddi toccò Spongebob con uno dei suoi tentacoli, che si gonfiò come era successo alla sua faccia. 
“Ok! Ok! É tutto vero” riconobbe il granchio. 
“Come datore di lavoro, dovete fornire voi i farmaci antiallergici al vostro dipendente” gli disse uno dei clienti. 
“E questo chi lo avrebbe stabilito?” domandò minacciosamente Mister Krabs. 
“L’istituto del Lavoro di Bikini Bottom, che io rappresento” rispose il cliente, mostrando un distintivo ufficiale. 
“Provvederò al più presto” promise il granchio, preoccupato dalla spesa che avrebbe dovuto sostenere. 

In cerca di una soluzione più economica dei farmaci, Mister Krabs si rivolse a Sandy, che adattò per Squiddi una delle sue tute per respirare sott’acqua. 
“Ecco fatto. La tuta Anti-Spongebob é a posto” annunciò Sandy, al termine del lavoro. 
“Tuta Anti-Spongebob?” domandò tristemente la spugna. 
“Scusa, ma il nome ha voluto sceglierlo Squiddi” si giustificò la scoiattola. 
“La tuta mi sta perfettamente. Ma temo che non potrò indossarla per tutto il giorno” disse Squiddi, con tono leggermente allusivo. 
“Cosa vuoi dire?” gli domandò Spongebob. 
“Voglio dire che, per tutelare la mia salute, non potrai più venire in casa mia quando ti pare. Anzi, non potrai venirci affatto” spiegò il calamaro, fingendosi dispiaciuto. 
“D’accordo. Spero solo che rinunciare a parte del tempo che passiamo insieme non ti pesi troppo” si augurò la spugna. 
Per tutta risposta, Squiddi rise fino a farsi venire le lacrime agli occhi, riempiendo così la sua tuta di liquido, che la fece scoppiare. 
“Ne preparo subito un’altra” brontolò infastidita Sandy. 
Una volta indossata la tuta, iniziò un periodo meraviglioso per Squiddi, durante il quale il calamaro poté dedicarsi ai suoi hobby senza temere le intromissioni di Spongebob, la cui presenza era limitata al solo orario di lavoro.

DUE SETTIMANE DOPO 
Una volta arrivato al Krusty Krab, Squiddi vide Mister Krabs firmare un documento di consegna, mentre alcuni addetti scaricavano da un camion una grossa cassa di legno, che si rivelò essere piena di bombolette spray e flaconi di sapone.
“Che cos’é tutta questa roba?” chiese il calamaro. 
“Grazie alla mia lattina omaggio, ho vinto una fornitura completa di prodotti Bosco Marino, che adesso tu dovrai portare dentro” spiegò Mister Krabs. 
“Cosa? Non può farlo Spongebob?” domandò Squiddi. 
“Oggi arriverà più tardi. Perciò, datti da fare” ordinò perentoriamente Mister Krabs. 
Alzando le spalle, Squiddi si apprestò ad eseguire l’ordine ricevuto, senza però accorgersi di un chiodo che spuntava dalla cassa. 
Così, quando il suddetto chiodo venne a contatto con la tuta di Squiddi la bucò, facendola scoppiare; e lo scoppio fu tale che il calamaro venne scagliato in aria, per poi atterrare dentro la cassa, rompendo tutti i contenitori al suo interno. 
Subito dopo, anche la cassa esplose, perché Squiddi, a causa di una nuova reazione allergica, si era gonfiato a dismisura, assomigliando ad un mostro dei film horror. 
Fatalmente, in quel momento sopraggiunsero i clienti del Krusty Krab, che inorridirono di fronte alle momentanee fattezze del calamaro.

“Aaah! Un mostro!” urlò terrorizzata una pesciolina, indicando Squiddi.
“Chiamate la polizia!” incitò la madre della bambina. 
Istantaneamente, arrivarono una mezza dozzina di autopattuglie, ciascuna delle quali era piena di poliziotti, che circondarono completamente il povero Squiddi. 
“Usate i taser, per fermare quel mostro” ordino l’agente con il grado più altro, mentre impugnava la sua arma. 
“I taser?” domandò spaventato il calamaro, mentre gli aghi delle pistole elettriche gli si attaccavano al corpo. 
“Doverosa precisazione: essendo i taser usati sott’acqua, la potenza delle loro scariche elettriche viene decuplicata” spiegò la voce fuori campo del narratore.
E nel momento in cui i poliziotti premettero il grilletto delle loro armi, Squiddi si accese come un albero di Natale, illuminando tutta Bikini Bottom con la sua luce.

Circa un’ora dopo, Squiddi giaceva sgonfio, ma completamente ustionato, in un letto d’ospedale.
“Dottore, cosa mi é successo? Perché, poco fa, ho avuto quella violenta reazione allergica?” domandò il calamaro.
“A quanto pare, fra gli ingredienti dei prodotti Bosco Marino c’é un estratto di mirtilli di mare, ai quali lei é allergico” spiegò il dottore, mentre consultava la cartella medica di Squiddi.
“Cosa? Allora non sono allergico a Spongebob, ma solo al deodorante che si era spruzzato addosso” realizzò il calamaro.
“Che bella notizia!” esultò Spongebob, mentre irrompeva nella stanza.
“E tu che ci fai qui?” gli domandò irritato Squiddi.
“Il Signor Squarepants é appena diventato uno dei volontari che ci aiutano a prenderci cura dei nostri pazienti” spiegò il medico.
“Finché resterai in ospedale, mi prenderò io cura di te, Squiddi. Così, potremo anche rifarci del tempo perduto” gioì eccitato Spongebob.
Udendo quelle parole, Squiddi urlò sconvolto e si lanciò fuori dalla finestra; ma, dato che la sua camera si trovava all’ultimo piano dell’ospedale, il calamaro precipitò di sotto, rompendosi tutte le ossa. 
“Temo che la degenza del Signor Tentacolo si sia appena prolungata” disse il medico, spiazzato dalla scena a cui aveva assistito. 
FINE
   
 
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