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Autore: Allen Glassred    20/03/2022    1 recensioni
DA BLOODY SUNSET
Anathema e Christie si rivedono, dopo anni, nello stesso museo in cui lui sentì la voce del Dio Anubi.
Genere: Slice of life, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Christie Bloom entra nel Museo Egizio in cui ormai è solita recarsi da anni. A dire il vero pensa, non sa come mai ma si sente davvero attratta da tutte quelle particolarità tipiche del territorio patria del Nilo, affascinata dalle rappresentazioni delle divinità e… il filo dei suoi pensieri viene interrotto. Si irrigidisce di colpo: una sinistra sensazione la pervade. Dalla testa ai piedi si spande un brivido gelido, un brivido ben preciso che solo una volta provò: quando anni prima, lei ed il suo amico Anathema si recarono nello stesso museo per via di una mostra egizia. La stessa mostra a cui lui non voleva da prima partecipare ma che, in seguito ed improvvisamente, sembrò trovare addirittura interessante. Dopo quell’episodio tuttavia, la bruna non provò più simili sensazioni. Non fino ad ora, per lo meno. “ Ciao, Christie “. Una voce: una voce maschile che giunge fino all’anima della fanciulla, come se non fosse nemmeno una voce di qualcuno di reale. È come se fosse una voce che giunge direttamente alla sua anima. “ Voltati “. Di nuovo: di nuovo quella voce, che stavolta le ordina qualcosa. Da prima preoccupata, la ragazza non vorrebbe assecondarla. Ma in seguito, qualcosa dentro di lei la spinge invece a fare il contrario.

 

“ Che cosa…? “. Mormora solamente, mentre si volge di scatto.

 

Per un istante il tempo sembra fermarsi: la ragazza rimane in silenzio qualche istante, mentre chi si trova davanti la osserva senza problemi: dopo aver incrociato le braccia al petto è lui a rompere il silenzio quasi irreale che è calato tra loro. “ Dopo tanti anni, questo è il tuo modo di salutare un tuo amico? “. Chiede un pò contrariato il corvino, mentre lei si riscuote dai suoi pensieri.

 

“ Anathema? “. Chiede solamente, riconoscendolo: è lui. È proprio lui, il suo amico Anathema. Adesso come allora sono lì, insieme in quel museo egizio. Ed adesso come allora, lei avevate una strana sensazione che proprio non l’abbandona. “ Scusami! Sono solo rimasta sorpresa: sono anni che non ci vediamo, dopo che ti sei trasferito in Egitto… “. Sussurra, mentre lui le si avvicina senza dire nulla. E per un singolo istante sembra quasi che il suo sguardo di ghiaccio voglia trafiggerla.una volta giunto al suo fianco è il corvino a riprendere parola, puntando quello stesso sguardo ad una ben precisa raffigurazione.

 

“ Comunque, non che tu ti sia fatta sentire molto “. La pungola com’è solito fare, in questo non è cambiato pensa la bruna.

 

“ Mi… ecco, mi dispiace, è che… “. Ma lui la interrompe prima che possa proseguire, senza più guardarla ma concentrandosi solo su ciò che si trova davanti a sè.

 

“ Non importa, lascia perdere “. Sentenzia solamente, per poi riprendere parola di lì a poco. “ Piuttosto, guarda un pò dove siamo “. Commenta, mentre Christie alza lo sguardo attonita: adesso come allora, lei ed il suo amico sono di fronte alla rappresentazione del Dio Anubi.

 

“ Il… Dio Anubi… “. Mormora solamente la ragazza, la sensazione che l’accompagna si fa sempre più intensa mentre non può fare a meno di guardare Anathema. Da parte sua invece, lui non la degna di uno sguardo e continua ad osservare la rappresentazione della potente divinità Egizia.

 

“ Si: Anubi “. Sussurra, prima di volgersi verso di lei. “ A quanto pare, questo Dio è molto legato a noi “. Sogghigna leggermente il corvino mentre, per un solo istante e proprio come allora, le sue pupille e le sue iridi sembrerebbero sdoppiarsi e queste ultime  tingersi di un giallo brillante. Istintivamente Christie fa un passo indietro, preoccupata: forse pensa, non è una coincidenza che il suo amico si sia trasferito in Egitto dopo quella mostra?

 

“ Ma chi sei…? “. Mormora attonita la ragazza, mentre lui la osserva lievemente perplesso e mentre i suoi occhi tornano normali, del loro colore naturale.

 

“ Avanti! Non perdere tempo come l’ultima volta! Invece di stare lì imbambolata, perchè non mi accompagni a visitare il museo e mi racconti un pò cos’è successo in questi anni? “. Chiede, mentre lei si riscuote: ha ancora quella sensazione, tuttavia preferisce non dare a vedere che qualcosa la turba.

 

“ Certo! Scusami, ero solo sopra pensiero “. Commenta solamente la ragazza dagli occhi nocciola, mentre lui annuisce semplicemente e, senza aspettarla si avvia verso un’altra sala. Eppure, per un solo istante lo sguardo di Christie viene calamitato sulla rappresentazione di Anubi che, per un momento, sembra quasi guardarla trucemente.



Anathema e Christie si rivedono, dopo anni, nello stesso museo in cui lui sentì la voce del Dio Anubi. 
   
 
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